Che dire? Era ora, anche se so già che le ritirerà per "senso dello Stato", "autorevolezza della mia persona" e altre piacevolezze del genere. Cossiga non è nuovo ad iniziative del genere, ma si limita alle parole: il suo ego non gli permette di non esternare, e sa benissimo che, qualora si dimettesse, non avrebbe più alcuna voce in capitolo.
Non illudiamoci, quindi: ci ripenserà.
Sono assolutamente daccordo. se dovesse dimettersi probabilmente non potrà sentenziare ogni giorno su tutto e su tutti come ha fatto per tanti anni. Ma resterà in ogni caso un "signor nessuno".
Senza questo "signor nessuno", come lo definisce Dario, probabilmente il governo rischia di cadere o si fa un bel rimpasto e ci ritroviamo peggio di come stiamo, con il grande centro e l'UDC a governare insieme a DS, Margherita e robaccia simile.
Per il momento, almeno fino a quando qualcuno (ma chi?) non abbia rimesso in agenda la legge elettorale, sarebbe meglio che Cossiga restasse dov'è e continuasse a votare al senato come deve.
Non sono d'accordo con te, Adimant: il voto di Cossiga è ininfluente: anche ammesso che Unione e CDL siano alla pari, ci sono Scalfaro, Moltalcini, Colombo, Ciampi che hanno sempre votato col centro sinistra (157+4=161), quindi non ci sono problemi di numeri. E poi Cossiga non è affidabile: c'è il rischio concreto che voti con gli altri, e quindi è solo una mina vagante, che potrebbe esplodere da un momento all'altro.
Ma tanto, questa è solo una discussione meramente accademica: non se ne andrà, vedrai...
Ah, tanto per gradire: poche righe prese dal sito di Repubblica pochi minuti fa.
"24oreInviaStampaRoma, 12:18
COSSIGA: IN POLEMICA CON CIAMPI GIA' SI DIMISE NEL 2002
Gia' nella primavera del 2002 Francesco Cossiga si dimise da senatore a vita in polemica con l'allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, e allora come oggi annuncio' di lasciare l'assemblea di Palazzo Madama ma non la politica. In una affollata conferenza stampa di quattro anni fa Cossiga annuncio': "Mi dimetto contro il Capo dello Stato" ed al Quirinale invio' una lunga missiva in cui accusava Ciampi di non averlo difeso dalle "intimidazioni" della Procura di Potenza che si occupava in quel periodo delle indagini sulle tangenti Inail. Furono dimissioni "irrevocabili" del "Picconatore" annunciando che non avrebbe piu' messo piede al Quirinale neanche per la festa della Repubblica del 2 giugno. In quella occasione i costituzionalisti si sbizzarrirono sulla possibilita' che un senatore di diritto possa dimettersi o meno. L'assemblea di Palazzo Madama prima dell'estate di quell'anno venne chiamata ad un lungo dibattito sulle dimissioni di Cossiga e alla fine vennero respinte. Del resto Francesco Cossiga non e' nuovo. Si dimise da ministro dell'Interno dopo l'assassinio di Aldo Moro. Si dimise da Presidente della Repubblica due mesi prima della scadenza naturale del mandato."
"il testo della lettera di dimissioni è stato inviato in copia a tutti i senatori"
Madonna, che odioso spreco di carta!!
Rancido, con numeri così risicati non è improbabile che si finisca per andare sotto al senato (nè ci si può basare sulla Montalcini che, con rispetto parlando, non è 'fisicamente' affidabile). Sappiamo bene che per tenere in piedi questa maggioranza (e per tenerla al sicuro da tutt'altro che improbabili cambi di fronte delle vere mine vaganti) ci vogliono tutti i senatori a vita. Sulle questioni importanti Cossiga non voterà contro (se non l'ha fatto con la finanziaria, quando dovrebbe farlo?). Io spero che resti fino a legge elettorale fatta. Dopo, spero si vada alle urne. Ma la legge elettorale, temo, resterà quella che è.
Per cinismo politico, fossi in Napolitano nominerei subito senatore a vita un fedelissimo di Prodi... Rovati? :-)
Così il voto di fiducia è sicuro e Schifani rosicherà:-)
ma che strano cossiga che si lagna.
ma che strano cossiga che si dimette.
ma che strano cossiga che son vent'anni che si dimette.
ma che strano cossiga che poi è sempre lì.
ma che strano cossiga che poi continua a lagnarsi.
ma che palle cossiga.
ma 'sti cazzi di cossiga
che napolitano nomini Giovanni Pesce, Rossana Rossanda, Teresa Regard, Mario Fiorentini e Rosario Bentivegna.
cosi' stiamo a posto.
Ha solo sbagliato la dose delle pastiglie mattutine e stà entrando in fase maniacale. Un pò di litio in più e ritira le dimissioni.
la democrazia a colpi di atti di nomina che altro non sono che eredità delle vecchie prerogative regie. grande berja. è vero che per il bene del paese berlusconi dovrebbe crepare, ma neanche uno come berja dovrebbe durare troppo.
ma neanche uno come berja dovrebbe durare troppo
se facciamo a chi arriva primo alla fine ti assicuro che ti lascio vincere e con un larghissimo vantaggio.
intanto vai a dire due ave due pater e due gloria per aver peccato in atti, parole, omissioni.