Mi ci riconosco profondamente!
Vul dire che sono "schierato" con i "giustizialisti"? :~)
"Ma una società civile matura non ha una "parte" prestabilita. Non dobbiamo averla noi giornalisti, devono imparare a non averla gli elettori. Ci si può schierare, al massimo, il giorno delle elezioni, quando si deve decidere per chi o contro chi votare".
Rompo le palle io, :-))) su quest'analisi che mi sembra un po' forzata. la società italiana ha dato anche grandi prove di maturità in età repubblicana (diritti civili, il recente No alla "devolution", il rifiuto della lotta armata per esempio... Certo paga ancora le conseguenze del Ventennio, e probabilmente questo spiega anche come mai da noi non si decide che cosa votare al giorno del voto, di solito. Però da dire che paga le conseguenze di una dittatura a dire che è una società immatura e inferiore ad altre ce ne passa ... con tutto che fa incazzare anche di brutto il ns. Paese..
Per il resto mi sta bene, anzi, di più. Peraltro la maggior parte degli abusi poi è proprio un'altra conseguenza in parte del regime, in parte di retaggi di prima, medievali...
Sui media in particolare, che piacciano o meno ma "modellano" qualsiasi democrazia, una legge contro il conflitto d'interessi urge e in modo esteso, non solo anti berlusconiano..
Carolina
nel mio caso, su questo argomento si sfonda una porta aperta..., non ho un partito preso, decido di volta in volta se mi sta bene o meno ciò che fa il governo... e se non mi sta bene non lo nascondo...!!
ma quanta gente è pronta a fare lo stesso...???
quanti sono quelli davvero non schierati...???
e quanti invece sono pronti a difendere la propria parte anche se indifendibile...???
senza contare, quelli che ti danno del giustizialista a prescindere, quelli che bisogna difendere i diritti(del più forte, se non quelli del ladrone corrotto di turno...!!!), ecc, ecc...
Facciamola pagare, si, però a quello che s'arricchisce di ogni click: beviamo solo Chinotto per l'Anarchia e ogni Libertà, non solo quella di essere il più forte, intanto, tra i commensali nel governo, qualcuno che lotta c'è, teniamo alla larga i filibustieri e viva le mamme e le troie senza età.
Carol, dissento.
Queste prove di maturità che tu citi sono, almeno le più recenti, prove di fedele tifoseria.
Il punto è che noi "giustizialisti" siamo minoranza nel paese.
Rompiamo le palle e va bene; rompiamo le uova un po' più forte e dietro Mastella troveremo Bellachioma.
Ci rimane solo la possibilità di giocare su quel residuo di ipocrisia che rappresenta l'ultimo afflato morale di una classe politica di serie B alla guida di un paese di serie C.
Vedrò di procurarmi Micromega 10/2006, comunque ho un'idea abbastanza pessimistica di come si evolverà la politica in Italia nel prossimo futuro. Mentre fino agli anni '70 era molto più semplice suddividere la gente in pochi gruppi ben distinti e omogenei, individuando delle ideologie chiare e rappresentabili da altrettanti partiti, col passare degli anni è diventato sempre più difficile fare questo. Ormai ognuno ha le proprie idee, che sono un "patchwork" di parti del programma di vari partiti, e spesso alcune idee non sono nemmeno rappresentate da alcun partito. Ad esempio sulla mia scaletta delle priorità ne ho tre che spiccano su tutte: la lotta all'evasione, le spese per la ricerca, l'istruzione pubblica e l'innovazione (temi normalmente appartenenti ai progressisti), e la questione morale e della legalità (temi normalmente appartenenti ai conservatori moderni). Un partito che mi rappresenta non c'è, visto che gli uni e gli altri hanno ripetutamente stuprato questi tre temi, per cui mi devo accontentare di votare per quelli meno distanti dal mio sentire.
Il mio timore (diciamo pure la mia certezza) è che dovremo sempre più adattarci alle insipide e ambigue idee dei moderati, sperando che almeno una piccola parte dei temi che ci stanno a cuore venga considerata.
Travaglio ha spiegato benissimo perché il movimento dei girotondi si è ripiegato su sé stesso. Oltre ad esigere dalla classe politiche il rispetto di un codice di condotta non va. E da fenomeno di protesta e emersione alla luce del sole dello scontento degli elettori rispetto alla distanza della politica, non riesce ad evolvere in soggetto vero e proprio, con un'autonomia, un progetto, un'organizzazione. Che sono dei passaggi inevitabili per darsi una costanza e non vivere sull'onda del momento.
