La «banca del villaggio» per le donne del Bangladesh
Tutto iniziò nel 1976 con prestiti di 50 dollari per comprare mucche o avviare un caseificio
L’ESPERIMENTO iniziò nel lontano 1976 a Jobra, piccolo e povero villaggio del Bangladesh. Muhammad Yunus, allora giovane economista, appena tornato dagli Usa, iniziò a dare piccole somme ai contadini della zona, 50 o 60 dollari per famiglia, sui quali pesavano pochi spiccioli di interessi. I soldi rientrarono e nel villaggio si misero in moto numerose attività economiche. Da allora, come ha notato ieri Kofi Annan, Yunus e la sua banca Grameen hanno fatto passi da gigante e sono diventati un esempio per il mondo intero. Oggi in Bangladesh, la prima banca etica del pianeta, è diventata l’istituto di microcredito più esteso nel paese. I suoi clienti sono 6,61 milioni e gli sportelli ben 2226, è presente in 17.371 villaggi e ha 18.975 dipendenti. I contadini, ancor oggi, accedono al 50-100 dollari di prestito e comprano una mucca o una bufala per avviare un caseificio. E questa attività finisce per coinvolgere interi gruppi familiari e creare quindi micro-imprese in grado di saldare il debito iniziale e attingerne altri. L’unica garanzia che infatti viene chiesta a persone che non posseggono nulla e appunto che facciano parte di un gruppo familiare composto almeno da 5 membri.
La banca diventa dunque il motore dell’economia dello sviluppo. Fin dagli esordi la Grameen bank ha privilegiato le donne che sono in maggioranza tra i clienti. In questo modo almeno sei milioni di persone sono uscite dalla povertà, ed alcuni contadini poveri sono stati invogliati a diventare azionisti della banca.
La strada imboccata da Yunus è stata intrapresa anche da altri e l’esempio della Grameen Bank si è esteso in sessanta paesi del pianeta, molti dei quali asiatici. In India ad esempio, nonostante i progressi dell’economia complessiva del grande paese, oltre il 30% della popolazione viva ancora al di sotto della soglia della povertà. Qui anche grandi gruppi bancari si sono gettati nell’attività del microcredito ricavando anche profitti. Oggi si dedicano (con successo) a questa attività grandi colossi finanziari del paese asiatico come Hdfc, Uti e la State bank of India.
Queste banche indiane, su modello di quanto fatto da Yunus, offrono prestiti sulla base del «rapporto di fiducia» tra l’istituto e il beneficiario. Nei paesi asiatici si stanno muovendo anche colossi occidentali come Citigroup, Abn Amro, Standard Chartered.
Da tre anni l’India cresce al ritmo dell'8% grazie al boom dell’informatica e dell'alta tecnologia che impiega però solo una piccola proporzione della popolazione. La principale sfida per il futuro sarà di estendere il benessere anche alla grande massa dei 600 milioni di contadini, che vivono al di fuori delle Silicon Valley, cercando di rendere «produttivo» quest’enorme serbatoio di mano d'opera non qualificata. La tecnica del micro finanziamento, che privilegia in particolar modo le donne, può essere l'arma vincente. La banca Icici opera con una rete di un centinaio di prestasoldi locali e ha oggi 3,2 milioni di clienti classificati a «basso reddito». Abn Amro che ha iniziato l'attività di microfinanziamento nel 2003 prevede di quintuplicare le sue operazioni nei prossimi anni. D'altronde, le banche vedono il microcredito come un mezzo per conquistare un mercato di 100 milioni di famiglie che non hanno mai messo piede in una banca.
Rimane però il problema dello strozzinaggio. Il governo indiano di recente è sotto accusa per le centinaia di casi di suicidio tra i contadini nello stato dell'Andra Pradesh indebitati fino al collo a causa di tassi di interesse fino al 50% praticati dalle società finanziarie locali.
