Storia di Redwan, scudo umano a Gaza
di Umberto De Giovannangeli
«Ho visto mio padre ferito a morte dal fuoco dei soldati israeliani. Ho pianto il mio migliore amico morto da “Shahid” in un’azione suicida a un check-point israeliano. Qualcuno mi ha proposto di seguire Ahmed su questa strada. Ho rifiutato. Ma non per questo mi sono arreso. No, questo non avverrà mai. Ho scelto di usare il mio corpo in modo diverso. Ho scelto di farmi scudo umano». Il suo nome è Redwan Abu Daya. Ha 17 anni. Simpatizza per al-Fatah, il partito del presidente Abu Mazen. Nella sua giovane vita Redwan ha conosciuto solo paura e morte.
Crescere nell'inferno di Jabaliya. Imparare a fare i conti ogni giorno con la paura e la morte. Essere educato al mito degli «shahid». Ma scegliere una strada diversa tra l’azione suicida e la rassegnazione. È la storia di un diciassettenne palestinese che in una notte di fuoco decide di fare un uso diverso del suo corpo
Paura e morte, che sono compagne di strada per chi è nato a Jabaliya, uno dei più popolosi e degradati campi profughi nella Striscia di Gaza. Questa è la sua storia. «Avevo cinque anni - racconta - quando un pomeriggio sentii bussare alla porta della nostra casa. Mia madre mi chiamò assieme ai miei sei fratelli e sorelle per dirci che Mahmud, nostro padre, era morto da “shahid” (martire, ndr.) in uno scontro con i soldati israeliani. Il giorno dopo i miei amici mi fecero festa, ma io pensavo solo che non avrei più potuto giocare con mio padre...». Così Redwan, cresce, come uno dei tanti «bambini dell’intifada». Quei bambini che diventano «grandi» troppo in fretta, costretti a perdere da subito la loro innocenza. Jabaliya è una delle roccaforti dei duri dell’intifada nella Striscia di Gaza. Cosa sia la «normalità» per i bambini di Jabaliya durante una delle innumerevoli operazioni di «bonifica» condotte da Tzahal, lo racconta Zahira, la nonna di Redwan. «I soldati - dice - lasciano che i bambini giochino fuori solo a turno, li spaventano e a volte li picchiano. Per entrare in casa dobbiamo chiedere il permesso. Per uscire, dobbiamo chiedere il permesso. Ci devono essere sempre quattro membri della famiglia in casa. Quando mio figlio ha il permesso di andare a Gaza a cercare provviste, può tornare solo con due sacchi di plastica, non di più. Siamo prigionieri con i nostri bambini. Non è vita». No, non è vita.
«Il gioco di noi bambini del campo profughi - dice Redwan - era quello dello “shahid”. I più forti facevano la parte dei “martiri” a quelli meno capaci toccava il ruolo dei soldati israeliani». Gioco e realtà s’intrecciano indissolubilmente nell’inferno di Jabaliya. Racconta il dottor Awni, uno dei più affermati neurologi palestinesi: «I bambini si svegliano nel pieno della notte a causa delle bombe sonore, oppure per gli spari e capiscono benissimo che questi rumori sono per uccidere...I bambini hanno una intelligenza vivace e forte e vivono la paura costantemente. Ma nessuno può immaginare come il bambino realizza la paura, in che maniera essa incide sulla sua personalità, sulla sua vita. Non si può prevedere come crescerà un bambino costantemente spaventato». Redwan cresce nel mito dei «kamikaze»: le loro foto ricoprono i muri del campo profughi, Redwan e i suoi amici partecipano ai funerali dei miliziani uccisi dagli israeliani; funerali che si trasformano in manifestazioni popolari contro il «nemico sionista». Non c’è spazio per sognare a Jabaliya. Non c’è spazio per la speranza. In questo humus di rabbia e disperazione che Redwan cresce. Cresce assieme a Bassem, il suo migliore amico. «Eravamo sempre insieme - dice -. Bassem aveva un fratello più grande militante della Jihad islamica. Era invidiato per questo e perchè con la sua famiglia aveva fatto il viaggio alla Mecca». Bassem aveva un desiderio: quello di diventare «shahid». «Una volta - ricorda Redwan - parlammo di questo. Mi meravigliai del fatto che Bassem si mostrasse taciturno. Da un po’ di tempo si era isolato, non partecipava più alle manifestazioni. Noi amici pensavamo che si fosse ammalato. Invece...». Invece Bassem era stato reclutato dalle brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad Islamica. Era stato scelto per una missione suicida. «Ho appreso della sua morte dalla radio - afferma Redwan -. Dicevano che un giovane terrorista palestinese si era fatto esplodere a un check-point israeliano. Qualche ora dopo ho visto tanta gente riunirsi attorno alla casa di Bassem. Allora ho capito: il mio amico aveva coronato il suo sogno». Un «sogno» che era costato la vita a due giovani soldati di Tzahal.
