ricordo, come fosse oggi, il televisore bianco e nero acceso, fuoriusciva la voce di un giornalista che annunciava il suicidio-omicidio di Allende per mano di questo criminale!
la giustizia che non gli è stata resa dagli uomini, arriva in ritardo ma, questa sì che sarà implacabile.
maria
si..vi prego,sollevatelo da quella scomoda sedia e adagiatelo dentro una comoda bara.
NON DIMENTICATE DI CHIUDERLA!!
'sti figli di puttana campano tutti cent'anni e muoiono nei loro letti... inorridisco di fronte alla durata della vita, per esempio, dei gerarchi nazisti, anche loro esempi di fulgide vecchiaie vissute serenamente alla faccia delle loro vittime.
poi dice che esiste un dio...
SI.Non riesco a provare alcun senso di pietà per uno che di umano ha solo l'apparenza.Se esiste giustizia, non dovrebbe riposare in pace, ossessionato dalla scia lunghissima di morti di cui è stato responsabile. Ma vuoi vedere che si riprende e campa oltre i cent'anni?
doveva soffrire!
Spero propria esista
mi spiace che sia morto, avrei preferito vederlo soffrire per anni, auspico grande festa in piazza per le sue esequie
Ma come, è morto?? Io speravo vivesse per almeno 90 anni sbavando, soffrendo come un cane, dormendo avvolto dal suo pannolone pieno delle sue deiezioni...
Scusatemi, in questi casi non esiste l'onore delle armi... avesse almeno pagato per quello che ha commesso... chissà, nell'aldilà si incontrerà con suo amichetto Karol, che gli fece pure la messa privata mentre i suoi sgherri attaccavano gli elettrodi ai coglioni dei suoi "avversari" politici.
Pinochet è vissuto negli ultimi anni a Santiago, accusato di una serie di accuse di violazioni dei diritti umani e frodi nei suoi 17 anni al potere, dal 1973 al 1990. Durante il suo regime più di tremila persone sono state uccise o sono scomparse nel nulla e 28 mila sono state torturate.
No no, è vivo, anche se a malapena; e anch'io gli auguro di campare in queste condizioni ancora a lungo, almeno altri vent'anni, a patto che sia cosciente.
Bella notizia! Che bruci all'inferno ma prima che soffra in terra un altro po'!
Per caso ho visto il mezzobusto di Studio Aperto dare la notizia:
"Augusto Pinochet ex-presidente del Cile è in fin di vita ed ha RICEVUTO L'ESTREMA UNZIONE."
Come dire che buon uomo onesto e pio.
Cazzo, ma ci rendiamo conto di come è ridotta l'Italia, le TV sono in mano ai fascisti, sveglia!
Ha ricevuto l'estrema unzione sì. Non dimentichiamo che quel bravomo di Giovanni Paolo II era amico suo, al punto da mandargli gli auguri per le nozza d'argento con lettera autografa.
"Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza e non la ragione."
(Salvador Allende, 11 settembre 1973)
Moreno e Persio, la chiesa cattolica, come principio generale, non nega l'estrema unzione a nessuno, privando questo sacramento di ogni tipo di giudizio sull'operato della persona.
Persio, non sapevo della lettera di Giovanni Paolo II, è davvero terribile, ho trovato un po' di riferimenti in rete e lascia davvero sconvolti per il completo disinteresse della chiesa nei confronti delle torture che quest'essere ha inflitto al popolo cileno.
Vorrei, inoltre, ricordare la data della salita al potere in Cile di quest'uomo finalmente in punto di morte: 11 settembre 1972. Giusto per ricordare che il vero 11 settembre da commemorare, quello in cui davvero la democrazia morì, spolta sotto gli interessi economici del mondo occidentale, è questo e non l'altro.
Buona morte, Pinochet!
vedo che non sono l'unico ad essersi svegliato bene questa mattina...
Avete letto che bello l'articolo di Sepulveda?
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/esteri/pinochet-cile/pinochet-sepulveda/pinochet-sepulveda.html
Persino chi commette crimini orrendi contro le persone, se chiede perdono (ipocrisia e pazzia oltraggiosa di un valore come questo) deve essere perdonato.
Follia della Fede ed anche giustificazione comodissima per taluni delinquenti "di fede", ma la realta autentica spirituale cmq non ammette di lavarsi le mani del male che si commette contro il fratello (chiunque egli sia) ..
L'estrema unzione non corrisponde certo al paradiso, ma solo alla sua preparazione secondo la Grazia di Dio che lo aiutera, per chi crede, nell'altro mondo, dove si vive dell'Amore di Dio.
