"i DS perdono da oltre 20 anni a Milano", premesso che non solo i ds ma tutta la sinistra perde a milano e parzialmente in Lombardia (ricordo che perfino bergamo ha un sindaco di centrosinistra, forse bisognerebbe partire da qui e domandarsi PERCHé?
certo una prima risposta è che si continua a perdere perchè i gruppi dirigenti sono: 1) inamovibili (dalla chiesa è ancora segretario della margherita a tre lustri dalla sua trombatura, la pollastrini ministro etc) 2) intercambiabili: oggi caputo già Movimento studentesco, già gruppo gramsci, già assessore PSI, già sostenitore di di pietro, già inquisito da dipietro, già dirigente DS, già dirigente forza italia, già prescritto, già dissidente di forza italia, già margherita, già dissidente margherita argomenta del partito democratico 3) autoreferenziali: Majorino parla sempre di contenitori mai di contenuti.
Ma non credo sia sufficiente.
Tutto sommato questi gruppi dirigenti sono così modesti che possono provocare solo danni collaterali. La ragione della sconfitta credo sia profonda, ma non riesca a spiegarmela a fondo. Questo forse sarebbe un bel dibattito
Si potrebbe pubblicare su un sito open source dipo "wikipedia" il curriculum "vero" dell'organico DS milanese? Si potrebbero includere dichiarazioni dei redditi, doppi lavori e "contributi politici al partito" fatte fuori dagli uffici stampa?
Sono cerrto che questo darebbe fastidio a un po' di dirigenti di partito, ma sarebbe un utile strumento di stimolo e di pulizia presso queste gerarchie sconfitte, pigre e stanche che danno un pessimo esempio a tutti coloro che credono ancora nella politica.
Arcovazzi: sì, sarebbe un bel dibattito e andrebbe fatto. Altrimenti ci troveremo a fine mandato di Letizia nelle stesse condizioni, con gli stessi mirabellimajorinicerami a dire le stesse panzane con la stessa spocchia, senza mai fare niente. Concordo su Caputo, è una macchietta. E dice che noi siamo "stalinisti" perché facciamo rimarcare i suoi carpiati con avvitamento.
Michele: credo che le pastette siano oltre e altrove, sostanzialmente in provincia dove c'è qualcosa da comandare (basta sommare gli stipendi dei vicinissimi a Penati per andare sul guinness dei primati per la congrega meno titolata e più pagata del cosmo). Il potere che hanno in comune e regione è minimo, certo non sufficiente a fare rete. Ma non serve arrivare a pensare a quello, già l'idea che uno che scrive una roba come questa prenda uno stipendio pubblico paragonabile a - che so, faccio un nome a caso - Francesco D'Ambrosio dovrebbe fare molto ridere.
capire come si muove un partito e il peso che ha l'organizzazione nelle decisioni di governo è fondamentale per capire la dichiarazione di Majorino.
Dunque Veltroni, sindaco di Roma ha un incontro pubblico con i milanesi, durante l'incontro viene pungolato da un irridente Umberto Eco, che mette in discussione il ruolo dei leaders ds in questa compagine governativa e dei rapporti con il vaticano.
Al di là delle risposte di Veltroni, che oggi non ha un ruolo istituzionale nè di governo nè di partito anche se da più parti viene indicato come un vero interlocutore per il futuro partito democatrico, la reazione di Eco ha sottolineato il bisogno che sempre più autorevoli figure comincino a dire quello che da più parti ormai s'avverte, la frattura tra la base e la dirigenza, l'ingerenza della parte più retriva dei cattolicesimo più antidemocratico della storia nazionale nella compagine di governo e quindi sulla formulazione ed applicazione dei diritti civili.
Cosa può fare in tutto ciò un segretario cittadino?
Quale peso può apportare nella futura decisione sulla neo formazione partitica o federale?
Molto poco in verità, di solito i dirigenti di alto livello, appunto della statura di Veltroni, Fasino, Rutelli, D'alema, mica ascoltano i Majorino di turno, loro guardano gli umori della piazza, e temono i giudizi degli intellettuali del peso di Eco, anche se magari apparentemente al momento ignorati.
Majorino cosa sta facendo in realtà? lui rappresenta un anello di congiunzione tra i vertici e la base, trasmette gli umori che con la sua sensibilità, spero ne abbia in gran misura,è in grado di cogliere tra le fila degli iscritti milanesi e dei simpatizzzanti del partito ds.
e' sufficiente questo ruolo? indispensabile? io credo di sì, senza una figura di congiunzione è come se non ci fosse nessuno che dica al re che è nudo, che anche lui corre il rischio di ammalarsi, che è vulnerabile e che non è così al sicuro nella sua torre d'avorio dove le crepe si stanno aprendo più del previsto e se non si corre al riparo in fretta possono ledere le fondamenta irreversibilmente.
