Incontro alla Camera del lavoro. Panzeri: strutture per comunicare. Sarfatti: basta contrasti con la società civile. Assente la sinistra ds: discussione né libera né aperta
«Il partito democratico deve partire da Milano»
Mirabelli: sgombrati i dubbi sulla costruzione del nuovo soggetto. Toia: novità che migliorerà la politica
«Credo che Fassino si sia tolto parecchio piombo dalle ali. È stata una gran spinta, qui da Milano, al partito democratico». Nando dalla Chiesa esulta. Ma è raggiante anche il segretario della Quercia Franco Mirabelli: «Un'iniziativa che sgombera il campo da ogni dubbio sulla volontà di costruire il nuovo soggetto». E Riccardo Sarfatti, ha le sue buone ragioni per gioire: «Per la prima volta, metà della platea era delle associazioni e metà dei partiti. E, a giudicare dal clima, direi che finalmente possiamo archiviare la stagione delle contrapposizioni tra società civile e politica tradizionale». E così, il giovane segretario della Quercia milanese Pierfrancesco Majorino si augura che l'iniziativa «sia un segnale utile anche a livello nazionale e possa dare una scossa».
La sala Di Vittorio della Camera del lavoro è stracolma, ed è un risultato che non era scontato. La «Orvieto milanese» per la costruzione del partito democratico (Pd) ha avuto iter tormentato e ancora nelle ultime settimane è stata in forse.
Ma quella che Sarfatti chiama «la spinta delle persone, la voglia vera di creare il nuovo partito ha fatto premio su tutto». E dunque, il cofondatore dell'associazione ultraulivista «Per il partito democratico», lancia un appello per non disperdere il clima che si è creato: «Facciamo qui a Milano una grande manifestazione di tutto il nord. Forse siamo davvero più avanti di quel che pensiamo».
Tra l'altro, prosegue Sarfatti, il nuovo partito sarebbe utile all'intero quadro politico: «Contribuirebbe a semplificarlo. Perché il Pd aiuterebbe anche la sinistra radicale ad aggregarsi in un'unica forza». Anche il segretario della Quercia Franco Mirabelli è soddisfatto dell'ampiezza non solo quantitativa della platea: «Chi parla di fusione fredda tra i soli ds e margherita, ha avuto il fatto suo. Si è dimostrato che associazioni e partiti sono pronti a contribuire alla costruzione di un partito che unisca i riformisti. Credo che quella di oggi sia stata per tutti un'utile iniezione di fiducia. E spero anche che chi oggi non ha voluto venire non faccia mancare il proprio contenuto». Un riferimento alla sinistra Ds che non ha partecipato alla manifestazione.
L'apporto della società civile, secondo l'europarlamentare (ed ex segretario della Camera del lavoro) Antonio Panzeri non può significare che il Pd debba essere quel partito leggero teorizzato da alcuni. Al contrario, dovrà «essere pesante, avere le strutture e la capacità per parlare a tutta la società italiana. La comunicazione televisiva non basta».
Se non di soli partiti sarà fatto il Pd, per l'europarlamentare Patrizia Toia sarà un fatto che «migliorerà la politica». In questo senso, il nuovo partito «non potrà che essere popolare, qui includendo i valori e la tradizione che la Margherita ha acquisito» dal vecchio Ppi.
In Camera del lavoro, tuttavia, mancava la sinistra Ds. Spiega Chiara Cremonesi: «Non abbiamo partecipato perché la discussione non era né libera né aperta, ci sono stati offerti due interventi su quaranta». Tra l'altro, la sinistra accusa il segretario Mirabelli di non aver consentito alla corrente di inviare una propria lettera agli iscritti con l'indirizzario della federazione: «E credo — conclude Cremonesi — che alla direzione di lunedì, anche di questo si dovrà parlare».
una bella ciurma di cazzoni. se poi la comunicazione televisiva sarebbe Panzeri che festeggia quando vince Brichetto Arnaboldi e Mirabellos che fa sesquipedali figure di merda con tutti i milanesi che si collegano a Carta Straccia tutti, beh andiamo proprio bene. cmq da qualche parte ho un volantino di un'iniziativa critica sul PD con sede presso l'Umanitaria, quindi "la società civile" non tace né acconsente tutta.
Carolina
l e faccende del partito democratico mi interessanose sono utili a far vincere la sinistra e un programma alternativo rispetto a moratti/formigoni, non per il loro intrinseco valore.
