1) no
2) nessuna
3) fonte di problemi
4) sì
5) nessuno
6) sì
7) indifferenza dello stato nei confronti delle religioni
un problema italiano, penso più che francese (ma non sono sicura) è che quando ci sono le differenze, non è che si cerchi un modo di gestirle - che può anche consistere nel non menarsela affatto, rispettarle quando le si incontra e per il resto vivere in pace con tutti anche perché tanto, di differenze ne esistono anche fra parenti stretti, voglio dire, senza bisogno di pensare alli religioni -; no, si comincia con "il dialogo", "l'ecumenismo", e va già bene se qualcuno non parla di "tolleranza"! non capisco bene perché dovremmo trovarci tanto migliori dei francesi in questo ambito... noi poi abbiamo avuto ministro il dentista verde..
Carolina
Resta il fatto che l'Italia NON è un Paese laico, se non sulla carta. Basta vedere chi detta le politiche in materia di... che ne so, fecondazione assistita e PaCS o matrimoni fra persone dello stesso sesso, tanto per citarne due. E sto parlando di vita reale, perché anche se non sono credente o sono laico, ma sono gay, non posso usufruire degli stessi diritti dei miei concittadini e delle mie concittadine eterosessuali. E questo grazie a chi, secondo te?
Ma per l'amor di Dio, chi scrive è una donna non praticante, che non ha avuto in famiglia nessun tipo di insegnamento di un'unica religione (mai stata al catechismo, insomma, e ovviamente ho sempre scelto di non studiare religione a scuola), ex pacsata, che si batte per le unioni degli omosessuali (e parlo di matrimonio, non solo di PACS), che si batte per il diritto di adozione per singles (etero e omo) e coppie di ogni tipo (sposate, etero, omosessuali). Ho spiegato in classe che nella Costituzione non si parla assolutamente di religione cattolica ma nei fatti cosi' non è, o almeno ci sono difficoltà.
Non ne posso più, e credo di poterlo dire perché in uno stato laico ci vivo e lavoro come insegnante quindi vedo come si istruiscono i ragazzi. Conoscere le religioni non è un difetto. Che poi i nostri politicanti governino malissimo è un altro paio di maniche. Pero' lasciare l'insegnamento della storia dell'arte, delle religioni solo alla volontà di singoli insegnanti mi sembra triste. Tutto qui: mi sembra triste che lo stato francese non sappia gestire una grande ricchezza come la varietà delle fedi e delle culture.
L'accesso alla cultura, alla storia delle religioni non deve essere elitario: chiunque deve conoscere le religioni, non solo nelle superscuole del centro di Parigi. Anche questa è una discriminazione.
in Italia, Francesca, è tutto un pullulare di cose varie intorno alle religioni e lo vedi tu il livello... il cattolico medio e anche chi s'è rotto le palle del cattolicesimo, ma sta al mondo a rompere le palle agli altri uguale, :-) è: non sapere la differenza fra San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista (riguarda anche la storia dell'arte); non sapere che Gesù fu crocifisso *per ordine di* e non solo "sotto" Ponzio Pilato... le conseguenze anche solo in termini di sgradevolezza quando cioè non c'è violenza le puoi intuire, vomito solo all'idea, basta... l'idea che il buddhismo sia "una filosofia, non una religione".. e anche qui bei risultati della pervasività della religione cattolica!!! e chi più ne ha più né metta.
Carolina
Potremmo qui iniziare un lungo dibattito sulla laicità, i valori religiosi, ecc.
Vorrei invece levare ancora una volta una voce in favore della legge francese così trasversalmente attaccata.
Primo - Il comportamento razzista dei singoli, o di specifiche forze politiche, è comune ai vari Paesi che vedono forti tassi di immigrazione.
Non è giusto quindi porre su un piatto della bilancia la legge francese e dall'altro il razzismo del francese medio, anche perchè la legge in questione non si poneva obiettivi di lotta al razzismo.
Secondo - Nessun buon insegnante di storia dell'arte potrà mai prescindere da un approfondito esame delle credenze religiose per spiegare decentemente larga parte della produzione artistica umana dalla preistoria ad oggi. La pigrizia mentale si appoggia a qualunque colonna pur di non stancarsi! Non credo nessuno possa seriamente attribuire alla legge francese le colpe di un cattivo modo di insegnare.
