Ognuno ha i suoi hobby.
Ve lo ricordata harold e maud?
Il cimitero è meraviglioso mi mancava. È semplicemente favolosa.
La cosa interessante sarebbe sapere da dove arrivano i finanziamenti della rivista. Per il resto, non vedo problemi...
I Gufi ? Davvero immortali ma, per restare in argomento, morti e sepolti da lustri. Spariti dai palinsesti, dischi introvabili. Eppure, ascoltati a teatro un paio di anni fa, ancora in gran forma. Peccato. Mortale.
:-)))))))))))))))))))))))))))))))))
Carolina
per la precisione, la canzone in questione non è dal disco "Non spingete scappiamo anche noi" (Emi-Columbia CPSQ 544) del 1969, ma da "Il cabaret dei Gufi" (Emi-Columbia CPSQ 519) del 1966.
Ho capito che dobbiamo "inventarci" il lavoro - così parlò Bellachioma - ma questo mi pare davvero troppo.
Tra l'altro, prima, se volevo, con 1 euro o meno compravo un bel lumino da mettere sulla tomba, ora, grazie a questo cialtrone quanto mi costerà il tutto, perchè sicuramente qualche "genio" al Comune penserà di vietare i lumini. (cosa già deliberata presso un cimitero piemontese ove era solo concesso il "lumino pubblico" gestito dal Comune e del canone annuo di soli 100 Euro a tomba (forse pensavano anche al riscaldamento del defunto); la delibera fu annullata a furor di popolo che riempì i marciapiedi antistanti l'abitazione del sindaco lumini accesi tutte le notti.
Eppoi ci si chiede come mai l'itaglia va male
Faccio bene, ogni giorno, a fare almeno una visita ad OMB: mi mette di buonumore, perfino quando si parla di cimiteri.:-))
orpola..., perfino da morto devi essere in fila e ordinato... :(
Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna!
Risposta da parte delle Società SAIE S.R.L. e AMEV S.R.L.:
- L’impianto di lampade votive elettriche è stato costruito a totale spese della Società Concessionaria. Neppure un euro è uscito dalle casse del Comune di Milano.
- La rivista “I Cipressi” è edita dalla Società SAIE S.r.l. quale proprio “House organ” e verrà distribuita agli abbonati della Società AMEV S.r.l. al servizio lampade votive elettriche nei Cimiteri di Milano, senza nessun onere aggiuntivo rispetto al pagamento del canone annuale. Per la stampa della rivista nessun contributo è stato pagato dal Comune di Milano. L’ultima pagina di copertina contenente i dati relativi agli indirizzi dei Cimiteri è stata messa a disposizione del Comune di Milano gratuitamente quale servizio informativo ai Cittadini.
- L’uso dei lumini di cera all’interno dei Cimiteri di Milano è già stato proibito nei colombari ed ossari da alcuni decenni e non certo in relazione alla costruzione dell’impianto lampade votive elettriche.
Firmato:
Mario Ballerini
Legale Rappresentante
SAIE Srl – AMEV S.r.l.
Caro Ballerini, grazie per la risposta, che lascia però alcuni dubbi.
1) come è entrato in possesso del mio indirizzo?
2) a che si deve questo impegno dell'azienda (la rivista), visto che la vostra clientela è alimentata dalle leggi naturali e non da quelle del marketing?
3) perché regala pubblicità al Comune?
Scusi sa, di questi tempi è veramente difficile costringersi a pensare che impegni di questo genere, soprattutto se legati a iniziative remunerative come questa, non abbiano qualche risovolto più pragmatico.
solo una nota per uno tra i tanti che criticano questa iniziativa e, più precisamente, per il sig. "leopoldo ancona": prima di criticare, impari l'italiano! Non sa nemmeno scrivere correttamente il nome della nazione a cui appartiene (ITALIA)(maiuscola e senza "GL"), per non parlare degli altri errori!!!!
Caro Ballerini come spiega questo atto di generosità per Milano,predisponendo 700.000 punti luce, mentre Ha provveduto nello stesso periodo a licenziare 14 dipendenti SAIE per esubero di personale?