Tale aiuto nulla toglie al proprio giudizio, in quanto ognuno non esiste a prescindere dagli altri e la legge di Dio su tutto questo è categorica e, poiche nell'aldila si vive respirando dell'Amore di Dio, le pene per chi è incapace di amare sono infinite....
Credo di essere stato travisato (anche grazie al commento successivo di Persio), la Chiesa spesso viene a patti coi dittatori per spirito di sopravvivenza mantenendo rapporti formali buoni, a volte proteggendo contemporaneamente i dissidenti (ad esempio: un socialista anticlericale come Nenni era ospite in Vaticano durante l'occupazione tedesca).
Il mio accento voleva essere su come è riportata la notizia da parte del TG di Sua Emittenza, omettendo la valutazione sul dittatore sanguinario a favore di un perbenistico accento sull'estrema unzione.
La Chiesa non c'entra nulla.
Precisazione. La chiesa, intesa nel senso della gerarchia ecclesiastica, appoggiò scopertamente Pinochet. Quindi, da questo punto di vista, la chiesa c'entra eccome.
In particolare, KW, il papa Santo-subito, curò di isolare gli esponenti religiosi che, sia in Chile che nel resto dell'America Latina, si opponevano ai regimi sanguinari che tristemente hanno segnato il continente.
Questa non è ideologia, né opinione personale. Si tratta di storia, o se si preferisce di cronaca di poco tempo fa. Non c'entra niente col messaggio cristiano di perdono, né con qualsivoglia panzana fideistica a uso dei gonzi. E', né più ne meno, la politica di collaborazione che la Chiesa ha tenuto nei confronti dei dittatori di estrema destra. Poi, se uno vuol far finta di niente, faccia pure.
E non dimentichiamoci che il papa polacco in quel periodo si riempiva la bocca con la parola "libertà" fomentando e sostenendo la resistenza anticomunista in Polonia, oppure cazziava pubblicamente i gesuiti che collaboravano con i sandinisti in Nicaragua.
La chiesa viene a patti solamente con certi dittatori (e li chiama "uomini della provvidenza")
veramente che un boia del genere crepi a 91 anni e' una pessima notizia.
hai ragione persio, ed è uno dei motivi per cui ho smasso di amare papa giovanni II, devo dire che precedentemente quel papa così ruvido, con la sua storia tanto umana e sofferta alle spalle mi aveva un po' coinvolta, quel suo modo così pittoresco e teatrale di attirare i giovani l'interpretavo come un grande gesto di generosità.
Ma le attenzioni rivolte verso quel criminale di Pinochet e i suoi strali rivolti ai religiosi che in america latina condannavano gli atti di terrore dei despota e dei potentati di turno me lo fecero vedere con una luce diversa e meno luminosa.
maria
Persio il tuo vetero anticlericalismo ha delle ragioni, anche se non lo condivido pienamente.
Il Vaticano evita sempre di affrontare direttamente i governi dittatoriali, anche per poter mantenere il presidio politico in ogni nazione.
GP II andò ad abbracciare pure Fidel Castro.
Che la "vastità" del Cattolicesimo non brilli di coerenza è fuori di ogni dubbio, ma a fornire armi a Pinochet non era di sicuro il Vaticano, bensì i conservatori repubblicani USA, sempre pronti a buttare merda sul Vaticano applauditi dai Radicali di casa nostra.
Se c'è un Cristianesimo pericoloso ora come allora è quello dei dollari del puritanesimo anglosassone a cui piace Dan Brown.
"In particolare, KW, il papa Santo-subito, curò di isolare gli esponenti religiosi che, sia in Chile che nel resto dell'America Latina, si opponevano ai regimi sanguinari che tristemente hanno segnato il continente."
Ok persio, sono d'accordo con te riguardo alle posizioni politiche della Chiesa (anche se la Chiesa ti assicuro che non tutta è di destra, come non tutta è politica...).
Mi dici per cortesia, attraverso documenti, quello che asserisci quando affermi che KW ha "isolato esponenti religiosi in Chile"?
Altro appunto personale, poiche mi piace sempre comprendere le cose senza condannarle a priori:
possibile che a nessuno interessi comprendere meglio quanto appare dall'esterno e si sostiene a spada tratta a conferma del proprio anticlericalismo?
KW ho fatto manifestazioni contro i regimi e da Papa si è opposto alle guerre colonialiste americane, ecc ecc ecc....
Mi sbaglio?
Non capisco, sinceramente, con che coraggio si riesca a contestare la vita (col quel volgarissimo: "santo subito?") di un Papa, scusate, di un uomo come Wojtyla
Quanto al vetero anticlericalismo che mi sarebbe proprio, tutto vero. Grazie per averlo notato.
