Vestiti, auto blu e arredi I politici costano il 36% in più
Parlamento e istituzioni: così dal 2001 sono cresciute le spese
di Gian Antonio Stella
Che sarti, i sarti del Senato! Facesse una convenzione con Cenci o Caraceni, Palazzo Madama spenderebbe forse di meno. Dal 2001 in qua la spesa per mettere in divisa un commesso, dalla giacca ai calzini, è cresciuta al netto dell'inflazione del 103%. Arrivando a 1.815 euro a testa. Oltre tre milioni e mezzo di lire. L'anno. Ma questo è solo un dettaglio tra i tanti. Il dato centrale è che, mentre chiedeva al Paese di fare sacrifici, il Palazzo della politica ha continuato come prima. Anzi: peggio.
I numeri, come dimostrano le nostre tabelle, non lasciano dubbi.
L'unica cifra rimasta quasi identica negli ultimi cinque anni è quella scritta nella busta paga annuale del presidente della Repubblica (poco sotto i 220 mila euro, il che significa che in termini reali il capo dello Stato è oggi un po' meno pagato di ieri).
Per il resto, ci costa meno il Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e di più tutto il resto.
Dice l'Istat che il costo della vita, nell'ultimo lustro, è cresciuto complessivamente del 13%? Bene: il peso sulle pubbliche casse degli organi costituzionali è aumentato del 36,56%.
Fatta la tara all'inflazione, del 24%. In moneta reale: 343 milioni, 151 mila e rotti euro. Cioè 664 miliardi di lire. In più.
Per carità, alla larga dal qualunquismo. Viva la democrazia, viva il Parlamento, viva il Quirinale. Ma possibile che la macchina del Colle proprio non potesse risparmiare un cent dei 64 milioni di euro in più che costa oggi rispetto al 2001? E a Palazzo Madama, sinceramente, non potevano dare una sforbiciatina ai 147 milioni e mezzo di euro supplementari di spese correnti che hanno fatto lievitare i costi fino a 527 milioni l'anno? E a Montecitorio, non potevano limare le stesse spese correnti perché non si impennassero fino alla quota di 940 milioni, con un aumento di 124 milioni? Le percentuali dei rincari (veri, al di là dell' inflazione) sono lì, sotto gli occhi: dal 2001 ad oggi la macchina del Quirinale costa il 42% in più, quella del Senato il 39%, quella della Camera il 15%, quelle della Corte Costituzionale e del Csm intorno al 29%. Colpa della maggioranza di destra e di Berlusconi, che al momento di prendere in mano il Paese aveva promesso che con lui lo Stato e i suoi organismi sarebbero stati più snelli? Sì. Ad esempio il bilancio del Senato di cui parliamo è stato presentato il 9 febbraio e quello della Camera il 15 marzo. Però non sono stati mai seriamente contestati dalla sinistra prima delle elezioni e sono stati poi approvati nelle ultime settimane dalla maggioranza d'oggi. Di più: la stessa finanziaria "lacrime e sangue" voluta da Romano Prodi per il 2007, prevede sventagliate di tagli ovunque, meno che per gli organi costituzionali.
Che ci dovrebbero costare (auguri) altri 38 milioni di euro supplementari. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Quanto alle voci che hanno fatto lievitare le spese, del Quirinale non sappiamo (per ora) nulla. Nonostante la battaglia per la trasparenza di isolati donchisciotte, il bilancio della Presidenza della Repubblica (che dieci anni fa prevedeva ad esempio 14 miliardi per mantenere 274 corazzieri e 60 cavalli e la manutenzione di 236 arazzi, 280 orologi e 285 tappeti) è ancora secretato. E i «libri di cassa» dei due rami del Parlamento contengono voci così fumose (un esempio alla Camera: «emolumenti per servizi di segreteria»: 15 milioni di euro) che se li mettesse a bilancio un'azienda privata si vedrebbe arrivare la Finanza: «Cioè?» Ciò che si può capire, però, basta e avanza per farsi un'idea chiarissima: il risparmio «a casa propria» non è il primo obiettivo dei deputati né quello dei senatori. Certo, sulle ricche indennità quotidianamente nel mirino dei giornali e delle tivù non si sono arrischiati. Non era il caso, con Tremonti che si sfogava dicendo «chi me l'ha fatto fare di diventare ministro di un Paese così povero?» e le sinistre che dall'opposizione dipingevano scenari foschi dove, per dirla con Giuliano Ferrara, «mancava il latte per i bambini». Anzi: considerata l'inflazione, le «indennità» (una delle voci dello stipendio vero, cui vanno in realtà sommate tante altre prebende assai succose) sono aumentate di una virgola (più 0,5%) alla Camera e sono addirittura calate (-7,3%) al Senato. Sul resto, però...
