Secondo me se gli insegnanti si rimboccassero le maniche riuscirebbero ad eguagliare, od almeno avvicinare, le capacità degli animatori del cleb med.
Ok, forse esagero.
Lo sappiamo non ce la farebbero mai, troppo viziati.
Certo che se uno si sente trattato da idiota per l'esempio; 'seguo la roma in trasferta', pensa come si sentirà leggendo il sopradescritto resoconto della tosca con girandola di quest'articolo.
I rapportini, poi, vediamo di compilarli al di fuori delle 17 ore setimanali da 50 min. cad..
Non vorre poi sentirmi dire che oltre alle famigerate (17orex50minuti=850minuti---850:60=14,16ore effettive) 14,16 ore di lavoro settimanale ci sono anche i compiti in classe da correggere ed i rapportini ministeriali. Senza contare lo stress che gli insegnanti gà procurano alla società con il loro continuo lamentarsi per quei 4 minuti di aggiornamento facoltativo, aggiornamento da compiere durante i soli 4 mesi di ferie annuali.
Secondo me gente che vive in un mondo dove si va in pensione a quarant'anni,
si godono 4 mesi di ferie l'anno,
si lavora 14 ore alla settimana senza obbiettivi da raggiungere e nessun controllo qualità,
si evade 'legalmente' con le ore di ripetizione da sempre a nero
...bhè
...gente così e la meno indicata per intrommettersi nell'educazione dei ragazzi.
Vivono su marte gli insegnanti, con il loro contratto da extraterrestri pieno di diritti e senza doveri.
Che seguano le indicazioni di chicchesia e che non prendano iniziative, sarà maglio per tutti non sono di questo mondo, non ne possono conoscere i meccanismi.
Non ci provate, siamo anestetizzati ormai. So che chi dice queste cose non è pronto ad ascoltare le ragioni di un insegnante, e questo a tutte le latitudini.
Mi limito quindi a dire che sono molto felice che i miei ragazzi si ricordino la bella chiesa di Sant'Andrea della Valle, e mi fa molto piacere si ricordino che è vicinissima a una fermata del 70. In classe, credo di doverlo sottolineare, non ho spiegato così, ma questo è il loro modo di parlarne. Così come io mi ricordo lo stadio di Olimpia in Grecia perché c'ho fatto una corsa a perdifiato con mia sorella, e ho pure perso, la prima sconfitta atletica, la prima di una lunghissima serie con mia sorella. Ma mi ricordo tutto il resto, però con mia sorella ancora oggi Olimpia è il luogo delle nostre olimpiadi. Non mi sembra che siamo due idiote.
Introdurre la grammatica solo attraverso il calcio mi sembra invece idiota, è per questo che il manuale lo usiamo sempre molto poco.
Riflettendoci bene, però, mi sembra quasi che Massimiliano abbia ascoltato e riportato letteralmente il discorso di Ségolène Royal sulla scuola... Ma siamo anestetizzati pure a lei.
E poi, sempre scherzando ovviamente, se è un mestiere così bello, dove non si fa niente, si ha tempo di dare lezioni private, si lavora solo poche ore, si è sempre in vacanza, non ci si occupa minimamente dei nostri ragazzi...ma perché non diventi insegnante? Tutto riposo, e poi pensione a 40 anni.
Mi piace il mio lavoro anche se adesso effettivamente rimpiango di non aver scelto di diventare insegnante. Cosa poi rimpiango non lo so, visto che io di farmi raccomandare da chicchessia non ho mai avuto granchè voglia e nemmeno ne ho avuto la possibilità per essere sinceri.
Hai ragione-
Non è un lavoro di tutto riposo, 14 ore la settimana è robe da regime schiavista.
4 mesi di ferie sono uno scandalo considerando che i mesi sono ben 12, per questo vi ammalate così di frequente.
Non date lezioni prvate a nero, tantomeno vi scambiate i 'clienti'.