Terzo - In italia i cittadini che si definiscono cattolici sono il 90%, i frequentatori settimanali della messa il 30%, coloro che valutano l'istituzione ecclesiale una struttura priva di pecche ben il 60%. Ovvero il doppio della Francia e di altri numerosi Paesi europei. Nel 2006 gli atei dichiarati sono il 6-7% ovvero meno della metà di 10 anni fa! I risultati si vedono in termini di legislazione e di influenza politica della chiesa in tutti i campi sociali e politici del Paese. Da noi una legge quattro volte meno Laica di quella francese sarebbe comunque impensabile.
Infine una considerazione. Sono totalmente d'accordo con il fatto che entrare in una chiesa cattolica è un elemento di cultura anche per un musulmano... e ovviamente viceversa! Questo punto di vista è squisitamente laico e mi spiace che Francesca non lo apprezzi. Il laico non ha problemi ad entrare in nessun luogo, salvo poi formulare un suo giudizio su ciò che ha visto. Sono le chiese che rifiutano a priori il contatto con l'altro! Altro che apertura ecumenica.
Alla domanda se preferisca san Pietro o la grande moschea di Instanbul, ho risposto che preferisco la moschea. E senza dubbio.
Non l'ho scritto perché non credo sia interessante. Che tristezza doversi sempre difendere quando si parla di religione! Perché quando dico che le storie della Bibbia sono belle, devo SEMPRE affermare che anche le storie dele altre religioni lo sono? Perché?
france', è una lotta persa...
quando si parla di questi argomenti s'alzano veloci barricate, coi pali puntuti di fuori e un fossato ampio e pieno di liquame.
ps
le storie della bibbia m'hanno sempre annoiato. sarà perché fin da piccolo m'abbeveravo alla mitologia greca?
vuoi mettere le avventure di ercole con quelle di noè; o di gesù, che al massimo cammina sull'acqua (e tanto quanto ercole finisce male, ma almeno ercole stava inseguendo il centauro che gli aveva rubato deianira, quella bella ma stronza che poi inzuppa di sangue avvelenato la camicia, su consiglio del suo stesso rapitore. che trip. altro che maddalene che lavano i piedi e asciugano coi capelli...)
Io, senza mai andare al catechismo, le storie di Gesù le ho conosciute dai racconti di mia madre, la sera prima di dormire o giocando. Il prete che insegnava religione a scuola annoiava a morte tutti e raccontava cazzate, ma io non facevo religione e me ne stavo fuori con un prof apposta per noi e ho imparato a giocare a scacchi. Poi la domenica in famiglia andavamo in giro spesso ed eravamo ben contente di vedere opere d'arte, mostre, chiese (in Toscana c'erano e ci sono molte più chiese che moschee! Avvertimento per chi vorrebbe accusare di integralismo cattolico i miei genitori). Sarà forse per questo che oggi ne parlo volentieri e non ho paura. Guardo un quadro di Caravaggio su san Matteo e mi piace, entro in una moschea e mi lascio trasportare dall'emozione.
Ma anche la mitologia mi è sempre piaciuta tanto! Avevamo un gran bel libro, io e mia sorella, per bambini. L'abbiamo prestato a non so più chi e ora non riesco a ritrovarlo. Una vera perla.
Ho capito comunque che sono argomenti difficili e infatti smetto subito di parlarne. Che peccato però vedere che si è spesso ciechi, qualsiasi cosa si sostenga.
Grazie Rota, sempre.