Ma Redwan non lo ha seguito sulla strada del martirio. «Non è per paura di morire - dice subito -. Chi è nato a Jabaliya ha imparato a convivere con la morte». E non è nemmeno per quelle parole che Intizar, sua madre, gli ha rivolto il giorno del «martirio» di Bassem. Redwan le ricorda ancora. «Mia madre mi chiese di giurarle che non avrei mai fatto quella cosa...Dopo la morte di mio padre avevo degli obblighi con la mia famiglia, dovevo pensare alle mie quattro sorelle...». Ma non è per questo che un giorno Redwan ha detto no al «reclutatore di shahid». Se lo ha fatto è perchè aveva incontrato il signor Faisal, il maestro che aveva fatto conoscere ai ragazzini di Jabailya la storia di «Grandi uomini» che avevano sconfitto armate potenti con la non violenza e la disobbedienza civile. «Grazie a lui abbiamo conosciuto la storia di Gandhi, di Mandela...». «Certo - aggiunge - loro non dovevano fare i conti con gli israeliani, però hanno fatto il bene di loro popoli. Hanno conquistato la libertà». Si può resistere senza trasformarsi in «shahid». Non è facile, ma è possibile. Si può vivere per un ideale senza che ciò significhi farsi strumento di morte. «Tra rassegnazione e terrorismo c’è una terza strada da battere: quella della intifada popolare non violenta», dice Hanan Ashrawi, già ministra dell’Anp, paladina dei diritti umani nei Territori. Redwan ne è convinto. E nasce da qui la sua storia di scudo umano. Nasce per difendere la casa di un suo vicino, Wael Barud, un comandante dei Comitati di resistenza militare (Crp), uno dei gruppi dell’intifada. «Nessuno me lo ha imposto - afferma deciso -. Ho visto delle donne che si radunavano attorno alla casa dei Barud. Le ho seguite. Era ancora notte. Sentivamo volare sopra di noi gli Apache (gli elicotteri da combattimento israeliani, ndr.). Il rumore era assordante. Poi sono arrivati i blindati e e i soldati. Avete mezz’ora di tempo per abbandonare la casa, poi inizieremo la demolizione, aveva avvertito un ufficiale israeliano». «Ma noi - dice orgoglioso Redwan - non ci siamo mossi. Ci siamo stretti uno accanto all’altro, abbiamo cantato, pregato. E abbiamo vinto». La casa difesa da Redwan è ancora in piedi. «I soldati israeliani - racconta - hanno minacciato di tornare. Ma noi saremo ancora qui ad aspettarli». Parola di Redwan Abu Daya. Diciassette anni. Scudo umano.
L'ignoranza dei palestinesi e' la causa della loro miseria. Quanti Ebrei si sono fatti saltare in aria uccidendo bambini tedeschi innocenti nei ristoranti della Germania Nazista?
azzo centra?
mah!
E' bella e commovente questa storia. Racconta una realtà tragica e crudele...che a noi occidentali piace giudicare da un punto di vista MORALE! Ebbene sì: siamo così ipocriti da riuscire a farlo. Di fronte ad una tale tragedia, da bravi pacifisti della tavola rotonda della Pace riusciamo a scegliere tra i diversi tipi di resistenza: meglio quella passiva, che non ammazza nessuno!!! Certo, a rischiare è soltanto chi la esercita! Non rischiano i soldatini israeliani, e non rischia la grande maggioranza dei civili israeliani che a quei soldatini hanno tranquillamente permesso d'andare a distruggere e ad annientare un altro popolo. Di colpe e responsabilità non si parla. Si parla solo del coraggio (reale) di questi bambini divenuti scudi umani. Servirà, più di quello per noi inaccettabile dei kamikaze, a mostrare finalmente al mondo la violenza della occupazione militare di Israele? Non credo proprio. Qualcuno ricorda il sacrificio di Rachel Corrie? Di fronte alla nostra ipocrisia, purtroppo non è servito a niente. E tutti continuano ostinatamente a difendere Israele.
http://www.sudnews.it/Speciali/paceinpalestina/
http://www.rachelcorrie.org/
http://it.wikipedia.org/wiki/Rachel_Corrie
Jack, mentre scrivi ci stiamo riprendendo Gaza.
Israele è l'unico paese al mondo di cui è continuamente messa in discussione la stessa esistenza. Che si facciano sforzi per cambiare la costituzione di Hamas che ha come punto cardine la distruzione d'Israele. Che si faccia tacere quell'imbecille di Ahadinedjad. Che riappaia la cartina d'Israele nei testi delle scuole palestinesi. Il mare arabo che lo circonda dichiari che Israele c'è, esiste e ha diritto di esistere entro confini sicuri. Sono certo che si smetterà di difendere Israele a spada tratta e si troveranno posizioni più equilibrate , le sole per porre le basi di un negoziato degno per tutte le pari. Non interessano eroi e eroismi interessa una volontà negoziale. Se volete vi mando in rete una serie di eroismi quotidiani con cui gli Isareliani sopravvivono a 60 anni di guerra. A cosa serve? Ci sono i fatti. Arafat si è fumato un'occasione d'oro. Intifada. Israele perde la testa. Israele lascia Gaza e il giorno dopo cadono i qassam. Israele riperde la testa. Bisogna uscire dal loop e dall'unilateralismo cieco. Le tue parole Lorenzo sono troppo piene di livore, dai per certo con frasi fatte e superficiali, delle situazioni che sono scaturite con una così grande complicazione da perdersi. Sono 5 decadi che mi smazzo questa tragedia, da emigrato, da ebreo, da uomo di sinistra e mi trovo queste sparate di sentenze facili. Sono veramente al limite della sopportazione.
turco , io posso capire perchè mi hai dato del fascista in seguito a queste tue dichiarazioni !
ma vorrei che tu capissi anche il punto di vista di un' osservatore esterno..
oggettivamente quello che si vede è un popolo che a fine guerra mondiale stabilisce un NUOVO stato in un paese che non è suo, o lo è per questioni a cui non si può credere per logica e politica (religione).
Inoltre il paese stesso è abitato da persone piuttosto tenaci e non amichevoli...
non è questione di diritto di esistere di questo o quell'altro è questione che si è arrivati al punto in cui uno si fa saltare in aria in un ristorante, l'altro spara con gli apache ai funerali e bombarda scuolabus.
Se non lo ammetti che va così il fascista lo fai tu...
la soluzione non può essere che i due popoli rimangono lì , separati solo da un muro e con una diversità di ricchezza così allucinante..
se mi chiedi qual'è la soluzione, io non posso saperla, sennò sarei lì a risolvere!
Ma è sicuro che bisogna prima mettere giù le armi, e per me quando il rapporto di uccisioni passa oltre il 10 a 1 da parte di una fazione, quella fazione non ha più scuse come la "difesa".
Non si prende per il culo..
Ed è incredibilmente sleale dal punto di vista umano e intelligente da quello politico dare dell' anrtisemita a uno che ce l'ha con Israele, che è uno stato!non una religione...
Turco, informati: Israele non è affatto l'unico paese di cui è messa in discussione l'esistenza.
La Palestina, tanto per fare un esempio, non è neanche riconosciuta come nazione e i Curdi vivono disseminati su territori di tre stati perchè nessuno ne vuole riconoscere l'esistenza come popolo (e non come stato, il che è ancora peggio).