Quanto al resto, ribadisco, non si tratta di evitare di affrontare direttamente i regimi ma di appoggiarli direttamente. Questo, al di là di ogni dubbio, è quello che KW ha fatto. Ha appoggiato *direttamente* il regime di Pinochet e ha fatto giungere affettuose manifestazioni di amicizia allo stesso. Nello stesso tempo, ripeto, ha isolato *tutti* coloro che, dall'interno della chiesa, si opponevano ai regimi fascisti del sudamerica.
Tutto qui, puro, semplice e chiaro.
Caro Persio,
concordo con te sulla contradditorietà della figura di GP II, che dietro un'immagine modernista nascondeva una politica di assoluto appoggio a posizioni conservatrici, soprattutto in chiave anticomunista, cosa che gli derivava soprattutto dalla propria storia di oppositore al comunismo in Polonia.
Il tuo discorso sull'appoggio *diretto* a Pinochet è un po' tirato per i capelli, ti ricordo che Pinochet sale al potere nel 1969, Woytila diventa papa nel 1979, l'appoggio era americano, non cadere nella trappola di attribuire al papa il lavoro sporco.
Un po' come certa storiografia agiografica atrribuisce al vecchio Karol il merito della caduta del Muro di Berlino, mentre in realtà sarebbe un merito congiunto del collasso interno dell'URSS, dell'appoggio a movimenti capitalistici nei paesi satellite del Patto di Varsavia da parte dell'amministrazione di Reagan e di Kohl per la parte tedesca.
Koan, non sono anticlericale quanto Persio e tendo al rispetto per le posizioni di chi ha una vita spirituale legata a professioni religiose (di qualsiasi genere siano), ma, dopo l'intervento di Persio, ho cercato in rete qualcosa sui rapporti tra Giovanni Paolo II e Pinochet, e ti assicuro che c'è ben più di un generico disinteresse per il regime 'politico' che Pinochet instaurò in Cile.
Già sapevo del mancato appoggio (per non dire condanna) del Vaticano ad una vasto movimento di protesta che negli anni peggiori del regime aveva avvicinato la chiesa locale ei movimenti rivoluzionari, ma se cerchi un po' quello che leggerai in giro è terribile; aperti apprezzamenti da parte del Papa al signor Pinochet, laddove, almeno a parole, tutti le 'democrazie' occidentali lo condanavano già all'epoca.
Koan, il tuo essere cattolico (dalle tue parole mi sembra che tu lo sia) dovrebbe portarti a criticare le posizioni di Giovanni Paolo II, non ad appoggiarle (e non mi tirare fuori il dogma dell'infallibilità perchè quello viene ben dopo i principi di amore universale e rispetto professati da Cristo nei vangeli).
Per il resto, prima toglie il disturbo, meglio sarà per noi, tanto quello cha avrebbe da confessare non lo avrebbe detto mai comunque.
Moreno, una precisazione storica: Pinochet fu al governo (meglio, fu dittatore) dal settembre del 1973 (non 1969).
Sul ruolo degli Stati Uniti nessuna obiezione: la sua ascesa, stando ai documenti desecretati dalla CIA, fu ampiamente finanzaita e sostenuta dagli USA.
Il ruolo del Vaticano non è però neutro come dici: il negare l'appoggio a molti vescovi e sacerdoti schierati contro il regime di Pinochet, i trasferimenti in posizioni dove non era possibile nuocere ed una serie di dichiarazioni pubbliche a sostegno del dittatore sono, di fatto, modi per intervenire in maniera diretta su una situazione piolitica in corso.
Giovanni Paolo II non era certo un diavolo, ma neanche un santo. Ha fatto qualcosa di buono per la sua Polonia, ma è stato anche uno dei peggiori anticomunisti di fine secolo.
Avete tutti ragione ad attaccare la Chiesa, ma a volte la realta è molto piu complessa e non esattamente da come appare di fuori, infatti è fin troppo semplice asserire anche -a questo punto- che la Chiesa sia stata dalla parte di Hitler e via dicendo, mentre le posizioni diplomatiche e tutti i compromessi politici vertono su diversissime situazioni oggettivamente ingestibili.... sebbene opinabilmente ingiustificabili.
Come vi comportereste voi, non avendo molte altre scelte, a trattare con un pazzo criminale per risparmiare e salvaguardare l'incolumita di piu vite possibile, nei limiti evidenti e, purtroppo, inevitabili delle condizioni realistiche esterne?