Sono tutte dicerie del popolino e del contratto nazionale degli insegnanti.
Comunque è eccezionale la viziosità della categoria, come diceva Bossi viziosi non viziati, viziati è poco. Come si può ragionare così:
noi insegnanti abbiamo troppi privilegi?
Perchè non sei diventato insegnate per dio?!
ovvio il vizio è vizio, quindi si puoò anche dire:
Sei povero? Perchè non diventi ricco !?
Ti sei ammalato? Perchè non guarisci !?
Siete talmente viziosi da considerare giusti i vostri ingiustificabili privilegi, sono gli altri, quelli che vi mantengono, a sbagliare. Non fa una grinza, sei di forza italia? Sai com'è solitamente la meschina avidità ed il vanto del privilegio sono qualità attribuite alla destra
Devo trovare qualche ente che mi mantenga se no qui rischio di essere cornuto e mazziato, w la società degli arraffini!
se non sfrutti il prossimo passi pure per scemo.
Capisci perchè non è bene che gli insegnanti interferiscano troppo con l'educazione dei figli?
Che possono insegnare?
Possono insegnare che inciuciarsi col potente di turno per un posticino ben retribuito e di tutto riposo, a danno di tutti ed a beneficio personale, è bene?
No grazie abbiamo già troppi problemi, meglio rendervi inoffensivi. Godetevi il salasso pubblico che mensilmente con somma perizia eseguite e non fate altri danni. State immobili, non fate niente per carità.
Però una cosa deve finire: la vostra libertà di evadere.
Qualche insegnante deve venir beccato per una questione di principio!
siete la categoria che evade di piu' e non vi beccano mai. Ok dirai tu: perchè non conosci i potenti e fai un po' di inciuci per garantirti assurdi privilegi? Io ti risponderò che non lo so il perchè ma questo non vuol dire comunque che gli insegnanti non sono evasori da perseguire.
ps
senti questa: gli spacciatori fanno un sacco di soldi! perchè non spacci?
Così però non va bene: io non accuso te di niente, se ti dico di diventare insegnante (scherzando, mi sembra il minimo) è semplicemente perché hai un'idea paradisiaca del mio mestiere. Non so assolutamente a cosa ti riferisca quando parli di amicizie di potenti, così come non capisco questa avversione nei confronti di una categoria che al suo interno ha, come tutte le categorie, gente che lavora bene e gente che lavora male. Perché prendersela con gli insegnanti, è una cosa che proprio non capisco.
Non entro in un dibattito in queste condizioni, con questo accusare chi non si conosce.
Non credo che l'anonimato dato da una testiera e uno schermo di computer possano ammettere accuse infondate e pesanti. So benissimo che qualsiasi cosa io dica sarà comunque inascoltata o usata contro di me...non so più, insomma come nei film americani quando arriva la polizia e dice la frase di sempre... non ricordo, ma insomma il senso è quello: attaccare senza esser pronti ad ascoltare dà per forza vita a un dibattito sterile che non mi interessa.
Ritiro la domanda "perché non diventi insegnante" (è una frase che si usa in Francia, non la userò più, promesso). Però il resto, proprio non lo accetto. Nemmeno dopo la terza rilettura.
Non so chi sei né che fai, e tu non sai come né quando né dove io sia diventata insegnante. Sostanzialmente, siamo due sconosciuti, quindi non puoi attaccarmi solo perché faccio parte di una categoria che non apprezzi, per ragioni tue, ragioni che rispetto in quanto molto personali.
Essere accusata di evasione fiscale, di pigrizia, di rappresentare un pericolo per le nuove generazioni perché rappresentante di inciuci o non so che, di aver raggiunto il mio posto di lavoro con mezzi poco chiari, proprio non mi va.
L'anonimato qui è cosa reciproca, dietro la tastiera ci sei anche tu.
Cosa ci viene a fare gente che non vuol dialogare su un blog non lo capisco.
