Onorevoli caproni alla gogna mediatica
di Lidia Ravera
«Iena: “che cos'è Al Jazeera?”. Onorevole Giuseppe Morrone (Udeur): “lei che cosa pensa che sia... un movimento dell'estremo... arabo... di carattere islamico della Jihad... così mi ricordo almeno”. Ci risiamo. Una volta l'Italia si bloccava per il Rischiatutto. Signori 'nessuno' dalla preparazione mostruosa incantavano milioni di spettatori... anche oggi l'appuntamento col telequiz è fisso. Martedì sera. Parlamentari all'esame di cultura generale». L'ho letto su il Giornale, in un perplesso articolo di Paolo Brusorio, del quale condivido lo sconcerto: la nostra classe dirigente non sa di che religione è profeta Maometto, non sa cos'è la Consob né dov'è il Darfur (è una provincia del Sudan, anche se ha un nome da cioccolattino), crede che Pyonyang sia «il dittatore coreano che sta facendo esperimenti con la bomba atomica» (Remigio Ceroni, Forza Italia) e non ha mai sentito nominare Nelson Mandela.
Michele Serra, dalle pagine di Repubblica, giorni fa, ha dichiarato di non sopportare lo sputtanamento catodico: quando vede qualcuno preso per i fondelli in tv, spegne o zappa via. Posso capirlo. La televisione è violenta, intrusiva, e ha un potere sconfinato, è una specie di gogna postmoderna che richiama rituali di sadismo medievale. Però: è tollerabile che una classe politica, ben retribuita e carica di privilegi, non si tenga informata? Nessuno va a chiedere loro di commentare una terzina di Dante o di conoscere qualche rarità verdiana. Si occupano di politica, non di musica o di poesia. Non hanno mai sentito nominare Djuna Barnes o Alice Munro? Okay. Non è grave: la letteratura è per chi la ama. Ma sul Darfur dovrebbero essere più informati di me che scrivo romanzi, e la Consob dovrebbe essere il loro pane quotidiano (leggi: pane dei lettori di quotidiani). E non basta: come fa notare Brusorio, poi, tutti gli zucconi interrogati hanno conseguito una laurea. Cioè: hanno trascorso circa diciotto anni della loro vita a studiare, dai sei ai ventiquattro come minimo. E questo è un dato inquietante. Non soltanto sugli onorevoli somarelli, ma anche sul sistema scolastico.
Scommettiamo che gli onorevoli analfabeti come Ceroni hanno quelle "lauree" in materie "strane", tipo Sociologia, Scienze della Comunicazione, etc.
Ossia le lauree sul nulla.
Chiedete ad un laureato in Economia o in Informatica cos'è la Consob o il Darfur e vedrete che vi risponderà correttamente, scommettiamo che...?
Se lo dici tu... E' noto che a Economia si studia il Darfur e ad Informatica la Consob.. Chiaro. (Cose che invece si possono studiare a Sociologia guarda un po'). In ogni caso l'università non c'entra proprio nulla. Se fosse così chi non è laureato sarebbe destinato ad una vita di ignoranza. E quelli che studiano in facoltà come Medicina? Che fanno? Si sparano?
Caro Ellroy.
Stavo solo dicendo che è noto che esistono facoltà in cui pure un deficiente si può laureare, non contano le materie che si studiano, ma le capacità che ci vogliono per laurearsi.
Una persona che ha le capacità cognitive per laurearsi in Medicina e si interessi un minimo di politica ed attualità, sicuramente sa cos'è il Darfur. Un laureato in Sociologia se non è intelligente di suo, direi di no.
La mia era una provocazione, ma non più di tanto.
Guarda, io ho una laurea che non so se appartenga o meno a quelle "strane" (scienze politiche) e avrei saputo rispondere a quelle domande. Detto questo, credo che della Consob si legga tutti i giorni qualcosa sui giornale e che per sapere cos'è il Darfur siano sufficienti anche scarne conoscenze geografiche.