A Montecitorio, per dire, i rimborsi spese sono cresciuti oltre l'inflazione del 9,5%. I vitalizi agli ex deputati (che pesano per 127 milioni di euro: 35 più delle indennità dei parlamentari in carica, a riprova di come per anni la gestione delle pensioni agli onorevoli sia stata scriteriata) del 10,3%. I «servizi personale non dipendente» (cioè?) del 55%. La «comunicazione e informazione» del 40%. I «servizi igiene e pulizia» del 38%. I «servizi di guardaroba» del 43%. Le «spese di missione» del personale del 57,5%. Per non dire delle impennate più stupefacenti: mentre destra e sinistra, dalla Lega a Rifondazione, ammettevano che andava chiusa la stagione delle autoblù, la voce «noleggio di automezzi» ha visto una impennata da 28 a 140 milioni di euro. Pari a un aumento reale del 357%.
Direte: forse usano macchine a nolo per risparmiare sulla più costosa gestione di auto e autisti interni. Può darsi: la voce non è facilmente individuabile. Ma certo se a Montecitorio va come a Palazzo Madama, l'obiezione non regge. Negli ultimi cinque anni, infatti, la spesa per il noleggio di veicoli al Senato si è impennata del 36% oltre l'inflazione mentre, in parallelo, il costo della «gestione autoparco» (da 116 a 220 mila euro) veniva quasi raddoppiato e contemporaneamente erano più che raddoppiati (più 122%) gli «acquisti di autoveicoli». E allora, come la mettiamo? E cosa sono mai i «compensi per prestazioni di carattere professionale» passati da un milione e 291 mila euro a quasi tre milioni? E come si possono spendere 35 mila euro di «tessere di riconoscimento», cioè quasi 25 mila più che nel 2001? E come possono aumentare rispettivamente del 33% e del 90%, sempre al di là dell'inflazione, le spese per «arredi e tappezzerie» e della «rilegatura di libri e periodici»? Le voci più interessanti, però, sono quelle che riguardano il personale.
Non ci era stato spiegato, cinque anni fa, che gli organici erano troppo gonfi e occorreva avviare una sana politica di riduzione degli addetti? Bene: i dipendenti della Camera (112 mila euro di stipendio medio: 26 mila più del presidente del Consiglio, dopo il taglio di qualche giorno fa) sono passati da 1.757 a 1.897: 140 in più, per un costo di oltre 212 milioni di euro di buste paga.
Quanto a quelli del Senato, erano talmente tanti allo scoppio della crisi della prima Repubblica da essere drasticamente ridotti, tra il 1992 e il 2001, da 1.028 a 871. C'erano voluti nove anni per tagliarne 157, ne sono bastati cinque per assumerne 225. E salire al record: 1.096. Di cui 358 commessi, benedetti non solo da un nome più chic («assistenti parlamentari») ma anche da uno stipendio medio di 115.419 euro. A prova di vacche magre. Dice l'Istat che in questi anni gli stipendi dei lavoratori dell'industria sono cresciuti del 2,5% rispetto all'inflazione e quelli dei dipendenti del terziario dello 0,6. Agli «assistenti» è andata meglio: ci hanno guadagnato quasi il 10%.
Averne, di anni di crisi come questi...
bisognerebbe che questo articolo lo leggessero quelli che " certe spese non incidono..." per me non è una novità, anzi, paradossalmente il governo berlusconi qualche beneficio lo aveva eliminato davvero, tipo le auto blu ai dirigenti ministeriali, prodi gliele ha ridate.
c'est la vie.
