Ma tanto è come con il fumo. Non ci pensi agli effetti fino a quando non stai male veramente. E poi quando non hai nulla da perdere continui comunque a fumare.
Nel 2050 saro' anziano, e per me mi frega poco, ma stiamo condannando i nostri figli; pero' per qualche anno saranno comodi e coccolati, riscaldati d'inverno e condizionati d'estate, a scuola in macchina, un cellulare ed un pc nuovo all'anno, poi cazzi loro.
I paesi industralizzati prima o poi si convertiranno alle energie rinnovabili. Il problema sono i paesi emergenti che dicono: "ma come, siete cresciuti per decenni fottendovene dell'ambiente e ora dovremmo rallentare la crescita proprio noi che abbiamo appena cominciato?".
www.decrescita.it
sensibilizzare gli inquilini di questo pianeta e' una priorita' degli stati piu' civili e democratici, piu' saggi e progrediti. tra questi gli stati uniti. una nazione che nel 2004 ha speso 141000000000 (migliardi!) di tollari in pubblicita'.
consumate, consumatevi, consumateci.
http://www.sf*gate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/c/a/2005/03/10/BUG7TBN0JP1.DTL
(l* in sf*gate va tolto...puta censura!)
Ma gli ammericani cianno la soluzione:
Perdi peso e consumi meno benzina...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/26/peso.shtml
Vai in bici, perdi peso, e benza non ne consumi...
Sono anni, no - decenni, che il Worldwatch Institute ci mette in guardia. Le analisi del WWf e quelle del IPCC di Parigi non devono purtroppo stupirci.
Quello che francamente mi spaventa, mi rattrista e mi fa incazare è che ci siano personaggi, gruppi d'interesse, e perchè no? - politici, che pensano unicamente a quale sia il miglior investimento possibile in questo scenario apocalittico.
Il primo, evidente, è l'acqua (ma qui la speculazione rampante è già stata fatta negli ultimi 5-8 anni).
Poi immagino ci saranno le future aree coltivabili risp. regioni di "stabilità climatica" (chi vuole vivere p.es. in Florida con il rischio uragani, tornado, gelate improvvise, inalzamento dei mari??). Già oggi come oggi buona parte della Patagonia per esempio risulta essere in mano dei pochi, "interessati", capitalisti di ventura.
Poi ci sono coloro che speculano sui contratti a termine ("futures") sulle "soft commodities" (soja, grano, mais, etc...). In fin dei conti in un mondo dove il clima diventa più violento, ci saranno meno derrate alimentari disponibili e di conseguenza il prezzo è destinato solo a salire...
Quello che mi fa realmente incazzare è che in un modo o nell'altro glielo stiamo permettendo.
Sono colto da una corrosiva tristezza, a quando una rabbia veramente furibonda??
Paul