Al di là di tutto, però, credo che la classe politica debba essere maggiormente acculturata rispetto alla media del paese, visto che è chiamata a legiferare! Grazie a Berlusconi, invece, si è guardato più all'aspetto estetico del parlamentari (vedi la Gardini)che al loro livello culturale.
Bondi e Schifani sono un caso a parte, dal punto di vista esteriore, e hanno solo un pregio: non fanno sfigurare Berlusconi, dato che sono gli unici più brutti di lui (e lo diceva Sgarbi,non io: se ha fatto un'affermazione giusta, è stata proprio questa).
Ciò detto, concordo che queste non dovrebbero essere cose che si studiano a scuola, ma si dovrebbero conoscere come cultura generale.
Però siamo in Itaglia, non credo si possa pretendere molto...
Si è parlato poco tempo fa di una legge (fatta, manco a dirlo, da Silvio) che ha reso molto più facile laurearsi per funzionari e burocrati. O diciamo ha sparso a piene mani pezzi di carta evidentemente di comodo?
Purtroppo per noi (tutti) il parlamento rispecchia anche in questo il quadro generale di un paese in cui la cultura è un optional di lusso e decisamente poco richiesto...
Il trionfo televisivo delle pupe e dei secchioni con vittoria finale delle prime (i secchioni un po' meno secchioni vestiti da fighetti e le pupe che continuavano, invece, a fingersi perfettamente ignoranti...) ne è un esempio.
I parlamentari sono semplicemente espressione dell'italiano medio che legge, al più, Leggo o City o Metro perchè glielo danno gratis...
La mia provocazione era sul laurea non equivale a cultura.
Le mele marce ci sono pure tra gli ingegneri, purtroppo sempre più "stupidi" si possono laureare in ogni facoltà, è questo il dato sul quale voglio far riflettere.
Lidia Ravera ha gettato il sasso nello stagno:
"E questo è un dato inquietante. Non soltanto sugli onorevoli somarelli, ma anche sul sistema scolastico."
I laureati somari in Sociologia sono da sempre la norma, quelli in Ingegneria erano l'eccezione (gli asini passavano in alcune sedi universitarie, un conto era laurearsi a Padova, un conto a Reggio Calabria), ora la norma è che si da la laurea a chiunque paghi la tassa d'iscrizione all'Università.
"I laureati somari in Sociologia sono da sempre la norma, quelli in Ingegneria erano l'eccezione (gli asini passavano in alcune sedi universitarie, un conto era laurearsi a Padova, un conto a Reggio Calabria)"
Ma non ti sembra di generalizzare un po' troppo Moreno? A proposito, in cosa sei laureato, in Economia e commercio o in Ingegneria?
Per la cronaca sono laureato inInformatica ad Udine e mi ricordo benissimo (primi anni '90) che nella mia facoltà si laureavano il 60% degli iscritti, mentre i docenti di Conservazione dei Beni Culturali davano 30 e Lode a manetta dicendo agli studenti: "Tanto è difficile che troviate lavoro, se almeno se vi diamo 110 e Lode avete una remota possibilità nei concorsi pubblici."
Essendo appassionato d'arte mi accorgevo che c'erano laureati in Conservazione che non sapevano distinguere un Botticelli da un Caravaggio.
Vabbeh, dopo le riforme Berlinguer e Moratti non oso immaginare il livello di questi laureati.
se i perbenisti come Michele Serra, invece di spegnere la tv, quando vedono un politico ignorante ed arrogante che viene sputt*****, aprissero le orecchie e accendessero il cervello, vedrebbero, che alla guida di uno stato, che dovrebbe essere una culla della cultura, ci sono dei mentecatti ignoranti, senza neanche la capacità di ammettere la loro ignoranza strutturale...
però, sul perchè molti politici, non conoscono, o fanno finta di non conoscere il Darfur, arrivo a pensare che sia la malafede; in quanto se lo conoscessero, dovrebbero anche sapere che lo smembramento dello stesso è ampliamente desiderato dalle varie potenze occidentali...
i motivi...???
manco a dirlo, sempre gli stessi, petrolio e acqua... :(
"Una persona che ha le capacità cognitive per laurearsi in Medicina e si interessi un minimo di politica ed attualità, sicuramente sa cos'è il Darfur"
Esattamente calzante su di me, io so cos'è il Darfur.