Non so se Majorino fa questa opera di filtraggio, penso che questo ruolo così delicato comporti una grande dose di coraggio e iniziativa.
dire al re che sta sbagliando in genere comporta due cose, se il re è intelligente ti premia e ti ascolta, se non lo è rotola la testa, generalemtne la testa che rotola difficilmente è quella del re.
maria
Alberto, io sono una diessina milanese ancora in fase embrionale...
Non conosco tutta la storia e non mi sento né di criticare nè di appoggiare i nostri dirigenti...
oggi ho pure poco tempo
Mi fa piacere constatare nel bene o nel male che la sinistra milanese la fanno i DS e solo i DS...
Non hai mai criticato nessun'altro e nella campagna per ferrante io comunque non visto malta partecipazione degli altri partiti (ai comizi c'erano più bandiere che persone degli altri partiti)
Poi il tuo accanimento mi sembra molto personale, ma questa è una mia opinione...
Maria, beata te... speri che abbia gran sensibilità uno che, a parte tutte le altre possibili considerazioni, parla da solo... ;-))) io sto prendendo cmq in seria considerazione la tua analisi del "partito decapitato" dopo tangentopoli. e credo che sia il caso di "ricapitarlo" (ridargli una testa) anziché stare ancora con gli "eterni sostituti" dopo tutti questi anni!!! poi se mi vien qualche idea più raffinata farò sapere...
Carolina
ricordo che perfino bergamo ha un sindaco di centrosinistra, forse bisognerebbe partire da qui e domandarsi PERCHé?
semplice, perchè alle precedenti comunali la lega si è presentata divisa dal resto della cdl, con un candidato proprio, e al ballottaggio ha invitato i propri elettori ad astenersi, spianando la strada all'elezione dell'attuale sindaco bruni (DS)
Condivido lo sdegno di Alberto per certi inutili figuri.
La brava e intelligente Maria Casella si sforza di difendere il ruolo dei dirigenti locali milanesi, ma questa volta non sono d'accordo.
A me questi dirigenti, piu' che degli onesti censori delle pecche dei "re" semprano dei cicisbei impegati a conservare i loro privilegi a dispetto dei veri bisogni della gente.
La gente sente il bisogno di onesta' e di coerenza.
Tale onesta' si manifesta se in primo luogo la dirigenza locale si ricambia a seguito di una sconfitta. In questo caso si puo' imparare dall'America dove i candidati presidenziali che perdono le primarie o le elezioni rimangono impegnati in politica ma in seconda fila. Cosi' non e' per i leader DS di Milano. Cosi' non e' nemmeno per altri politici di destra e di sinitra in Italia.
Sarebbe il caso di iniziare a dare l'esempio da qui, senza aspettarsi che siano sempre gli altri a fare la prima mossa.
La gente capira' e premiera' il partito che, accanto all'esperienza e ai valori tradizionali, mettera' delle giovani facce pulite con nuove idee, e non dei pappagalli timorisi del futuro e di prendere rischi con idee nuove.
Ciliegina: accanimento? Occhio a non scadere nella replica tipica del politico, quando lo critichi, ti accusa sempre di criticarlo con accanimento.
Ovviamente i DS sono più nel mirino di altri (anche se all'orrida Margherita, ai verdi sbiaditi, ai finti comunisti rifondaroli non abbiamo mai fatto mancare frizzi e lazzi) perché sono i più grossi e quindi i più responsabili. Posso accettare che un partitucolo come i verdi sia rappresentato da personaggi di mezza tacca che si permettono di escludere un galantuomo come Michele sacerdoti. Ma trovo intollarabile che gli eredi di Enrico Berlinguer scadano nella bassa mediocrità, privi di ideali, visioni, progetti e di quella giusta dose di utopia senza la quale non si va da nessuna parte.
I DS non fanno la sinistra milanese, la sinistra milanese non è più rappresentata da alcun politico. La sinistra milanese è le persone che si sbattono direttamente per aggregare, informare, fare, cambiare. Tutto fuori dai dannati partiti. La sinistra milanese la troverai per le strade in bici a San Lazzaro. O in Rete a discutere, informare e infoprmarsi liberamente. La sinistra è quella cosa lì che i majomiracerabelli non sanno più cosa sia.
