«Ingratitudine verso le comunità ebraiche»
di Monica Guerzoni
Victor Magiar aveva dieci anni quando dovette lasciare la Libia perché di famiglia ebrea. Ma nonostante l'esperienza della fuga, a 13 ha iniziato a impegnarsi «per la pace in Medio Oriente e il dialogo con il mondo arabo», nell'88 ha fondato il gruppo pacifista Martin Buber e oggi è consigliere dell'Ucei e della comunità ebraica di Roma. «Per me l'amarezza, rispetto a chi da Massimo D'Alema non si aspettava molto, è più grande».
Magiar, lei è un diessino...
«Un diessino dilaniato».
Cos'è che non le è piaciuto dell'intervista che venerdì il ministro degli Esteri ha rilasciato all'Unità?
«Le valutazioni sulle responsabilità del conflitto e, cosa che mi sta più a cuore, la chiamata di correo agli ebrei, anche italiani. Che un ministro metta sotto accusa le comunità ebraiche non ha precedenti nella storia della Repubblica».
Il presidente dei Ds si dice colpito dall'«isolamento delle voci ragionevoli», dal fatto che la comunità ebraica Usa comincia a dividersi sull'opportunità di far pressioni su Israele, mentre da noi non accade.
«Nessun isolamento, siamo collegati e ci battiamo per la pace da decenni».
Non è vero che la «coraggiosa asserzione» di David Grossman, e cioè che Israele non può più affidarsi solo alla forza, «non trova eco nel mondo democratico ebraico»?
«È infondato. Non si può essere tanto ingrati con la sinistra ebraica e il lavoro coraggioso che ha fatto per rompere un tabù, avendo, molti di noi, un vissuto molto pesante. Possibile che la cacciata dai Paesi arabi non venga mai considerata in questo contesto? Si alimenta un messaggio per cui esiste un solo, grande cattivo armato e una sola vittima, ma questa è una immagine caricaturale».
La sinistra filopalestinese potrebbe invitarla a considerare il «vissuto», tragico, della gente di Gaza.
«Io mi batto da anni per la pace. Perché invece D'Alema non attribuisce responsabilità anche a chi, su Israele, lancia bombe ogni giorno? Perché non dice una parola contro la politica dei regimi arabi? Perché chiede solo a Israele di fermare l'attacco? Perché non ricorda che il governo Olmert, con tutti i suoi difetti, è nato dal ritiro da Gaza? Così si veicola un'opinione non equilibrata. Per contribuire alla pace non serve accusare governi e popoli, ma aiutare Abu Mazen e Olmert a collaborare».
Torniamo a Grossman.
«È uno che darebbe la vita per l'esistenza di Israele. D'Alema invece è un po' come se lo strumentalizzasse, cogliendo solo una parte del suo messaggio. Lo scrittore parla anche della disperazione di un popolo che non trova interlocutori per la pace. L'elenco dei buoni e dei cattivi, la lista degli ebrei più o meno democratici, è forse il passaggio più fastidioso».
È «caccia alle streghe» contro D'Alema?
«Onestamente non mi pare che porre critiche sia, come ha detto con un parolone forte da Pechino, una caccia alle streghe. In democrazia si discute. In D'Alema c'è invece una specie di riflesso condizionato di lesa maestà, c'è una ingratitudine verso la storia coraggiosa della sinistra ebraica». Andrà al corteo di Milano per la pace?
«No, se mi presentassi con una bandiera israeliana sarei percepito come un provocatore ed è triste, perché le associazioni che lo promuovono erano storicamente molto dialoganti con noi. Ma ora è diverso, andare a queste manifestazioni, sempre sbilanciate, è diventato imbarazzante. Si incontrano personalità politiche che usano la pace come una clava per questioni interne, di partito o di alleanza».
«Chi legge, capisce al volo».
l'imbecille d'alema non fa che il gioco degli antisemiti e dei nazionalisti estremisti israeliani, non si capisce se per ignoranza o per politica di bassissimo livello.
non ci cascare berja.
Se i signori della comunità ebraica romana non vogliono essere percepiti come provocatori non hanno che da evitare comportamenti parafascisti e squadristi tipo invitare (e partecipare!) al pestaggio di un Agnoletto o di una Rossanda.
Esistono ebrei buoni e ebrei cattivi.
Certo.
La scoperta dell'America!
Ma ci prende tutti per scemi quel signore?
Basta un punto:
>"Perché non ricorda che il governo Olmert, con tutti i suoi difetti, è nato dal ritiro da >Gaza?"
Bravo!