Oltre naturalmente a quanto gia si sa e alle diverse considerazioni del caso, sarebbe bene approfondire personalmente anche con quanto segue:
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Nel conflitto fra ragion di Stato e difesa dei diritti umani, pur senza plateali favoreggiamenti, il nunzio apostolico avrebbe privilegiato il dialogo con il regime, assecondando l'ipocrita transizione che provoca ancor oggi nel Cile tante lacerazioni. Negli inevitabili scontri con Pinochet, Sodano avrebbe badato a difendere l'istituzione Chiesa più che l'incolumità delle vittime perseguitate dalla dittatura. Certo, erano tempi tremendi. Ed è probabile che l'approccio sfumato dell'ambasciatore di Wojtyla sia servito a prevenire una repressione ancor più spietata.
La lunga permanenza di Sodano a Santiago è coincisa con un processo di spaccatura all'interno della Chiesa cilena. Da un lato le frange più conservatrici del mondo cattolico facevano quadrato intorno alla dittatura in nome dell'anticomunismo. Dall'altro gli ambienti più aperti trasformavano la Vicaria de la Solidaridad nel vero simbolo dell'antipotere. Una divisione che nelle concitate reazioni all'arresto del generale affiora ancor oggi. Oltre la metà dei cattolici cileni teme che la soluzione di processare Pinochet in patria, per la quale si sta affannando il governo Frei, potrebbe rivelarsi una beffa alla giustizia. In Cile né la magistratura militare né quella penale (che anche dopo il ritorno della democrazia si è ben guardata dall'aprire processi alla dittatura) garantirebbero imparzialità di giudizio. E si scatenerebbe una nuova ondata di disordini. Solo un pubblico pentimento di Pinochet - ipotesi considerata inverosimile - introdurrebbe una nota di distensione, scongiurando il rischio che i mai sopiti rancori sfocino inaltrettanti regolamenti di conti.
Da circa sette anni la Vicaria de la Solidaridad, che già dopo il referendum da cui uscì sconfitto Pinochet nell'88 aveva perso la funzione primaria, si è trasformata in un centro documentazione. Attraverso i suoi archivi è possibile ricostruire nei dettagli i controversi rapporti fra una Chiesa di ispirazione progressista e il generale che si richiamava anche ai principi della fede cattolica per giustificare la sua azione disterminio.
Già negli anni Venti la forza della Dc cilena si sviluppa intorno alle attività umanitarie dei sacerdoti che si schierano al fianco dei poveri e lottano contro il latifondo premendo per la distribuzione della terra ai contadini. Una sensibilità immune dagli estremismi della teologia della liberazione, che nel '70 non ostacola l'ascesa al governo del socialista Salvador Allende. In quel periodo, l'arcivescovo di Santiago Raúl Silva Henriquez, cardinale dal '61, accoglie con benevolenza Fidel Castro che prolunga una visita di Stato in Cile per 25 giorni, e al momento del congedo gli regala una Bibbia. Dopo il colpo di stato militare (11 settembre '73), accolto con moderato sollievo anche dalla Dc nonostante il suicidio di Allende, Henriquez prende le distanze dal regime. E il 18 settembre, una settimana dopo il golpe, in occasione della festa nazionale, impartisce una prima umiliazione a Pinochet rifiutandosi di celebrare come ogni anno il Te deum davanti alle autorità dello Stato nella cattedrale, e allestendo la cerimonia in una chiesa meno rappresentativa. Fonda poi l'8 ottobre, insieme ai responsabili delle altre fedi religiose, unComitato nazionale per la pace che si scaglia contro le malefatte del regime. Agli attacchi della stampa e alleminacce dei golpisti, il cardinale risponde alzando il tiro. E a Paolo VI, che disgustato dal clima di terrore gli offre sostegno, risponde che pensa di potercela fare da solo. Se il generale non allenterà la presa, potrebbe incorrere in una scomunica. Ma Pinochet stringe sempre più il Cile nella sua morsa. Si allentano le resistenze, si sfalda anche il fronte religioso. Nel '75 è Henriquez che chiede aiuto a Paolo VI.
Che stavolta si dichiara impotente. La guerra fredda ha procurato qualche consenso internazionale a Pinochet.