Se mettiamo a 0 il singolo cittadino che impreca a cena contro il sistema ladro che lo tartassa. I girotondi sono arrivati a 3 o a 4, ma non hanno fatto lo scatto ulteriore - per niente banale sia chiaro - di arrivare a 5 o 6 cominciando a fare politica vera e non dipendendo dalla sola contrapposizione con la classe dirigente.
Questo aspetto Travaglio non lo vede proprio, anche perché viene da una visione liberale e incentrata sull'individuo che non lo aiuta a comprendere la dimensione collettiva del dare battaglia. E quanto ad autocritica sta messo peggio di Flores, che l'accenno a chiedersi in cosa si è sbagliato e in cosa si può migliorarsi non è la prima volta che se lo pone.
Dove Travaglio invece si trova avvantaggiato rispetto al militante medio di sinistra, è nel formulare quale dovrebbe essere nello scenario post-ideologico il rapporto più disinvolto tra cittadino e appartenenza, visto che la militanza e l'appartenenza non ce l'aveva comunque o la sentiva meno. Su questo credo che faccia delle osservazione di partenza giuste e su cui non molti hanno provato a interrogarsi. Ma poi sbaglia nel far scivolare il rapporto maturo e distaccato dell'elettore nello scetticismo a priori, tramutando la vecchia appartenenza incrollabile e acritica di un tempo nella sua caricatura contraria, cioè la paranoica denuncia di tutto e di tutti.
Questa non è maturità. Maturità per un cittadino elettore moderno dovrebbe significare prendersi carico di parte della responsabilità sociale che prima era interamente demandata ai partiti di massa. I partiti di massa non sono più tali, conservandone le strutture verticali e senza più avere robuste radici di penetrazione nel corpo sociale. Anche perché alla base è la massa stessa che è scomparsa, sostituita da persone più benestanti, più istruite, più informate, meno omologate nelle necessità e nei bisogni.
Il nodo sta tutto qui. I due estremi non combaciano più e il meccanismo della rappresentanza stride.
Ma se il cittadino, o i gruppi di cittadini, vogliono avere più spazio devono conquistarselo. Devono trasformarsi in cittadini attivi. Il cordone ombelicale dalla politica mamma protettiva e papà paternalista si deve rompere non solo nell'adesione incondizionata, ma anche nella contestazione incondizionata, nel far dipendere tutti i propri malanni dall'autorità istituzionale.
Sto padre va simbolicamente abbattuto per crescere. Però poi basta governo ladro se ti fai un taglietto al dito, o se hai incassato un due di picche, eh.
dopo il commento di Tonino, non posso che non fargli i complimenti!
Io direi che è una fortuna che i girotondi non abbiano fatto lo scatto ulteriore di cui parla Tonino. In tal modo son rimasti dei puri. Nel momento in cui dovessero diventare, (o fossero diventati) dei soggetti politici veri, reali, duri, avremmo avuto il De Gregorio della situazione che, fuoriuscito dal nulla sarebbe così bravo da mettersene a capo, per poi, col tempo, venderli e vendersi. Non esistono i soggetti politici onesti e che contano qualcosa.
Concordo con tonino.
I girotondini non sono riusciti ad uscire dalla logica della contestazione sessantottina in chiave moralistica e della sua peggior deriva demagogica.
Non si sono proposti come alternativa, hanno saputo dire solo: chi governa è ladro.
Si son ben guardati dal proporsi come governanti della società nel suo complesso, al più si sono inventati battaglie di bandiera su alcuni temi alla maniera del Partito Radicale.
Sono assolutamente d'accordo con Travaglio. Invito tutti i lettori di questo blog (qualcuno in particolare-->ciao geppo, come stai?) a riflettere attentamente sul contenuto e sulle conclusioni di questo articolo...
Forse qualcuno dovrebbe veramente uscire da questo equivoco che tutto ciò che viene da sinistra è figlio quantomeno della buona fede e tutto quello che viene da destra è figlio dell'imbroglio.
Carolina: l'italia paga ancora il ventennio? Ma quando mai? Sono queste le affermazioni che fanno si che il punto non venga mai centrato. Cosa c'entra il fascismo, lo sai solo tu. L'Italia paga la prima repubblica che non è ancora finita e la continuera a pagare finchè non si avrà il coraggio di condannare i comportamenti a volte sbagliati, a volte proprio criminali della nostra classe politica. A prescindere dallo schieramento.
