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Alberto Biraghi
Il nuovo Mondo di Daniel Kehkman
la Socia ha scritto per OneMoreBlog:
Se due geni del passato scendono dal piedestallo diventano persone come noi, con la loro brava dose di debolezze. E’ quanto accade a Alexander von Humboldt e Carl Friedrich Gauss nel libro di Daniel Kehlmann “
La misura del Mondo”. A cavallo tra diciottesimo e diciannovesimo secolo i due scienziati tedeschi lottano contro il caos del mondo. Osservano, misurano, calcolano e ci consegnano rispettivamente i fondamenti della geografia moderna e la dimostrazione della curvatura dello spazio. Sullo sfondo le vicende che segnano l’Europa nell’epoca dei Lumi. Napoleone e i disordini della restaurazione, le colonie del Nuovo Mondo, le superstizioni, i pregiudizi, il lusso delle corti, la miseria del popolino. Il racconto storicamente ben documentato, è avvincente, ironico e divertente.
Gauss è un burbero insolente, insofferente di regole e convenzioni, irresistibilmente attratto dalle donne. Ma genio matematico. La prima notte di matrimonio (la penultima l’ha passata con un’amante), proprio sul più bello, salta giù dal letto per annotarsi una formula. Humbolt è un misantropo che non capisce gli uomini. Anche se si sforza di farlo. Il suo amore è tutto per piante e animali. Solo a loro riesce a esprimere i sentimenti. Il suo momento più umano è l’incontro con una pianta millenaria, la darcena. La accarezza, si commuove e si ricompone nel timore di essere visto da un essere umano. I due personaggi non si prendono mai sul serio e poco sul serio prendono anche le figure degli altri grandi che popolano il libro: da Goethe che sostiene la teoria nettunista (vorrebbe il centro della terra freddo), a Kant che liquida la teoria di Gauss e reclama le sue salsicce a Daguerre che non riesce a fissare le immagini sulle lastre. Un libro agile e leggero che mostra la scienza come avventura e si legge tutto d’un fiato.
15.10.06 01:37 - sezione
libri