l'ultima frontiera potrebbe essere - da italiani "in maggioranza cattolici" - di compatire 'sto tizio all'interno di un Internet Point pieno di asiatici... :-) http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/thailandia-monaco/thailandia-monaco/thailandia-monaco.html
Carolina
A parte che nella Bibbia, nonostante una scrittura un po' minimalista (e quello disse, e quello fece) c'è grandissima poesia (Cantico dei cantici) e delle scene di sesso che a scriverle oggi fai impallidire qualsiasi Anais Nin; a parte che i punti di contatto tra comunismo e cristianesimo sono tantissimi (vedi Pasolini quello che ne ha fatto); a parte che, se siamo la prima nazione al mondo in fatto di arte lo dobbiamo ad alcuni genii che sentivano strane voci (e se il risultato è quello... chissenfrega se era San Giuseppe o i Rolling Stones); a parte che Pascal & company; trovo che oggi i nemici del laicismo siano tre: 1. il Vaticano, che però - nell'evangelizzazione anche forzata - trova la sua ragion d'essere; 2. I laici devoti; 3. Gli atei fanatici; la laicità, è vero, si definisce per opposizione e non ne staremmo a parlare tanto se non vedessimo tutti i giorni ingerenze della religione nella nostra vita pubblica e privata. Quando si chiede di esentare la Chiesa dall'Ici scattano, e giustamente, le antenne della laicità. Perchè Dio deve essere un lasciapassare, un privilegio? Io non credo in Dio, non me ne vanto ma nemmeno mi disistimo. E' un dato di fatto. Ho strumenti diversi per la lettura del mondo, tutto qui. Gli stessi che, tuttavia, mi fanno preferire scrittori laici a quelli influenzati dalla religione, perchè le storie dei secondi lo so già dove finiscono. La laicità alla francese (che tra le cose francesi conquista il secondo posto nella mia classifica personale, dopo il french kiss) mi rincuora; ma nello stesso tempo spesso vedo rischi uguali e contrari al fanatismo fondamentalista. Quello della sopraffazione. Intendiamoci, non sono per la tolleranza a tutti i costi. Ma non ci sono dubbi: la cultura cattolica, svuotata di aureole e poteri magici, è una cornucopia.
Trovo, però, nello stesso tempo che il questionario sia parecchio brutto. E in alcune parti anche provocatorio. Lo dico da giornalista: "La laicità evita i problemi?", "Le religioni sono per te un arricchimento della società o una fonte di problemi?" mi sembrano domande tendenziose e mal poste. Non si può essere manichei, davanti a un argomento simile. Forse, francesca, sei stata fin troppo laica a proporlo.
PS. filosofico: per definizione un laico (che poi laico non vuol dire niente, direi... un agnostico) la fede è superstizione. Perchè se attribuissimo valore a quel "sentire Dio", anche noi laici dovremmo credere.
A parte che nella Bibbia, nonostante una scrittura un po' minimalista (e quello disse, e quello fece) c'è grandissima poesia (Cantico dei cantici) e delle scene di sesso che a scriverle oggi fai impallidire qualsiasi Anais Nin; a parte che i punti di contatto tra comunismo e cristianesimo sono tantissimi (vedi Pasolini quello che ne ha fatto); a parte che, se siamo la prima nazione al mondo in fatto di arte lo dobbiamo ad alcuni genii che sentivano strane voci (e se il risultato è quello... chissenfrega se era San Giuseppe o i Rolling Stones); a parte che Pascal & company; trovo che oggi i nemici del laicismo siano tre: 1. il Vaticano, che però - nell'evangelizzazione anche forzata - trova la sua ragion d'essere; 2. I laici devoti; 3. Gli atei fanatici; la laicità, è vero, si definisce per opposizione e non ne staremmo a parlare tanto se non vedessimo tutti i giorni ingerenze della religione nella nostra vita pubblica e privata. Quando si chiede di esentare la Chiesa dall'Ici scattano, e giustamente, le antenne della laicità. Perchè Dio deve essere un lasciapassare, un privilegio? Io non credo in Dio, non me ne vanto ma nemmeno mi disistimo. E' un dato di fatto. Ho strumenti diversi per la lettura del mondo, tutto qui. Gli stessi che, tuttavia, mi fanno preferire scrittori laici a quelli influenzati dalla religione, perchè le storie dei secondi lo so già dove finiscono. La laicità alla francese (che tra le cose francesi conquista il secondo posto nella mia classifica personale, dopo il french kiss) mi rincuora; ma nello stesso tempo spesso vedo rischi uguali e contrari al fanatismo fondamentalista. Quello della sopraffazione. Intendiamoci, non sono per la tolleranza a tutti i costi. Ma non ci sono dubbi: la cultura cattolica, svuotata di aureole e poteri magici, è una cornucopia.