Bisogna che noi elettori del centro-sinistra una qualche riflessione seria la facciamo. Si taglia su scuola , università, ricerca, sanità, si reintroducono i ticket e non si taglia sulle spese dei parlamentari e di tutto l'indotto dei partiti. Un leader debole e confuso, ministri tentennanti. Altro che partito democratico. Bisognerebbe tornare a votare, se non fosse che ci dovremmo sorbire berlusconi per altri vent'anni. Oberon
è così perchè siamo un paese di pecoroni
ci piace farci comandare e farcelo mettere in quel posto
quasi quasi era meglio silvio, il quale si faceva si i cavoli suoi e pensava prima di tutto a coprirsi il culo, ma alm eno tutti lo sapevamo già da prima.
con prodi e compagni invece....
basta guardare alla storia del superbollo per i suv... appena i ricooni hanno cominiciato a piangere ecco che..... oplà.... da superbollo dei suv a superbollo per le moto vecchie.....
dai ricconi ai poveracci....
prodi....
ppprrrrrr!!!!!!!!!!!!
vorrei che prima di scrivere si guardassero bene le date, chi difende l'operato di berlusconi e critica l'attuale governo di centro-sinistra non si è forse accorto che l'articolo parla del periodo che va dal 2001 in avanti, nel pieno governo di centro-destra.
maria
Maria: diamo atto al Professore di essere impegnato anche su questo fronte, ma certo non con la radicalità che sarebbe auspicabile. E comunque resta il fatto che tutta questa roba si è consumata nell'assoluto silenzio del centrosinistra quando era all'opposizione. Si sa, autobblù, privilegi e scorte non danno fastidio a nessuno o quasi.
alberto hai mai provato a togliere a qualcuno ciò che gli era stato dato?
hai visto le reazioni sui taxi, sugli ordini professionali, sulla liberazione delle farmacie, sul pagamento del super-bollo dei suv che reazioni a catena si sono scatenate?
lo ricordi come cominciò la dittatura cilena?
con lo sciopero dei camionisti , appoggiati dalla borghesia cilena, a loro volta appoggiati dai conservatori americani, che tagliarono il cile fuori dall'orbita democratica non approvvigionando più le città dei beni necessari.
non è facile togliere privilegi a chi li ha messi agevolamente nel conto.
questa partita rischia di erodere la fiducia di chi spera nel cambiamento, è vero, ma non dimentichiamo che chi ha l'attico non vorrà mai scendere nel basso tanto facilmente.
maria
maria, io non difendo l'operato di berlusconi
dico che mi aspettavo altro da questo governo
non di prenderlo subito in quel posto.
mi hanno aumentato l'aliquota sul reddito, il bollo della moto, ticket al pronto soccorso, la scuola di mio figlio non fa che chiedermi contributi per l'acquisto di carta per fotocopie gessetti e carta ignienica!(sic!).
i nostri governanti sono tutti un branco di farabutti, arruffoni mangiapane a tradimento
non c'è n'è uno e dico uno che mantenga le promesse o che perlomeno pensi meno al proprio interesse che a quello del "popolo"
che taglino le loro spese di rappresentanza e i loro stipendi prima di venire a mettere le meni nelle nostre tasche.
andrebbero tutti e dico tutti, destra e sinistra presi a calci nel culo.
sono solo dei parassiti!!
maria non li abbiamo eletti per consolidare privilegi immotivati ma proprio per estirparli .
L'articolo mette in luce alcuni sprechi, ma il problema vero è che ormai la politica occupa (inutilmente ma non gratuitamente) un numero di persone inverosimile e che tra enti inutili e sprechi degli enti locali (tutti dediti a costituire società di ogni genere) il costo corrente e parassitario del sistema è enorme. Una cosa è produrre servizi a chi paga le tasse (sanità, scuola, asili nido) un'altra mantenere una pletora di burocrati inutili. Ovviamente la finanziaria su questo non dice nulla, dedita esclusivamente a reperire fondi per nutrire il mostro.
La scusa è il rientro nei parametri, che si otterebbe tranquillamente tagliando le province e tutti i costi non necessari (a partire dal magna-magna delle asl per finire con le camere di commercio, il mantenimento di sindacati e confindustria attraverso le "quote di servizio" etc.etc.etc.).