Depejo: i girotondi sono rimasti puri? Ma per cortesia! Fossero stati puri si sarebbero precipitati in piazza contro l'indulto e la metà dei provvedimenti di questo governo. Invece si sono dimostrati i soliti "tifosi" di una determinata parte politica..
"Wake uuuup! Waakee uuup!!" (Rage Against the Machine)
"Anzitutto il diritto a contestare e a rompere le palle".
Già, e poi?
Pino, la posizione referendaria era molto più fideistica a destra che a sinistra. a parte che la destra ha messo su più che altro slogan e su quelli poteva in buona pace contare, mentre la sinistra ha molte più persone che cercano d'informarsi.. ma se avessi seguito la parrocchietta diciamo solo io, qui a Milano, dove la sinistra di vertice faceva nulla contro la devolution un po' perché forse prevedeva già di vincere, ma un po' perché è stata tutto un mese e mezzo a litigare intestinamente sulle amministrative... mi sarei astenuta.. e invece mi son letta le cose, ho fatto il possibile in prima persona per far valere le ragioni del NO e per contrastare la propaganda di destra, e ho votato NO.
TreviZeroSei, tutti i problemi evidenziati qui e anche nel tuo intervento rimandano a un retaggio del fascismo: il fatto che i partiti non abbiano più la base "proletaria" ma una "base" più benestante istruita etc... non dimostra affatto che non esista gente ignorante e sfruttata... anzi...a Milano è quella più fanatica di destra spesso... e non solo a Milano... quindi? quindi da dove vengono 'sti modi di guardare (circa) ai problemi sociali? che cosa non va realmente nel "liberismo"? ehm... e potrei continuare... quali sono gli slogan che usano i partiti di oggi? quali linee economiche e sociali corrispondono zone rosse e zone nere e via dicendo... in sintesi per me senza guardare alla storia e alla geografia più che grandi innovazioni ci si presta a grandi (anche auto)imbrogli, a volte pericolosi anziché no.
Poi mentre su tutto il resto del discorso ho detto che condivido questo post, che caspita c'è di male o d'immaturo a decidere il voto non il giorno delle elezioni? se ci si pensa di più? ed essere una società che funziona così va bene o benino o è da esportargli la democrazia?
se ci pensi anche Travaglio (come me per il Senato) ha votato Di Pietro - garantisco, per me un voto che più "pragmatico" non si poteva... - per poi trovarsi De Gregorio...
Carolina
A Milano e' nato un movimento indipendente chiamato "viveremilano" che e' nato slegato dai partiti proponendo idee e progetti pratici di vivibilita' per la citta'. Il leader e' Cesare Fracca.
Cesare Fracca si e' autofinanziato e si e' candidato a sindaco di Milano prendendo circa l'1% dei voti.
Quello che e' mancato a Fracca e' stato l'apparato partitico della siistra e i milioni della Moratti.
I partiti in Italia sono finanziati dalle nostre tasse e questa e' una piu' grande ingiustizia, soprattutto perche' gli Italiani hanno votato contro il finanziamento pubblico dei partiti.
Se non nasce un'alternativa onesta a questa sinistra, nel giro di pochi anni diventera' famelica e corrotta come la DC visto che i porci dell'altro schieramento sono impresentabili e che i milardi degli industriali stanno entrando a piene mani anche nelle casse della sinistra.
Tonino: "Maturità per un cittadino elettore moderno dovrebbe significare prendersi carico di parte della responsabilità sociale che prima era interamente demandata ai partiti di massa". Dissento totalmente su questo. Intanto la responsabilità sociale è (cioè, "dovrebbe essere") a carico dell'istituzione. Altrimenti finiamo con banco Alimentare 2, 3, 4, 5 la Vendetta.
Un altro argomento su cui dissento è l'immagine di paranoico che assegni al cittadino dipinto da Travaglio. Io lo intendo come persona vigile, critica, intellettualmente libera, soprattutto non disponibile ad approvare a prescindere. Qui a Milano siamo riodotti con una classe politica sgangherata, incolta, incapace di proporre idee e persone (pensa solo alla misera vicenda delle candidature a sindaco di entrambe le parti). E' paranoia aspettarsi niente di buono da - per citare un nome a caso - un Mirabelli che non ha mai prodotto nulla di politicamente decente in vita sua? E' paranoia aspettarsi che un De Corato si occupi solo di costruire cosi di cemento, pro domo propria? Il controllo non è paranoia, è il risultato della consapevolezza che ormai i rappresentanti in realtà rappresentano solo se stessi e la loro rete di potere. Partiamo da questa base e individuiamo le persone valide.
