ineccepibile
ogni parola
Sottoscrivo.
Avete visto l'intervista a Giovanni Lindo Ferretti? mi ha lasciato stupefatto.
Posto anche il link
http://www.la7.it/news/videorubriche/dettaglio.asp?id=651&tipo=13
se uno come lui vota centro-destra vuol dire che davvero c'è un corto circuito nel sistema....
Terra, qui abbiamo un problema!!!
giovanni lindo ferretti e' un egocentrico ed un clericale.
già il fatto che si lasci intervistare da Ferrara la dice lunga...
lungi da me polemizzare. ho solo sentito, anche riferito da israeliani, che il senso dell'inutilità del confronto con i palestinesi è anche dovuto al fatto che si muove sempre un'enorme macchina militare in luogo di fare operazioni "d'intelligence" (per fare un esempio concreto, sempre che io abbia capito, ciò vorrebbe dire che due persone con una piccola postazione "portatile" per lanciare Katyuscia sono in qualche modo più "agili" per così dire, e forse più "sicuri" anche, di un esercito in genere e di quello israeliano in particolare, oltre a tutto quel che accade nel corso di queste operazioni).
e questo pare che causi sia il sentimento di crisi profonda, sia un senso di esacerbamento purtroppo anche a volte a discapito delle istanze di pace e di progresso, sia, infine, un drenaggio delle risorse economiche d'Israele con conseguenti ulteriori problemi sia sociali, sia economici.
sempre se ho capito qualcosa.
Carolina
ah, e politici. sorry per la mia sorta di "memoria rateale" di oggi.
Carolina
Non capisco e Bidussa e voi altri dovreste spiegarmi, come si può conciliare il suo discorso condivisibile su un paese in pericolo e inconsapevole di questo pericolo perché frastornato dagli eventi e guidato da una classe politica avventurista, con la richiesta omertosa di ulteriore silenzio e di tenere premurosamente spenti i fari.
Le manifestazioni di oggi non sono troppo, sono troppo poco.
Di riflessioni sentite e profonde ne abbiamo ascoltate spesso in questi anni. Ma non possono essere, come spesso invece è stato, uno strumento di dilazione rispetto all'intervenire. Una barriera per schermarsi dalle critiche e dalla realtà, alimentando un cordone protettivo che favorisce gli elementi più irresponsabili dentro Israele e nell'area.
A parte la disamina scrupolosa della stratificazione che compone il contesto, cosa si propone? La presa di posizione congiunta di Italia, Francia e Spagna, che pure chiede poco più del minimo, è stata appena rigettata sdegnosamente.
Quindi? Conserviamo lo status quo? Non si può fare perché non è uno stato di equilibrio, ma scivola progressivamente verso il peggio.
Quanto a Beit Hanoun io ho preferito non parlarne. Perché creare l'episodio quando appena si discosta dalla quotidianità costante? La media dei decessi negli ultimi mesi è di 2-3 al giorno: poi di tanto in tanto c'è il botto che di colpo attira l'attenzione, permettendo di parlare di eccezione, di errore, di drammatizzazione strumentale, di tragedia imprevista.