Con una faccia simile poteva solo operare nei cimiteri!!
Certo è, che ci vuole veramente una bella faccia tosta a presentarsi in pubblico promuovendo una concessione che per la verità ha poche luci e molte ombre.
In primo luogo non si capisce perchè il tutto non sia stato gestito dalla AEM sicuramente più qualificata, poi non si capisce come questo signore abbia potuto in modo del tutto indisturbato, agli inizi del Dicemre 2001 iniziare i lavori riguardante i cimiteri di Milano, offrendo (almeno lo spero) tutte le garanzie di stabilità e copertura economica necessarie per un progetto finanziato di tale importo, oltretutto impiegando personale precario (vedi il "patto per Milano")utilizzando incentivi pubblici, e allo stesso tempo ( Dicembre 2001)scaricare altri lavoratori con contratto a tempo indeterminato sulla società ponendoli in mobilità dopo avere dichiarato lo stato di grave crisi della propria azienda.
Oltre tutto il comune di Milano ha deciso di fargli un ulteriore regalo affidandogli anche altri lavori prima affidati ai propri dipendenti,(sempre sulle spalle della comunità).
Penso che dopo le spiacevoli vicende che coinvolsero lo scomparso assessore ai servizi funerari,abbiamo diritto ad una maggiore trasparenza su chi mette le mani sui nostri cari, altro che fargli pubblicità!.
Scusate nel precedente commento mi riferivo al dicembre 2004 anzichè 2001
il rispetto della memoria significa sensibilita' e civilta'. Ho molto apprezzato la vostra pubblicazione e l'ho trovata interessante e ricca di cultura.
Risiedo in Toscana e mi sono sentita piu' vicina ai miei cari sepolti nel cimitero Maggiore di Milano, senza retorica posso dire che li ho sentiti piu'...presenti.
Grazie
Deanna Cerscioli
Arezzo
Il rispetto della memoria significa sensibilita' e civilta'. Ho molto apprezzato la vostra pubblicazione e l'ho trovata anche ricca di cultura.
Risiedo in Toscana e, senza retorica, posso dire che leggendo e' stato come sentirmi piu' vicina ai miei cari sepolti nel cimitero Maggiore.
Grazie
Deanna Crescioli
Arezzo
Mi affascina la vivissima cura del prode scrittore nel dedicarsi chissá professionalmente a criticare. critica persone che non conosce (le prenderebbe a calci) non ne conosce minimamente il lavoro, gli scopi e nemmeno le leggi italiane. A molti farebbe bene un giro al cimitero a vedere quante lezioni di umiltá si possono imparare gratis. Quanto alla rivista, nessuno La obbliga a leggerla, al pari di tutte le altre riviste che esistono, cosí come nessuno la obbliga a leggere o ammirare testi bellissimi od opere d'arte che fin dall'antichitá riempiono di cultura la nostra civiltá grazie al tema della morte. Se la morte fa paura, che si eviti. Ma si rispetti chi decide di porre una luce sulla tomba di una persona che ha amato perché e´un gesto importante e carico di significati positivi tra l'altro in quasi tutte le culture del mondo.
Il signor Ballerini nel creare una rivista per cimiteri ha avuto una bella idea, potrebbe nascere una collaborazione col mio sito web dedicato agli annunci funebri: www.eternosaluto.it
Ormai esistono migliaia di servizi per chi è colpito da un lutto in famiglia, sia su web che su carta stampata; è la nuova realtà!
Webmaster di EternoSaluto
Brave, gomplimenti, vedrai che adesse ti farai nu sacche di amici nuovi.
Ma diche ie, la Vs. rivista del cazze per cimiteri andatevela a vendere alli mourti e alli stramuorti VESTROS, così como pure il tuo merdosissimo SITO DI MALO AUSPICIO, popò di menagrami e aggiungo becchFOMENTATORI DI ODIO RELATIVISTA e di malocchio.