Achab: "e poi?" E poi, democrazia partecipata. Fare cose utili. Comunicare. Creare reti. Aggregare consenso. Presentarsi alle prossime con una forza di persuasione sulla politica che derivi dall'essere gruppo coeso. Servono voglia di fare e senso civico. Ti faccio un esempio: i rischi del traffico sono noti da tempo. La politica è intervenuta solo battibeccando, passando da Goggi che sconsigliava la bici in città a Croci che parla, spende soldi in ricerche dall'esito scontato, non fa sostanzialmente nulla. I cittadini hanno fatto molto: le ciclofficine, il Bicyclefilm festival, Ciclobby, Critical Mass, San Lazzaro, gli incontri di Circolo Archimede, eccetera. Tutta roba che ha un impatto forte sull'immaginario e conseguentemente sulle abitudini.
Se solo riuscissimo a usare il metodo di "fare" in ogni campo della vita civile, la politica di mezza tacca sarebbe già praticamente mandata in pensione. Impegnamoci per trasformare il sogno in realtà
Gabriele: secondo me Cesare Fracca avrebbe potuto fare molto meglio se si fosse isolato un po' meno e se avesse lavorato su temi più condivisi. Credo che Davide Corritore sia l'esempio giusto se vogliamo parlare di alternative all'apparato. Ce ne fossero stati dieci come lui, con la sua intelligenza e la sua capacità di comunicare, oggi avremmo certamente una situazione differente in consiglio. Se poi non avessimo avuto gli sgangherati vertici di partito che abbiamo, Moratti non avrebbe preso Milano.
Cesare Fracca, colui il quale si autodefinisce "piccolo imprenditore nel settore pubblicitario", amico e agente di Gigi Rizzi al quale ha anche dedicato un film? Quello che mi invita via mail a tutte le serate in cui l'ex "playboy de noaltri" partecipa incassando generosi gettoni di presenza...? Curioso, molto curioso....
"Se solo riuscissimo a usare il metodo di "fare"...
appunto non mi pare che Travaglio sia molto propositivo in questo senso.
Sulle ciclofficine, il bycicle film festival, ecc. sai come la penso: sono belle cose, ma non "emergono" oltre un certo livello. a noi sembrano "grandi" cose perchè ci siamo dentro, ma alla sciura maria non arrivano neanche. Non basta "fare", bisognra che faccia chi ha anche il "potere" di fare.
Mamma mia Achab, allora se fosse come dici tu non ci sarebbero speranze. Invece ci sono, per fortuna :-)
A proposito di bicicletta e di pubblicita' per gli appassioniati di pubblicita' ecco un buon sito web per fare pubblicita' a basso prezzo alle bici anche in TV (con traduzione).
http://www.spotrunner.com/advertiser/ads/select/
chissa' che magari qualcuno ci pensi anche in Italia. Avremmo meno pubblicitari spocchiosi in giro.
(Per Alberto, non voglio fare pubblicita' a questo sito, con cui non ho niente a che fare, mi sembra solo una buona idea che manca in Italia, ma se non ti piace perche' non inerente alla discussione, tagliala pure)
alberto, al di là dell'ironia, sinceramente dimmi che cosa al di là del "rompere le palle" viene proposto di "concreto" in un articolo come questo. L'assunto di partenza posso anche condividerlo (non ci sono "i nostri" e "i loro", "i buoni" e "i cattivi"), ma la conclusione "allora, io mi lamento" e "ho il diritto di lamentarmi" mi pare oggettivamente banale. E quantomeno antitetica alla politica del "fare". I girotondi si sono spenti, perché non avevano molto da dire oltre la protesta di quel momento. O vorrai mica dirmi che hai creduto che Pancho Pardi fosse il principe azzurro e nanni moretti e gli altri le fatine nel paese delle meraviglie?
Bisogna cambiare la legge elettorale e fare delle vere primarie. E sapere spiegare alla gente in modo semplice cosa vogliamo. Fino a quando ce le cantiamo e ce le suoniamo tra noi
pochi intimi non conteremo mai un cazzo.