Maria, e lo dico con la massima ironia, ha la mania :-) di difendere 'sti tizi che non conosce bene o per lo meno da vicino. Beneficiano di una rendita di posizione, di un vuoto o di uno scollamento della politica dalla realtà e non ne azzeccano una, già non è poco!!! Poi mettiamoci che han mollato Ferrante pur mentre dall'altra parte sappiamo chi c'era, con quali alleanze simbologie etc..
O son stronzi o comunque sono ignoranti né più né meno di quelli che si sentono dei Brichetto Arnaboldi per empatia, adesso. e in effetti scommetto che se chiedi loro cose normali sulla vita e sulla società di Milano non le sanno.
Carolina
PS sarà veniale ma mi è venuta in mente anche una loro vaccata del lontano 1994, vi ricordate i manifestini con su gli elettrodomestici abbandonati da qualche parte e la scritta "degrado a Milano, 50 anni di DC" dopo che a Milano per 20 anni buoni avevano governato loro (o i loro capocchia intercambiabili, autoreferenziali etc.) e i socialisti? ci vogliono delle menti a dire così male una balla così grossa e non parliamo di esserne convinti!!!
Non voglio entrare nelle questioni milanesi, ma vorrei porre una questione: è la società civile milanese che non vuole entrare nei DS o i DS che non vogliono che la società civile entri.
Io una soluzione l'avrei: non votate più per questi politici, fate una cosa vostra a parte presentandovi alle elezioni e se li superate sarete voi la Sinistra vera di Milano.
Insomma scalzateli.
scusate ma mi sono un pò rotto le palle di tutte queste persone che parlano sempre commentando e giudicando (e questo va bene è legittimo e doveroso in democrazia) ma senza mai proporre un progetto coerente complessivo.
Lo sappiamo i partiti ormai sono dei marchi dietro i quali ci sono sempre meno persone vive in carne e ossa.
I ds milanesi sono poche migliaia (diciamo due/tre mila iscritti?) di cui il 60/70% hanno più di sessanta anni.
Vuol dire che il maggiore azionista della coalizione in realtà è un nano in quanto a capacità di rappresentare la società.
Quindi è naturale che i rappresentanti di questo organismo siano assolutamente incapaci di essere credibili ( a meno di un miracolo) perchè selezionati in modo distorto (vince chi la ciapa nò ma riesce ad avere il consenso di chi va a fare i panini al festival e sia detto con il massimo rispetto perchè se non ci fossero...)
Quindi o queste anime volenterose escono dalla rete e si fanno carne e sangue oppure addio! Certo bisogna avere la voglia di perdere le serate spesso senza grande costrutto ma se non si occupano (democraticamente) queste strutture e si dimostra di essere in grado di creare relazioni nella società possiamo (potete) pure andare a .... casa.
così il problema più che altro è che prestiamo gratis lavoro di intelligence :-))) o meglio di connetterli al porco mondo. io ho ben due posti dove cerco di rendermi utile in carne e ossa, che non son certo posti di destra e che funzionano diversamente - nessuno mena te o altri a una riunione, si cerca di vedere con quello che si sa di formulare proposte, qualcuno più vicino alle leve del potere c'è molti altri cercano di far qualcosa dispostissimi a passar serate fuori, ma con chi vogliono loro. :-) una terza cosa che posso fare "in carne e sangue" è manifestare, finché son viva, per cacciare via, nell'ordine: i De Corato, i Majorino e la Brichetto ... badaben, in quest'ordine, che vede Majorino e co. mai più urgenti di quell'emerito fascistone, ma più urgenti di Brichetto. anche perché se no ci fan trovare 10, 100, 1000 fascisti come "sorpresa" anche a tutte le prossime elezioni. Se vogliono, e se quella gente non è paga di certi orrori, vadano a fare i segretari a Frosinone o Sabaudia 'sti qua (poi se vogliono che smorzi il giudizio siano onesti e spieghino una serie di cose cui si rifiutano di dar risposta, per esempio se Ferrante sarebbe "inadeguato" alla finezza intellettuale di Majorino o a che cosa.