Qualche mese più tardi è il tiranno a tentare un'apertura. Dopo l'uccisione d uno dei leader dell'ultrasinistra, un gruppo di marxisti si rifugia nella Nunziatura. E allora Pinochet decide di scrivere al cardinale: questo è un governo cattolico che vorrebbe buone relazioni con la Chiesa. Con lei personalmente non ci sono problemi. Il problema è il Comitato. Il cardinale intuisce che dietro le formalità si cela un ordine. Il generale non tollera più intralci. E il cardinale finge di obbedire, senza abdicare ai principi. Scompare il Comitato e al suo posto, come emanazione della sola curia cattolica, nasce agli inizi del '76 la Vicaria de la Solidaridad. Un rifugio per le vittime del regime a cui vengono assicurati patrocinio legale e assistenza medica.
In aperta sfida a Pinochet, pochi mesi dopo l'arrivo di Sodano a Santiago, Henriquez proclama il '78 anno dei diritti umani in Cile. E indice un convegno internazionale sulla materia. Sodano si defila. E quando arriva un messaggio augurale del papa, minimizza attribuendolo al cardinale di Stato Jean Villot.
I rapporti fra la curia e la chiesa si fanno particolarmente aspri nell'83, decennale del golpe. Henriquez si spinge a definire inumano il programma economico varato da Pinochet che applicando le teorie monetariste dei Chicago's boys ha rimesso in ordine i conti dello Stato sacrificando però i programmi di assistenza sociale per le classi meno abbienti. E la giunta militare sbatte in carcere i tre sacerdoti stranieri che più avevano alzato la voce nelle proteste. Sodano chiede la loro liberazione. E i tre vengono espulsi.Per evitare fratture più traumatiche, papa Wojtyla, tramite Sodano, invita i militari a cercare risposte positive alle condizioni e alle situazioni di violenza. Pinochet, in cerca di legittimazioni, si dichiara in sintonia con le aspettative del pontefice: il governo cileno è impegnato nella creazione di un sistema democratico di ispirazione occidentale e cristiana; il messaggio di Sua Santità è uno strumento prezioso per la realizzazione di questi obiettivi. Ma appena sorge qualche contrasto con la curia di Santiago, si affretta a inviare a Roma Sergio Rillon, il funzionario governativo per le relazioni con il Vaticano, che non manca mai di sottolineare l'irritazione del generale. L'anagrafe dà intanto una mano a Pinochet. Per limiti d'età va in pensione il cardinale Henriquez. E a sostituirlo viene chiamato Juan Francisco Fresno, un arcivescovo più in sintonia con Sodano, che non si sottrarràagli scontri con la dittatura ma li condurrà in modo meno battagliero.
L'84 per Sodano è un anno vissuto pericolosamente. A Santiago, nella parrocchia di San Francesco si invoca la punizione divina contro i torturatori di Stato. Colti di sorpresa, i militari dichiarano guerra alle frange sovversive della Chiesa. E consegnano a Sodano un dossier da inoltrare in Vaticano, in cui si proclamano salvatori della patria.
Scoppia poi la grana dei terroristi del Mir, presunti killer del sindaco di Santiago Carlos Urzia, che attraverso i locali dell'ambasciata francese trovano rifugio negli uffici della Nunziatura. È una brutta rogna per Sodano. Anche se il Vaticano non ha firmato la convenzione sull'asilo politico, ragioni umanitarie sconsigliano la consegna dei ribelli a un governo che non dà alcuna garanzia sulla regolarità di un processo. Sodano chiede che ai quattro venga rilasciato un salvacondotto. I militari si irrigidiscono. E l'ira dell'ammiraglio José Toribio Merino Castro si scaglia verso l'obiettivo massimo: il papa, infallibile nelle cose divine, fallibile in quelle umane
È una mancanza di cortesia, è la prudente replica di Sodano che sulla sostanza però tiene duro e chiede per la prima volta aiuto legale agli avvocati della Vicaria, istituzione che ha sempre percepito pericolosamente estranea alla sua linea diplomatica. Snobbava spesso le sue ricorrenze, alle quali interveniva l'intero corpo diplomatico. E secondo i racconti che circolavano nelle comunità ecclesiali, avrebbe dissuaso un cattolico torturato dal sollecitare l'intervento della Vicaria. Nel braccio di ferro stavolta è Pinochet a cedere.
Dopo circa tre mesi di battaglie legali, i quattro guerriglieri del Mir ottengono il salvacondotto e salgono su un aereo diretto in Ecuador. Ma per Sodano le insidie non sono finite. Il sacerdote francese Pierre Dubois, parroco de La Victoria (quartiere proletario della capitale), e Carlos Camus, vescovo di Linares, creano nuovi attriti col regime, lanciando anatemi dai pulpiti.