"...La teoria di Yunus non solo era efficace, ma pericolosa, e per tale motivo è stata inserita nei programmi di sviluppo del FMI, che ha potuto così controllarne la diffusione, l'evoluzione e anche la sua teorizzazione. La portata di questi sistemi creditizi solidali è tutt'altro che trascurabile, ha un forte impatto sull'economia dei paesi composta da piccole e medie imprese o da società non incluse nel circuito delle multinazionali. Innestarle su un territorio vuol dire conferire ad una comunità una fonte di autofinanziamento basato sulla reciproca compensazione degli scambi e sull'eticità della politica del credito, che vive solo nell'interesse dei soci. La diffusione capillare di questo sistema anche nei paesi industrializzati avrebbe evitato molte concentrazioni e fusioni aziendali, che spesso sono infatti dettate da esigenze di credito, nonché una spietata concorrenza verso gli istituti di credito che usurano sul tempo e sull'attività economica delle imprese. È facile dunque capire la forza distruttiva di una tale scoperta, di questa come di molte altre, per cui se non è possibile distruggere un nemico con mezzi convenzionali, lo si imita e lo si fa entrare nel proprio sistema, constringendolo a giocare secondo le proprie regole.
Gli istituti di Microfinanza, sono così entrati a far parte delle politiche del Fondo Monetario Internazionale, come infrastruttura finanziaria e bancaria per individui di reddito bassi e gruppi di collaborazione informali aprendo così un vero e proprio mercato, fatto di 400 a 500 milioni di persone, intrecciandosi poi con le politiche macroeconomiche e le riforme strutturali della Banca Mondiale. Il FMI si sta interessando a questo settore, promuovendo le condizioni finanziarie adatte e la sorveglianza cautelativa, onde evitare che il fallimento di questi progetti possano poi destabilizzare il circuito bancario, con la creazione del Programma di Accertamento del Settore Finanziario (FSAP).
...Ne stanno dunque sostenendo l'attuazione, stravolgendo però l'ideale e il significato profondo che l'ha ispirata, essendo un meccanismo che l'economia di un paese povero ha prodotto per non morire, per poter sopravvivere all'usura delle multinazionali e del debito verso il Fondo Monetario Internazionale. Sostenere dunque il microcredito rappresenta non solo una grande contraddizione nei termini, ma anche un vero e proprio tentativo di occultare e di impadronirsi di parole e concetti che appartengono a contesti totalmente differenti. Sono i movimenti del credito sociale, quelli del signoraggio, e delle monete complementari che hanno creato le Banche Etiche e altri sistemi di scambio che non producono usura sulle imprese e le persone."
http://etleboro.blogspot.com/
Il concetto di microcredito e' stato applicato in Bangladesh anche nel mondo delle telecomunicazioni.
Una societa' di telecomunicazioni del Bangladesh chiamata Gremeenphone, grazie a Grameen Bank (la banca di Yunus), ha sviluppato un programma chiamato "Village Program" .
Il programma facilita soprattutto le donne che sono clienti di Grameen Bank fornendo loro una connessione telefonica e un telefono cellulare, in modo tale che le donne dei poveri villaggi del Bangladesh possano ottenere un reddito dall'affitto del telefono cellulare ai loro compaesani. La banca di Yunus fornisce un prestito per l'acquisto delle antenne e dei telefoni cellulari.
Il programma, iniziato nel 1997, ad oggi fornisce un servizio di telecomunicazioni a 60 milioni di abitanti del Bangladesh rurale.
Sebbene il Bangladesh rimanga un paese poverissimo, fornire ai poveri la possibilita' di esercitare un mestiere e di comunicare con telefoni cellulari e' un'iniziativa molto piu' efficace rispetto alle molte iniziative dell'ONU, i cui fondi spesso vanno ad alimentare le casse dei dittatori del terzo mondo.
Per maggiori informazioni:
www.grameenphone.com
Caro oneblogger, se invece di leggere, copiare e incollare le cose scritte sul sito di 'etleboro italia' facessi un confronto sui tassi di interesse pagati dagli abitanti dei villaggi del bangladesh prima e dopo l'arrivo di Grameen Bank, forse ti renderesti conto di quanto meritato sia il premio Nobel a Yunus.
Prima che arrivasse Yunus, i tassi di interesse erano superiori al 100% al mese, cosa che rendeva impossibile lo sviluppo economico dei nuceli familiari contadini. Con l'arrivo di Yunus, i tassi sono scesi a livelli paragonabili a quelli dei paesi piu' sviluppati, grazie alla sua comprensione del ruolo delle donne.
Io spero che le persone che scrivono su 'http://etleboro.blogspot.com/' inizino a pensare e fare analisi serie prima di infestare menti fragili come la tua con le loro cazzate.
acqua, acqua, sei molto lontana, il confronto con i tassi d'interesse non c'entra niente con quanto afferma etleboro, non è Yunus il problema.