Si spaccia, cioè, la grassazione per welfare.
antonella non dico il contrario ma in 5 mesi di governo pretendiamo correttivi che sistemino la cattiva gestione di 5 anni?
dimmi chi ci riuscirebbe senza rischiare il blocco sociale.
maria
concordo con antonella.
si parla di educare e rieducare i cittadini italiani alla solidarietà sociale e poi nello stesso tempo chi lo dovrebbe fare non rinuncia a un cavolo di niente ? il costo della politica italiana è insopportabile, in nessun altro paese esistono ceti così privilegiati come i politici italiani, in una democrazia in difficoltà tutti sono chiamati a fare la loro parte, soprattutto chi chiede a chi ha poco di fare sacrifici per il bene di essa.
1800 euro per una divisa di lavoro sono uno schiaffo alla moralità.
chi ha l'attico se lo tiene maria, con queste cifre figuriamoci se rinunciano all'attico, magari càpita che un normale cittadino l'attico se lo puo' solo sognare.
vorrei fosse chiaro che non sto giustificando questo comportamento, sto cercando di capire con e come voi tutti, cerco di vedere la medaglia da entrambe le facce , forse il metodo insegnatomi dal mio professore di lettere con l'analisi della tesi-antitesi mi è rimasto appiccicato come una doppia pelle, solo guardando in faccia tutti gli aspetti della questione possiamo muovere le giuste critiche e obbligare chi ci governa a tenere conto dei giudizi dei governati.
maria
Come sapete, seguo con attenzione le vicende della provincia di Milano, dove una giunta che ho votato controvoglia (ma l'alternativa era molto peggio) sta riproducendo nel piccolo le porcherie di Bedrlusconi. Per esempio abbiamo un'assessora alla cultura (molto di sinistra) che coi nostri soldi assegna al proprio amico uno stipendio analogo a quanto guadagna Romano Prodi, ma per dirigere il museo della fotografia di Cinisello balsamo (esticazzi!). E duemilacinquecento dipendenti (hai letto bene, 2.500 tra assunti e precari) tra i quali non è stato possibile trovare una persona che sappia leggere lo schermo di un PC, costringendo i bravi dirigenti (anche loro pagati a botte da 200 milioni l'anno) ad assegnare una consulenza da 350 euro l'ora alla sorella di un portaborse di Penati. E Penati non governa da sei mesi, ma da un paio d'anni. Come la mettiamo allora?
Io sono convinto che sulle proteste del decreto Bersani bisognava scendere in piazza con delle manifestazioni di sostegno, invece così i nostri governanti si calano le brache ad ogni protesta, temendo di perdere il consenso dei ceti medio-alti.
Siamo sempre bravi ad organizzare "manifestazioni contro", ma mai "a favore" di qualcosa.
Non scordiamoci che la promessa elettorale di Prodi sul cuneo fiscale era 50% ai lavoratori e 50% ai datori di lavoro, invece ci ritroviamo 40% ai dipendenti e 60% ai datori di lavoro.
Non c'è chiarezza e viene lo sconforto.
alberto, il fatto è che qua non ci si vuol rendere conto, per non passare per qualunquisti, che destra e sinistra a un certo livello non si distinguono piu', si comportano nello stesso modo e fanno esattamente le stesse cose.
NESSUNO AUSPICA IL RITORNO DI BELLACHIOMA CHE CHISSA COME SI SCATENEREBBE QUESTA VOLTA. MA QUESTI CAZZONI QUI CE L'HANNO O NO UNA COSCIENZA? PORCO O PORCA... metteteci quello che volete
alberto, il fatto è che qua non ci si vuol rendere conto, per non passare per qualunquisti, che destra e sinistra a un certo livello non si distinguono piu', si comportano nello stesso modo e fanno esattamente le stesse cose.