Nel 1985 Sodano lancia appelli (ascoltati) per la liberazione dell'attivista dell'opposizione Carmen Hales, sequestrata e picchiata da gruppi di estrema destra. Ed entra in rotta di collisione col governo per gli editoriali anti-Pinochet della rivista cattolica "Mensaje". Ma dopo il fallito attentato a Pinochet nell'86, Sodano elabora una strategia della distensione che culmina con la visita del Papa a Santiago. Ai fedeli che esprimono indignazione, il nunzio assicura che si tratta di una missione esclusivamente pastorale. Ma anche se Wojtyla incontra esponenti dell'opposizione, il clou del viaggio è l'apparizione sul balcone presidenziale del pontefice al fianco del dittatore. La Vicaria viene invece appena sfiorata. Il Papa saluta i suoi dirigenti nel cortile antistante, senza mettere piede nei locali.
Sodano lascia Santiago nel giugno '88. E nell'accomiatarsi si dice preoccupato per «l'attuale situazione del paese, perché vedo che non vi è un profondo rispetto degli uni per gli altri.»
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che il diavolo ti porti, e con te si porti via anche Fidel..
koan mi fai un bignami del tuo ultimo post che sto lavorando e non ho troppo tempo?
Dov'è, Koan, la chiesa dei martiri? Dov'è la chiesa che dai salmi, dai vangeli, dalle lettere degli apostoli che chiede agli uomini di seguire il sacrificio di Gesù Cristo? Si nasconde dietro alle motivazioni dei politici (politicanti direi) come Sodano? Si trincera dietro la scusa che "si fa così per salvare quante più vite è possibile"? Intanto in Cile il Pinochet con cui Sodano e la chiesa cercavano posizioni, diciamo così, di non interferenza, sterminava uomini e donne, torturava, uccideva oppositori politici ed il Papa non trovava niente di meglio da fare che una visita di cortesia al dittatore, laddove lo stesso papa si preoccupava, ogni giorno, senza nessun timore di provocare ritorsioni contro i cattolici, di lanciare i suoi strali contro i cattivi russi comunisti. Tu dici "è probabile che l'approccio sfumato dell'ambasciatore di Wojtyla sia servito a prevenire una repressione ancor più spietata". Ma questo atteggiamento è in aperto contrasto con quanto la chiesa cattolica, nella sua espressione più vera, quella dei vangeli, va professando. Se questi atteggiamenti sono esecrabili da parte dei governi, lo divengono ancora di più da parte di quella chiesa che professa l'avvento del regno di Dio, che sulla carta da così poca importanza ai beni materiali ed in fondo anche alla stessa vita terrena, ma poi si preoccupa di salvaguardare innanzitutto la propria posizione privilegiata, anche all'interno di una sanguinaria dittatura (che sia, questa fascista o sudamericana) ed attacca le dittature solo quando queste contrastano direttamente tale posizione.
La Chiesa cura da sempre i suoi essenziali interessi, e lo fa in modo machiavellico. Quando vede se stessa o il suo progetto messo in bilico da un qualche governo o una qualche ideologia, non esita ad appoggiare la testa di ponte più comoda.
E nei momenti di incertezza, in cui si dovrebbe prendere posizione in modo netto, la Chiesa tace o al massimo si fa flebile. Guerre mondiali docunt.
La Chiesa cattolica, come istituzione gerarchica, non ha mai dimostrato un briciolo di coraggio.
Adimant sono con te e non posso condividere quanto ha fatto e fa, in determinate condizioni, la Chiesa. Io preferisco il ramo francescano o almeno quello di chiunque viva il Vangelo, senza neanche il bisogno di raccontarlo.
Il mondo maledetto che purtroppo viviamo è politico e guerrafondaio, mentre -come Cristo disse- la giustizia soffre persecuzioni imperdonabili!
Capisco solo che le situazioni sono molto piu complesse di quanto non appaiano se viste solo dall'esterno.
I compromessi mi fanno schifo, sempre, ma cerco cmq -nei limiti del possibile- di comprendere tutto quanto esiste e possa celarsi dietro ogni realta di fuori, piu che rilevare semplicemente la salvaguardia dei propri interessi e delle proprie posizioni istituzionali ecclesiastiche.
Dove questo accade, come cattolico non posso essere in nessun modo dalla stessa parte. Dove questo significhi SALVARE la vita di tante altre persone, comprendo che sebbene sia una posizione esternamente criminalizzabile, sia anche una posizione UMANAMENTE comprensibile: la quale motivazione UMANA, piu che istituzionale (trattandosi del Chile!) cmq non mi sento di giustificare categoricamente e a spada tratta come molti (dai politici ai religiosi e fino ai laici) puntualmente fanno rispetto alle proprie convinzioni.