Ti ritiri, così poi bombardi donne e bambini a tuo agio?
in generale proporrei di sostituire il termine ebrei con israeliani, così evitiamo equivoci parlando di israele e di italiani di religione ebraica parlando della comunità romana
Giusto.
arcovazzi e nonnoulisse siete due antisemiti di merda, tanto piu' di merda quanto convintamente inconsapevoli.
complimenti per la raffinatezza del pensiero, mi hanno dato del sionista molte volte ma dell'antisemita mai, mi mancava.
"Ti ritiri, così poi bombardi donne e bambini a tuo agio?"
Ho l'impressione che chi scrive quanto sopra non abbia la lucida capacità di una considerazione puramente cronologica: quanti razzi sono caduti su obiettivi civili in territorio israeliano prima di scatenare (la scontata e comunque prevedibile) reazione (con tanto di orrori tecnici) e questo appena dopo il ritiro da Gaza? Ma perchè non alzate alta la voce quando c'è da criticare Hamas con la sua costituzione permeata di Allah e Protocolli di Sion? Hamas non è un organismo duro e puro come il vecchio PCI (come ventilava qualcuno su questo blog), bensì un'organizzazione terroristica e fondamentalista e assolutamente fascista per metodi e principi. Per di più vigliacca per suo continuo farsi scudo di civili, per poi esporne i corpi dilaniati. L'unico grande favore che si può fare ai contendenti mediorientali è quello di criticarli entrambi sui lati negativi e sempre incoraggiarli tutte le volte che fanno
un passettino anche piccolo per la coesistenza.
mi hanno dato del sionista molte volte ma dell'antisemita mai
evidentemente ti sfugge cosa accomuna nazionalisti furenti israeliani e antisemiti di qualsiasi estrazione: entrambi associano automaticamente qualsiasi ebreo allo stato israeliano e lo stato israeliano lo considerano come se fosse una versione ebraica dell'iran o della citta' del vaticano.
lo stato d'israele e' uno stato laico a maggioranza ebraica, l'ebraismo e' una religione diffusa in quasi tutto il mondo.
si puo' essere israeliani senza essere ebrei ed ebrei senza essere israeliani.
(questo andrebbe spiegato anche a d'alema, ma forse e' troppo sciocco e pieno di se' per capirlo)
As a point of comparison, between June 2004 and July 2006, 14 civilians (six of them minors) were killed by Qassam gunfire fired by Palestinians into Israeli territory and at settlements in the Gaza Strip. In the four weeks from 26 June-24 July this year, however, IDF actions in the Gaza Strip to end the Qassam rocket fire caused the death of 126 Palestinians, 63 of whom did not participate in the hostilities. Twenty-nine of these were minors. According to the UN, since the end of June 450 Palestinians have been killed in Gaza.
si puo' essere israeliani senza essere ebrei ed ebrei senza essere israeliani.
che poi è esattamente ciò che intendeva dire arcovazzi, ma che importa.
un thread non è un thread senza un bell'"antisemita di merda!" urlato da begbie-berja.
che poi è esattamente ciò che intendeva dire arcovazzi, ma che importa
secondo l'esegesi davidiana, immagino.
meglio un insulto che una frase ambigua, buona per tuttte le stagioni e tutti i gusti.
Il precedente era per turco. Non ho trovato il dato preciso che chiede, ma credo che possa dare un'idea generale degli ordini di grandezza. Se si vuole si può reperire quasi qualsiasi informazione: quella israelo-palestinese è una delle situazioni più documentate, anche se poi il racconto che ne si fa è carico di omissioni.
Appunto se c'è una volontà di affrontare davvero la questione (diventata intollerabile). Altrementi ci si perde dietro a quello che ha detto e non detto D'Alema, la cui eventuale maldestria è tutta da mettere in conto a chi minimizza l'emergenza: se davvero ci fosse una discussione franca di ciò che ta succedendo e il ministro non fosse una voce istituzionale isolata gli si potrebbe a ragione fargli le pulci.
La citazione è tratta da:
http://www.guardian.co.uk/israel/Story/0,,1945815,00.html, corsivi miei.
grazie davide, temevo di non riuscire più a spiegarmi. Berja il tuo problema non è politico è semplicemente che non sai leggere situazione che è ovviabile con un minimo di impegno e di studio
Antonio, grazie per le precisazioni. Stiamo confrontando idee. Il tuo intervento conferma quello che vado dicendo. Ci sono vittime civili e bambini da entrambe le parti. La mia domanda però non ha risposta: perchè diavolo Hamas o chi per esso ha iniziato il lancio dei Kassam (che sono armi mortali e non petardi) da Gaza verso il territorio israeliano? Posso avere una vostra indipendente considerazione su Hamas? Sulla questione se Israele ha portato i civili palestinesi in prima linea, ribadisco quello che ho già detto : è l'Onu che ha dichiarato che Hezbollah si fa scudo di civili, e sono i tuoi occhi Antonio che hanno visto le donne davanti all'edificio circondato e hanno visto i filmati dove i ragazzini sono trascinati a forza davanti ai militanti Hamas. Forza cerchiamo tutti di vedere le cose e trarne i giudizi, vedo un sacco di cecità politica. La quale non aiuta il processo di coesistenza. Aiutiamo a crescere i duellanti sostenendo le loro ragioni in attrito e bacchettando entrambi quando sono fuori strada.
