Mister George, I suppose
di Marco Travaglio
È sempre molto avvincente leggere i commenti dei politici italiani sugli eventi mondiali, perché l’orizzonte visuale è quello della buvette di Montecitorio, con al massimo qualche puntatina nelle toilettes. I Verdi sostengono che i repubblicani han perso per la mancata ratifica del protocollo di Kyoto, cioè perché Bush non dà retta a Pecoraro Scanio e gli americani l’hanno sgamato. Piercasinando invece non ha dubbi: «In America c’è stata una rapida marcia al centro». Peccato che l’Udc non si presenti negli States, sennò farebbe il pieno di voti. In Italia, veleggia sul 6-7%. Ma, si sa, nemo propheta in patria. Bellachioma, affranto per il Milan, per il menisco e per l’amico George, non trova le parole fino a tarda sera, mentre Fini si consola col fatto che «non c’è stata la valanga che qualcuno si aspettava»: in effetti Bush ha soltanto perso la maggioranza alla Camera e al Senato, robetta. Feltri osserva che, anche se Bush ha perso, «nulla cambia» perché «non è Bush a dover temere di essere detronizzato in anticipo, bensì Prodi». Ora, se possiamo sbilanciarci, il sacrificio è stato immane: la prematura dipartita di un gentiluomo come Donald Rumsfield lascia un vuoto incolmabile in tutti i cuori, ma in compenso ci restituisce Ferdinando Adornato e Marcello Pera, che ormai davamo per dispersi. Ieri i due ateo-con son tornati alla grande, intervistati da la Repubblica e La Stampa. Regalandoci, come sempre, grandi soddisfazioni. Il lucido Adornato argomenta che non è vero che gli americani han bocciato Bush per la guerra in Iraq: «la sinistra italiana è provinciale», perché «è attraversata da una crisi profonda: ha perso il Molise e sostiene di aver vinto in Montana». A questo punto non si vede perché Rumsfeld dovesse dimettersi: avesse saputo della conquista di Campobasso, sarebbe rimasto a pie’ fermo. Adornato ha provato a cercarlo per dirglielo, ma trovava sempre occupato. Pera è rimasto molto male per il commento del ministro Fioroni («Bush è un cow boy internazionale»): «Mi domando da quale pulpito Fioroni possa permettersi un simile linguaggio». Gliele ha cantate chiare, a Fioroni. Poi ha aggiunto che «chi canta vittoria, come Prodi, rafforza il terrorismo internazionale e il regime iraniano». Da qual pulpito Pera possa permettersi questo linguaggio, non è dato di sapere. Anche lui comunque esclude che c’entri la guerra in Iraq: «È stata determinante la serie di scandali in cui numerosi esponenti repubblicani si son trovati coinvolti». Ohibò: che l’America, niente niente, stia diventata giustizialista? Ma allora è vero quel che si sussurra da tempo, e cioè che gli americani non danno ascolto a Pera. Questa di Bush punito per gli scandali è una storia interessante. Pur di non ammettere che ha perso per l’Iraq, la racconta anche il neoconino Christian Rocca sul Foglio: «La chiave di lettura di queste elezioni è la corruzione, intesa nel più ampio senso possibile». Cioè nel senso che il corrotto non è Bush, ma alcuni uomini del suo partito, eppure gli elettori l’han punito lo stesso (fra l’altro, è una vera fortuna che Berlusconi, testè rinviato a giudizio per corruzione, non sia americano). Quest’anno spiega Rocca «quattro deputati repubblicani si son dimessi per scandali di corruzione, due sono in galera, altri sono sotto inchiesta per rapporti troppo stretti con i lobbisti, mentre nella sconfitta del senatore Burns in Montana che ha fatto perdere il Senato ai repubblicani ha contato il suo rapporto con Abramoff, condannato per finanziamenti illeciti». È per questo che noi siamo filoamericani, mentre non si capisce perché lo siano Ferrara e Rocca: ci avevano sempre raccontato che in tutto il mondo i parlamentari hanno l’immunità, non possono né debbono essere arrestati, e nemmeno indagati, e comunque se indagati o condannati non devono dimettersi per nessuna ragione al mondo. Ora, tomo tomo cacchio cacchio, ci spiegano che proprio nel paese-guida i deputati vengono tranquillamente indagati e arrestati, ma di solito si dimettono prim’ancora di esserlo (noi non riusciamo a cacciare nemmeno un deputato detenuto). Insomma tempi duri per il Platinette Barbuto che l’altroieri, con la consueta sagacia, aveva previsto «la tenuta dei repubblicani al Senato» e «ancora due lunghi anni con Rumsfeld e Cheney». Poi sappiamo com’è andata. Ora serpeggia un atroce sospetto: che gli elettori americani, e financo George W., non leggano il
Non vorrei scadere nel qulunquismo ma credo che il 95% dei giornalisti e politici italiani siano dei pagliacci.