Io non mi sarei comportato esattamente cosi, ma ribadisco la complessita di una situazione delicatissima e molto combattutta su piu versanti da parte della Chiesa, checche se ne dica...
Perdonatemi, ma in tutta coscienza, la penso cosi, sebbene cmq: NON CONDIVIDA!
PS: prefe mi trovo al lavor anch'io, sebbenne oggi stia molto "tergiversando" circa le mie responsabilita...
PROCESSI - Pinochet, che ha compiuto 91 anni lo scorso 25 novembre, ha festeggiato il compleanno con una dichiarazione in cui si è assunto "la responsabilità politica" del colpo di stato militare del 1973 che lo aveva portato al potere, dicendo che l'obiettivo era di fare del Cile "un grande paese ed impedire la sua disintegrazione". L'uomo è malato da diversi anni e nella dichiarazione, che è stata letta dalla moglie Lucia, si dà conto delle sue precarie condizioni di salute. L'ex dittatore è stato arrestato diverse volte per i crimini commessi sotto il suo governo, ma non è mai stato processato. Circa 3000 persone sono state uccise o sono "scomparse" sotto la dittatura e 28.000 torturate, dopo che il presidente marxista Salvador Allende è stato rovesciato dal colpo di stato. Migliaia di cileni hanno lasciato il paese in esilio. Un tribunale ha annunciato alcuni giorni fa che Pinochet è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari per l'omicidio di due guardie del corpo di Allende nel 1973. Nel 2000 la Corte suprema del Cile gli aveva tolto l'immunità parlamentare, aprendo la strada ai processi, con l'accusa di essere il responsabile di 75 omicidi e rapimenti. Ma nel 2002 la stessa Corte ha archiviato le accuse, accogliendo la tesi della difesa che l'ex dittatore era troppo malato per essere processato.----somiglia un po al nano
PROCESSI - Pinochet, che ha compiuto 91 anni lo scorso 25 novembre, ha festeggiato il compleanno con una dichiarazione in cui si è assunto "la responsabilità politica" del colpo di stato militare del 1973 che lo aveva portato al potere, dicendo che l'obiettivo era di fare del Cile "un grande paese ed impedire la sua disintegrazione". L'uomo è malato da diversi anni e nella dichiarazione, che è stata letta dalla moglie Lucia, si dà conto delle sue precarie condizioni di salute. L'ex dittatore è stato arrestato diverse volte per i crimini commessi sotto il suo governo, ma non è mai stato processato. Circa 3000 persone sono state uccise o sono "scomparse" sotto la dittatura e 28.000 torturate, dopo che il presidente marxista Salvador Allende è stato rovesciato dal colpo di stato. Migliaia di cileni hanno lasciato il paese in esilio. Un tribunale ha annunciato alcuni giorni fa che Pinochet è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari per l'omicidio di due guardie del corpo di Allende nel 1973. Nel 2000 la Corte suprema del Cile gli aveva tolto l'immunità parlamentare, aprendo la strada ai processi, con l'accusa di essere il responsabile di 75 omicidi e rapimenti. Ma nel 2002 la stessa Corte ha archiviato le accuse, accogliendo la tesi della difesa che l'ex dittatore era troppo malato per essere processato.----somiglia un po al nano
Non sono d'accordo in alcune interpretazioni ideologiche secondo cui la Chiesa fu complice di Pinochet e lo appoggiò.
Non lo contrastò, semplicemente perchè non aveva armi per farlo.
Nonostante la Chiesa si dichiari per principi universali astratti, nel suo comportamento applica rigorosamente i principi della realpolitik.
Non lo contrastò, semplicemente perchè non aveva armi per farlo.
"Armi"? Moreno, il papa ha UNA sola arma a sua disposizione (a meno di non voler davvero considere tale anche la scomunica), e la può usare SEMPRE.
Attenti a non farci accecare dall'ideologia ed attribuire le responsabilità del regime di Pinochet (classica dittatura di Destra appoggiata dagli USA) alla Chiesa Cattolica.
E' un classico dei regimi conservatori dire che loro e la Chiesa sono amici in nome dei valori tradizionali.
La Chiesa ha molte anime, l'intervento di koan anche se lungo spiega bene che anche all'interno della Chiesa Cattolica cilena c'erano gente che si opponeva a Pinochet.
Questo non toglie che la diplomazia vaticana a volte manchi di coraggio e che non si opponga a chi semina morte ed ingiustizia, ma semplicemente a chi le è ostile.
Questa è stata la debolezza della CHeisa nei confronti della Destra nel ventesimo secolo, le scelte sbaglaite sono venute dalla difesa dall'ateismo comunista.