In piu' io non attacco uno sconosciuto, casomai attacco una notissima categoria di parassiti, privilegiati, evasori.
Naturalmente concordo che per forza di cose gente per bene ed impegnata ve ne sia anche tra gli insegnanti, non vedo come si possa dubitare della cosa VISTO CHE LAVORARE 8 MESI L'ANNO PER UNA QUINDICINA D'ANNI E CON UN MONTE ORE DI 14 ORE SETTIMANALI non dev'essere proprio un impresa titanica.
Rimarcherei invece la presenza di un folto gruppo di parassiti dei parassiti che non ritenedo sufficienti i suoi privilegi passa la vita in malattie. Casualmente sempre malattie della schiena e della testa, quelle non diagnosticabili insomma.
Ciao e mi raccomando, ricorda:
il maldischiena non te lo possono smentire. ops di sicuro già lo sapevi. veeero?
Mia mamma ha 55 anni. Insegna Italiano da sempre, attualmente in una scuola alberghiera. È passata di ruolo per concorso. Andrà in pensione fra 10 anni. Il suo lavoro inizia il 1° settembre e comincia subito con collegi docenti, riunioni, riempimento di scartoffie varie. Ogni mattina entra a scuola alle otto ed esce all'una e mezzo, praticamente tutti i giorni. Spesso il pomeriggio è impegnata con altre riunioni o ricevimenti, oppure se ne sta a casa a correggere i famosi compiti (ha tre classi) o siede davanti al computer a scrivere relazioni, progetti o anche i temi del compito in classe del giorno dopo. Ha dato qualche ripetizione di greco e latino molti anni fa, poi si è rotta le palle. È andata in finta malattia una volta sola in trent'anni e non l'ha piú fatto perché rósa dai sensi di colpa e perché "non mi pare giusto". Quest'anno (2006) ha smesso di lavorare intorno al 20 LUGLIO (sic), causa esami di stato: i famosi 4 mesi di ferie sono una balla clamorosa e volgarmente stronza. Come stipendio prende 1300 euro al mese circa, netti. Quando alla televisione qualcuno dice che ci sono nuovi aumenti per gli insegnanti, si incazza sempre perché nessuno dice mai che sono importi al lordo delle tasse. Già, perché sui soldi che ti dà lo stato loro, gli insegnanti, le tasse le pagano tutti. Tacciare proprio questa categoria professionale di evasione fiscale, in un paese (o paesello) in cui moltissimi si arricchiscono a sbafo e a detrimento del fisco, mi pare quantomeno ridicolo.
Come mia mamma ci sono tanti altri bravi insegnanti che fanno il loro lavoro e sono costretti a ripararsi dalle ingiuste palate di concio che arrivano da ogni parte. Perché oggi piú che mai si cerca un nemico da punire e si fa di tutta l'erba un fascio, dimenticandosi di chi magari si sobbarca anche il lavoro dei disonesti che davvero a scuola ci stanno pochissime ore a settimana e sono stati piazzati da qualche potentino locale o dal vescovo di turno.
Il mondo è complesso e vario, la realtà è un caleidoscopio di sfumature, io mi sono rotto di certe generalizzazioni che sono buone solo per la chiacchera da blogbar.
Massimiliano, rispetto le tue idee e le tue ragioni (anche se non le condivido), ma credimi sono contento che tu non sia diventato insegnante. O forse, se lo fossi stato, avresti avuto un'altra percezione delle cose.
Ciao.
Devo intervenire perchè mi sta troppo a cuore la questione-scuola.
Io ho avuto pessime esperienze al liceo, con insegnanti stupidi, pigri, e non autorevoli. Ma attaccare una persona innamorata del proprio lavoro è sterile, soprattutto quando è il lavoro più importante del mondo.
