Mosca cieca
di Marco Travaglio
Francesco Rutelli, checché se ne dica, è un uomo sfortunato. Nello stesso giorno in cui la Margherita annunciava la svolta della "tolleranza zero" in materia di sicurezza, il Consiglio superiore della magistratura diramava il bilancio dei primi quattro mesi di indulto (votato a fine luglio da tutta l'Unione meno Di Pietro più Forza Italia e Udc). Non solo per le condanne definitive, cancellate per i nove decimi dal colpo di spugna, visto che nel 90% dei casi riguardano pene inferiori ai 3 anni. Ma anche e soprattutto per i processi in corso: a Roma il 90% si concluderà con sentenze interamente indultate, cioè virtuali. A Milano e a Napoli la percentuale dei processi-farsa sale al 93% (è dell'altro giorno il provvidenziale salvataggio del "mago" Do Nascimento:latitante, già complice di Wanna Marchi nelle truffe a qualche migliaio di poveracci, non farà un minuto di carcere). A Palermo è del 97%. A Torino addirittura del 99%: su 100 colpevoli, 99 la faranno franca. Saranno condannati, ma la pena resterà sulla carta. Lo Stato avrà speso un capitale per scovarli, arrestarli, indagarli, incastrarli, rinviarli a giudizio, processarli in primo, secondo e terzo grado e alla fine, quando finalmente avrà ottenuto il risultato sperato, spalancherà un bel sorriso Durban's: "Abbiamo scherzato, giovanotto, torni pure a delinquere".
Ci avevano raccontato che l'indulto serviva a "liberare i poveri Cristi" (infatti Consorte ne ha appena beneficiato e Previti è in lista d'attesa). A "sfoltire le carceri" (ora, per sfoltire gli ospedali, manderanno via i malati). Figurarsi dunque la sorpresa degli spettatori di Report nell'apprendere, domenica sera, che l'indulto ha cancellato anche le pene pecuniarie fino a 10 mila euro. Il procuratore di Verona Guido Papalia calcola che, solo nel suo tribunale, lo Stato ha regalato ai delinquenti 2 milioni e mezzo di euro. In Italia il dato va moltiplicato per cento: 200-250 milioni che potevano finire nelle casse dell'erario, resteranno grazie all'indulto nelle tasche dei criminali. Per un'altra sfortunata coincidenza, l'altroieri Transparency International ha pubblicato la classifica del 2006 dei paesi più corrotti: una delle poche in cui, per comprensibili motivi, l'Italia eccelle. Bocciati a pieni voti, siamo scivolati nell'ultimo anno dal 40° al 45° posto, scavalcati da baluardi di legalità come Botswana, Malaysia, Mauritius e Giordania. L'indulto non c'entra ancora, ma c'entrerà l'anno prossimo quando, se tutto va bene, ci scavalcheranno pure l'Iraq e le isole Andemane.
A questo punto bisognerebbe ripristinare per legge il principio di non contraddizione. Se uno ha tre mogli e sei amanti, deve astenersi dalla difesa della famiglia. Se uno è rifatto da testa a piedi, deve risparmiarci le tirate contro la chirurgia plastica. Se uno è ateo non può predicare la religione, e viceversa. Se uno è gay, deve lasciare ad altri l'elogio dell'eterosessualità, e viceversa. Se uno è Gasparri, deve abolire dal suo vocabolario la parola intelligenza. Analogamente, se uno vota l'indulto, per almeno cinque anni non potrà più pronunciare espressioni quali giustizia, legalità, sicurezza, certezza della pena, "tolleranza zero", "non abbassare la guardia", "guerra alla mafia e alla camorra", essendo evidente a tutti - come ha detto Giorgio Bocca - che la guerra è finita e l'han vinto la mafia e la camorra. A meno che -come suggerisce Beppe Grillo- i clan mafiosi, sportivamente, non decidano di passare sottobanco ai giudici qualche auto rubata col pieno di benzina già fatto, qualche fotocopiatrice funzionante, qualche rotolo di carta igienica, qualche pc di contrabbando: così, tanto per fingere di avere ancora un avversario e mantenere in vita la fiction di una guerra fra Stato e mafia che in realtà è finita da un pezzo. Per abbandono dello Stato. Esageriamo? Speriamo di sì.
Nel Ventennio, ai tempi della campagna per la bonifica delle paludi, nei comuni interessati venivano affissi manifesti con la scritta "Guerra alle mosche e alle zanzare" e le istruzioni per la disinfestazione. Un giorno - si racconta - un prefetto si recò in visita a un comune del litorale laziale. Appena scese dall'auto, fu accolto dalle autorità civili, militari e religiose, ma soprattutto da una nuvola di mosche. Allora prese da parte il podestà e lo redarguì: "Ma come, in questo comune non avete fatto la guerra alle mosche?". E quello, allargando le braccia: "Sì, eccellenza, ma hanno vinto le mosche".
c'è solo da piangere, ecchè vuoi commentare qui ?
Inutile continuare a parlare. Questo è un govermo di merda, se possibile peggiore di quello di bellachioma. Almeno lui si è fatti i caxxi propri sempre e comunque.
Io ho la coscienza a posto avendo votato Di Pietro, ma siamo messi davvero male.
Del "grande" (sic) programma che cavolo hanno fatto? Nemmeno il ritiro dall'Iraq tanto sbandierato e già promesso da bellachioma. Il nulla più assoluto ma tante, tante, tantissime belle parole.
Vadano affanculo tutti, tanto ormai, passati i 35 MESI di "servizio" la pensione ce l'avranno tutti assicurata. Del resto chissenefrega!!!
"Se uno è Gasparri, deve abolire dal suo vocabolario la parola intelligenza"
bella questa ,peccato che si beccherà di sicuro l'ennesima querela per diffamazione.
non credo antonella, se non se l'è beccata la oppo che glielo dice praticamente ogni giorno che è un idiota... :-)
Leone Africano:
"Io ho la coscienza a posto avendo votato Di Pietro..."
Il buon Tonino ha portato in parlamento De Gregorio e la signora Rossi Gasparini (presidente della Federcasalinghe, ex-FI e che ha votato pure l'indulto).
se penso a tutti coloro che hanno partecipato alla caccia ai criminali, testimoniato, indagato, ecc, ecc, affichè certi loschi figuri finissero dietro le sbarre, per poi vedere alla fine il tutto gettato nel cesso assieme ai soldi dei contribuenti, mi resta solo un'immane tristezza...
Ieri sera a ballarò quella specie di ministro della giustizia,(non lo voglio manco nominare)mi faceva pena. Si è voluto giustificare, dicendo che altri 800 tra parlamentari e senatori hanno votato la legge sull'indulto. Anche nell'altra legislatura volevano votarla ma ci fù l'out della lega e di alleanza nazionale. Per cui mister bandana dovette fare marcia indietro.Non ha avuto nemmeno il coraggio di dire sì io volevo quella legge e l'ho fatta votare. E' proprio un codardo.
ragazzi mettetivi d'accordo, le carceri dovevano essere svuotate perchè iperaffolate si o no? la maggior parte dei carcerati sono sfigati in genere immigrati si o no? restano in carcere solo quelli che non si possono pagare un buon avvocato si o no? se avete risposto 3 si allora l'indulto va bene anche se comporta qualche difetto se avete risposto 3 no allora l'indulto fa schifo, ma il vostro riferimento politico per essere coerenti non è solo di pietro ma anche rauti