Achab: io di ironia non ne ho usata affatto, sei tu piuttosto che troppo spesso cadi nel sarcasmo. Comunque ti faccio due piccoli esempi di quanto rompere le palle serva. (1) Vicenda Metroweb. Non si è vinto, Zuccoli ha venduto. Ma il dibattito che c'è stato è servito moltissimo a sensibilizzare la classe dirigente e non solo. In questo senso credo che la delibera provinciale di cui Max Bruschi ha dato notizia poco fa debba qualcosa anche alle inchieste di OMB su ASAM. (2) Parte del sito della provincia era fruibile solo con PC Windows. Abbiamo rotto le palle, qualcuno ha pensato che fosse meglio sistemare le cose e farci smettere.
L'informazione è potente. Le orride fontane di Corso Como sono state pulite dopo la piazzata di Corsera, la classe dirigente di sinistra vive Travaglio come una spada di Damocle, il cancan sulle primarie è merito di una rete di cittadini aggregata anche in rete. Ivan Scalfarotto, Oward Dean, Michael Moore... Questo è quello che dice Travaglio. Poi è chiaro che tu avrai da fare le pulci su ogni dettaglio, ma questo non ferma chi ha deciso di fare le cose, a prescindere dal risultato.
Un dettaglio: la signora Pina non sarà un pubblico interessante per Critical Mass, ma neanche il Cardinale Ruini lo è per - che so - Odifreddi. Però ricorda che il mondo non è tutto fatto di Rotafixa o Ruini, ci sono le sfumature. E su quelle una bella Massa può dare risultati incredibili. Eddai, un po' di ottimismo. I partiti sono una merda, ma le persone normali possono fare grandi cose :-D
Ma a dire la verità quello non ottimista mi pare Travaglio. Io dico solo che quella di cui tu parli è la solo la pars destruens. Che nel mio piccolo metto in atto ogni giorno (boicottando certe cose, e scegliendone altre, per esempio, non dando il mio voto alle amministrative ai DS, che in passato avevo sempre votato, ma Corritore e alla Lista Ferrante). Ma quello che manca è il "Poi". La pars construens. Su questa dico bisogna ragionare. Il ragionamento di Travaglio non fa una piega, ma non fa altro che dirci quello che vogliamo sentirci dire e che già pensiamo. Bisogna andare oltre. I girotondi sono il passato, e mancavano, anche nel passato, di propositività. E' un atteggiamento che non amo. Mi pare un atteggiamento statico. Non so come dire. C'è bisogno della pars construens. Di qualcosa di nuovo. Basta dire che tutto fa schifo e poi tirare i remi in barca e limitarsi a dire "ho il diritto di rompere le palle e non me lo leva nessuno". Okkey, ce l'hai, contento tu...
achab... mi permetto di dissentire dal tuo pensiero...
Il ragionamento di Travaglio non fa una piega, ma non fa altro che dirci quello che vogliamo sentirci dire e che già pensiamo.
secondo me qui ti sbagli, non è così...
tolti blog e pochi altri posti, il pensiero di Travaglio (che io condivido in toto), non è assolutamente condiviso, ne, tantomeno recepito come vero...
l'Itaglia che lui svela, è tabù non solo per i potenti con le mani in pasta, ma anche per la gente comune, che non crede assolutamente a ciò che lui dice..., perchè preferisce credere all'Itaglia mediatica, che non ci fa vedere le piaghe con cui ci si deve confrontare ogni giorno...
ciò che più apprezzo di Travaglio è il fatto che non si schieri con nessuna coalizione, portando alla luce il marcio da tutte le parti, ovvero dando alla gente comune, una visuale molto più ampia e realistica di ciò che sono i nostri politici, da qualsiasi parte li li guardi, destra e sinistra..., senza propaganda di sorta...
in parte condivido questo discorso del governo amico, ma sarà una situazione che sempre si ripresenterà fino a che avremo coalizioni così larghe ed eterogenee.
sul fatto di scendere in piazza 100 volte se fosse stato il governo berlusconi ecc., sono del tutto in disaccordo.
quando mai si è sceso in piazza? quando lo ha detto la cigl? o magari i ds e rifondazione???
in totale quante volte???
passa la legge 30, dove erano le masse che oggi invece dovrebbero scioperare se ci fosse lui ecc?
e sulle leggi a personam?
e quando siamo entrati in guerra o peggio quando si è capito che si era violata la costituzione per aggredire un paese???
i girotondi di moretti erano molto teneri, ma nel frattempo mancavano i parlamentari di csx dentro a votare e le masse in piazza.
prendete la francia con gli scioperi in primavera, per una legge stile biagi.
e poi, invece, quando tutte le università hanno scioperato per mesi, con le minacce di tutti i rettori di rimettere il mandato, dove erano i girotondini /o i partiti di csx??????
il fatto è che manifestare costa fatica...che lo facciano gli altri.
