Quasi sessanta i dirigenti chiamati dal sindaco. La Procura regionale al lavoro dopo un esposto dell'opposizione
Indagine della Corte dei conti sulle assunzioni della Moratti
di Giuseppe Guastalla
La Procura presso la Corte dei conti della Lombardia apre un'indagine sull'assunzione di una sessantina di dirigenti da parte della giunta comunale guidata dal sindaco Letizia Moratti. Il fascicolo è sul tavolo di uno dei magistrati della Procura regionale che dovrà valutare se le assunzioni siano regolari oppure abbiano causato un «danno erariale». Al centro dell'indagine c'è un esposto presentato un mese fa dai consiglieri di opposizione Basilio Rizzo, Marilena Adamo, Milly Moratti, Giovanni Colombo, Vladimiro Merlin e Maurizio Baruffi secondo i quali le assunzioni costerebbero intorno ai 9 milioni di euro. I dirigenti rimarranno in carica fino al termine del mandato dell'attuale sindaco.
La procura ha acquisito le delibere di assunzione nonché i regolamenti comunali che disciplinano la materia. Secondo la legge, la percentuale di dirigenti che è possibile assumere all'esterno non può superare il 5% della fascia organica nella quale i nuovi assunti saranno inseriti. Sull'espansione di questa fascia ci sono due diverse interpretazioni. Secondo la prima, più restrittiva, non supererebbe le 200 unità con la conseguenza che la giunta avrebbe potuto assumere solo 10 consulenti esterni. L'altra interpretazione, più «permissiva», anche grazie a una recente modifica regolamentare fatta dall'attuale amministrazione, estenderebbe la stessa fascia a un numero intorno alle mille unità.
La verifica (in gergo tecnico di chiama «vertenza») della Corte dei conti punta proprio a stabilire quale interpretazione sia la più corretta. Intanto, la magistratura contabile ha puntato l'attenzione sulle assunzioni già fatte, a partire da quelle più costose, come quella di un alto dirigente al quale è stato assegnato un compenso annuo di 203 mila euro, per proseguire con quelle di minor costo, ad esempio gli addetti dell'ufficio stampa. «Da quando abbiamo presentato l'esposto — dichiara Basilio Rizzo — le assunzioni sono aumentate al ritmo di un paio ad ogni riunione di giunta, fino a raggiungere una settantina».
Rizzo e gli altri firmatari hanno spulciato le delibere tra settembre e ottobre scorso quando furono assunte «non meno di 63 persone esterne all' amministrazione», 54 delle quali nel ruolo dirigenziale. I conti dell'opposizione diedero come risultato una spesa di 9 milioni e 20 mila euro, di cui 8 milioni e 56 mila per i soli dirigenti con una media di stipendio dai 140 ai 190 mila euro.
Il giro di assunzioni, secondo Rizzo, tradirebbe la legge Bassanini di riforma della pubblica amministrazione, perché «molti degli assunti sono ex candidati del centrodestra che non hanno superato le elezioni. Così non si rispetta il criterio di separazione tra politica e struttura amministrativa».