Ciò premesso: 1) partito leggero o pesante è un dibattito ridicolo, tutti i partiti oggi sono leggeri perchè esiste internet, la tv, la radio, l'associazionismo, ai miei tempi si andava in sezione per avere notizie per conoscere la linea per vedere come applicarla sul territorio; oggi le notizie ti rincorrono loro sono troppe, parlare quindi di partito pesante vuol dire solo parlare di partito burocratico. panzeri lo fa perchè rappresenta uno degli apparati più pesanti e potenti: quello sindacale
2) che discutano di legittimazione diretta dei gruppi dirigenti, questi "leaderini" locali che con felice intuito e serena determinazione ci portano da una sconfitta all'altra o è puro masochismo loro o è imbroglio, poichè nessuno in genere è fesso propendo per la seconda ipotesi
3)"Forse siamo davvero più avanti di quel che pensiamo», Sarfatti mi sembra lanciare ogni volta il cuore oltre l'ostacolo, che siano più avanti in una regione dove dalla chiesa porta il tesseramento in tribunale mi sembra eccesso di entusiasmo 4)la cosidetta società civile mi sembra nu' poco chiatta, cioè fatto salvo sarfatti, ferrante e corritore che si sono messi in gioco ed hanno dimostrato sul terreno elettorale il loro peso e ruolo (nel bene e nel male), gli altri signori invitati al dibattito e destinata a rappresentarla mi sembravano aspiranti "alla cadrega", illustri sconosciuti che sbarcano il lunario nelle anticamere della politica, una variante snob del portaborse socialista, ma almeno quelli erano esperti di campagne vincenti, questi portano pure un poco jella 4) e comunque anche ieri parlavano solo di organizzazione, vorrei sapere quando parleranno di politica intendendo con ciò: che fare del sistema sanitario di formigoni, del suo buono scuola, della politica dei trasporti su gomma e su ferro, dell'area metropolitana etc etc. Dibattere va bene ma i partiti oltre che dibattere dovrebbero anche spiegare chiaramente cosa vogliono e cosa propongono. Ad esempio ieri fassino ha detto che è favorevole alla tav, è questa la linea del partito democratico ce lo dicano una buona volta poi al momento del voto deciderò a chi darla, ma su un qualcosa di chiaro mica su kennedy e berlinguer.
Gennaro, finchè continueremo a fidarci fidarci fidarci, senza mai riuscire a liberarci della trappola del "male minore", continueranno a fare ciò che vogliono...
"Dibattere va bene ma i partiti oltre che dibattere dovrebbero anche spiegare chiaramente cosa vogliono e cosa propongono"
Beh il centrosinistra non aveva prodotto un simpatico programma di governo di circa 300 pagine, che tutti hanno avuto modo di giudicare vago e generico? Ancora adesso non sappiamo con certezza se si vogliano fare o no la TAV ed altre grandi opere, e come possano convivere le odierne posizioni laiciste con i Patti lateranensi firmati da Mussolini e tanto amati da mezzo centrosinistra... Quello che sappiamo con quasi assoluta certezza è soltanto che il Partito Democratico non servirà a fare chiarezza, ma a mantenere la solita nomenklatura, con buona pace di chi - come dici - aspira esclusivamente "alla cadrega".
Copio e incollo da Wikipedia: "Milovan Djilas scrisse della nomenklatura come della "classe nuova", e questa veniva ampiamente vista (e disprezzata) dai cittadini comuni, come una elite burocratica che godeva di speciali privilegi e aveva semplicemente soppiantato la precedente elite capitalista benestante."
Una "classe nuova", ma solo a parole, è quello che ci attende.
se ci va bene, altrimenti Brichetto Arnaboldi in Moratti Mazzanti Vien dal Mare Majorinovic seduta su poltrona di pelle umana siempre.
Carol
il confronto che si sta avendo sul futuro organizzativo del nuovo partito, dicasi partito democatico, ha tutte le caratteristiche della confusione e dell'approssimazione.
cosa significa partito pesante?
etimologicamente pesante indica qualcosa di inamovibile, ma è proprio quello che è necessario o piuttosto non sta ad indicare la necessità di un partito forte,solido che sia un'agglomerato di diverse entità, culture e personalità?
perchè avvenga un forte compattamento tra tutte queste specificità occorre necessariamente dotarsi di una struttura pesante.