Turco, ho rispetto per te in quanto ebreo emigrato, ma le tue parole mi porteranno all'antisemitismo involontario!
Israele, per te, non conduce nessuna guerra; Israele, poverina, "perde la testa"... Sono sempre GLI ALTRI ad essere unilateralisti e "pieni di livore" (chissà mai perchè!)... Non si capisce per quale motivo le mie sarebbero "sentenze facili", mentre i tuoi sarebbero "fatti": i fatti, per me, sono le notizie ANSA QUOTIDIANE sui palestinesi che crepano OGNI GIORNO senza che nessuno muova un dito o sprechi una parola. Non nego che la situazione per gli Israeliani non sia divertente, ma la sproporzione militare tra le parti in causa è evidente, ed il massacro di civili palestinesi e libanesi del tutto inaccettabile! Non puoi certo giustificare migliaia di morti ammazzati col "perdere la testa"! Ripetutamente, peraltro: allora siete un po' nervosetti, non ti pare?
Tu vedi il conflitto israelo-palestinese dal TUO punto di vista di parte in causa. IO mi permetto di vederlo dal punto di vista che ormai NESSUNO considera più: quello dell'altra parte in causa. Perciò rifiuto la tesi per cui Israele può continuare a massacrare e distruggere chi e quanto vuole, quando poverina "perde la testa", mentre sono invece i palestinesi a doverla piantare con i kamikaze! E' come chiedere INNANZITUTTO ai manifestanti, di fronte a una mattanza in stile Diaz, di stare calmi e non opporre resistenza! C'è un po' di confusione sui ruoli di aggressore ed aggredito!
Non sono il solo a pensare questo. E noi, curiosamente, diciamo proprio l'ESATTO OPPOSTO di quanto sostieni tu. Tutti terroristi antisemiti? Tutti esagitati pronti a sparare "sentenze facili"?
"Ogni provocazione ed il suo contraccolpo vengono impugnati e sono motivo di sermoni. Ma gli argomenti che seguono, accuse e solenni promesse, servono solo da distrazione per evitare che il mondo presti attenzione ad uno stratagemma militare, economico e geografico di lungo termine il cui obiettivo politico non è niente di meno che la liquidazione della nazione palestinese.
Questo bisogna dirlo forte e chiaro perché lo stratagemma, solo per metà manifesto, ed a volte occulto, avanza molto rapidamente nei giorni che passano e, secondo la nostra opinione, dobbiamo riconoscerlo quale è, incessantemente ed eternamente, ed opporci ad esso."
(da una lettera di John Berger, Noam Chomsky, Harold Pinter, José Saramago, Gore Vidal - Francia 23 luglio 2006)
Per tornare al topic originario: io non volevo discutere per l'ennesima volta sulle ragioni del conflitto israelo-palestinese di per sè, ma sulla nostra OTTICA profondamente ingiusta ed ipocrita, che secondo me sta alla base di un articolo come quello che si sta commentando: parliamo sempre più spesso di pace e di equidistanza, dimenticando chi sia l'aggressore e chi l'aggredito, dimenticando il numero sproporzionato di morti ammazzati, e ponendoci infine sempre, nei fatti, naturalmente, dalla parte del civilissimo e democraticissimo stato di Israele!
Forse io sono ormai davvero intriso d'odio, ma credo che più in basso di così la nostra "moralità" ipocrita e "di sinistra" (?) non possa arrivare. I partigiani non usavano forse LE ARMI per difendersi dal nemico? O forse si sistemavano ordinati contro i muri delle case a mò di scudi umani per facilitare i nazifascisti nei loro rastrellamenti e fucilazioni di gruppo??? A CHI spetta un'azione coraggiosa e risolutiva?! Ad un diciassettenne palestinese che rischia la propria vita per niente, e che noi ci prendiamo il diritto di giudicare moralmente per la sua scelta non-violenta (ma che bravi e pacifici che siamo!)...o alle nostre immobili e complici democrazie?
Prima di decidere che la sua è una scelta giusta ed esemplare, aspettiamo che qualcuno butti giù la NOSTRA, di casa... Noi che ci spariamo per un parcheggio!!!
Gli scienziati mussulmai non danno un significativo contributo allo sviluppo scientifico dal XI secolo. Come mai cosi tanti paesi mussulmani sono rimasti al medioevo? Gli Ebrei ci hanno dato Einstein, Levi Montalcini e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Turco è informatissimo. La Palestina non esiste ancora , spero preto però. Il Curdistan anche. Israele siede nei banchi delle Nazioni Unite con il voto favorevole della maggioranza. E' l'Italia che ha votato l'ingresso d'Israele all'ONU o viceversa? Quindi Andimat informati, per di più i curdi vivono sui territori di 4 stati e non 3. Sai proprio poco. Prefe mi confermi di essere super radicalissimo sulla questione. Tu già non riconosci il diritto d'Israele alla radice. Ma sarebbe così semplice studiare la storia. Si scoprirebbe che gli ebrei non si sono incominciati a stabilire dopo la guerra per esempio. Ma che il flusso migratorio certo accentuato dalla Shoà c'era da almeno un secolo. E che sopratutto gli ebrei ci sono sempre stati in quel territorio. In minoranza ma c'erano. L'ONU ha votato la spartizione e Isrraele l'ha accettata. Gli arabi hano attacato certi di farne un boccone. I palestinesi sono quelli che ne hanno subito le conseguenze che sappiamo. Questo è l'inizio della tragedia , la madre di tutte la risoluzioni è stata rifiutata con violenza. Ti sbagli ancora dicendo che il paese era abitato da persone tenaci e non amichevoli. Non è vero sono molto amichevoli e ne hanno le palle piene dell'occupazione certo, ma anche del radicalismo di certi approfittatori che vivono della violenza e della guerra. a stragrande maggioranza dei palestinesi è a favore di trattative e avrebbe ballato in piazza per un Camp David portato a termine. Certo questo l'inviato di hezbollah o Hamas non te lo diranno. Avevo messo in rete i nomi delle migliaia di israeliani civili morti di kamikaze in questi anni. Una lista interminabile d'innocenti. Mi fu dato allora dello sciacallo. Perchè? Il mostrare giornalmente morti , corpi e strazi non è lo stesso. Volevo far solo presente che cè una sofferenza pesantissima da entrambe le parti. La guerra è una grande merda non è il numero dei morti che conta o il peso delle armi. E' la sofferenza dei popoli che conta. In questo momento vi assicuro che Israele è un paese angosciato e stremato e confuso quanto la gente al di là "del muro". Come ha detto Grossman (dove sono i dissidenti palestinesi o arabi in generale?), bisogna riconoscere la sofferenza dell'altro e farla propria. Ma come riconoscerla se non si riconosce neanche il diritto all'esistenza di quel paese? Le soluzioni ci sono, Camp David per esempio.La possibilità di dialogare c'è. e forze radicali e fondamentaliste delle due parti siano messe a tacere e la violenza cessi con piccoli passi, basta qassam, basta incursioni. Un mese di tregua che la gente di Gaza e Sderot viva 30 giorni senza il sibilo delle bombe. Alla pace bisogna farci orecchio. Vederla per qualche giono per tornarci a credere.
