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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Come ringraziano i signori della moda?
Lettera a Corsera di Michele Petrantoni: «Sulla scia dei diktat dell'assessore Vittorio Sgarbi, il signor Armani ha buon gioco per lanciare improperi contro il monumento di Aldo Rossi, legittimando tuttavia il dubbio che lo faccia in prevalenza «pro domo sua». L'opera dedicata al presidente Pertini viene infatti a togliere aria alla sua prestigiosa sede di via Manzoni; poi lo stilista lamenta che piazza Duomo «è mal frequentata» e si può verificare «l'incuria in cui versa Milano dalle panchine nei parchi». Niente meno: per dire il vero ben altre risultano le carenze e le necessità. Sarebbe legittimo chiedersi cosa fanno o hanno mai fatto per la nostra città i signori della moda, per ricambiare in qualche modo i benefici ricevuti. Ad esempio, offrendo contributi al Museo del tessile e del costume, ospitato dai primi del '900 al Castello e che oggi conta oltre 7 mila preziosi oggetti, che purtroppo ha ricevuto donazioni solo da Rosita Levi Pisetzky e, di recente, dalla giornalista Silvana Bernasconi. Nulla dagli stilisti. Che neppure hanno mai preso iniziative per corsi formativi nel settore, oppure offerto borse di studio a Brera riservate a disegnatori di moda o fotografi. Milano non è più viva nè vitale. Che fare? Che dire?»
20.10.06 08:37 - sezione
milano