Nancy Pelosi sogna di essere la prima signora della Camera
La capogruppo dell’opposizione pronta a diventare speaker. Si è sempre battuta contro la guerra in Iraq
di Roberto Rezzo
«Siete pronti per una vittoria dei democratici?». È così che Nancy Pelosi strappa gli applausi della folla nell'ultimo frenetico giro di comizi che l'hanno vista protagonista nel dare la volata ai candidati di una trentina di distretti.
È la capogruppo dei democratici alla Camera, prima donna a ricoprire questo ruolo nei due maggiori partiti. Se i pronostici sono esatti e il Partito democratico oggi guadagna 15 seggi, Pelosi è destinata a bruciare un nuovo record: sarà la prima donna a diventare leader della Camera degli Stati Uniti. Madame the Speaker. La terza carica dello Stato. Un'altra barriera infranta nel mondo tradizionalmente maschile del potere e della politica. E un passo nella direzione giusta verso il prossimo obiettivo: l'elezione della prima donna presidente; per cui sta battagliando Hillary Clinton. «Vorrei tanto mandare un messaggio, far capire che tutto è possibile - spiega Pelosi - Se le donne riescono a buttar giù i muri di vetro che ci sono a Capitol Hill, allora vuol dire che è possibile farlo in ogni professione e anche a livello personale. Sarei già felice che il leader della Camera fosse un democratico. Se poi fosse anche una donna, sarei al settimo cielo».
Nel Parito democratico gode di grande rispetto per la sua straordinaria capacità di raccogliere fondi (ha cominciato in California sfornando biscotti e facendoli rivendere ai figli) e per le doti organizzative. È penalizzata da una scarsa visibilità mediatica e di conseguenza la sua riconoscibilità agli occhi dell'opinione pubblica non è neppure paragonabile a quella di Hillary Clinton. Non è detto che questo sia destinato a rimanere un handicap: gli esperti di immagine suggeriscono che questo potrebbe farla percepire come un volto nuovo, proprio quello che un elettorato largamente stanco e deluso sembra cercare come credibile punto di riferimento.
Pelosi ha annunciato l'agenda che intende mettere in discussione nelle prime 100 ore di lavoro se i democratici conquisteranno la maggioranza alla Camera. Una specie di terremoto a Capitol Hill: regolare i rapporti fra parlamentari e lobbisti; mettere in pratica alla lettera le raccomandazioni della speciale commissione d'inchiesta sull'11 settembre che l'amministrazione Bush ha totalmente ignorato alla faccia dello sbandierato impegno per proteggere l'America; aumentare il salario minimo, che ai livelli attuali lascia al di sotto della soglia di povertà anche le famiglie dove entrambi i coniugi lavorano a tempo pieno; estendere la ricerca sulle cellule staminali, unica speranza di cura per molte patologie secondo le più accreditate ricerche mediche.
Il vero pezzo da novanta del suo programma è però quello di chiamare l'amministrazione a rispondere di quanto è stato detto e fatto riguardo alla guerra in Iraq. Ha escluso di voler chiedere l'impeachment del presidente, ma lascia intendere che sui pretesti che hanno portato al conflitto, le false prove sui famigerati arsenali di sterminio di Saddam, il capitolo non è affatto chiuso. E ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità. Pelosi è stata una dei 102 parlamentari democratici che nel 2002 hanno votato contro l'uso della forza in Iraq. Pelosi - dal suo scranno di capogruppo di minoranza ha chiamato «incompetenti» il presidente Bush e i suoi colleghi repubblicani per la situazione creata in Iraq.
Il suo record alla Camera è citato ad esempio dalle organizzazioni per i diritti civili. Le ha attribuito una lettera A - il punteggio massimo - la Lega nazionale per il diritto di scelta nella riproduzione; l'associazione degli armaioli l'ha invece bocciata con una F, l'equivalente d'un zero spaccato. Colpa dei suoi tentativi - andati in vano - di vietare la libera vendita delle armi semiautomatiche. Pelosi si è opposta al rinnovo del Patriot Act, il corpo di leggi speciali antiterrorismo che consente al governo di spiare liberamente qualsiasi attività e comunicazione dei cittadini, ed ha strenuamente difeso il diritto alla libertà di espressione messo a dura prova dalle legislazioni emergenziali volute dalla Casa Bianca. È convinta sostenitrice del principio che sancisce la divisione tra stato e chiesa e si oppone a qualsiasi emendamento costituzionale per vietare i matrimoni fra gay. Nell'ultimo intervento alla radio ha promesso: «I democratici vogliono un nuovo corso per l'America. Non una pacchia per un pugno di privilegiati».
"metterà in agenda come primi temi l'aumento dei salari minimi, la riapertura delle raccomandazioni della commissione sull'11 settembre (ignorate da Bush), l'estensione della ricerca sulle staminali"
FINALMENTE QUALCOSA DI SINISTRA!
Tutto ok, i democratici americani sono quanto il mondo attende piu di ogni altra cosa, per ridare potere all'uomo piu che al dio denaro dei "legittimati" guerrafondai attualmente in carica.
Dio la aiuti nel suo intento per la salvaguardia dell'autentica dignita umana, ma non si trovi alla fine col ridurre l'importanza dei vlori umani naturali, ossia secondo una legge che è secondo la natura e l'universo, fondata su un Amore inter-relazionale e sulla Vita, intrinsecamente riconosciuta, Autentici.
Guai se questo non avverra, rivelandosi ben peggiore ancora -a mio avviso- dell'orrore che fin ora ha contrassegnato la storia guerresca umana!
PS: ricordo, evidenziando il concetto, che il bene e il male sono fattori intrinseci alla "natura" dell'uomo, chi che sia, e che non c'è mai fine all'orrore umano
SCUSATE CAMBIATE "FINE" CON "LIMITE"......
pardon!
Purtroppo meta' dei democratici hanno appoggiato la guerra in Iraq, a partire da Hilary Clinton e John Kerry, e quasi tutti hanno firmato il Patriot Act, che e' un atto di legge liberticida. Speriamo si ricredano, certo sono meglio di Bush e dei neo-cons. Speriamo inoltre che gli stranieri imparino finalmente a non identificare il popolo americano con il suo presidente, che ha perso le elezioni del 2000 e ha vinto al pelo quelle del 2004.
ragazzi speriamo ma non vi fate troppe illusioni ...
donne , ce ne vogliono a bizzeffe nella politica guerraiola americana
beh..., detto tra noi, non è che occorra una mente tanto arguta per accorgersi dell'incompetenza di bush..., basta essere un gradino evolutivo sopra un'ameba...
(drizzt, il tuo commento mi ha fatto capire in modo lampante perche` bush e' contro l'evoluzionismo e a favore del creazionismo! altro che spirito di libera competizione, questa generazione di politici sono per i privilegi di chi ce li ha, e gli altri si attacchino liberamente al tram)
Satsera potrei anche guardare "otto e mezzo" e gustarmi le acrobazie dello spione CIA per negare la batosta.
dirà che al senato la maggioranza dei democratici è risicata, e non hanno nemmeno i senatori a vita!
:D
beppe... mentre mi tengo forte concordo con te... :(
Davide... :DDD