Berja il tuo problema non è politico è semplicemente che non sai leggere situazione che è ovviabile con un minimo di impegno e di studio
montanelli, che pure scoppiava di egocentrismo, era solito scrivere "se il lettore non capisce, mi sono sbagliato io".
pensa alla tua ambiguita' (e dalla tua scarsa conoscenza della punteggiatura e della sintassi), io pensero' al mio impegno.
Posso avere una vostra indipendente considerazione su Hamas?>
riscrivo cio' che ho scritto e detto moltissime volte: hamas viene creato, pressappoco da nulla, nel 1988 in chiave anticomunista con fondi sauditi ed appoggio politico statunitense.
era necessario distruggere l'egemonia politica dei movimenti marxisti sui profughi palestinesi ed hamas ha condotto il suo lavoro a perfezione, sostituendo all'ideologia socialista una specie di fascismo religioso supportato da un assistenzialismo capillare.
sul perche' degli attacchi con i missili kassam, credo si possa spiegare col fatto che le milizie di hamas non sono addestrate come quelle di al fatah ma ne hanno preso il posto in prima linea: i missili sono un'arma semplice da utilizzare, seminano terrore come attacchi suicidi e richiedono una struttura logistica piuttosto "leggera".
a cosa servono gli attacchi credo si dimostri da se': a fare confusione, a mostrare che israele possa essere colpita ed a perpetrare il dominio del terrore.
Ho di meglio da fare che gare di scorregge con le puzzole... berja, fatti una doccia fredda, poi si parla...
Ho di meglio da fare che gare di scorregge con le puzzole
metafora infelice: la puzzola non puo' fare a meno di puzzare, e' nella sua natura; per quanto tu possa sforzarti a scorreggiare difficilmente la potrai mai raggiungere.
ossignur!!
Concordo con berja sull'antisemitismo di nonnoulisse, su quello di arcovazzi nn posso giudicare, nn mi sembra esplicito.
Su Hamas: è esattamente come ha detto berja, ma se 1 nn vuol proprio vedere nn vede. Eh sì è sempre così.. Gli errori e le colpe stanno sempre e solo da 1 parte. Sempre e solo colpa d'Israele.
Menomale ke nn tutta la sinistra ha questa visione limitata e d fondo profondamente antisemita (x' c sono altre importanti lotte di liberazione come gli indigeni del Chiapas, i curdi..Ma guarda caso quelli nn se li fila ness1)
X nn parlare delle popolazioni del Darfur, o il popolo Saharawi, costretto a vivere in territori militarmente occupati dal Marocco, privato della libertà e del diritto di espressione o ancora gli oromo, massacrati a milioni verso la fine dell’800 ed ancora oggi perseguitati dal regime etiope........
No no sta fissa con Israele è perfettamente normale...
lunga vita a nonno ulisse quagliotti!
lunga vita a nonno ulisse quagliotti!
inteso come personaggio della celebre striscia del Pagani.
Anche D'Alema deve averlo pensato
http://www.youtube.com/watch?v=migOHydORfc
giorgia sarà brutto da dire ma è una questione di priorità .. Israele e America hanno atomiche fin dentro le mutande e non si faranno troppi scrupoli ad usarle (anzi, qualcuno di questi le ha già usate, unico e solo)
Giorgia: siamo tutti d'accordo penso che la storia di Israele ci riguardi. Di conseguenza viene tutti il resto. E' una questione di prossimità.
Cosa che non si può dire allo stesso modo degli altri casi citati.
Turco: ti dovevo una risposta. Penso che Hamas sia la manifestazione locale di un onda lunga dell'islamismo militante che sta trovando oggi il suo momento di ribalta, al declinare della fortuna e dell'appeal della tradizione politica laica e di ispirazione socialista nel mondo arabo (sui cui destini ed esiti si potrebbe discutere).
Come altrove è stato favorito e appoggiato alla nascita in chiave appunto di opposizione alla sinistra e al nazionalismo dei movimenti anticoloniali/panarabi.
Se mi chiedi cosa è Hamas oggi è più complesso da dire. Sono stati la seconda linea dell'intransigenza palestinese, man mano che al Fatah si istituzionalizzava nel compromesso che ha dato vita all'ANP, un compromesso che purtroppo ha visto deluse sul lungo termine le speranze di miglioramento delle condizioni palestinesi.
