....é un glande!!!!
feltri, a differenza degli altri, ha una cosa che lo contraddistingue: la violenza. I suoi articoli trasudano di voglia di menar le mani e anche il suo tono di voce, dal vivo. Sembra proprio che voglia provocare per arrivare allo scontro fisico. Non so, non lo capisco. Non capisco da cosa sia animato, con chi ce l'abbia e perché. certo non se la passa bene. Mi spiace.
Vittorio Feltri è semplicemente un FASCISTA, cosa di cui peraltro va assai fiero. Fin qui lo si potrebbe irridere considerandolo un caso umano, ma tale non è: il fatto che mezza Italia voti come piace a lui significa che mezza Italia, consapevole o no, è fascista.
Bocca ha ragione: non siamo messi male, malissimo.
achab hai ragione!
con me avrebbe raggiunto il suo scopo migliaia di volte
Come direttore non è stato disoccupato nemmeno un giorno. La violenza vende più del sesso (ultimamente un po' iflazionato).
E non ci vuole un genio per sputare veleno e attizzare gli istinti aggressivi. Basta la faccia.
ogni volta che lo vedo mi vien da ridere perchè mi ricorda Gianduia Vettorello!
arieccoci con l'uso improprio delle parole...Il fascismo è storicamente, ideologicamente e politicamente ben definito. Cosa c'entra il fascismo con questo pezzo? Tanto quanto il comunismo con Prodi probabilmente...
Quand'è che impareremo a chiamare le cose con il loro nome?
Beh, TZS, almeno prodi non vende il posacenere con il faccione di Stalin, Feltri invece ha un'insana passione per il mascellone del nostro benitone.
x TreviZeroSei: cosa c'entra il fascismo con Feltri? Toh, ecco cosa c'entra! Prima di parlare a vanvera la prossima volta informati. Il fascismo non è un periodo storico ben definito, il fascismo esiste.
Lui non si vergogna
http://www.onemoreblog.org/archives/013445.html
dai trevi fatti una corsa,
se bertinotti vendesse le statuette di stalin? basterebbe a chiamarlo comunista?
allora questo maiale che vende le cartoline e le tazzine del duce è uno schifosissimo fascista..
di merda aggiungerei se non è troppo volgare!
Si va bene, certamente,prendo nota, Feltri ha un banchetto a Porta Portese dove vende gli accendini del duce... Inoltre il fascismo esiste! Ho capito, è tutto quello che non ci piace...Adesso scrivo tutto sulla mia macchina da scrivere invisibile...
dopo tanto anni, non ho ancora ben capito se littorio ci fa, o c'è...
i suoi articoli trasudano di un populismo becero di quart'ordine, studiato appositamente ad uso a consumo di coloro che (orrore) sperano in un ritorno del piccolo duce di arcore...
tornando all'articolo, ha ragione achab, littorio desidera lo scontro, c'è disprezzo e odio nelle sue parole, peraltro campate in aria..., basta leggere il pezzo seguente, per capire che non ha nulla da dire, se non retorica e populismo e a questo si aggrappa, ben sapendo che tra coloro che lo leggono, molti apprezzano la sua mediocrità e il suo attaccamento al fu duce...
è a tutti gli effetti, solo un triste caso subumano...
Al raduno dei reduci del fallito comunismo partecipano tutti ma proprio tutti: progressisti alla camomilla, conformisti senza fissa dimora, sindacati di varia estrazione, pacifisti d'attacco e da sbarco, preti d'assalto, democristiani impenitenti, verdi, socialisti protetti dal vuvueffe, cani sciolti, cani perduti e senza collare, qualche porco.
Povero cretino, non ha capito che tra poco sarà in centrale a mendicare per farsi l'ultima pera di berlusconismo e mangiare un piatto di minestra calda. E invece non gliela daranno, perché ha la faccia da feltri...come ci dispiace!
La bassezza infinita di individui come questo si ricava facilmente dallo sforzo che un uomo che sta molto molto più in alto, come Travaglio, deve fare per parlarne: ossia, zero, non ha nemmeno bisogno di parlarne, basta lui stesso.
Lo sputtanamento, la malafede, è più che sufficiente. (Dovrebbe esserlo=.
E Feltri non sarebbe fascista?
Editoriale di oggi: se la prende con i "Pinocchietti" che non vogliono riconoscere che Pinochet salvò il Cile dal comunismo.
Il diavolo se li porti tutti e due (per Pinochet già fatto).
"Sono apparse in tivù scene molto edificanti. Gente cilena in festa, canti balli, l'effigie di un generale data alle fiamme"
E se la prende pure, quando però a Miami gli anticasristi locali si riversano nelle strade per ogni malore di Fidel il Feltri gode come pochi.
NB dalla pagina principale di "libero" è scomparsa la didascalia sotto la foto del Littorio, quella che recitava +o-: "Se riconoscete il volto di quest'uomo, sapete riconoscere i fatti e le notizie". Infatti era leggermente equivocabile: per le notizie non ci avrei messo la mano sul fuoco, però sicuramente la faccia del Littorio assomiglia moltissimo a quella dei "fatti" di caffé colombiano.
lasciamo perdere pinochet, che mi viene il vomito...
se fossi in cile, ballerei in mezzo alla strada, cantando allegramente "uno in meno...!!!"
e invece, mi tocca assistere alle manifestazioni di cordoglio da parte di loschi figuri come il littorio, mentre chi giustamente festeggia la dipartita di un mostro, viene rincorso e picchiato dalla polizia... che schifo immondo...
"Più di due milioni in piazza contro Prodi e il governo delle tasse. Abbiamo vinto noi."
Premesso che, almeno per quel che concerne me, la teoria dei "due milioni in piazza" e' uno di quegli asserti che, molto semplicemente, si attesta tra l'estrema improbabilita' e l'impossibilita' fisica...
... Premesso questo, dicevo, mi fa sorridere l'interessante sfoggio di paralogica che c'e' dietro l'impostazione generale del discorso...
... Avrebbero "vinto loro"? E, allora, mi chiedo: quanto tempo prima del dovuto avrebbe dovuto cadere il governo Berlusconi, se il responso della piazza avesse avuto il peso che il povero (di spirito, of course) Feltri gli attribuisce ADESSO, che al governo c'e' chi non gli piace? E, conseguentemente, sarebbe questo quello che, secondo lui, puo' chiamarsi "spallate democratiche"?
Indubbiamente della piazza bisogna aver massimo rispetto, ma sempre, ovvero in qualunque caso, non solo quando conviene, per dimenticarsene mezzo secondo piu' tardi... Bisogna averne anche di piu', di rispetto, in consideriazione dell'assoluta mancanza mostrata dal governo Berlusconi durante il proprio mandato.
Ma, da questo, a sorvolare sul fatto che il governo Berlusconi, quando occorreva DAVVERO, abbia ampiamente dimostrato che la "piazza" non sa nemmeno dove sta di casa, ce ne corre un bel po'.