Aggiungo che io la parola "antisemita" non l'ho mai scritta in questo contesto. Certo qualche volta, di fronte ad affermazioni coglione come quella d'ieri in un altro post di Moreno Poiatti, un pò la voglia mi scappa. Ma mi tengo. Perchè cerchiamo di fare politica e non pinagifottismo. Adoro questo termine.
turco ok che tu mi dia del radicalissimo
mi faceva solo incazzare sentirmi dare del fascista o dell'antisemita perchè non lo sono nemmeno un po'!
non è vero che non riconosco il diritto di Israele di esistere alla radice, scherzi? dico solo che lo stato di Israele ha gestito così male la questione da trovarsi in torto tanto quanto i suoi nemici!
io ricordo quela volta che hanno sparato con gli apache sulla folla ad un funerale..qesto non è perdere la testa, è provocare reazioni volontariamente!
circa il discorso storico era una semplificazione la mia sul dopo guerra mondiale...
ma un po' di verità c'è, è un po' come se gli scientologisti (non offenderti sul paragone io sono ateo per me una religione vale l'altra) decidessero di stabilirsi in bolivia in seguito a persecuzioni...
dico solo che la cosa è stata fatta male da tutte e due le parti e poi ho un pensiero da chiederti sui kamikaze...
se invece di lasciarsi esplodere avessero i carri armati sarebbero ancora terroristi?
per me l'ufficialità di un esercito non rende migliori le proprie azioni..
per me un civile morto è un civile morto. ebreo musulmano buddhista induista ateo agnostico , non cambia nulla.
e lì i civili che muoiono come mosche sono palestinesi
"Volevo far solo presente che cè una sofferenza pesantissima da entrambe le parti."
Se tu avessi voluto fare questo, avresti pubblicato entrambe le liste. Ma tu non vuoi questo, sei fazioso.
Un appello: questo ragazzo indica una terza via per uscire dalla violenza, non roviniamo il pezzo con le nostre baruffe da cortile, schierandoci
dalla parte dei terroristi perchè dall'altra c'è la violenza di Israele o dalla parte di Israele perchè dall'altra c'è la violenza dei terroristi.
Moreno, sei il solito: i palestinesi sono terrosristi, Israele è Israele. Vatti a vedere le definizioni di 'terrorista' e 'stato canaglia' degli americani. Se vuoi fare questi appelli, falli da persona civile e chiama Palestinesi quelli che tu e Bush considerate terroristi, dopodichè qualcuno potrà anche ascoltare quello che dici. Prima, non ne vale la pena.
Prefe io non ti ho dato dell'antisemita. Non mi nascondo dietro a un accusetta scontata. Io cerco di ragionare politicamente. Tu mi parli di apache sul funerale , io ti parlo di Camp David rifiutato, di sfruttamento da parte di hamas, di qassam che non avevano ragione di essere. Intanto abbiamo raggiunto un grande risultato: hai detto "in torto quanto i suoi nemici"! Allora c'è un poco di torto da entrambe le parti. Io dico di più, parafrasando qualcuno più preparato di me: "in ragione quanto i propri vicini"!. Infine prima di andare a mangiare un boccone, vorrei dirti una cosa che ti stupirà, una risposta al tuo quesito. Se i kamikaze facessero attentati contro obiettivi militari e solo contro quelli, sarebbero dei partigiani.
Non servono i carri armati. Io sono per la resistenza, per varsavia, per la val di Toce, Sarebbero degni del nome onorevole come inteso dai giapponesi. Ma sui civili o sui bambini dell'asilo di Maalot allora no. Fanno solo del male al proprio popolo martoriato in mezzo al quale, come tu sai, spesso si nascondono. Questa è la causa principale delle morti così dolorosamente numerose fra i civili. La stragrande maggioranza degli Israeliani, ti garantisco, pensa che ci sarà palestina e forse ci sarà pace. Ma affrontiamo il lungo cammino che ci separa da questo con critica obbiettività.
Ognuno pubblica le liste che ha, Andimat. Non mi sembra che manchino immagini dolorose e liste di nomi da parte palestinese. Io sono fazioso? Tu sei molto molto superficiale e mi spiace perchè sei sveglio e hai sicuramente i mezzi per essere preparato. A scuola si diceva: il ragazzo è intelligente ma non si applica.
dina informati:
"Gli scienziati mussulmai non danno un significativo contributo allo sviluppo scientifico dal XI secolo. Come mai cosi tanti paesi mussulmani sono rimasti al medioevo? Gli Ebrei ci hanno dato Einstein, Levi Montalcini e chi piu' ne ha piu' ne metta."
Potrei citarti centinaia di esempi, il più significativo è Abdus Salam fisico pakistano mussulmano, premio Nobel per la fisica nel 1979, fondatore del Centro di Fisica Teorica di Trieste (che porta il suo nome).
Milgiaia di scienziati mussulmani di origine pakistana, indiana e mediorientale insegnano nelle più prestigiose università americane ed inglesi.
