un'ottima idea
Davvero ottima.. Sortirà qke effetto la mobilitazione o rimarranno belle parole su un tema d moda e da sempre considerato "riabilitante" (le fonti rinnovabili purificatrici d anime colpevoli...)
Cosa vuol dire che i lavoratori si "mobilitano"? Che scioperano perche' vogliono che il tetto del loro edificio sia coperto di pannelli solari?
O la mobilitazione implica forse un atteggiamento piu' costruttivo?
Per quanto l'idea di per se sia bellissima, i lavoratori devono avere un atteggiamento costruttivo e non antagonistico, visto che tutti ci possono guadagnare, soprattutto IKEA.
Se ci mobilitiamo scioperando anche per buone cause, non otterremo nulla. La vera mobilitazione vuol dire azione costruttiva.
Aspettiamo novita' su questa notizia, sperando di non assistere alla ennesima mobilitazione sterile.
Da quanto leggo su questo sito: http://www.eere.energy.gov/greenpower/markets/pr/gmepa_1001_pr.html pare che IKEA ci abbia pensato ai pannelli solari in Pennsylvania gia' 5 anni fa. Cosa non ha funzionato?
Ecco cosa ha fatto il comune di Monza:
"Il Presidente di AGAM, Giorgio Crippa, l'azienda municipale del Comune di Monza per la gestione del servizio gas e acqua della città, ha voluto che fosse il primo cittadino, il Sindaco di Monza Michele Faglia, ad inaugurare il nuovo impianto di AGAM per la produzione di energia con fonte rinnovabile, con grande soddisfazione per la l'intera cittadinanza. Lo scorso aprile, AGAM aveva ottenuto dal Gestore della Rete Elettrica Nazionale (GRTN) l'approvazione di tre progetti per l'installazione di altrettanti impianti per la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare. L'approvazione (secondo quanto previsto dal DM (Londra: DMP.L - notizie) 28 luglio 2006) prevede l'accesso agli incentivi, di durata ventennale, per ogni kWh elettrico prodotto.
Quello di Monza è, in assoluto, uno tra i primi (del migliaio di impianti approvati in tutta Italia) ad essere realizzato ed avviato. I pannelli, installati sul tetto dell'area aziendale di Via Canova nel centro della città, sono 300 con tecnologia di celle di silicio policristallino. L'elettricità prodotta (quella attesa è pari a 55.000 kWh annui) viene immessa nella rete di distribuzione cittadina grazie ad un apparato (Inverter) per la connessione ed un appropriato dispositivo di interfaccia. Assolutamente innovativo è anche il sistema di telecontrollo della produzione, grazie ad un monitoraggio satellitare per analizzare le condizioni di reale operatività. I pannelli sono di produzione tedesca (Schuco), la progettazione e la fornitura in opera sono stati a cura di una competente società lombarda (Ecosolare) e l'installazione e conduzione sono stati assicurati dall'esperienza e dalla passione di ingegneri e tecnici di AGAM.
Nei prossimi tre mesi verranno realizzati ed avviati gli altri due impianti: uno presso il rinnovato "Urban Center" del Comune di Monza, ed il secondo presso la struttura sportiva del "Monzello", uno tra i più importanti centri calcistici della Regione. Al seminario di presentazione sono intervenuti, oltre al Sindaco ed agli Assessori dell'Amministrazione cittadina, il professor Ennio Macchi del Politecnico, l'ingegner Giuliano Zuccoli presidente di AEM (Milano: AEM.MI - notizie) ed EDISON (Milano: EDN.MI - notizie) , il dott. Marco Pezzaglia, direttore area elettricità della Autorità per l'Energia, l'ingegner Alberto Bernini della Regione Lombardia.
Molto significativi ed apprezzati, i messaggi di saluto del dott. Ortis, Presidente dell'Autorità per l'energia ed il Gas, dell'Assessore regionale Buscemi, di quello provinciale Bruna Brembilla e del professor Silvestrini, incaricato dal Governo Italiano per il rispetto degli adempimenti previsti dal protocollo di Kyoto. L'Amministratore Delegato di AGAM Silvio Bosetti, ha concluso l'evento confermando l'impegno di AGAM nel settore delle tecnologie più vicine all'ambiente, come dimostra questo piano per la realizzazione dei 3 impianti Fotovoltaici nella città di Monza; ha poi ringraziato il personale della società e tutti i fornitori per la loro competenza tecnica e determinazione dimostrata nella realizzazione di questo primo impianto, ed infine ha annunciato che AGAM offrirà sul mercato il servizio di installazione e conduzione di questi impianti."