Dal lavoro degli insegnanti dipende il nostro futuro, perchè hanno in mano ragazzini che stanno per diventare uomini. La cultura sarà l'unica cosa che può salvare il mondo, sempre che abbia qualche speranza di salvarsi. Avere insegnanti che riescano a trasmettere l'amore per un libro, l'interesse per il giornale, l'educazione civica, l'uso della ragione al posto della violenza per risolvere le questioni, lo spirito critico e il rispetto degli altri sarebbe un sogno meraviglioso.
Però bisogna fornirli dei mezzi adeguati. Strutture, soldi (ste cazzo di scuole private hanno rotto i coglioni!!!), sicurezza.
Un maestro con un contratto di un anno non troverà mai gli stimoli per avviare un rapporto profondo e costruttivo con i suoi ragazzi. D'altra parte non ho mai capito come mai il contratto preveda così poche ore di servizio.
Francesca, ho letto la maggior parte dei tuoi interventi, e ho una fortissima stima verso il tuo modo di porti nei confronti del mestiere che fai e i tuoi ragazzi (qui in italia non ho mai avuto un insegnante, tranne quelli del conservatorio, che proponessero la visione di un opera), ma devi rispondere a una domanda, che non è pretestuosa, ma semplicemente curiosa.
Correggere una verifica mentre si fa cuocere il sugo o correggerlo nel pomeriggio in un'aula della scuola non è la stessa cosa. Secondo te non è un po' ingenuo affidarsi solo al buonsenso dei singoli, sperando che accendano il fornello solo dopo la correzione dei lavori fatta sulla scrivania del salotto? Tu ritieni davvero che le ore di lavoro siano giuste in rapporto allo stipendio (mi riferisco ad una situazione ideale, non tiriamo in ballo pure i numerosi casi di precariato)?
A margine.
Io studio anche al conservatorio, una scuola che dopo la riforma sta cadendo nel più totale sfacelo. Lì addirittura gli insegnanti devono stare a scuola un giorno e mezzo di media alla settimana. Ma non mancano gli stakanovisti, quelli che fanno due mattine e due pomeriggi, nè i pelandroni, quelli che fanno una mattina e un pomeriggio.
Io capisco che le lezioni vadano anche preparate a casa (nel caso di uno spartito, ad esempiio, si deve saperlo leggere, interpretare, sapere cosa c'è dietro, il momento storico, la prassi esecutiva del periodo, l'edizione migliore per lo studio, la diteggiatura, e molte altre cose...), ma sapere che un maestro stia a scuola un giorno e mezzo alla settimana mi indispone, soprattutto in relazione al caos totale in cui è piombato l'insegnamento della musica in questi anni.
x klaus, sei straniero?
vabbè
riporto:
..Il mondo è complesso e vario, la realtà è un caleidoscopio di sfumature, io mi sono rotto di certe generalizzazioni ..
Dimmi tu come si puo' considerare un contratto di lavoro nazionale un caleidoscopio?
Poi mi spieghi anche dove lavora tua sorella, perchè voi dovete essere stranieri perforza oppure sono straniero io visto che ho due sorelle insegnanti ed il loro stipendio è poco meno di 1800€.
Comunque mascherarsi dietro eventuali aggiornamenti facoltativi, bada eventuali e facoltativi non di certo imposti, è ridicolo. Oppure mi citi il posto di lavoro dove un datore ti dice: se vuoi lo fai altrimenti è lostesso.
Sul fatto di essere felice che io non sia insegnante ti rimando al post di francesca dove lamenta un mio presunto ed ingiustificato attaco personale. Così poi analizzate insime la differenza tra attaco personale ed attacco ad una categoria di superprivilegiati.
per l'evasione tu si che fai fare 4 sane risate, gli altri, me compreso lo ammetto, evadono per necessita, non tutti, e a proprio rischio e pericolo. Hai mai visto un insegnante braccato mdalla finanza? Non dirmi che di ste lezioni a nero non hai mai sentito parlare, per cortesia. Io mi chiedo perchè ad una ben precisa categoria è concessa l'evasione legalizzata, niente di piu'.