Le stesse cose che dice "dina" purtroppo le ho lette qualche mese fa in un articolo su "L'Espresso" in cui un autore americano asseriva l'inferiorità della cultura mussulmana sulla base del numero di brevetti annuali provenienti dai paesi islamici rispetto al numero proveniente dall'occidente.
Che anche "L'Espresso" pubblichi simili cazzate davvero mi ha svilito, soprattutto sull'ignoranza in campo scientifico dei giornalisti.
Turco, non facciamo i furbi.
Non è affatto necessario che tu ci faccia presente "che c'è una sofferenza pesantissima da entrambe le parti. La guerra è una grande merda non è il numero dei morti che conta o il peso delle armi. E' la sofferenza dei popoli che conta." Grazie tante! Come se già non lo sapessimo.
Su queste basi non si va da nessuna parte; al massimo, si può partecipare alla manifestazione vaga, fumosa e paci-fascio-qualunquista di Milano, che si ripromette con tante belle parole di...lasciare le cose come stanno.
La pace di cui parli è una fragile utopia, e la possibilità di dialogare NON c'è, e sai perchè? Perchè da posizioni sconcertanti come la tua ("Israele perde la testa"), presunto "uomo di sinistra", si arriva con passo breve a quelle disgustose alla Panebianco, sicuro uomo di destra: "È facile condannare Israele quando, rispondendo ai missili che cadono continuamente sul suo territorio, uccide per errore dei civili" (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/11_Novembre/20/panebianco.shtml).
Allora, o Panebianco "per errore" ha improvvisamente cambiato schieramento ideologico, o sei tu a sbagliarti clamorosamente (o a bluffare) nel definirti di sinistra. Deciditi.
La realtà è che ci si può definire come si vuole, ma si continua comunque, imperterriti, a difendere Israele qualsiasi cosa faccia, qualsiasi massacro compia; non solo a parole, ma nei fatti (accordi militari con Israele, sanzioni ai palestinesi). E questo significa soltanto nascondersi dietro al paravento del "pacifismo ragionevole, non-violento e moderato", per restare gli stessi ipocriti di sempre.
Adimant, guarda che concordavo con te: che uno stato come Israele sia violento (contravvenendo alle convenzioni internazionali sui Diritti Umani) è più grave di quando la violenza viene da parte di gruppi armati (che definisco "terroristi" in quanto applicano metodi terroristici come gli attentati kamikaze) che non c'entrano nulla con il povero pseudo-stato palestinese.
Condanno entrambe le violenze, anzi quella di Israele in quanto Stato è anche peggiore.
turco io pure non capisco perchè i palestinesi si facciano saltare in aria nei ristoranti invece che contro i militari...penso comunque che non abbiano le capacità materiali di affrontare l'esercito, in quel caso sarebbero vera resistenza.
Questo viene comunque dal fatto che sono persone manovrate da entità che hanno tutto l'interesse a mantenere in vita una guerra che di questo passo non finirà mai.
Quando parli del torto da entrambe le parti guarda che non ho mai detto di no! Scherziamo?
Se un kamikaze va in mezzo alle famiglie a farsi esplodere ci manca solo che vado a giustificarlo...
Però quanto esasperata può essere una persona per ammazzarsi pur di portare i nemici con se?
Quello che dico io è che classificare come terrorismo questo è legittimo... è terrorismo,
ma l'apache che spara sulla folla ai funerali è peggio di questo, non te la prendere però perchè la penso così...
se ho la potenza militare e la uso deliberatamente vuol dire che ho ricevuto degli ordini che mi dicono di farlo, sono fatti più ripugnanti del terrorista manovrato,
perchè per fare questo bisogna manovrare governo, informazione pubblica, un' esercito e molto altro... è inaccettabile costruirsi una potenza militare come quella israeliana per poi usarla per atti terroristici
ergo:
-se si vuole combattere il terrorismo non si possono usare i metodi del terrorismo (ma con armi più moderne e ufficiali)
-se si cercano armi di distruzione di massa non si possono usare armi di distruzione di massa (ot)
Moreno, innanzitutto concordo con il tuo successivo intervento (quello con gli scenziati).
Ma, attenzione, le parole hanno peso, e molto: se definisci "terroristi" i kamikaze palestinesi, devi definire terrorista (secondo la definizione di terrorismo data dagli Stati Uniti) l'intero stato di Israele. Altrimenti non ti concedo l'utilizzo della parola terrorista. Dopo, sono d'accordo con quanto dici.
I desideri dei manifestanti di Prc che inneggiavano a 1 10 1000 Nassyria si stanno avverando:
"Due volontari cooperanti italiani sono stati rapiti nella Striscia di Gaza. Lo riportano le agenzie di stampa citando fonti palestinesi. I due italiani, entrambi impiegati della Croce Rossa, sono stati prelevati sulla strada tra Gaza City e Khan Yunes. Poco dopo è giunta la conferma anche da parte della Croce Rossa, mentre la Farnesina sta verificando se si tratta effettivamente di connazionali."
Vediamo di capire chi es' stato.
a) palestinesi
b) isreaeliani
c) sismi
d) CIA
"I desideri dei manifestanti di Prc che inneggiavano a 1 10 1000 Nassyria"?
Non sapete neanche quello che dite...ma non avete vergogna a dirlo lo stesso! Ma perchè non andate a discutere con gli amici ubriachi giù al bar?
Cosa c'entra Rifondazione Comunista con la manifestazione di Roma, dal momento che ha aderito a quella di Milano? Cosa ne sai di chi gridava quegli slogan? E soprattutto: cosa c'entrano i cooperanti della Croce Rossa con i militari? E cosa c'entra l'Iraq con la Palestina?
Mah.
Qualcuno ha fatto un corteo per questo e me lo sono perso ?
Hezbollah bombardano Kiryat Shmona - Alta Galilea, evacuata popolazione
9/8/2006
Le forze Hezbollah stanno bombardando duramente la città di Kiryat Shmona, nell'alta Galilea: una quindicina di razzi katyuscia sono caduti sul centro abitato nel giro di pochi minuti, danneggiando un'altissima percentuale di edifici, resi inaccessibili.
Le autorità cittadine hanno deciso l'evacuazione temporanea della popolazione dalla città, operazione che sta avvenendo in maniera graduale.
