Grazie Alberto. Non l'avevo mai ascoltata. Ero adolescente, i miei gusti musicali erano indirizzati a gruppi (anzi complessi) più rumorosi, e a dischi con le copertine piene di colori vivaci. De Andrè mi pareva noiosissimo e guardavo con compatimento le compagne di scuola che si scambiavano religiosamente quei vinili tristi e grigi e copiavano sui diari i testi delle canzoni. Poi un giorno, mia sorella maggiore arrivò a casa con un 45 giri, lato A Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers, lato B Il testamento. Rivelazione.
Bellissima. E non è vero che l'arrangiamento è barocco: solo alcuni elementi stonano e denunciano l'età (la tromba che esce fuori a sproposito).
Quale distanza siderale tra la comprensione dolente del poeta e il malato distacco del boia francese che ieri, intervistato dalle Iene, faceva paragoni tra pena di morte e amputazione di arti malati, mostrando i feticci della sua lugubre carriera.
Ciao nino :)
Dici a sproposito? Io trovo che la tromba dia perfettamente il senso di riposo, di requiem: ha il carattere del tema che si suona ai funerali militari.
Purtroppo non è amalgamata bene col resto degli strumenti, e ho anche la sensazione che non sia una tromba vera, ma una tastiera col suono-tromba.
De André, Brassens, Brel..."Mais où sont les neiges d'antan?"
De André è unico
E' vero, ci ho pensato dal primo momento. Queste impiccagioni saranno pagate a caro prezzo. Sono soluzioni che riportano ai punti di partenza.
vi risulta che Dean Martin ha reinterpretato la ballata degli impiccati del mitico? dove si potrebbe trovare?
grazie