Trovo, però, nello stesso tempo che il questionario sia parecchio brutto. E in alcune parti anche provocatorio. Lo dico da giornalista: "La laicità evita i problemi?", "Le religioni sono per te un arricchimento della società o una fonte di problemi?" mi sembrano domande tendenziose e mal poste. Non si può essere manichei, davanti a un argomento simile. Forse, francesca, sei stata fin troppo laica a proporlo.
PS. filosofico: per definizione un laico (che poi laico non vuol dire niente, direi... un agnostico) la fede è superstizione. Perchè se attribuissimo valore a quel "sentire Dio", anche noi laici dovremmo credere.
PaoloP: "Sono le chiese che rifiutano a priori il contatto con l'altro! Altro che apertura ecumenica." Non tutte. Gli Anglicani, ad esempio, o molti protestanti "storici" sono piuttosto aperti all'ecumenismo - in alcuni casi anche alle altre religioni non cristiane, o alla spiritualità laica. Non confondiamo i cristiani con i cattolici, grazie.
E un'ola per Francesca. Si può, prof? ;-)
(Ah, già, il questionario:
1. Sei credente?
Sì.
2. Se sì, quale religione?
Cristiana, protestante riformata. (No, non credo nel libero arbitrio.)
3. Le religioni sono per te un arricchimento della società o una fonte di problemi?
Tutte e due. Ma preferisco una società più ricca e più problematica a una più unifome anche se con meno problemi. Tant'è che ho sposato un ateo razionalista - ma questa è un'altra storia.
4. Sei indifferente alla religione delle persone che ti circondano?
No, è una parte della loro vita e quindi mi interessa - quanto mi interessano loro. Cerco di non farmi idee a priori su qualcuno perché è membro di una religione, però.
5. Se no, quali segni visibili di queste differenze vi disturbano?
Le differenze non mi disturbano. Mi disturbano i tentativi di uniformare, o di mettere a tacere.
6. La laicità evita i problemi?
Alcuni li evita, altri li rende più trattabili. Come le buone maniere.
7. Che cosa è la laicità, in una frase?
No, è troppo tardi per chiedermelo. E ho ancora i compiti da consegnare per domani.)
Scusate lo so ke risulterò didascalica xò sia Rota ke Antonio hanno compiuto lo stesso errore:
nella Bibbia NON c'è assolutamente nè Gesù ke cammina sull'acqua e men ke meno il Cantico dei Cantici d s.Francesco (bellissimo).
Entrambi fanno parte del Nuovo Testamento, x intenderci quello degli evangelisti e NON della Bibbia, alla quale appartiene il Vekkio Testamento o altresì detto Pentateuco (5 libri: Genesi Esodo Levitico Deuteronomio e Numeri).
Ma la Bibbia è anke kiamata Tanach Ta - Na - Ch è l'acronimo di Torah - Neviim - Chetuvim. Torah è la legge. Neviim = Profeti (libri dei). Chetuvim = Scritti (dal verbo ebraico lichtov = scrivere).
Potrei scendere in dettagli (io le avevo studiate x il Bat mizvà ovvero la cerimonia dell'entrata della ragazzina nel mondo ebraico e nella comunità e alla scuola ebraica d Milano ke ho frequentato x 13 anni), queste cose sono interessantissime x ki è aperto mentalmente e curioso semplicemente d conoscenza. E sia kiaro ke la nostra insegnante d storia dell'arte era grandiosa e io so tutte le storie d Santi santini e santerelli e mi piacciono molto x' mi aiutano a comprendere meglio l'arte d1 certo periodo (mica tanto piccolo eh!) e a capire meglio la società attuale.
Dicevo potrei scendere in dettagli ma scritti così sono monotoni e la qualità del contenuto nn merita 1 mio post lungo e monotono x cui v risparmio.
SIA KIARO KE KI PARLA E' LA 1a KE ANKE SE VUOL CONOSCERE TUTTO D TUTTE LE RELIGIONI E' ASSOLUTAMENTE X 1 STATO LAICO.
Lo Stato proprio a tutela delle religioni e delle diverse culture (e a tutela d se stesso!) dev'essere laico.
W i matrimoni gay (no nn i pacs, proprio i matrimoni), l'eutanasia, la ricerca sulle cellule staminali embrionali etc etc..In queste cose sono mooooolto RADICALE.
