Pecunia non olet E la ex vandeana Irene difende Lele Mora
Fu la pulzella dell'ortodossia cattolica, ma ora dice: senza di lui portavo a casa contratti poveri
di Gian Antonio Stella
Peccato non ci sia più Sergio Saviane. Chissà come si sarebbe divertito, l'inventore di neologismi immortali quali «mezzibusti», «pippibaudi», «velinari», a leggere l'intervista di Irene Pivetti sul suo disinvolto impresario Lele Mora. Ai tempi in cui la Signorina Presidente della Camera si dava arie da statista manco fosse l'imperatrice Teodora, Sergio aveva osato scrivere che pareva una «gobbetta soppressada», scherzosa definizione che i veneti danno di quelli che hanno la faccia, il pallore, l'aria da gobbi pur non essendo gobbi. E si era beccato una querela che, benedetta da un giudice che aveva lui pure scambiato la futura sexy-sciura Brambilla per l'imperatrice Teodora, era sfociata addirittura in una condanna. Pagata di tasca sua, giacché La Voce non c'era più, da quel gentiluomo di Indro Montanelli.
Ma ve la ricordate, all'epoca? Portava al collo la «croce della Vandea». Indossava severi tailleur modello signorina Rottermaier (vedi alla voce Heidi) bacchettando tutti quelli che osavano sorridere della sua solenne postura: «Il Presidente della Camera non ha sesso». Diceva di avere sul comodino libri «su santa Teresa». Sceglieva come slogan elettorale: «La tua anima a Dio, il tuo voto a Bossi». Bacchettava i cattolici troppo timidi: «La legge sull'aborto va rivista da cima a fondo».
Era così presa da questo ruolo di pulzella dell'ortodossia, che tuonava sul «preciso dovere di un cattolico di adoperarsi per convertire gli altri senza lasciarli nell'errore», denunciava Babbo Natale come «un ciccione commerciale», spiegava di «parlare spesso» col suo angelo custode e arrivava a teorizzare: «È dovere di un cattolico non sottoscrivere acriticamente l'articolo 18 della dichiarazione dei diritti dell'uomo che garantisce a ogni persona la possibilità di professare il proprio culto.
L'obiettivo è la costruzione di una società nella quale il culto cattolico sia condiviso da tutti». Per non dire di quella volta che, non più presidentessa della Camera (dove ha incredibilmente ancora un ufficio), vinse la pigrizia (96% di assenze come deputato) per presentare una interrogazione dove chiedeva fosse impedito alle edicole dalle parti del Vaticano di esporre giornali porno. Insomma, direbbe Saviane, una «suoreta soppressada».
Pochi anni et voilà, eccola in cuoio e borchie sguainar la spada per difendere stavolta Lele Mora coinvolto nell'inchiesta di John Woodcock.
Lele che, stando al formidabile «Catalogo dei viventi» di Giorgio Dell'Arti e Massimo Parrini, dice di amare «la correttezza e la giustizia» ma che purtroppo è stato arrestato in un'inchiesta su un giro di cocaina («mai pippata»), accusato a Verona di procurare amichette ai calciatori, rinchiuso in galera per truffa («Non era una truffa. Uno mi aveva pagato l'affitto con assegni postdatati. E per evitare che li incassassi mi ha denunciato. Anche qui tutto si è risolto in nulla»), imputato per una evasione miliardaria: «Ho pagato il mio condono e tutto è andato a posto. Quando c'è un forte giro di soldi, qualche errore si può fare, capita a tutti. Ho sbagliato, ho pagato. Non erano cinque miliardi. Un miliardo e otto». Insomma, proprio il tipo che un tempo avrebbe confermato l'erinni Irene nelle sue marmoree convinzioni: «Se un giorno mia figlia mi chiedesse un consiglio, le sconsiglierei la politica e lo spettacolo: sono mondi umanamente scadenti». Una manciata di anni dopo, a suo agio in entrambi quei mondi, ecco come difende il suo Lele: «Non è Biancaneve, ma l'ho scelto proprio per questo. Prima sono sempre stata seguita da avvocati, tutti gran signori. Però portavo a casa un contratto che valeva la metà».