Massimiliano, si vede che non hai mai, MAI insegnato.
Te lo dice un informatico di professione che si è ritrovato anche a insegnare ciò che sa in un liceo, come parte di un programma esterno alle lezioni "standard".
E posso dirti questo: tenere dietro dei ragazzi e delle ragazze in piena tempesta ormonale, che da una parte ti vedono come nemico e dall'altra confidente, destare interesse in una materia percepita da loro come un momento di "dài, si va in sala informatica, internet, mp3 a manetta, dài!" è un lavoro che occupa sì cinque ore, ma ne vale almeno dieci.
E lo stesso vale per i corsi che ho tenuto all'interno di varie aziende, dove le condizioni sono certamente più vicine all'ideale: gente più motivata, un numero di persone mai superiore alla dozzina. Anche qui, come intensità emotiva, preparazione, mettersi in gioco e stress, le ore pesavano il doppio.
x maxi
Le ore di lavoro di un insegnante valgono doppio rispetto a cosa?
Secondo me ogni professione ha pro e contro.
Puoi ben capire che se io odio particolarmente il lavoro fisico considererò faticosissimo fare il carpentiere, resta il fatto che il carpentiere che ha fatto il tetto di casa mia mi ha chiesto come si puo' passere un'intera giornata al chiuso. Punti di vista.
Ti dirò che nemmeno a me intriga il lavoro di insegnante, non passerei mai tutta la vita con dei quindicenni o ventenni. Preferisco crescere, o invecchiare al limite. questa però è un'altra storia.
Però aldilà di come la vedi tu, le ore son ore ed i minuti minuti. le loro ore sono 14 e nemmeno se le moltiplichi per due fanno un orario normale.
Non credo si possa realmente fare la classifica dei lavori particolarmente usuranti, in ogni caso se la fai ricordati di mettere gli insegnanti dopo i minatori.
Le ore, tanto per cominciare, non sono 14, ma 18 di insegnamento davanti ai ragazzi.
Ne parliamo spesso in sala insegnanti e io faccio parte di quelle persone che sarebbero contente di lavorare a scuola. Volete che stiamo a scuola tante ore in più, per correggere, preparare? Benissimo, non aspetto altro, ma allora costruite stanze perché 98 prof (scuola mia) non entrano in una stanza con 20 sedie e 3 tavoli grandi. Servono computer (3 PC per 98 prof, 2 stampanti in bianco e nero). Vorrei anche che si comprassero i libri per me (ogni prof se li compra e li tiene a casa), le varie diapositive nei musei da far vedere in classe. C'è bisogno di scaffali, di sedie, materiale... Allora però poi il fine settimana non tocco nemmeno un compito in classe e se, a causa delle condizioni di lavoro difficili, il venerdì sera non ho finito, peccato, ci rivediamo lunedì.
A me piacerebbe, ma credo che per lo Stato costi molto di più.
Senza parlare poi dell'organizzazione delle gite: dal telefono di scuola non si può chiamare l'estero, quindi possiamo farlo tranquillamente e a spese nostre da casa.
Prima di insegnare (ho vinto un concorso a 26 anni, dopo un anno di prova sono stata promossa di ruolo e in Francia non conosco nessunissimo), ho lavorato un anno e mezzo in una casa editrice e posso dirvi che 3 ore di seguito davanti a dei ragazzini non corrispondono assolutamente a 3 ore, ma nemmeno a 6 ore davanti a un PC o con un autore o il grafico al telefono.
Il mio non è il mestiere più importante né il più faticoso del mondo né credo di poter salvare chicchessia, però vi posso garantire che c'è tanta gente che lavora con passione. Anche perché, senza passione o motivazione, in certi ambienti dopo soli due mesi di scuola si dà fuori di testa.
Hai un po' glissato... ma te lo concedo, dopo gli attacchi ricevuti! :)
è brava, Francesca. io solo non volevo intervenire mentre c'era la valanga di esternazioni.
