«Mi sembra oggettivamente troppo presto. Preferirei che si partisse a Ottobre dopo un confronto vero tra Comune, Regione e Provincia. Sono d'ccordo con l'amministratore Cattaneo, bisogna coinvolgere tutte le amministrazioni sul territorio. In regione c'è un tavolo sulla qualità dell'aria. E' lì che il problema va affrontato in maniera complessiva. Nel piano del comune mancano i parcheggi di interscambio». Continuano le esternazioni del buontempone che occupa inopinatamente la poltrona di assessore ai trasporti in provincia di Milano, nell'ambito di una giunta che ha chiesto il voto agli elettori di centrosinistra e ora aggredisce sul fianco destro
Ignazio La Russa.
Caricato dai (si fa per dire) trionfi del professore di app.tec. travestito da
finanziere d'assalto che ricopre la carica di presidente (quello che compra e vende autostrade manco giocasse a Monopoli, riuscendo sempre a far perdere caterve di soldi alla collettività), l'assessore che vanta una militanza nella sinistra DS insiste nel tentativo di fermare a tutti i costi qualunque azione mirata a diminuire il traffico in città. Ovviamente il suo problema non è l'aria mortifera che si respira a Milano, le soglie sforate ormai due volte a settimana, il PM10 medio a 40 grammi per metro cubo, con picchi di 67 nei giorni scorsi contro i 20 prescritti dalla UE, la perturbazione attesa come il Messia per poter tirare un sospiro.
Niente di tutto questo. A Paolo Matteucci, quello che se
fa una castroneria al massimo chiede scusa e passa ad altro come se niente fosse, interessa una cosa sola: far sapere che esiste, vedere la sua fotina sul giornale, sentire il proprio politichese arcaico che scorre a Radio Popolare, battere i pugni sul tavolo,
pretendo ergo sum.
Per ottenere questo, la bella idea è posporre le misure di riduzione del traffico che qualunque persona con un briciolo di sale in zucca vede come indispensabii (e subito, perdiana!) alla costruzione di ennesimi parcheggi, che forse non serviranno a nessuno, perché di questo passo i milanesi o emigrano o schiattano per lo smog che dilaga.
Credevamo che con Ombretta Colli questa povera provincia avesse toccato il fondo. Ci accorgiamo ogni giorno di più che la brodazza spacciata per amministrazione di centrosinistra sta facendo una corsa all'ultimo respiro per riuscire a far peggio della ex-soubrette e di tutti i suoi cocchiari. Noi intanto - i gonzi tornaati dalle vacanze in anticipo per votare l'Unione, confluiti a palazzo Isimbardi per applaudire l'inizio di un sospirato nuovo corso - oggi ci guardiamo allo specchio e una volta di più ci diamo del coglione.