Ripreso da
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo322546.shtml
Chissa' perche' qui non facevano gli scudi umani ...
Adimant, Israele la definisco una nazione genocida perchè colpisce con azioni militari palesi e non con attentati improvvisi tipici del terrorismo.
Terrorista è colui che colpisce per uccidere il maggior numero di persone con azioni di sorpresa.
Guerrigliero è colui che fa guerriglia, ovvero azioni di colpo e fuga contro eserciti più grandi e forti (solo contro un esercito occupante e non contro civili).
Quindi per questo uso il termine terrorista, non in accezione negativa, ma è il termine più giusto per definire gli attentati di Hamas.
Moreno Puiatti è vergognoso quello che scrivi.
Genocidio è quando si programma di andare a prendere un bambino a Sallonicco con sua madre e suo nonno per portarli a sopprimere in Polonia.
E poi si realizza il programma. Ti prego di infilarti su per il culo "Israele nazione genocida". Sei confuso e maldestro. State giocando con le parole intorno alla vita di persone che stanno lottando ciascuno per il proprio futuro.
Moreno: sarebbe il secondo cartellino giallo, da espulsione. Faccio un'eccezione, ma alla prossima sparata passo - obtorto collo - all'azione censoria. Contieniti.
OK, ritratto il termine "genocida". Israele comunque programma azioni punitive su città piene di civili (palestinesi e libanesi), me lo concedi Alberto? E' come se per combattere la camorra o la mafia l'esercito italiano bombardasse Napoli o Palermo.
Non siamo ipocriti, lo fa o no?
La colpa poi è dei terroristi che si nascondono in città.
Israele adotta gli stessi metodi degli hezbollah, l'escalation della guerra è dovuta anche al negazionismo di entrambe le parti di comportarsi con rivalse legittime.
X turco:
in realtà in Israele una casta militare sta lottando contro il futuro del proprio popolo, o meglio dopo la caduta dell'ex-URSS decine (o centinaia?) di migliaia di coloni russi (di origine pseudo-ebraiche) che fuggono dalla miseria del vecchio impero sovietico sono stati usati per occupare territori per un folle disegno di onnipotenza di una classe dirigente che sta in piedi in nome dello stato d'assedio.
Idem per quel che riguarda i palestinesi, tra i vertici di Hamas ed il popolo palestinese c'è lo stesso patto, senza la guerra Hamas non avrebbe nè seguito, nè potere.
Insomma i signori della guerra, i falchi, senza guerra perderebbero il potere.
x Mohammed: non si è mai visto un corteo per un lancio di razzi, peraltro privo di vittime...! Alle volte, di fronte a certe fesserie, sembra di avere a che fare con dei bambini. Di solito i cortei si fanno in occasioni un po' più drammatiche... Non so, ad esempio come l'attacco di Israele al Libano, dall'esito a dir poco catastrofico... Ma forse tu non te ne sei accorto. Senza tener conto del fatto che quel lancio di razzi sicuramente segue a un'azione israeliana, in un concatenamento infinito di attacchi e controattacchi che tu ovviamente fingi di non conoscere.
Quanto agli scudi umani, nell'Alta Galilea non facevano gli scudi umani evidentemente perchè non ne hanno bisogno. Hanno un esercito pronto a difenderli.
x il turco: "Israele nazione genocida" suona un po' forte, ma per l'ennesima volta sembrate più spaventati e indignati da qualche parola di troppo piuttosto che dai massacri da voi provocati, accettati e giustificati. Se qualcuno sta "giocando con le parole intorno alla vita di persone che stanno lottando ciascuno per il proprio futuro", voi fate di peggio: giocate direttamente con le VITE di quelle persone, non certo a parole! L'attacco indiscriminato al Libano non può essere descritto in nessun'altra maniera. E' di poche ore fa quest'articolo dell'Unità: Libano, Amnesty: inchiesta Onu sull'attacco ai civili
(http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=61201),
da cui estraggo: "«Fuori da ogni proporzione». Si intitola così l´ultimo e conclusivo rapporto di Amnesty International sulle violazioni del diritto internazionale umanitario durante l´ultimo conflitto in Libano. (...) Il rapporto di Amnesty International si concentra soprattutto sugli attacchi lanciati da Israele, in cui sono stati uccisi dei civili e sull'impatto per la popolazione, ma esamina anche le denunce sull'uso di civili come "scudi umani" da parte di Hezbollah. (...) Attacchi di Israele sproporzionati e indiscriminati (...) La conclusione cui è giunta Amnesty International è che le forze israeliane hanno compiuto attacchi sproporzionati e indiscriminati, come nel caso dei bombardamenti di artiglieria sul Libano meridionale. Particolarmente preoccupante è stato l'uso massiccio contro zone civili, negli ultimi giorni del conflitto, delle bombe a grappolo, che hanno lasciato un'eredità letale, ancora oggi in grado di provocare morti tra la popolazione civile libanese. Altri attacchi dimostrano che Israele ha ampiamente mancato di adottare le misure precauzionali necessarie per evitare vittime tra i civili. Inoltre, dichiarazioni pubbliche di dirigenti israeliani e volantini lanciati in territorio libanese lasciano intendere che le forze israeliane hanno effettivamente considerato i civili che si spostavano nel Libano meridionale come un obiettivo militare."
...Bella roba, eh? E riuscite ancora ad indignarvi per il termine "genocidio"?! CHE SCHIFO.
Grazie Lorenzo, anche a me la "reazione" al termine genocidio sembrava esagerata, un po' come la "reazione esagerata" di Israele per il rapimento di 2 soldati israeliani.
Il ragionamento che sta a monte è: la vita di 2 israeliani vale di più della vita di tutti i libanesi, in fondo il concetto di nazione nasce col concetto di "popolo eletto".
Per ogni soldato tedesco morto durante l'occupazione nazista la rappresaglia era di 10 civili uccisi... non dico altro.
x MP Hai le cifre,percentuali di quanti russi arrivati in Israele sono stati messi lì a colonizzare i territori? Quando parli di casta militare in Israele denoti proprio la non conoscenza assoluta della storia d'Israele. Non conosci le condizioni geografiche, per non parlare di quelle politiche. E dimmi un poco la casta politica italiana in nome di cosa sta in piedi? Generalizzare per evitare il nocciolo del problema. Bravo.