Carolina
Cerco di rimediare: dello stipendio non parlo, anzi, fosse per me, vorrei anche l'aumento...ma credo sia generalizzato a ogni tipo di lavoro dipendente. E' ovvio che se si pensa che un insegnante lavora solo 14 ore, allora è vero che guadagna davvero tanto! In Francia, fra i dipendenti, a parità di diplomi, gli insegnanti sono quelli che guadagnano meno.
E' vero anche che non ci si può affidare solo alla buona volontà di alcuni. Qui esistono ispettori, ma non credo funzioni, anzi ne sono certa. Ma non so quale sia la soluzione ideale, ma so con certezza che dobbiamo fare qualcosa.
Il primo passo è dare tutti i pochi soldi solo alle scuole pubbliche (non so come funzioni in francia). Perchè se mancano i soldi per la carta igienica (quante occupazioni fatte con questo pretesto...), è inutile provare a pensare un po' più in generale e un po' più in grande.
Di fronte alle fesserie, uno studio lungo un anno della Provincia Autonoma di Bolzano:
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/profstressati/proflavorano/proflavorano.html
certo che l'invidia e' una brutta bestia.
tanto per cominciare con un esempio personale, lavoro come informatico e ho spesso a che fare con persone di una certa societa' che lavorano mediamente un numero spropositato di ore. i risultati sono, alla fine, piuttosto scadenti e spesso incontro tra di loro dei solenni ignoranti che raggiungono anche posizioni di rilievo. ecco, tanto per fare un esempio.
a me, ma spero di non essere il solo, non interessa proprio nulla il numero di ore che una persona lavora, l'importante e' come lo fa. la passione, la voglia. e anche contano gli strumenti che vengono messi a disposizione. bisogna ammettere che gli insegnanti in quanto a mezzi non e' che siano messi proprio bene. mentre le persone che ho conosciuto che sono insegnanti, ecco, tra loro moltissime, la grande maggioranza, lo fanno con passione e voglia. ne conosco pochi che sono insegnanti perche' lavorano 14 ore alla settimana. tanto per fare un esempio, eh...
secondo me massimiliano hai attaccato francesca, e violentemente. e se per caso ce l'avessi con le tue sorelle che sono insegnanti, mi sembrerebbe piu' giusto che parlassi con loro invece di sparare a zeri sulle altre persone.
BASTA!!!! Le lamentele degli insegnanti sono insopportabili. Metà di loro lavora poco e male e prende uno stipendio spropositato rispetto al lavoro. L'altra metà si sobbarca quello che non fanno i primi; ma se si inserissero criteri di merito la prima metà sarebbe sparita con gli anni, invece l'ipercorporativismo della categoria tutela fannulloni di ogni genere.
Stare con i ragazzi è usurante per 18 ore la settimana, mentre pulire il culo ai vecchi in ospedale per 34 è riposante, lavorare in ferrovia con treni vecchi di 50 anni emozionante, fare i turni di notte in ospedale riposante, lavoare in proprio in uno studio dovendo garantire anche qualche collaboratore è tedioso.
Per cinquant'anni ho detto e ripetuto che la scuola pubblica è un valore fonsante della repubblica, ebbene non ci credo più. Datemi scuole private che si fondino sull'interesse dei ragazzi e delle famiglie e non sulla tutela dei professori e vi saluto la scuola pubblica. Certo finchè la scuola pubblica ha come alternativa quella confessionale non c'è partita ma se un domani liberalizzassero la scuola ne guadagneremmo tutti, anzi questa dovrebbe essere una battaglia della sinistra.
gennaro, capisco che accorgersi di un problema dopo 50 anni sia fastidioso, ma se invece di gridare portassi avanti la proposta meritocratica della prima parte della tua lettera (cosa che per inciso molti degli insegnanti meritevoli predicano da decenni)?