Drizzt, sul fatto che c'è anche molta gente comune che è di un livello d'incultura e d'indifferenza da far impressione/che vive nel rincoglionimento e aspira a tutto il clan nani e ballerine hai ragione... adesso poi che ho conosciuto personalmente il "nuovo trend" o deriva di quelli che cercano d'innescare liti giudiziarie per "farsi" dei beni materiali a scrocco (e lasciamo perdere come: danneggiamenti, violazione di domicilio, anche minacce quando una persona si difende più che mai)...
e va bene, volevo dirtelo. cmq io non sono proprio "oltre le ideologie". non mi sembra di avere il paraocchi, ma almeno la destra ideologica, reazionaria, emana proprio un odore disgustoso e non da dodici anni a 'sta parte, mi dispiace, e nemmeno solo in Italia.
Carolina
L'esperienza dei girotondi borghesi è una cosa, quella dei movimenti un'altra: TUTT'ALTRA, vorrei dire. E quest'ultima non si è affatto spenta, come ha invece fatto la prima. Basti vedere la recente partecipatissima manifestazione contro la base americana Dal Molin a Vicenza, o il movimento NO TAV, che è vivo e vegeto e pronto a mobilitarsi contro qualsiasi parte politica. Quando non si è ipocriti si continua a pensare e a fare quel che si pensava e si faceva sino al giorno precedente.
Quanto ad "uscire dalla logica del "governo amico" e stabilire una volta per tutte che non esistono governi amici" (compreso quel che segue, ovvero che peggio del Berluska c'è ben poco, ma pure che "con l'Unione non abbiamo nulla a che fare"), condivido e sottoscrivo. Non è un concetto nuovo, peraltro, per chi è abituato a leggere Piero Bernocchi (Cobas) o Fulvio Grimaldi. Per chi è abituato a Repubblica, invece, forse sì.
Che fare dunque? Capire innanzitutto, come dice Tonino, che "il meccanismo della rappresentanza stride" (strano che nessuno gli abbia dato dell'anarchico insurrezionalista!) e che "se il cittadino, o i gruppi di cittadini, vogliono avere più spazio devono conquistarselo. Devono trasformarsi in cittadini attivi." Cosa significhi questo sta alla nostra interpretazione: Alberto dice "democrazia partecipata. Fare cose utili. Comunicare. Creare reti. Aggregare consenso", mentre Moreno si accanisce contro la "contestazione sessantottina", che coi girotondi non c'entra niente, ma che evidentemente gli ha dato fastidio non poco, e allora significa che a qualcosa è servita... Per me significa consapevolezza diffusa => unità d'intenti e lotta dal basso, come la Val di Susa ha insegnato a mezzo Paese, quello rimasto assorto e schiavo di padroni e media.
Carolina... ho letto..., mi spiace molto per le tue "traversie" (le chiamo così perchè non so che altro nome dar loro... :( )
sul fatto che la destra in Itaglia sia (sic..!!) un'orrore, non vi è dubbio alcuno...
che poi si viva in mezzo a gente che porta avanti la propria esistenza nell'indifferenza sociale più completa, ormai ne sono certo..., ma ciò che noto ogni giorno di più, è che Lorenzo ha in buona parte ragione, non ci sono governi amici...
tirano tutti l'acqua al loro mulino, cercano tutti un tornaconto e accordi sottobanco per restare al "potere"... e questa cosa è disarmante, toglie il fiato (e in parte la speranza), pensare che da qualsiasi parte ti giri, troverai odori più o meno sgradevoli...
Drizzt, grazie per la vicinanza. Ci si sente un po' male, cmq dopo... perché subito la cosa da fare (come mi è stato confermato da tutte le persone di buonsenso che conosco) è mettere un bel confine sporgendo una denuncia. Cmq come ti dicevo, ora il mio umore sta riprendendo quota...
Sul merito vorrei risponderti con calma. Ora lascio all'attenzione questa, http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/cronaca/italiani-fannulloni/italiani-fannulloni/italiani-fannulloni.html?ref=hpsez su gente che secondo me è decisamente ancora meno amica del governo dell'Unione... che anzi in questo caso soprattutto per quanto riguarda Paolo Ferrero mi pare che abbia risposto bene..
Ti abbraccio, a presto,
Carolina