Sono stati ed erano fino a poco tempo fa gli ideatori e i maggiori responsabili degli attentati suicidi.
Sono una rete di sostegno e autoorganizzazione dal basso della società palestinese, molto radicata e diffusa nel cercare di porre rimedio alle necessità primarie a cui non dava una risposta lo stato (provvisorio).
Sono dopo le elezioni una realtà che trova il sostegno popolare, con una base elettorale solida e un premio aggiuntivo di disperazione (più che di fiducia) raccolto nelle ultime elezioni anche al di fuori del loro bacino: il che significa che sono lì per rimanere, anche se la loro reale consistenza è inferiore al voto plebiscitario ottenuto.
Sono tante cose.
Sono anche uno specchio che riflette verso la società israeliana anche un'immagine sgradevole che si voleva rimuovere. In qualche modo sono perciò un reciproco della parte oscura che Israele fatica a riconoscere in se stessa.
A mio avviso.
Bisognerà comunque farci i conti. Non è stato saggio da parte dell'Europa allinearsi alle posizioni statunitensi nella linea di boicottarne il governo, sigillando economicamente l'ANP dopo la salita al potere. Perché questa scellerata concessione ha creato le premesse di un aggravamento senza controllo della situazione. La convinzione che il restringimento del cordone della borsa fosse uno strumento di governo della situazione è stato un errore clamoroso.
Si sono assecondate le peggiori paure israeliane dando carta verde a una linea dura che in realtà è segnale di enormi difficoltà.
Bisognava mediare capendo lo choc che le elezioni hanno provocato in Israele e la difficoltà oggettiva a fare fronte al nuovo scenario e non distendersi sul loro punto di vista.
L'Europa e la comunità internazionale si è consegnata ad un ruolo passivo pensando di fare un bene, ma equivocando su tutta la linea il proprio ruolo.
Vediamo di capirci: la scelta di isolare l'ANP ha avuto come conseguenza a catena di creare le condizioni della guerra in Libano. Questo è l'ordine di gravità delle scelte fatte.
Non sarei tornato su questo annoso post se non fosse stato per google. Scrivo per... difendere la mia memoria virtuale e ribadire la giustezza della causa palestinese di fronte ai nazisionisti e ai/alle loro utili idioti/e. Giorgia, non ti facevo così oketta. Sei mai stata nei campi profughi dei Territori Occupati? Hai mai visto le ghigne feroci dei coloni armati fino ai denti contro i bambini che vanno a scuola? Scuole per inciso private dell'acqua dall'"unica democrazia del medio oriente"? Io sì. Va a fare l'aperitivo va...
Sugli Ebrei è sempre difficile parlare pur minimamente in modo critico.
Il saggio Sergio Romano afferma che ciò è ossibile solo in Israele...
Essi sono di una tale permalosità (suscetibilità) che gli hanno resi famosi in tutto il Mondo.
In quanto - biblicamente parlando - "popolo eletto", essi hanno di sé un orgoglio assai grande che è difficile spesso a distinguerlo dal mero razzismo.
E da qui, dal disprezzo manifesto in modo palese, nasce l'odio e la violenza.
La tesi della razza superiore degli cosidetti 'ariani' non è stato mai una novità del Novecento.
Essa come l'acqua calda è nata nel lontanissimo passato, allorquando Dio Yahvé parlò con Abbramo il capostipite degi TUTTI i Semiti: i Siriani, tutti gli Arabi, gli Ebrei e altre etnie e tribù scomparse nei successivi 4000 anni.
Ciò che si deve osservare è che oggi assistiamo a nientemenoché una guerra fratricida tra due etnie di sorgente Semitica che si disputano un teritorio Sacro per loro, e non solo. Ci siamo anche noi i Cristiani, i cosidetti in modo spregiativo GOY, tutte le altre etnie non ebree del globo terrestre.
Che quasi tutti i contendenti delle guere medio orientale (salvo gli Iraniani) sono parenti stretti si può semplicemente osservare anche dal loro SIMILE comportamento: caparbietà, spirito vendicativo, vocazione per la violenza.
Errata corrige...
Chiedendo perdono a chi mi legge mi affreto a correggere gli errori dal testo di sopra:
1) (p)ossibile nella 2-a riga.
2) "la tesi (...) non è stata", nella 8-a riga.
3) Abbramo è il capostipite solo degli Arabi e degli Ebrei, non di tutti i Semiti. Il capostipite dei Tutti Semiti è Sem, l'uno dei tre figli di Noé.
4) gli appartenrenti di tutte le altre etnie del Globo Terrestre che credono in Gesù Cristo.
Grazie per la pazienza.
Avverto il lettore che io non sia (sono?) un Italiano DOC, ma solo uno d'adozione.