«Nella nostra società si fa scempio del diritto alla vita. Lo scempio comprende non solo le vittime dei conflitti armati, del terrorismo e di svariate forme di violenza, ma anche le morti silenziose provocate dalla fame, dall'aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall'eutanasia. La vita è un dono di cui il soggetto non ha la completa disponibilità. Il rispetto del diritto alla vita in ogni sua fase stabilisce un punto fermo di decisiva importanza: il diritto alla vita e alla libera espressione della propria fede in Dio non è in potere dell'uomo. La pace ha bisogno che si stabilisca un chiaro confine tra ciò che è disponibile e ciò che non lo è: saranno così evitate intromissioni inaccettabili in quel patrimonio di valori che è proprio dell'uomo in quanto tale».