Carolina
In questi giorni ho avuto modo di leggere altri forum presenti in OMB che avevano come oggetto l'inadeguatezza del gruppo dirigente della sinistra milanese. Preferisco evitare di entrare nel merito della discussione, anche perchè non mi trovo per nulla d'accordo con questa manifestazione di qualunquismo degno da bar dello sport, così come trovo ormai insopportabili i professionisti del va sempre tutto male. Parafrasando Kennedy si potrebbe dire: non chiedetevi mai cosa potete fare per la vostra città, chiedetevi sempre sempe cosa gli altri dovrebbero fare pe voi.Quello che mi preme preme sottoliniare come coloro che scrivono su questi forumu siano sempre riconducibili a non più di sei sei, sette persone. Un po' pochino per un blog che ogni giorno riceve quasi 10.000 contatti, un po' pochino per chi minaccia rivoluzioni e decapitazioni. Non sarà mica che ad essere auto referenziali e forse anche un pochino frustrati siete voi?
dopo questa mi fermo perché ho da fare e perché altrimenti vengo cacciata via io da OMB, ma non è "per noi". tutte le peggiori mode politiche d'Italia vengono da qui dal craxismo in poi e forse qualcosa prima (il nano qui setaccia il fondo del barile con la cosa della marcia su Roma, non so se te ne sei accorto) e prima o poi tutto questo ha fatto danni anche enormi ovunque. ergo non sarà mica per fare la Milano da bere 2 la vendemmia o i cazzi miei che manifesto tutte le critiche che posso (ovviamente mai m'inventerei una palla o un commento fazioso e pretestuoso invece).
Carolina
"se Ferrante sarebbe "inadeguato" alla finezza intellettuale di Majorino o a che cosa", mica capito che cosa vuoi dire. Ferrante era candidato, essendo un prefetto e non un cassaintegrato immagino dovesse recuperare voto al centro, dando per scontato (?) che comunque tutta la sinistra lo avrebbe votato in avversione al ministro della pubblica istruzione. Ora i majorino, i mirabelli, i tizi e i caii avranno molte responsabilità ma la responsabilità maggiore è di ferrante; chi ha dato la sensazione di non avere un progetto? chi si è baloccato una volta con dario fo una volta con tognoli dando la sensazione di essere il peggio dei tre? sarà stato un onest'uomo ma come candidato è stato disastroso. Mi potete dire che la responsabilità di majorino è di averlo scelto, ma anche in questo caso sbagliate, le primarie ci sono state e non hanno scelto corritore o fo o altri quindi è anche peggio Ferrante aveva una delega diretta di base ma non l'ha saputa usare. Mi potete dire che la colpa è dei suoi consulenti, ma nessuno lo obbligava a scegliere l'ex consulente di colli e penati (tale marturana) o un addetto stampa che veniva sbeffeggiato dai colleghi un giorno si e uno no.
Insomma prima di fare complesse analisi forse vale la pena di dire che si è perso perchè il candidato scelto era un pò "ciula"
Augusto scrive:
"Non sarà mica che ad essere auto referenziali e forse anche un pochino frustrati siete voi?"
Forse, ma come giustamente sottolinea Carolina, noi scriviamo gratis le nostre idee ("consulenze"?) e permettiamo ai dinosauri della dirigenza DS di avere un'illuminazione sui veri bisogni della gente.
I DS Milanesi avrebbero la possiblita' di connettersi con i giovani e le nuove idee. A Milano di idee ne circolano parecchie, ma i nostri dirigenti agiscono come una divisione DS di un paesino sperduto della campagna appenninica.
Se questi dirigenti non hanno spirito innovativo che possa portarli alla vittoria possono anche cambiare lavoro/andare in pensione. Viviamo tutti in un "mondo difficile".
E ricorda Augusto, che dietro alla rete ci stanno persone ver. Magari anonime e un po' mitomani, ma vere ed in carne ed ossa. Chi disprezza la rete disprezza la democrazia.
Come mai nessuno si pone una semplice domandina: qual'è lo spartiacque che separa questi tre lustri di assenza del centrosinistra dal governo della città? La risposta é in una parola; tangentopoli. Smantellare e demonizzare il PSI e l'ala migliorista del fu P.C.I. P.D.S. ha prodotto il meraviglioso risultato di un centrosinistra perennemente minoritario. Oltre che caratterizzato da una mediocrità della classe dirigente su cui diventa sin troppo facile infierire. La regola dell'eterogenesi dei fini regna sovrana dal 92 in poi. La società civile, che doveva prendere trionfalmente il potere sulle ali della falsa rivoluzione manettara, ormai non si balocca nemmeno più con fiaccolate e girotondi. Un intera area elettorale, che prima votava PSI, resta ancorata in Forza Italia. E le fa vincere elezioni comunali dietro elezioni comunali. Anzichè manifestare ancora tanta spocchia nei confronti degli ex sindaci socialisti di Milano forse sarebbe il caso che gli attuali compagni riflettessero sul fatto che quella delle giunte rosse era anche la loro storia. E adesso, da quindici anni, non ne hanno più una. Solo mestizia.