Ma sicuramente il passato non gioca a favore di questa dichiarazione d'intenti, della necessaria fiducia che si richiede alla base ds e ai futuri partecipanti del nuovo partito in essere.
la legge elettorale è ancora lì inamovibile e non discussa, il culto della personalità (non ultimo il gesto dell'Anna Serafino sulla legge dell'innalzamento della dose massima della cananbis, che senza informare la capo-gruppo Finocchiaro cassa una proposta del suo ministro e gruppo), le strutture elefantiache e costosissime dei partiti , l'inattacabilità delle cordate , delle lobby inisidiatesi nei più piccoli meandri dei governi locali , la legge dell'indulto e in ordine di castroneria l'ultima proposta di emendamento di prescrizione per i reati contabili, stanno mettendo a dura prova la credibilità dell'attuale forma partito, la gente come dice giustamente gennaro, oggi non ha più solo il segretario di sezione che l'informa e convoglia il consenso, ha altri strumenti, è acculturato, ha capacità critiche diverse e meno plasmabilibi.
sono sicura che se i nostri leader avessero badato più alla sostanza, alla questione morale (che non significa moralismo), meno al culto della personalità e all'interesse di bottega personale, oggi sarebbero meno additati, meno sospettati di particolarismo, ci fideremmo, richieremmo,come sempre abbiamo fatto in passato passato e prossimo, ma chi fa politica seria, chi da sempre si spende con correttezza, difficilmente sarà disponibile a firmare ancora, per l'ennesima volta, una cambiale in bianco, pur credendo fortemente nella necessità di un grande partito della sinistra, sono la prima a non condividere i mezzi pur apprezzandone il fine.
maria
sono quasi del tutto d'accordo con Lorenzo. Il che mi preoccupa. Vedo nero per la sinistra
Bisogna mollarli alla grande lasciarli perdere manco con un posto sicuro alle poste li seguirò .. per l'amor del cielo diamoci da fare ..
la sinistra meneghina, Gennaro. con 4 strombazzature alle spalle mancano solo proprio i diretti interessati a dichiarare che son dei cazzoni. inoltre, se anche non ci si fidasse del popolo sovrano, prova a pensare a gente che con i nazifascisti come concorrenti non trova niente di meglio che smollare Ferrante dicendogli "inadeguato". detto oltretutto su queste pagine da uno che oltre a 30 anni anagrafici meno di Ferrante ne ha anche 30 in meno di contributi (e non è solo quello: uno così è chiaramente uno stronzo). oltre al fatto che allora che cos'erano le vittime dei nazifascisti???
aggiungiamo poi che è gente che non sa manco le vie di Milano (e ti stupisci se il cybersquatting di Brichetto funziona.. ma tanto non sanno nemmeno chi è Brichetto, pensano al calcio loro...) e infine - anche se non è proprio infine, visto che potrei parlare dei danni del bigottismo, dei traffici sul petrolio delle guerre - mettiamoci che proprio non si capisce perché a oltre 20 anni da tangentopoli invece di ridare dei leader alla sinistra la si continui a presentare con nullità dai titoli roboanti: "segretario generale federazione metropolitana" ad esempio è una cosa che a un milanese può far solo pensare a un raccomandato o a un fuffologo, almeno rebus sic stantibus. serve il giacobinismo? mah. serve non continuare a dire "siamo i ladri maximi" e a insultare i milanesi e serve o ricondurre tutto a un'immagine più decente o almeno a 'sto punto avere il dannato coraggio d'inventarsi un titolo "enterprise" e un titolo "presidente della nazione umana universale" e mettere qualcuno sopra 'sti tizi.
Carolina (disposta a incatenarsi davanti a qualunque istituzione per far cessare lo spargimento di cazzate e di odio sociale da parte di costoro oltre che dei destrorsi).
Come segue:
"«Chi parla di fusione fredda tra i soli ds e margherita, ha avuto il fatto suo. Si è dimostrato che associazioni e partiti sono pronti a contribuire alla costruzione di un partito che unisca i riformisti."
Mi sembra chiaro che la sinistra unendosi risolva il suo problema interno piu grande, ossia quello della divisione in piu partitelli scombinati e privi di credibilita.
Nel contesto non estremistico di sinistra in cui:
"...il nuovo partito «non potrà che essere popolare, qui includendo i valori e la tradizione che la Margherita ha acquisito» dal vecchio Ppi."
Sebbene, guarda caso, come evidenzia l'articolo:
"spero anche che chi oggi non ha voluto venire non faccia mancare il proprio contenuto». Un riferimento alla sinistra Ds che non ha partecipato alla manifestazione."
Impressionante, invece, il discorso di lorenzo:
chiaro movimento eversivo di tipo politico-concettuale al fine di boicottare a tutti i costi un discorso unificazionista di sinistra e tentare di ri-polarizzarlo secondo il suo solito estremismo confessionale anarchico...
quante cazzate!!! il Ppi??? io almeno non sono una milanese ignorante. De Mita in altre parole per me è un tizio diverso da Sturzo o da Giorgio Montini (sì, il padre di uno strano cardinale della mia città e poi Papa). i Casini in Caltagirone, i Follini e tutti 'sti cazzoni druidici che parlano di "cristianesimo" quando fa comodo loro son dei cialtroni.