"Un laureato in Sociologia se non è intelligente di suo, direi di no"
Magdi Allam è laureato in sociologia, e sa cos'è il Darfur, sicuramete più di molti altri.
Moreno: il 99% dei miei colleghi laureati in ingegneria a Napoli (in uno dei politecnici più quotati d'Italia, per la cronaca), non solo non sanno cosa sia il Darfur e la Consob, ma ignorano anche che cosa sia l'ingegneria e questo da ben prima di Moratti e Berlinguer.
La cultura, finita la scuola dell'obbligo, diventa un fatto assolutamente personale, come il fare sport o il mangiare bene... Non c'entra il regalare voti all'università con quanto una persona abbia voglia di interessarsi del Darfur.
A proposito, dalle mie parti i laureati in informatica sono considerati laureati di serie B (se non addirittura serie C) vista la facilità con il quale fanno esami su esami senza capire niente di quello che fanno; questo giusto per smentire le tue categorie mentali.
A parte la tua spocchia Adimant, già Gaetano Salvemini un secolo fa aveva scritto su cos'era l'Università di Napoli (il centro della formazione del classe dirigente del Sud) in "Cocò alla scuola della malavita".
Per inciso io mi sono laureato a UDINE prima delle due nefaste riforme bi-partisan, non a NAPOLI... e non è campanilismo.
Oggi putroppo Udine declina verso Napoli, grazie anche al contributo di qualche animale da salotto ospite da Fazio che segue la politica de "una laurea non si nega a nessuno".
Ingegneria a Napoli uno dei politecnici più quotati d'Italia?
Non mi sembra:
http://www.repubblica.it/speciale/2003/universita/facolta/ingegneria/table.html
ma è indispensabile sapere del darfur
mah....io sono alle prese con laureati in ingegneria che mi scrivono 'inzizziazzione' (sic!).
Quando uno studente superiore ha dei problemi e si sofferma su come scrivere correttamente 'coscienza' ...... perchè scandalizzarsi su questi 'onorevoli' quando rappresentano in tutto e per tutto l'italiano medio
questi onorevoli rappresentano l'italiano medio, ma il punto e' che ce li abbiamo mandati per governarci, per farci da guida nella situazione internazionale (politica estera, non dovrebbe essere solo una poltrona in piu') e poi vi va di farvi governare da persone che non sanno quello che fanno, far fare scelte politiche che poi se sono sbagliate le paghiamo noi, i cittadini ?
comunque si continua ad associare cultura con titolo di studio. gli unici luoghi di accesso alla cultura erano le università; ora non più. Sono diventati enti economici in tutto e per tutto che come core businness (per dirla in termini loro) hanno il rilascio di diplomi.
diverso aspetto è l'ignoranza crassa di questi individui.......e questa volta non li abbiamo neppure scelti direttamente; ci sono arrivati diretti come una supporta preconfezionata dai partiti
la cultura è una questione personale...giusto..chi ha voglia e tempo di informarsi su quel che accade nel mondo può farlo, se vuole...altrimenti..peggio per lui..ma chi sta al governo, data la sua funzione che è quella di legiferare, ha l'obbligo di essere informato su tutto, di avere una cultura superiore alla media e questo soltanto perchè per poter fare una legge equa e comprensibile anche dai cittadini deve avere limpidezza di pensiero e cultura, o quantomeno deve aver studiato la materia sulla quale si legifera..invece, il fatto di non sapere neppure cos'è la consob mi fa pensare che mentre votano o legiferano sull'economia ad esempio..danno la caccia alle farfalle che gli svolazzano in quelle teste vuote...e secondo voi...ma che cavolo di leggi potranno mai fare o approvare se non quelle imposte da chi comanda? la cosa è molto importante, anche perchè basta che ce ne sia uno un po più furbo e zac...subito si fa far le leggi che vuole ed approvarle a comando..(chissà se è già successo in qualche parte del mondo!!) tanto..chi mai le andrà a leggersele e capirle? ora..se penso all'ultima frase di sesto..e sommo: legge elettorale (in cui il partito sceglie il parlamentare e non più noi) + ignoranza diffusa in parlamento..ne ottengo che forse forse...a qualcuno su quei sedili, fa comodo avere burattini che votano e legiferano su richiesta...sarò anche paranoico..ma se fossi uno di loro farei così per essere certo di poter manovrare le situazioni a mio piacimento...