la tesi di giuseppe mi pare parziale. Vero è che la crisi della sinistra si manifesta dopo il 92, vero è che i socialisti valevano il 20% e che vi fu la loro demonizzazione tuttavia vorrei far notare che gli eredi legittimi del psi, lo sdi sta nel centro sinistra, che nel centro sinistra ci sta bobone craxi, che tognoli ha dato indicazione divoto ferrante, insomma non è che manchino affidavit socialisti alla coalizione. Inoltre faccio notare che chi ha oggi 30 anni aveva nel 92, ultima data di riferimento del psi, 16 anni e quindi alle altime elezioni tutti gli elettori da 18 anni a 30 del psi non potevano avere memoria ne positiva ne negativa. Quindi il problema non è perchè gli elettori che votavano psi perchè non votano centrosinistra, ma perchè il centrosinistra non è riuscito ad occupare lo spazio che fu del psi. Ora poichè il psi era molto più forte elettoralmente parlando nelle aree periferiche della città, tra i ceti di immigrazione, e molto più debole nel centro città dove aveva percentuali inferiori al'estrema sinistra, forse una spiegazione è che il centro sinistra ha privilegiato un atteggiamento radical chic, un pò spocchioso e girotondino rispetto a uno più popolare ed elettoralmente più importante. Insomma si tornerebbe all'inizio i ds non hanno fatto il loro mestiere di collettori del voto popolare, che certo non poteva essere rappresntato dai vari dalla chiesa, ferrante, corritore, sarfatti etc molto più utili a recuperare voto d'opinione. Ma forse mi sbaglio, dite voi.
Augusto: non so se ti riferisci agli articoli o ai commenti con la tua accusa di "qualunquismo da bar sport", ma una cosa è certa, OMB non la merita, perché non ha mai scritto una parola che non fosse circostanziata. Quasi un anno prima delle elezioni abbiamo inventato un sito (Cambiamilano.org) che ha consentito a svariate migliaia di cittadini di proporre/votare un candidato. Uscirono nomi magari non proponibili, ma politicamente interessanti, perché davano l'idea chiara degli umori. Fu un gesto concreto e disinteressato di impegno politico, che raccolse citazioni sulla stampa e suscitò apprezzamento in tutti quelli che vi incapparono. Unici a snobbarlo furono i politici (avrebbero dovuto farlo loro un sito così), che nell'occasione instillarono i primi dubbi sulla loro reale caratura.
OMB ha seguito la campagna per le amministrative da vicino, con un'opposizione intransigente e motivata alla candidatura Veronesi, poi chiedendo le primarie, schierandosi per Corritore (la faccia nuova, uno che se i partiti avessero ragionato in termini pragmatici e altruisti anziché di poltrone, oggi sarebbe il sindaco di Milano), finalmente sostenendo lealmente il galantuomo Ferrante benché - lo avevamo detto fin dall'inizio - non lo considerassimo il candidato migliore. OMB ha co-organizzato e trasmesso in diretta il primo incontro pubblico dei quattro candidati (Ciclopolis), ha ripetuto il segnale di Radio Popolare on line in occasione degli eventi principali, facendo registrare una crescita costante di audience, che ha portato i lettori quotidiani da circa mila all'epoca ai circa 10mila di oggi. Può dire di aver fatto altrettanto, che so, il sito dei DS, che certo tu non accusi di "qualunquismo da bar"?
Tutto questo è avvenuto nel silenzio totale dell'apparato, che anziché comprendere il valore di OMB (non tanto di pagine e di chi le fa, ma delle persone che le leggono) si è asserragliato nei suoi finti cantieri, a parlarsi addosso. Migliaia di persone si collegavano a OMB per leggere le novità su Corritore, Brunetto, Milly e il sommo Dario, mentre a centinaia (altro che "7 o 8") ci scrivevano (i nostri lettori "attivi" sono circa il doppio rispetto alla media per siti di informazione e cultura), i partiti sprecavano la più realistica possibilità di vincere che la sinistra abbia avuto negli ultimi 20 anni (a luglio 2005 i sondaggi dicevano che avrebbe vinto chiunque fosse stato sostenuto da una coalizione seria e unita) dando fondo alle loro riserve di spocchia.
Ma l'impegno non è limitato a Milano. Abbiamo contribuito alla campagna di Prodi, per esempio con una diretta elettorale che ha fatto registrare il nostro recor di oltre 18mila visitatori in un giorno. Abbiamo organizzato una diretta da Palazzo Chigi in collaborazione con Lele Fiano, abbiamo dato volto e voce a segretari di partito del calibro di Larizza (avercelo a Milanouno così...), eccetera. Evidentemente quindi, se definisci tutto questo "qualunquismo da bar", delle due l'una: o sei ignorante o sei in malafede. Non vedo alternative.