Lorenzo sei sicuramente uno di quelli che hanno risposto sbagliato all'inchiesa di Mannhaimer di ieri sul Corriere.
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2006/11/co_9_061121112.xml
Citi quel che ti piace ometti quello che non ti serve per completare il tuo barrito anti-Israeleiano. Amnesty ha anche stigmatizzato l'uso dei civili come scudo degli Hezbollah, per esempio. Poi parlare dei civili omettendo quelli che hanno ricevuto un enorme numero di missili lanciati a bell'apposta sui civili israeliani, è bassa argomentazione. Mi piacerebbe sentirti scatenare e indignarti con argomenti come la Cecenia, Il Darfur dove gli amici arabi stanno compiendo , là si, un vero genocidio. In questi giorni in Libano si sta dimostrando cosa pensano i libanesi di Heszbollah, il cui obbiettivo non è Israele ma il Libano stesso. Dove la Siria dittatura (con Assad è espressione del 3% dellla popolazione alauita) sapeva e sa come trattare i palestinesi. Naturalmente sei troppo giovane per sapere cosa vuol dire Tel El Zaatar o Settembre nero in Giordania. In mezzo a queste nazioni dove le dittature si reggono sopratutto con la coesione intorno all'idea di distruggere Israele, sta un paese con le sue pene, la sua autocritica (sconosciuta dai vicini) con i suoi dubbi e la sua piccola piccola grandezza. Ti racconto una barzelletta che circola in Egitto.
Me l'ha raccontata il mio pizzaiolo: dopo la funzione del venerdì un Mollah fa la sua "omelia" e alla fine chiede se ci sono domande. Uno si alza e chiede: "è vero che quando sconfiggeremo Israele potremo fotterci tutte le ebree - yahoud in arabo vuol dire ebreo e non israeliano - ??" Il Mollah sorride e dice : " se Allah ci concede questa grazia , voi tutti potrete fottervi me stesso!". Vediamo di tenere vergine questo Mollah!
Bisogna prima studiare Moreno, sei molto molto ignorante.
Il tuo post già inizia con errori madornali e fai quasi tenerezza se non fosse che l'ignoranza non scusa e le tue parole sono pericolose. Purtroppo devo anche dirti che il corpo globale dei tuoi interventi è avvilente e spesso cade nell'antisemitismo più banale. Dai basta.
Ti faccio notare, turco, che, ad ora, la tua argomentazione piu' forte e' stata di accusare di antisemitismo chi la pensa diversamente da te...
... E la cosa preoccupa un po', se consideriamo che una delle tue precisazioni iniziali era stata: "Non mi nascondo dietro a un accusetta scontata".
Non ritengo di criminalizzare piu' di tanto gli israeliani, quando dico che le loro colpe, in questa guerra, equivalgono quelle palestinesi, ma che il piu' imponente assetto militare li rende, a mio modo di vedere, piu' pericolosi...
... Per il resto, ognuno e' libero di pensare quel che vuole, ma certe "accuse", o "accusette" che dir si voglia, andrebbero, se non evitate, quantomeno circostanziate in maniera soddisfacente per una dialettica aperta, vedi un po' tu.
Precisazione: sull'accusa israeliana ad hezbollah di nascondersi in mezzo ai civili a quanto ne so Amnesty sta investigando e non si è ancora pronunciata. Nel suo rapporto li ha accusati di altro: di aver preso di mira intenzionalmente aree popolate e di averlo fatto utilizzando rudimentali cluster ammunition, composte di esplosivo e frammenti di acciaio.
Basta idiozie! Questa era la diretta di Repubblica sull'attacco israeliano al Libano:
"Bombardato l'aeroporto internazionale di Beirut; i civili morti sarebbero 52 tra cui 15 bambini. Il Libano è completamente isolato. Razzi katiuscia sulla città portuale israeliana di Haifa. E' senza quartiere l'offensiva israeliana dopo il rapimento di due soldati da parte di Hezbollah. (...) Il presidente degli Stati Uniti Bush ha detto che Israele "ha il diritto di difendersi". Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha condannato l'attacco degli Hezbollah, sollecitando la liberazione dei due soldati rapiti. Ma ha anche giudicato la reazione d'Israele "sproporzionata"."
(http://www.repubblica.it/2006/07/dirette/sezioni/esteri/mediorient/13luglio/index.html)
E' CHIARO O NO??? Si iniziava con una misera (?)cinquantina di morti ammazzati, e già si sprecavano da ogni parte parole giustificatorie per Israele...! BASTA! Il rapporto di Amnesty si concentra PER OVVI MOTIVI sull'azione assassina di Israele, decisamente meno su quella degli Hezbollah! PERCHE'? Perchè è Israele ad aver MASSACRATO INDISCRIMINATAMENTE migliaia di persone! Ma è Israele - per altrettanto ovvi motivi di interesse economico-strategico - a non poter essere toccata con un dito, neanche a parole, in quanto "paese democratico" (ma de che?)! STA QUI l'ipocrisia occidentale, la farsa del moderatismo, del pacifismo, dell'intervento militare di pace, della bontà dell'imperialismo.
...Bravo turco, fate un po' di autocritica: sarebbe l'ora!!! Ma non credo che ne siate capaci.
Lorenzo fatti curare, smettila di proiettare i tuoi fantasmi, si vede che stai male e questo mi dispiace, perchè hai buone energie. Usale per costruire non per distruggere.
turco io ho già discusso con te ma tu sei radicale più di un palestinese che si fa saltare per aria! cerchi di aver ragione senza voler arretrare nemmeno sulle cose che più evidentemente il tuo popolo ha sbagliato..
qui nessuno vuole difendere i terroristi , ma in questi nessuno dovresti esserci anche tu e come condanni i terroristi "di là" , dovresti condannare anche le diverse azioni terroristiche spacciate per militari (perchè portate avanti con carri armati e non con cinture esplosive) dalla tua parte.