Bravo Olezzo!
Firmo in pieno.
"la cultura è una questione personale...giusto..chi ha voglia e tempo di informarsi su quel che accade nel mondo può farlo, se vuole...altrimenti..peggio per lui..ma chi sta al governo, data la sua funzione che è quella di legiferare, ha l'obbligo di essere informato su tutto, di avere una cultura superiore alla media..."
Benissimo, ma dovremmo limitarci alla meritocrazia intellettuale solo per i politici?
Ieri ero al tavolo con un dirigente della mia azienda, facevo citazioni di cultura media, su modi di dire piuttosto banali e lui non capiva, dopo una mezzoretta mi sono messo a parlare per luoghi comuni, frasi fatte, limitandomi a sì e no.
Questa persona ha contatti con amministratori delegati, sicuramente è un ottimo "commerciale", se devo essere sincero è uno dei pochi almento non montati, che ti rivolge la parola ed è educato, altri sono idioti ed hanno anche una spocchia infinita.
Purtroppo gli tocca fare il capoprogetto, da un punto di vista tecnico è un passacarte e doverci lavorare insieme a volte è pesante.
Conosco almeno 10 persone nella stessa azienda che farebbero meglio lo stesso lavoro, ma finchè c'è utile, anche andando avanti a martellate, lui è il dirigente, c'è arrivato e manterrà il suo ruolo. I politici possiamo anche non votarli... ed anche non votare per la lista proposta se non ha candidati di qualità.
anche uno dell'ulivo aveva fatto la figuraccia,opps !scusatemi, voi siete perfetti,noi leghisti cattivi e ignoranti:castelli è un ingeniere bollato come ignorante (miglior ministro della giustizia)perchè leghista...sarà meglio il vs patetico mastella
@paolo77
qualcuno qui ha fatto nomi di schieramenti o "onorevoli"?..
non fare l'errore di portare divisioni noi Vs voi anche su una discussione che vale per entrambe le aprti...l'ignoranza di cui si parla è diffusa sia a dx che a sx...si sta parlando di quanto ignoranti siano i nostri politici in toto...ma eprchè diavolo ci deve essere sempre uno che se ne esce con una difesa di questa o quell'altra coalizione..come se fossimo a scuola...e perchè non fare a chi ce l'ha più lungo a sto punto?
paolo77, siamo governati da persone (mi auguro non tutte) ignoranti, a parte le iene ed il loro servizio..basta sentirli parlare a volte anche al tg per vedere come massacrano la nostra lingua e la nostra cultura..e tutto questo a prescindere dal colore che indossano.
PS
castelli miglior ministro della giustizia?..ok per te lo sara' anche..ma e' un giudizio molto opinabile
oin quanto al mastella...e' un obbrobrio vero e proprio..e su questo credo che siamo tutti d'accordo...ma ancora una volta si dimostra che
chi vota a sinistra cmq si vergogna per chi ha mandato al governo...anche se non direttamente (io in primis)
mentre chi vota a destra..si fa un vanto delle porcherie della destra..
E' certamente allarmante che molti nostri parlamentari si siano rivelati autentici analfabeti. Quello che trovo un po' inquietante è il fatto che di questa collettiva e sacrosanta indignazione voglia farsi paladina una persona come Lidia Ravera che si ostina, inarrestabile e immarcescibile a proporci orrende schifezze che qualcuno osa chiamare libri.
Cordiali saluti
Francesca
il guaio è che questi signori non sanno nemmeno la data della Rivoluzione francese Uno di loro ha risposto che si è svolta contemporaneamente all'Unità d'Italia
terrificante