Frustrati? certo, perché vediamo che nonostante tutto, la nostra fiducia di elettori è stata regolarmente tradita da questi inetti. Anche infastiditi, preoccupati, rattristati, molto. Perché vediamo una città come Milano, con potenzialità enormi, nelle mani di gente interessata a tutto, tranne che al bene pubblico. Infastiditi, perché vediamo il patrimonio di valori della sinistra trasferito in mani altrui, comprese quelle di ciellini, postfascisti, leghisti.
Gennaro: concordo che Ferrante non fosse il candidato migliore. Ma è un galantuomo e una persona intelligente e seria. Ti ricordo però che il programma non lo fa il candidato, ma la coalizione. E anche su questo i maggiorenti hanno parlato abbondantemente a vanvera, proclamando molto e realizzando poco o niente. Se invece di boicottarlo (sono stato personalmente fermato da una militante dell'Ulivo al banchetto di Corso Garibaldi che ha tentato di convincere a non votare Lista ferrante, ma Ulivo) lcon la sbrodolata di liste la coalizione l'avesse sostenuto, oggi Bruno sarebbe sindaco. E persone come Davide Corritore e Michele Sacerdoti potrebbero dare il loro contributo alla città. Invece uno è costretto all'opposizione e l'altro è addirittura stato messo fuori. Altro che "Ferrante ciula", i ciula sono ben altri.
si ma... lo sdi (insieme ai radicali nella rosa nel pugno) non ha espresso manco un consigliere comunale. Nisba pure in regione. Rappresentatività zero! Bobo non é stato eletto parlamentare ma gratificato con il sottosegretariato per aver messo a disposizione "il marchio". Tognoli ha detto di votare ferrante ma solo dopo aver incassato la nomina a presidente del policlinico da formigoni. E' vero che dal terremoto che ha programmaticamente distrutto il riformismo milanese é passato, ahimè, molto tempo. Ma che la sinistra, allora, abbia venduto l'anima al diavolo giustizialista, rinnegando la propria (che l'aveva resa protagonista di decenni di amministrazioni di centrosinistra) rimane una memoria assai forte. E quell'anima non l'ha più ritrovata. E questo credo sia ben presente anche a chi allora aveva 16 anni. Infatti, in maggioranza, non li vota. Preferisce Berlusconi. Che di mani pulite é il prodotto più duraturo e di successo. Quando si dice, per l'appunto, eterogenesi dei fini...
alberto, ciula non è un termine negativo significa ingenuo. Io sono convinto che ferrante sia degnissima persona, sono convinto che potesse vincere, sono convinto che sia stato gabbato. Sono meno convinto che a gabbarlo sia stato maiorino o mirabelli, col dovuto rispetto non mi paiono figure di grande livello, penso piuttosto che il candidato non abbia saputo costruire una strategia di campagna. Insomma gli hanno dato la macchina ma non i meccanici, gli esperti di pneumatici, quelli che sanno quale benzina usare; più banalmente l'hanno messo nelle mani di pirla.
giuseppe, pensare che un 18enne di oggi voti centrodestra per vendicare l'onore dei socialisti, mi sembra tifo non analisi politica. La realtà è più semplice nel 1992 è finita una fase dei socialisti (come del resto nel 1904, nel 1921, nel 1948, nel 1956, nel 1969)e quello spazio non è stato occupato. Ora perchè l'elettore riformista consideri a Milano ancora oggi i ds comunisti è misterioso, però è così. Oppure non li considera comunisti ma opportunisti,ma il risultato non cambia elettoralmente parlando.
arcovazzi dimentichi il pragmatismo dei milanesi, probabilmente considerano gli attuali ras del centrosinsitra incapaci...
arcovazzi, mi fa piacere che , nelle ultime tre righe, tu mi dia sostanzialmente ragione. Non si tratta, nè intendevo coonestarlo, di vendicare gli onori di chicchessia. Ma, per l'appunto, della percezione non riformistica che l'elettorato milanese ha degli attuali ds. Anche per me quello è il punto. Ci distanzia il fatto che per te resti un mistero la ragione. Per me no.
majomiracerabelli... ma come le pensi?? fantastico
ciula, uno che è stato vicecapo della polizia? mirabelli e majorino che fregano uno che è stato capo di gabinetto del ministro degli interni? ma dove cazzo vivete? a fiabilandia? ha perso perchè perchè era un burocrate romano che voleva giocare al sessantottardo mentre lei ha fatto se stessa: regia imperial borghesia milanese. E ai milanesi quei cui danè ghe piasen anche in politica.