Concordo pienamente, dx e sx ormai servono solo a incantare a chi crede ancora allo squallido teatrino della politica. Come già scritto ormai i politici sono una casta completamente staccata dal resto della popolazione e hanno come unico scopo mantenere i propri interessi (e quelli dei propri amici). Bisogna scendere in piazza e sradicarli, fisicamente, dalle loro poltrone.
no ragazzi non è vero !
la destra fa i danni, la sinistra si limita a consolidarli!
però se la sinistra stesse al governo vent'anni fra vent'anni saremmo esattamente così come ora, male ma umani,
se ci sta bellachioma vent'anni al governo (tanto è immortale) siamo ai bordi delle strade a chiedere l'elemosina sperando di partecipare a buona domenica
prefe... ;)
per cortesia..., ricapitoliamo..., diciamo che la destra (di bellachioma e accoliti) fa i danni...,
la sinistra (dei personaggi che conosciamo) li consolida...
aggiungerei, che se la sinistra o la destra che (ahinoi) conosciamo, stessero per 20 anni al governo, andremmo comunque a chiedere l'elemosina...
quindi, ha ragione Paquero, questi figuri, vanno sradicati fisicamente e al loro posto, vanno inserite persone responsabili, che abbiano a cuore le persone che governano...
altro che chiedere loro di rinunciare a diritti acquisiti, questi sono diritti "estorti"...
Posso riportare questo articolo su un altro forum?
Grazie e complimenti,vi riconosco molto imparziali e critici.
old
sappiamo tutti che quando si tratta di chiedere soldi, i governi vanno a disturbare sempre i cittadini che ne hanno di meno, perchè sono di piu' e maggiormente controllabili dal punto di vista economico, poi però ci dicono che non si toccano i superprivilegi di altri perchè ininfluenti o quasi. ma tutto dipende da quanti sono poi questi diversi superprivilegi. perchè, certo 100 milioni non fan nulla, ma 100 qui, 50 di là, 123 dall'altra parte, pure fanno, credo.
ma lasciamo perdere i numeri e proviamo a guardare le cose da un altro punto di vista più deontologico forse.
se il paese ha un problema è un problema che riguarda tutti, anche i superprivilegiati. e se la gente, tartassata da sempre, vedesse che si toccano anche i superprivilegi, non potrebbe più sospettare che siamo alle solite e sentirsi presa in giro altre ad avergli preso i soldi.
facciamo un esempio:
le provincie: NON SERVONO A NIENTE. quanto costano? sicuro costino poco? sicuro che un intervento del genere (questo sì strutturale) non significherebbe intervenire sugli sprechi?
personalmente non sono più disponibile al discorso 'non sono lì i problemi', non lo sono più perchè dietro questo discorso si nasconde clientelismo, sprechi e chi piu' ne ha più ne metta. sono decenni che il problema non è mai lì, ma stranamente le cose non si risolvono e i privilegi sono sempre di più.
Quindi, cominciassero loro.
critici sì , imparziali fino a un certo punto, ma quello giusto
scusa cristina, ma conosci uno stato al mondo che non abbia province, o contee, o circondari, o come diavolo si chiamano di volta in volta?
davide :tipo quelli che hanno già le regioni ?
certo Davide come no ? si vede che le sanno gestire negli altri paesi.
visto che la politica italiana è destinata a restare la piu' costosa al mondo, iniziamo col risparmiare qualcosina, ti pare ?
antonella, prendi stati europei di dimensioni confrontabili al nostro, tipo spagna, francia, germania, uk: tutti hanno organismi grossomodo equivalenti alle nostre regioni, ed un'ulteriore suddivisione analoga alle nostre province.
la germania per esempio ha una suddivisione amministrativa ancora più complicata:
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Organi_Amministrativi_Locali_Germania.png
i circondari tedeschi sono 438, le nostre province poco più di 100
"I dirigenti di sinistra vorrebbero
fare
i padroni e, non potendolo fare da privati, lo fanno da pubblici, da statali"
Chi l'ha detto?
Stupitevi, compagni: Toni Negri nel suo ultimo libro "Good Bye Mr. Socialism"
Feltrinelli, Milano, 2006, p. 36.
E come dargli torto?
francamente, ho visto che anche negli altri continenti, hanno trinca branca gli stessi organi locali..., semplicemente alcuni stati, li utilizzano meglio..., ma non riesco ad immaginarmi senza le province...
scusa cristina, ma conosci uno stato al mondo che non abbia province, o contee, o circondari, o come diavolo si chiamano di volta in volta?
L'istituzione delle regioni prevedeva l'abolizione delle province. Negli anni, invec di abolirle, le hanno aumentate (anche se sono praticamente prive di una loro "missione", ma elemosinano compiti e competenze da regioni e comuni).
Il discorso, però, è generale.