Traduzione: al diavolo i signori, pecunia non olet.
non ci si può aspettare molto di più dalla ex passionaria della lega...
del resto è quella che nell'intervista della trasmissione anno zero, diceva che il fatto che vi siano corroti, ecc, ecc nel parlamento è solo lo specchio del paese... :(
vediamone l'aspetto positivo: una suora leghista ha scoperto il sesso e si trasforma in una dark lady. Il paese ne gaudagna due volte: ha una suora in meno ha una leghista in meno. Resta il fatto che continuiamo a pagargli uffici e prebende come ex presidente, ma questo non è colpa sua ma di un sistema , quello delle spese della camera e del senato, prive di ogni controllo
Sergio Saviane è stato un grande. Il primo libro che lessi di lui fu "Moravia desnudo", che consiglio a tutti per capire come difenderci dai falsi miti culturali (e di questi, Moravia è il campione).
Stella mi piace molto, scrive bene e i suoi articoli sono sempre gustosi e interessanti.
La Pivetti è tenera nella sua stupidità, si è adeguata al mondo dello spettacolo in men che non si dica. Guadagna molto di più con Mora che con Bossi, è quindi lecito aspettarsi che difenda la sua gallina dalle uova d'oro.
ps: mi è sfuggita una domanda inquietante: se Bisio fa Natale a New York, perché la Pivetti non può fare dietro-front? Forse che i soldi di Bisio puzzano meno? Mi piacerebbe leggere un articolo di Stella a questo proposito.
i soldi i soldi i soldi,aleph mi sembra che non parli d'altro tu,t'hanno avvelenato la vita sti cazzo de soldi,e poi che che e' sta contrapposizione
bisio/pivetti che paventi...che ci vedi nel tuo immaginario malato,la risposta la conferma alle tue scelte,la sinistra inaffidabile allora ecco io che son coerente meglio a destra...
non lo so,sei inquietante nella tua deriva
Nulla di tutto quello che dici, Sandro.
Mi limito ad osservare la realtà (Bisio e Pivetti li considero opposti che si uniscono).
Non gioco più alle contrapposizioni sinistra-destra. Mi hanno stufato.
Bene... Bene... In ogni caso Aleph in qualche modo ha ragione.
Ma per impedire che tutto sia uguale a tutto (o niente) Bisio non è stato eletto in nessun partito e non è mai stato Presidente della Camera.
Bisio è un uomo di spettacolo. Pontifica? Forse ma sempre all'interno di un linguaggio che ha un territorio ben marcato.
Del resto non abbiamo avuto Previti Ministro della difesa? Ferrara, da on., a responsabile dei rapporti col Parlamento. Calderoli.... Che Facciamo ci viene da ridere o ...
La suora-befana fascioleghista fu anche conduttrice l'anno scorso di una simpatica trasmissione nominata "Liberitutti" (a destra sparlano tutti di libertà e nessuno di giustizia e diritti: curioso, eh?) che si rese popolare per avere più volte oltrepassato il confine della decenza morale e dell'imparzialità politica, in particolare in occasione di una puntata in cui si intervistò il signor Placanica assolvendolo mediaticamente per l'ennesima volta. Anche in quella occasione la Pivetti potè dimostrare di non esser altro che un burattino del Potere: poveretta, che pena.
Interessante l'articolo che Megachip dedicò a tale squallido avvenimento:
Vuoti di memoria?
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/933952.php
Aleph, pur senza voler difendere certe penose scelte di Bisio, non vedo proprio cosa c'entrino lui e la Pivetti! E' un confronto insensato, un paragone che non sta in piedi. Se me lo sai spiegare non penserò più che il tuo sia semplice qualunquismo.
Lasciate stare Aleph ed il suo "riposizionamento tattico", preludio ad un impiego sicuro come assessore in qualche giunta fascio-leghista.
Bisogna pur pagare il bollo del SUV.
eheheh, il Ciccione non le piace, il palestrato invece sì... bastava che lo dicesse :-)))
Carolina
A proposito di trasmissioni Ma ve la ricordate in quella trasmissione (da Galera !!!) Bisturi in coppia con il travestito. Ogni due per tre piangiamo per i nostri figli anoressici e bulimici e si mette in onda una trasmissione che premia con la visibilità televisiva chi trasforma il proprio corpo xché non è come vorrebbe fosse!!!!
In più nel paese dove è sacrilego che gli omosessuali manifestino la loro condizione gliunici omosex debbono essere gente come il travestito platinato o Malgioglio e altre checche (scusate)di regime...