approfitto per segnalarti un altra discussione su omb: http://www.onemoreblog.org/archives/012860.html
gennaro, capisco che accorgersi di un problema dopo 50 anni sia fastidioso, ma se invece di gridare portassi avanti la proposta meritocratica della prima parte della tua lettera (cosa che per inciso molti degli insegnanti meritevoli predicano da decenni)?
approfitto per segnalarti un altra discussione su omb: http://www.onemoreblog.org/archives/012860.html
inserire criteri di valutazione meritocratica è posibile senza la concorrenza? io credo di no. Il sistema scolastico a tutti i suoi livelli è pervaso dal corporativismo come del resto buona parte della pubblica amministrazione, ma nella scuola così come in genere ovunque il lavoro prevede creatività, innovazione empatia questo contrasto tra realtà e necessità appare più stridente. Io non credo che esista un ceto degli insegnanti caratterizzato da fannulloni credo che chiunque posto nella condizione di non essere mai valutato si comporti in modo più rilassato. La scuola è come l'alitalia continua a comportarsi come se fosse monopolista quando il mercato gli è ormai sfuggito di mano. Nella realtà la scuola prepara solo al lavoro nel pubblico nel privato diplomi lauree etc sono valutate in modo completamente diverso. Alzi la mano chi conosce un azienda che ritiene la laurea a messina uguale a quella di milano, alzi la mano chi conosce un azienda che ritiene un diplomato del parini uguale a quello del giorgi. Perchè allora dobbiamo fare finta di nulla e continuare a immolare i nostri rgazzi al totem dell'egualitarismo del riconoscimento legale del titolo di studio? Lo stesso vale per gli insegnanti NON sono tutti uguali perchè hanno lo stesso titolo. Ma senza pensare agli insegnanti pensate ai bidelli, l'Italia è l'unico paese che mantiene questo profilo di lavoratore, il risultato è scuole sporche, professionalità inesistente, concetti ottocenteschi del lavoro.
riporto il post di giac che e' una perla, approfitto per ringraziarti gek.
'certo che l'invidia e' una brutta bestia..'
ricordatene la prossima volta che scenderai in piazza per contestare un privilegio o per rivendicare l'ingiustizia di un x diseguaglianza.
'..tanto per cominciare con un esempio personale,..'
tanto per finire la mia contestazione invidiosa riguardava un contratto nazionale che di personale e specifico non ha nulla
' ...lavoro come informatico e ho spesso a che fare con persone di una certa societa' che lavorano mediamente un numero spropositato di ore. i risultati sono, alla fine, piuttosto scadenti e spesso incontro tra di loro dei solenni ignoranti che raggiungono anche posizioni di rilievo...
se questo è un esempio era veramente meglio finirla prima come detto sopra.
In che ditte hai incontrato questi ignoranti? chi li paga? sono ignoranti per contratto come gli insegnanti sono fannulloni per contratto? chi sei per gudicare le promozioni di una ditta privata? Mettici due dati a sto esempio altrimenti te lo sei raccontato da solo.
'...ecco, tanto per fare un esempio
a me, ma spero di non essere il solo, non interessa proprio nulla il numero di ore che una persona lavora, l'importante e' come lo fa. la passione, la voglia...'
Perfetto abbiamo trovato un volontario: gek.
Gek apri una bella ditta e assumi gente a stipendio pieno per 14 ore settimanali, dagli sti quattro miseri mesi di ferie e poi affidati al loro buoncuore sulla qualità del lavoro. Poi vai al ministero e assumi un po' di insegnanti. Come contribuente gà ti ringrazio.
'.. e anche contano gli strumenti che vengono messi a disposizione. bisogna ammettere che gli insegnanti in quanto a mezzi non e' che siano messi proprio bene...'
Ma se è l'unica categoria al mondo che non sa usare il bancomat! cosa vuoi dargli un pc? Ci piantano i chiodi con la tastiera quelli. dai vivono nel medioevo, diritti regalie privilegi..