Ecco cosa e' successo un anno fa a Carlo Rubbia che voleva creare a sue spese un impianto solare in Sicilia:
"Il premio Nobel Carlo Rubbia andrà in Spagna a realizzare la centrale solare termodinamica che l'Italia gli ha negato.Il nobel italiano, presidente ENEA fino a pochi mesi fa, ha deciso di partecipare alla realizzazione della prima centrale termodinamica solare in Spagna. Il progetto è conosciuto con il nome di "Progetto Archimede" e, negli ultimi anni, è stato portato avanti da Rubbia in Italia senza alcun successo.
La prima centrale solare termodinamica doveva essere costruita a Priolo, in Sicilia. L'idea riprende il famoso principio degli specchi ustori di Archimede e, non a caso, sarebbe dovuto essere realizzato in Sicilia tramite un progetto Enel-Enea. Non parliamo di fotovoltaico. Nel progetto di Rubbia gli specchi concentrano la luce solare in un unico punto-caldaia producendo calore e quindi energia.
Il progetto Archimede era il frutto di tre anni di studio e non avrebbe richiesto fondi pubblici. La realizzazione della centrale avrebbe beneficiato del finanziamento bancario.
Purtroppo il progetto Archimede è rimasto sospeso nel nulla per un anno e mezzo, bloccato dall'immobilismo governativo. E' questo quello che si apprende in un'intervista rilasciata da Carlo Rubbia al quotidiano LaRepubblica:
"Abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di avere una risposta semplice. Ci voleva qualcuno nel ministero delle Attività produttive e dell'Ambiente che dicesse 'il solare termodinamico che voi avete progettato è verde, pulito, come l'energia eolica o il solare fotovoltaico'. Ma essendo una cosa nuova nessuno ha voluto esprimersi." ha dichiarato Carlo Rubbia (fonte Ansa 23 settembre 2005).
Nel frattempo la Spagna ha equiparato per legge il solare termodinamico alle fonti rinnovabili pulite ed ha avviato la realizzazione industriale della centrale solare.
Risultato: Rubbia, recentemente licenziato dalla guida dell'ENEA per aver rilasciato dichiarazioni critiche sullo stato della ricerca in Italia, farà i bagagli per andare in Spagna a realizzare la centrale di Archimede.
In passato l'Italia ha perso molti treni... e molti cervelli. Un trend che sembra destinato a durare ancora per molto tempo, purtroppo."
ancora su rubbia, potrete vedere in una bella foto del centro di energia elettrica solare ad almeira in spagna a questo sito: http://www.psa.es/webeng/gen/objetivos.html
In Italia, un produttore di pannelli solarei e' la solarex: http://www.solarex.it/
Alberto: i lavoratori non scioperano, raccolgono firme per una nobile causa. Non mi sembra ci sia nulla da eccepire (e non ci sarebbe stato nemmeno nel caso di uno sciopero, of course).
Sandro: grazie, sono monzese e ho salutato con grande entusiasmo l'iniziativa di Agam. Anzi: ho proposto a Regione Lombardia di patrocinare la richiesta della stessa Agam di divenire una sorta di show-room del sole, con la possibilità di visitare la mini-centrale monzese per gli amministratori pubblici, i cittadini e gli imprenditori... grazie per averlo ricordato.
Ritengo il solare e fotovoltaico l'unica vera energia prodotta pulita e possibile.
Se i lavoratorie le lavoratrici con i clienti di Ikea chiedono di utilizzare questo modo di produrre energia per il centro commerciale fanno benissimo e se dovranno ricorrere a qualche forma di pressione su Ikea o eventualmente sul comune di Corsico per costringere la direzione a farlo che lo facciano.
voi di ikea e altri come voi e la vostra sensibilità verso i soldi, tirerete anno dopo anno nei guai tutti quelli che quotidianamente lottano per l'ambiente dove vivete anche voi.
Anche blair finalmente se n'è accorto..
proprio in questi giorni ho letto delle 48 scuole nel milanese (tra cui la mia scuola)che stanno provvedendo all'installazione dei pannelli fotovoltaici.
ringrazio quei ragazzi che si battono come degli eroi davanti alla loro ditta per tutti noi.