Bisogna tagliare radicalmente la spesa parassitaria e finanziare il welfare; l'idea che uno paghi tasse salate (come da noi) funziona solo se ha in cambio servizi moderni ed efficenti (come accade nei paesi nordici).
Io pago volentieri (si fa per dire; è pur sempre un dolore) se in cambio ho dei servizi che valgono, economicamente, quello che pago. Se oltre a pagare debbo ricorrere ai servizi a pagamento del privato il mio "volentieri" diventa rapidamente voglia di evadere il fisco, che non è (come qualcuno pensa) un modo di ridistribuire i redditi, bensì il partecipare di tutti, secondo le propri possibilità, al pagamento di servizi essenziali.
dedalus ti ripeto che le province esistono in italia, come in francia, come in spagna, e ci sono strutture amministrative analoghe in germania, in uk, in belgio, in olanda e in innumerevoli altri stati.
quindi o questi sono tutti scemi, oppure qualche "missione" queste province devono avercela...
a scanso di equivoci ulteriori, preciso che tutti gli stati che ho nominato hanno, oltre alle province, anche strutture equivalenti alle nostre regioni, quindi hanno un triplo livello amministrativo: regioni (o equivalenti), suddivise in province (o equivalenti), a loro volta suddivise in comuni (o municipalità o quel che è)
In germania no, ci sono i lander ed i comuni.
In francia i distretti ed i comuni.
In uk non ci sono le regioni.
Ti assicuro..non servono ad un emerito cazzo.
Comunque se vuoi mantenere un apparato inutile che vuoi che ti dica?
X bubbidolo (ceto culturale medio basso):
"I dirigenti di sinistra vorrebbero fare
i padroni e, non potendolo fare da privati, lo fanno da pubblici, da statali"
Lo dice Toni Negri che teorizzava di prendere il potere con la rivoluzione armata visto che in libere elezioni democratiche non ci riusciva.
Mi sembra chiaro che uno come lui il "socialismo" lo intende come lo intendeva Lenin, non di certo come lo intendeva Bernstein.
Già il titolo "Good Bye Mr. Socialism" sembra sottintendere la fine del socialismo (o della socialdemocrazia?), il cui fallimento farebbe tornare in auge le spinte autoritarie di Sinistra, comunque voglio leggerlo questo libro per confermare o meno i miei sospetti, grazie per la segnalazione bubbidolo.
dedalus cazzo informati, perchè mi devi far perdere tempo, c'è wikipedia che può sopperire alla tua ignoranza.
in francia ci sono le regioni, i dipartimenti e i comuni
in germania lander, varie strutture intermedie equivalenti alle province (studiati l'immagine che ho incollato in questo stesso thread rispondendo ad antonella) e poi i comuni.
in uk le regioni sarebbero inghilterra, scozia, galles e irlanda del nord, poi ci sono le contee e infine i comuni.
per cui la situazione è analoga alla nostra, almeno dal punto di vista dei livelli amministrativi.
questo è interessante...
http://notizie.msn.it/msn/news/fdg/2006-10-19_1195476.html
Vabbè, bellachioma non è stato un figo, ma a mio parere il mortadellone è totalmente da paura; anzi, un Re Mida delle foss biologiche. Dove ha messo le mani lui ha fatto danni, cercate in internet e ne leggerete delle belle. C'è una raccolta del parlamento europeo (atti ufficiali, non di parte) dove appaiono tutte le sue gaf e le scelte devastanti (tipo aprire il mercato alla cina e senza alcuna regola) Ma i nostri operai licenziati sono ancora entusiasti!!! Bellachioma si è trovato nel mezzo del periodo peggiore, ingresso dell'euro, crisi petrolio etc, avrei voluto vedere la mortadella, altro che stà stangata! Però concordo con tutto il resto, i due schieramenti sono in gambissima ad auto-mantenersi, a scapito di tutto e di tutti. Possibile che sti cazzo di «commessi-assistenti parlamentari» prendano tutti sti soldi??? Ma cosa fanno per meritarseli? Quelli elencati sono i veri scandali italiani, altro che mani pulite, questi ci prendono per i fondelli alla luce del sole! E noi ci meritiamo i bellachioma e mortadella che ci siamo votati.