Ma dalla Cia non han chiamato Panzone per avvertirlo del cambio della guardia? No tanto per restare chiari sul fatto che le democrazie sono di facciata, anche quando vincono le cosiddette sinistre qualcuno l'ha deciso e può manipolare (vedi voti elettronici vari) a piacere o quasi. E' chiaro che la confindustra italiana era stufa del nano e ci ha rimesso baffetto. E infatti l'industra è felice, l'esercito brinda e l'università langue...o sono io che vedo complotti ovunque? L'america aveva bisogno di apparire più pulita dopo gli anni neocon, sono arrivati gli anni neofoglia di fico. Ora ci faranno credere che bush (ovviamente intendo chi per lui) accetterà mille compromessi "di sinistra" alla sua politica imperiale. E noi che faremo? Perderemo il nostro tempo a crederci? Meglio spendere il nostro tempo a lottare nel quotidiano. Nel quartiere, nella facoltà, nell'ufficio dove viviamo ogni giorno.
nella parte iniziale dell'articolo travaglio ha plagiato il mio commento di ieri
http://www.onemoreblog.org/archives/013377.html
chiederò i diritti d'autore :P
secondo me ti ha letto davvero e ha preso spunto ... se non altro per l'ordine dei commenti dei politici che è come il tuo
Lo fa Davide Lo fa
spesso saccheggia i miei aforismi,lo aspetto al varco se parla di anatre morte lo porto in tribunale
lo fa si, una volta ha preso spunto da un topic del forum dell'unità, si parlava di calcio ed è uscito fuori uno spassosissimo, allora, 'bananas'...:-)
anche io stamattina ho pensato che magari davide era travaglio sotto mentite spoglie! ma poi ho dovuto prendere atto che lo stile e' molto diverso. (sandro le anatre le aveva gia' messe nel bananas di giovedi' 15 settembre 2005, si vede che non lo leggi con sufficente attenzione)
ragazz* ieri sera da Santoro, non vi sarete mica persi le perle di saggezza della Santanchè...???
ho goduto troppo quando ha parlato Travaglio, la Santanchè stava per avere un travaso di bile... :D
porc, drizzt, me lo sono perso!! dovrò scaricarla da emule, ma ci vorrà almeno una settimana
Dadive, credo che ti basti andare qui fra qualche giorno: http://www.annozero.rai.it
ah ok grazie dell'indicazione ;)
Davide... ieri sera, Travaglio era sogghignante..., persino simpatico... :D
ha parlato x pochissimo, ma è bastato a far venire l'acidità di stomaco alla Santanchè..., che come al solito, ha il chiodo fisso del "velo", unico vero problema dell'italica terra... ;)
"Gli elettori americani non leggono Il Foglio"
Neanche gli italiani, grazie a dio
Il foglio va bene come carta igienica... da deporre, poi, sulla meravigliosa faccia simpatica di Ferrara.