Spero che Sepulveda ci dia la gioia di andare a pisciare sulla tomba del demente, possibilmente in diretta TV.
Moreno, con molta semplicità:
1) io non ho detto (né lo penso) che Pinochet sia arrivato al potere grazie alla Chiesa, non le ho attribuito la responsabilità del suo governo
2) mancare di coraggio, quindi non condannare, è un conto (e, per la Chiesa, una colpa gravissima, esiziale); solidarizzare fraternamente un altro.
O no?
Pinocchietto, al pari di saddam, ceasescu, videla, amin, breznev, madame zedong, kimilsung, milosevic etc. etc. è uno dei tanti dittatori "supercattivi" degli ultimi quarant'anni. Tutto sta decidersi: ci deve essere la pena di morte, va loro augurata la morte, devono essere risparmiati etc. etc.
Io sono abbastanza indifferente al problema, nel senso che sono contrario, in genere, alla pena di morte; ma laddove esiste, se deve essere applicata, beh, questi sono i casi meno "problematici"..
Ovvio che pinocchietto spirerà di suo..come, peraltro, è accaduto ad altri del genere..
Quanto ai conforti religiosi, bah, cavoli loro (in genere, però, mi pare la chiesa sia ostile solo alle dittature che le vietano di avere un ruolo importante nel paese; indipendentemente dal fatto che la dittatura sia sanguinaria).
"Non lo contrastò, semplicemente perchè non aveva armi per farlo"
Tra il non contrastare e l'appoggiare c'è una gran bella differenza, Moreno.
"Sodano aveva lodato il dominio despotico e assassino di Pinochet in Cile con queste parole: “I capolavori possono anche contenere dei piccoli sbagli. Vi suggerirei di non concentrare la vostra attenzione su queste imperfezioni del dipinto, ma sull’impressione generale, che è meravigliosa.” Quando un mandato di cattura per Pinochet fu emesso nel 1998 mentre l’ex ditattore si trovava a Londra, il papa stesso difese pubblicamente il generale fascista cileno."
(tratto da: http://www.wsws.org/it/2005/apr2005/papa-a16.shtml)
Ora, chi non contrasta, semplicemente sta zitto. Chi invece da un lato con la sua massima istituzione in Cile (quello che allora era Sodano), esalta l'opera di Pinochet e con colui che dice di essere il diretto rappresentante di Dio in terra addirittura gli manda gli auguri e tutte le benedizioni del caso per le nozze d'oro (certo che è di sicuro un bravo cattolico se il suo matrimonio è surato 50 anni), di certo è perlomeno complice (se non 'organico', Moreno).
La chiesa come istituzione ha l'unico compito di prendere posizione per difendere i propri principi. Ogni volta che non lo fa viene meno a tali principi. La Chiesa cattolica (intesa come il Vaticano e tutto quanto gravita attorno ad esso) viene meno ai propri principi troppo spesso e quasi sempre per difendere dittatori o simili.
Dedalus ha sintetizzato un mio pensiero, vedendo il bicchiere mezzo pieno:
"in genere, però, mi pare la chiesa sia ostile solo alle dittature che le vietano di avere un ruolo importante nel paese; indipendentemente dal fatto che la dittatura sia sanguinaria"
La mia versione è del mezzo bicchiere vuoto:
La Chiesa si dimostra tollerante verso le Dittature che le permettono di avere un ruolo nel paese.
"dittaura e religione fanno l'orgia sul balcone / dittatura e religione fanno l'orgia /
Santiago del Cile / padre tuo figlio dov'e'?"
era il 1988
Che muoia, ma non subito. Prima deve agonizzare a lungo, come il suo maestro di macelleria anticomunista Franco.
FINALMENTE VICINI (prima o poi!!...) ALL'ESTRADIZIONE SUPREMA E CONCLUSIVA, NELLA LEGITTIMISSIMA GIURISDIZIONE DI COMPETENZA DI UNA TALE BELVA:
L'INFERNO!!!
mi fa schifo anche solo pronunciare il nome di pinochet... non dico poi vedere la sua foto...
Preferisco ricordare il volto, la voce, le parole e lo straordinario esempio del compagno salvador allende, un socialista vero (così diversa la sua morte dall'uomo di predappio...)
... Andato... Pace (?) alla sua animaccia nera...
... Giustizia avrebbe voluto che venisse giudicato per le sue azioni mentre ancora era in vita... Si spera solo che adesso che non c'e' piu', venga meno il falso pudore che ha velato le molte verita' sgradevoli legate a quest'uomo.