Walter Benjamin parlava di "redenzione" per il passato. Una prospettiva influenzata dalle sue origini ebraiche. Avrebbe dovuto succedere qualcosa nel futuro, ma anche nel presente che salvasse gli eventi dall'oblio. Questo qualcosa evidenemente non sempre succede. E allora l'erosione del tempo diventa inevitabile. Se a scuola in quei giorni nessun insegnante dice che giorno è, cosa è successo, perché non si può dimenticare, se a casa, a tavola nessun genitore ricorda, se in tv si smette di fare approfondimenti, di dedicare puntate di programmi, piuttosto che altro. Se noi stessi, per esempio qui su OMB (ho segnalato io la cosa, ma se no, non so se alberto ne avrebbe parlato) non ci impegnamo a dedicarvi un post. Se tutto questo, insomma, viene dato per "scontato", il passato muore. Non è redento. Una lapide è come un fiore: va innaffiata, per farla sopravvivere.
Intanto domani notte, ricordatevi che qualcuno fu definistrato. E che magari potrebbe essere il caso, anche qui, di fare un po' di "storia" e ricordare cosa accadde, chi era Pinelli, e chi era Valpreda. E cosa gli accadde.