1 bacio Francesca e fai qsa... Falli crescere i tuoi ragazzi, puoi farlo. Io nella top five delle persone ke mi hanno aperto la testa e mi hanno dato 1 marcia in+ dal pdv intellettuale ho ben 3 Professori del liceo (nello specifico Arte, Storia&Filosofia ed Ebraismo)
A "restodelmondo": bellissimo il tuo punto 3.
Anke il resto del commento mi piace molto x carità, ma il punto 3 m'ha dato 1 ottimo spunto d riflessione, grazie.
kikka, non ti mettere a fare l'esegeta.
(a parte che franceschiello dettò il cantico delle creature, non dei cantici. ma vabbè)
hai idea dei riti dionisiaci? dei misteri eleusini? della dea? della lotta fratricida per l'amore carnale di essa, loro madre, lotta che si rinnova ogni anno e ogni anno uno dei due fratelli muore ucciso dall'altro? e che arriva direttamente ai giorni nostri con la lottra fratricida di remo e romolo (o remolo e romolo, visti i tempi)
e scrivo "giorni nostri" con cognizione di causa, ma devo sottolinearlo perché, ahinoi, sono appunto i tempi di remolo
il mito è quasi più antico del mare.
sapere di che si tratta è bello. affidarvi la propria esistenza come popoli può essere mortale, se non viene contestualizzato e non logicamente, ma con il cosiddetto cuore. la fede cieca fa i popoli morti. il rito e il mito li aiutano, un po'.
più importante del mito è l'aria, è l'acqua. e l'acqua, si sa, è nel mito.
ma a che serve.
come dicevo a francesca: lotta persa.
(una sola cosa mi ha sempre incuriosito del mito ebraico-cristiano: se a sodoma facevano quelle cose lì,
a gomorra
che se faceva?)
Giorgia: Grazie. :-)
Sulla Bibbia: per un cristiano la Bibbia è Antico *e* Nuovo Testamento. Quindi, se trattassi di pittori di tradizione cristiana potrei dire che - ad esempio - la Natività di Gesù è un "racconto biblico" (mettendomi "nella testa" del pittore); mentre se discutessi di storia delle religioni specificherei "del Vangelo di...".
Peraltro, quali libri vanno nell'Antico Testamento (e in quale ordine) dipende dalla Chiesa di appartenenza...
(Qui una bella tabellona, non ho controllato quanto precisa:
http://en.wikipedia.org/wiki/Table_of_books_of_Judeo-Christian_Scripture )
hai ragionissimo, mi son confusa:
il Cantico dei Cantici sta nella mia d religione (ebraica) e l'ha scritto Re Salomone...
D tutto il resto me ne avevi parlato tu ma nn ne conosco i dettagli...
X quanto concerne Gomorra.. Uhhh se ce n'è... ;o)
Forse sono OT ma questa cosa la volevo proprio dire a qualcuno e questo post mi sembra il luogo adatto...
in vita mia ho viaggiato pochissimo, ma il posto che mi ha più colpito è stato Cipro Nord.
A Famagosta c'è una cattedrale gotica che è stata trasformata in moschea, e io, cattolica credente, ho trovato molto raccoglimento in quel luogo e l'ho trovato affascinate...
posso criticare il ristorante creato nell'abbazia si bella pais, ma in fin dei conti a milano c'è il gattopardo.... bleah
mi ha fatto molto male vedere il papa che guardava sconcertato le foto delle chiese sconsacrate a Cipro Nord... cosa vuol dire?
anche i cristiani mettevano le loro chiese negli ex templi pagani... il mio paese natale è pieno di chiese rupestri impiantate su templi (c'è ne una dedicata alla madonna che era un tempio di venere, ad esempio... tre l'altro la storia di quella chiesa è strepitosa!)
Contro il Vaticano tutti Leoni
... Al primo Imam giù a Pecoroni
"Contro il Vaticano tutti Leoni
... Al primo Imam giù a Pecoroni"
Slogan piccoli piccoli per persone piccole piccole...
matrimonio omosessuale?
matrimonio omosessuale è un'ossimoro.
matrimonio=unione di un uomo e di una donna che si impegnano, davanti a un’autorità civile o ecclesiastica, a una completa comunione di vita nel rispetto dei reciproci diritti e doveri-demauro paravia online-