Ragiunat, secondo te avrebbe vinto Veronesi?
avrebbe stravinto veronesi...anche perchè il polo non avrebbe trovato nessuno da candidargli contro.
con veronesi la fanciulla non si sarebbe presentata però forse si sarebbe presentata una lista di estrema sinistra e i cattolici della margherita forse si sarebbero astenuti. Insomma a me veronesi laico, massone progressista mi sembrava fosse più in sintonia con la città che non ha votato ferrante pur essendo antiberlusconiana;
io sono del '72 e mi ricordo un casino di cose degli anni '70 e '80 incluse le vignette di Forattini su Craxi. cmq anche molto altro e vissute in modi diretti dalla mia famiglia (mio nonno paterno lavorava in un'azienda dove negli anni '70 ci fu il problema delle gambizzazioni e nei primi anni '80 cominciò ad arrivare un sacco di marciume - era direttore amministrativo, doveva metterle lui le firme -, lo stesso accadde purtroppo al mio babbo allora tesoriere della CGIL Scuola cittadina, l'altro mio nonno magistrato si trovò le campagne di cacca contro la magistratura dei socialisti, e se volete aggiungo qualche preside e prof. stronzetta, con la puzza sotto il naso, l'impegno concreto e la promessa solenne di rovinare generazioni di studenti (meglio se meridionali e stranieri) facendo poco altro che "selezione". poi è chiaro che davanti a un leghista son meglio anche quelli, però a molti non è affatto chiaro - se poi è gente ciuccia e prende i complimenti per offese e le offese per complimenti figuriamoci - se non sia meglio "una donna di cultura dell'alta borghesia milanese" etc... in sintesi, in parte condivido Arcovazzi e in parte continuo a difendere Ferrante, Corritore, OMB etc. perché 1) comunque io sono di sinistra 2) comunque le schifezze esistono, allora non vanno bene né politici che stanno alla larga pensando che puzzino un po', né politici che ci sguazzano, e Ferrante e gli altri han messo le mani nella merda e ne avrebbero tirato fuori anche qualche fiorellino senza 'sti personaggi poststalinisti o non so cosa di cui parliamo qui e 3) le schifezze, gli inadeguati, etc. NON sono le persone. sono i famosi ostacoli da rimuovere di cui la sinistra si deve occupare pena il non essere più tale (anche come immagine, e si paga pure quella).
Carolina
io non ho mai negato di essereun'iscritta ds, prima ancora lo sono stata pds e pci.
però la mia esperienza politica nacque nei movimenti spontanei del '77, ho avuto pertanto entrambe le esperienze partito-movimento.
conosco bene le realtà di entrambi , i limiti e e reciproci meriti.
un movimento rappresenta sicuramente istanze fresche, attuali, circoscrive persone che rifiutano una tessera , un rigido codice di comportamento e regole, addirittura il linguaggio e la gestualità sono completamente differenti.
io penso che una società moderna non possa vivere uno senza l'altro.
ma , come sempre c'è un ma, un movimento è agile, slegato dai contesti precostituiti, avvicina senza vincoli chiunque sente di poter dare e fare qualcosa, ma è estemporaneo, finito il momento si disperde nel sistema omologato.
il perchè è semplice, sono i costi della politica, per mantenere coesi i partecipanti c'è bisogno di sedi, di mezzi di comunicazione, per essere sempre incisivi occorre elaborazione , progettualità, continuo aggiornamento, occorre diventare tecnici ed esperti, occorre denaro per consulenze , ecco allora la necessità di formare un partito, esso risponde a tutti questi requisiti.
noi oggi siamo estremamente scettici sulla forma partito, il blog di omb è un vistoso esempio di tale distacco, ma se dobbiamo andare a fondo alla discussione non dobbiamo temere di essere anacronistici.
un movimento è utile? certo! fornisce e formula idee fresche? sicuramente! ma perchè abbia possibilità di influenzare veramente la macchina politica serve che si doti di un'organizzazione, e di regole chiare, durature e rappresentative questo è diventare partito!
forza italia stessa, a cui non manca, nè denaro, nè radicalità in certi ceti sociali, si sta dotando di una forma partito con un'organizzazione più capillare e territoriale.
quello che era il patrimonio della nostra sinistra sta diventando il modello da imitare per riuscire a condizionare e pilotare il consenso.