Se no sei antisemita tu (al posto della prola semita metti musulmano e vieni tu)
nessuno se la prende con gli ebrei, ce la si prende con israele!è tantissimo diverso, hai rotto le palle con 'sta storia dell'antisemitismo
...Fantasmi?! L'offensiva israeliana per il rapimento di due (DUE, 2) soldati è un attacco massiccio sulle popolazioni civili con centinaia di morti innocenti, e...IO STO MALE? DUE (2, due) soldati israeliani (rapiti, non uccisi) = centinaia di morti libanesi? Quale sarebbe la logica dietro tutto questo, scusa?
E' vero, ho buone energie; e ho anche una coscienza, e un cervello. Voi usate le vostre energie per costruire? Sì: MURI. E le usate anche per distruggere? Sì: POPOLI.
Per precisazione: gli ebrei russi, europei dell est in generale, ci sono. Caro turco chiedere le cifre equivale a uno sgambetto all'attaccante davanti al portiere. Oltre a loro ci sono anche gli ebrei somali (vedi il bel film "Vai e vivrai" per capire quanto israele sia uno stato razzista e fondamentalista. Oltre a questi ci sono qualche migliaio di americani del nord invasati che tornano e generalmente sono loro i falchi o i coloni, o entrambi.
Ora metti la tua aria da superiore e la tua flemma aglosassone nel cercare di smontare le argomentazioni, ma mi raccomando non dare nessun tipo di idea tua. Potremmo accorgerci che non ne hai...a parte distribuire belle parole e negare i reid ovviamente.
Tu che per esempio ne sai, parlaci di come sono discriminati gli arabi israeliani rispetto a qualunque ebreo immigrato a israele da 5minuti, e il perchè. Perchè ci deve essere un perchè. Perchè sono arabi. O no? E questo tecnicamente come si chiama?
beh lorenzo anche tu però...
quando dici "Voi usate le vostre energie per costruire? Sì: MURI. E le usate anche per distruggere? Sì: POPOLI."
...mica bombarda lui, così sì fai di tutta l'erba un fascio e sembri un tantinello prevenuto..
Prefe, turco mi cita il Corriere su cui Manheimer riesce a scrivere che la sinistra radicale fa "ricorso alla mera (e falsa) contrapposizione tra «buoni» e «cattivi»"... Ma questo, semmai, lo fanno invece proprio i quotidiani come il Corriere! E' ormai notorio che i "buoni" sono i paesi democratici (e i pacifisti moderati equidistanti di centro-centro-centro-sinistra) mentre i "cattivi" sono gli stati-canaglia (e i terroristi antagonisti centro-socialisti ex-brigatisti), no? Ma chi ha mai negato "il diritto all'esistenza di Israele"? Diliberto? Rizzo? I centri sociali? Bernocchi? Io? BOH! E chi le avrebbe calcolate queste percentuali? MAH! Nell'articolo nessuno lo dice.
"Ancora una volta, alcune componenti della sinistra, dai leader fino ai militanti, esprimono giudizi basati più su valutazioni superficiali che su una reale conoscenza della situazione". E invece le candide dichiarazioni di Bush sul diritto di Israele a bombardare case, aereoporti e persino funerali per le vittime dei bombardamenti precedenti, come le vogliamo considerare?! Come valutazioni sagge e coscenziose?
E perchè Manheimer si preoccupa tanto di spiegare ai lettori che "molti partecipanti alle manifestazioni di sabato" erano ignoranti e/o inconsapevoli? Non gli sorge il dubbio che anche tra i difensori di Israele ci possano essere ignoranti e/o inconsapevoli altrettanto pericolosi, dal momento che, invece dell'intifada, contribuiscono a sostenere i sanguinosi attacchi militari israeliani?
Insomma, chi è più prevenuto? Io o Manheimer? Io, te o turco (che tu stesso, per fondati motivi, accusi d'essere "radicale più di un palestinese che si fa saltare per aria")?
Affermare che "occorre in primo luogo fermare il massacro del popolo palestinese" non mi sembra affatto nè una posizione di parte (dal momento che a crepare sono tutti i giorni soprattutto i palestinesi), nè una valutazione superficiale: mi sembra semplicemente una prima, urgente soluzione-tampone d'emergenza.
un ragazzo di appena vent'anni...ma per noi resta sempre un "militante di Hamas"... ipocrisia occidentale. così come negare che i morti siano "la maggior parte palestinesi".
Ucciso militante di Hamas mentre riprende immagini con la telecamera
Un miliziano palestinese di Hamas, Ayman Jodah, 22 anni, è stato ucciso dai soldati di Tel Aviv. nel nord della Striscia di Gaza dove proseguono le incursioni dell'esercito con la stella di David. Fonti locali hanno riferito che al momento dell'incidente non era armato, ma era impegnato a riprendere una scena con una telecamera. Israele non ha ancora commentato questo episodio. Questo omicidio porta a 5592 il numero dei morti, la maggior parte palestinesi, dall'inizio dell'Intifada nel settembre 2000.
Pubblicato il: 24.11.06
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=61288
Prefe, turco mi cita il Corriere su cui Manheimer riesce a scrivere che la sinistra radicale fa "ricorso alla mera (e falsa) contrapposizione tra «buoni» e «cattivi»"... Ma questo, semmai, lo fanno invece proprio i quotidiani come il Corriere! E' ormai notorio che i "buoni" sono i paesi democratici (e i pacifisti moderati equidistanti di centro-centro-centro-sinistra) mentre i "cattivi" sono gli stati-canaglia (e i terroristi antagonisti centro-socialisti ex-brigatisti), no?
E a seguire. Concordo in toto. Ma daltronde è una costante nei fatti di medio oriente: se ti accusano di una cosa, aguzza l'occhio, è perché solitamente la stanno facendo loro. Una volta che ci si fa attenzione è impressionante la regolarità del fenomeno (dopo tutto uno tende sempre ad avere una certa considerazione del proprio interlocutore).
Se ti accusano con insistenza di muoverti per simpatie ideologiche, di fare disinformazione e di non esserti documentato c'è una buona chance che ti descrivano involontariamento il loro comportamento.