'... mentre le persone che ho conosciuto che sono insegnanti, ecco, tra loro moltissime, la grande maggioranza, lo fanno con passione e voglia. ne conosco pochi che sono insegnanti perche' lavorano 14 ore alla settimana...'
Prova a dire ai tuoi conoscenti insegnanti: ok, lavori tanto, vai al ministero e dì chiaro e tondo che vuoi fare 8 ore al di' 11 mesi l'anno. Poi mi racconti per quanto tempo ti hanno riso in faccia sti stakanovisti.
Se agli insegnanti si fanno fare 8 ore continuative di lavoro è la volta che ci si libera di loro di botto. Un picco di suicidi mai riscontrato nella storia dell'umanità. Come cazzo si fa a difendere questi miniboiardi di stato io non capisco, se fossi insegnante mangerei a sbafo col buongusto di tacere.
PER BEPPE
Trova un attacco riferito alla francesca personalmente, poi chiedi scusa.
altro che divertirli, occhio a quel che si dice...
(ANSA) - LONDRA, 11 DIC - Una maestra zupplente di una scuola inglese e' stata cacciata per aver detto a bambini tra i 9 e 10 anni che Babbo Natale non esiste.
L'allontanamento dell'insegnante e' stato deciso dalla preside della Boldmere Junior School di Sutton Coldielf dopo le numerose e furiose proteste dei genitori . Questi ultimi, riferisce il 'Sun', non hanno affatto gradito e si sono lamentati con la preside, sostenendo che "la maestra non aveva il diritto di portar via ai bambini la parte magica del Natale".
Concordo con te Gennaro anche se sinceramente credo basti far vivere agli insegnanti una vita simile a tutti gli altri lavoratori dipendenti.Un bel tuffo nella realtà e saranno sicuramente in grado di insegnare qualcosa del mondo ai nostri figli.
non volevo più intervenire ma vistro che si continua dico anche io la mia. Soprattutto perché mi si chiama in causa.
Mi sono sentita offesa:
1. l'insinuazione sul mal di schiena
2. che rubo, non dichiarando le lezioni private (che non faccio)
3. che voto Forza Italia. E no, e che cazzo!
E in altri punti che non elenco perché non ne ho più voglia e c'ho da fare (ebbene sì, e non si tratta del ragù né ni guardare un film in dvd, ma di finire la correzione di un compito).
Io non attacco nessuno, nessuna categoria. Vorrei che, pur volendo attaccare gli insegnanti colpevoli di tutti i mali della nostra società, ci si limitasse nelle espressioni e nel nominarmi. Frai lettori di OMB conosco 3, forse 4 persone. Loro possono parlare di me, direttamente. Per ora non lo fanno.
Grazie
Chi ti ha detto quelle cose ha sbagliato Francesca, anche se devi riconoscere che a pensar male si fa pecato ma raramente si sbaglia. Soprattutto se si parla di insegnanti.
Beppe puo' ancora trovare i miei attacchi personali se crede.
"Trova un attacco riferito alla francesca personalmente, poi chiedi scusa."
Sai che, dopo tutto ciò che hai detto suona un po' come: "io non sono razzista, sono loro che sono negri"...
x maxi
Vorresti dire che i negri rientrano tra i privilegiati?
Comunque si ritengo il contratto degli insegnanti una vera presa in giro, poi se uno si sente attaccato personalmente diciamo pure che il contratto lo ha controfirmato lui non io. Quindi nella ruberia di stato non è che stia facendo da spettatore.
è effettivamente piuttosto facile buttarla sul piano privato e personale, ma qui argomenti che giustifichino i privilegi medioevali degli insegnanti non ne son saltati fuori.
Ovviamente io ho una mia precisa visione della faccenda e questo potrebbe anche impedirmi di vagliare serenamente le altrui ragioni, in ogni caso però al massimo gli insegnanti la buttano sul 'non siamo tutti fannulloni'. Come dire 'ce n'è tanti ma non io'.
Non basta, secondo me.