Se la sinistra non sa ascoltare la voce che sale dalla base e dalla società civile è sicuramente un grosso demerito , ma la società civile non può pensare di essere determinante se non entra a pieno titolo e con la massima responsalità nelle fila di chi poi gestisce un governo e la gestione della res publica.
non può non perchè non le sia concesso, ma proprio per l'assunzione di compiti che devono avere una specifica identità e riconoscibilità.
mi spiego meglio1
l'assemblea di mirafiori che ha puntato il dito contro la finanziaria , ha goduto della massima visibilità e credibilità perchè dietro c'erano persone da anni abituate a gestire i rapporti nell'azienda e all'interno dell'apparato sindacale, fossero stati solo operai isolati non li avrebbe calcolati nessuno,loro rappresentavano un movimento, quello sindacale ed operaio, un'identità certa e riconosciuta, di fronte a loro nessuno può permettersi di tacitare nulla, ma senza un sindacato forte e rappresentativo tale effetto non si sarebbe ottenuto, il sindacato è stato messo in crisi, sì ma la struttura stessa pemette critica e partecipazione, il sistema è continuamente monitorato ed osservato, ma quella partecipazione ha costi reali e concreti che un semplice movimento non può garantire.
maria
Sai cosa c'è di bello carolina -non so se ci hai mai pensato- che la merda esce tra le chiappe: sia quella di destra che quella di sinistra...
Infatti la sinistra (adorata), come la destra (disprezzata) sono proprio fatte di persone (gli ideali non sono ne' di destra, ne' di sinistra... semmai sono di entrambi, o piu semplicemente dei SINGOLI!).
La sinistra ha sempre gabbato la realta, molto piu che la destra.
Meno male che biraghi sa carpiare al volo meglio dei migliori acrobati -linkando- Franco Mirabelli dei DS, poiche scrive:
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"La prima questione riguarda la necessità di aprire il dibattito, allargarlo ad altre forze politiche e sociali, coinvolgere da subito quella parte di società a cui avanziamo la proposta, con cui vogliamo interlocuire e che deve essere protagonista già da oggi della costruzione. Questa impostazione è coerente con l’idea che guida ormai da un decennio le nostre scelte, di un partito della sinistra riformista che vuole essere di tutti i riformisti, che vuole unire le diverse culture politiche che già oggi definiscono il campo della sinistra riformista e che vuole essere strumento di partecipazione politica per i tanti e le tante che si riconoscono nell’ulivo ma non trovano nelle attuali forme di organizzazione politica gli spazi, i luoghi e l’occasione per esserci."
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Biraghi continua a massimalizzare nella sinistra, ma direi anche molto "di sinistra", cosi puoi gambizzare quanto vuoi, tanto (a parte naturalmente la mille e millesima, cosi acclamata, politicante OMB!) nessuno potra (qui) smentirti... sempre che non venga rimosso o altro ;)
PS: il discorso sezionato è di Mirabelli, naturalmente... (uno dei pochi discorsi intelligenti fin ora ascoltati politicamente)
bizzarro!!! secondo me invece il discorso più intelligente qui è quello di Michele (mi pare): "la ciàpa no" :-)))
Carolina
PS_2: oh dimenticavo, toglimi una curiosita biraghi... è, diciamo, piu cospicuo (mensilmente) il tuo portafoglio oppure quello del segretario milanese diessino, Mirabelli (visto che ne facevi cenno) .. ?
Caroli', confermo.... ma la politica in REALTA non è solo quello che denuncia michele, è anche una totale presa per i fondelli alla stessa maniera, che so, del calcio (che adoro, ma è proprio li' dove ti fregano!)
L'importante per sussistere ed autoalimentarsi è andare contro la parte opposta (tutta), mentre basterebbe guardare dentro la propria per finire come si meriterebbe.
Gli Ideali sono di tutti, non sono partitici (come vogliono far credere, per continuare a magnare!):
dove "i tutti" siamo NOI, ossia "i cittadini".
koan: (1) non ho capito niente del post in cui mi citi, (2) quanto guadagno sono affari esclusivamente miei visto che non sono un dipendente pubblico, (3 - OT) pensa prima di scrivere, evita i post multipli, fai esercizio di sintesi e chiarezza, riduci il numero dei post, perché stai esagerando e tra un po' comincio a cassarli. Evita anche di commentare queste mie osservazioni perché rimuoverei il post. Limitati ad adeguarti. Grazie.
koan, come si fa ad essere cosi' cafoni da fare i conti in tasca a chi ospita gratuitamente le tue idee? io tuoi pensieri? i tuoi sfoghi?
Scusa michele, avrai pur ragione, ma purtroppo .. non posso commentare! ;)
io quello che scrive questo koan non lo capisco, mi sembrano farneticazioni senza capo ne coda, mi sbaglio oppure usa un gergo giovanilistico/computeraro che io non capisco?