Carolina
Concordo per il fatto che il "cristianesimo" non c'entra con la politica un emerito caxxo!
I valori pero devono essere "popolari" e nel rispetto dei valori umani, in cui non c'è neanche il bisogno di parlare di religione, visto che questa è spirituale...
Il problema è che come esistono ipocriti che ne fanno l'uso che vogliono per i propri fini (anche dentro la Chiesa, non solo nella politica!), al contempo "c'è chi" lavora contro per l'abbattimento di ogni religiosita.... e questo è il vero problema, nascondendosi dietro valori di sinistra e laicistici!
Maria: io di "cambiali in bianco" (uso le virgolette perché è un luogo comune del politichese che non reggo più, ma mi tocca usarlo) non ne firmo più, le ultime sono state spese troppo male. Colgo l'occasione per spiegare perché l'intervista di Majorino a Repubblica mi ha fatto così incazzare. perché non credo che una persona con un briciolo di cervello e senso della decenza (e Pier ne ha più di un briciolo, di entrambi) possa permettersi di chiedere ulteriori "cambiali in bianco" agli elettori. Questa gente ha un'unico modo per avere la mia cambiale (e presumo quella di tanti altri): smetterla di parlare e fare qualcosa. Di chiacchiere a vuoto se ne sono sentite troppe. Quando vedrò una denuncia a Moratti per tentato omicidio mediante smog firmata da Majorino, quando vedrò Mirabelli incatenato ai cancelli del Pirellone per impedire l'ennesima porcheria di Formigoni, quando vedrò Penati cacciare Giulio Sapelli e la banda di parassiti che foraggiamo in provincia, ecco, allora forse troverò la forza di avere fiducia in questa gente. Ma parole, basta. Non voglio la destra, ma neppure i suoi cloni, anche un po' sfigati come questi.
:-))))))))) sì, fa di scrivere la Lettera di Majorino a quelli di Treviglio Ovest, quella alle Sexy One More Blogger e quella ai Papuasici orientali! :-))))))))) sei squisito Al, ma anche troppo buono forse :-)
Carolina
alberto come al solito sei incontenibile, poveretti loro se facessero quanto tu chiedi, no non si chiede nessun atto di eroismo nè di martirio, ti garantisco che nessun diessino doc saprebbe fare quello che tu ti aspetti facesse, la formazione e la disciplina di partito è tale da impedire anche solo il pensiero di manifestare il dissenso in modo così plateale, ma questo non significa non avere i giusti strumenti per prendere le necessarie distanze da politiche amministrative poco significative.
si potrebbero fare petizioni con raccolta firme tra i cittadini ad esempio, si possono indire comitati di quartiere con incontri periodici sui temi che più interessano la quotidianeità, si possono presentare mozioni ed interpellanze in quantità industriali per costringere la maggioranza a discutere e decidere, questo per quanto rigurada l'attività di opposizione , poi ci sono tanti altri momenti pubblici e cittadini che si possono intraprendere per stimolare il dibattito e la partecipazione cittadina.
ripeto l'idea di un partito "pesante" può non essere sbagliata, se intendiamo tale parola come sinonimo di incisività e vigore, il discorso è che non convince il contesto in cui viene formulato tale pensiero.
Il futuro partito democratico in sè è un'ottima idea, presentare in tutte le elezioni un corpo unico, compattto , unito e schierato contro una destra fondamentalista e retriva, potrebbe essere l'idea vincente e rafforzare il cammino per la crescita, lo sviluppo e il progresso italiano.
ma i sono i metodi che stanno svilendo tale progetto, gli accordi presi sottobanco dai maggiorenti dei partiti interessati, la rincorsa dei futuri manager partitici a procurarsi pacchetti di tessere da far pesare sui tavoli congressuali, minoranze che si sottraggono al dibattito pubblico per poi magari far valere in futuro il proprio malumore e magari avere in cambio, codice cencelli alla mano, prebende e cariche pubbliche, parlo , ovviamente, da pura osservatrice dei purtroppo conosciuti comportamenti già abbondantemente in uso e per cui abuso paghiamo tutti i giorni le conseguenze.
insomma metodi vecchi per un progetto nuovo ed ambizioso, a volte mi chiedo perchè la passione mi spinge ancora a credere in un miglioramento, forse perchè sono consapevole che avere l'opportunità di scrivere ciò che penso è un grande privilegio che solo una democrazia può offrire, una democrazia imperfetta sì ma pur sempre garante di diritto.
maria
io c'ero! ho ascoltato mirabelli, e toia, duilio e dalla chiesa, corritore e antoniazzi,sarfatti e gadola etc insomma ne ho fatto un abbuffata. La società civile mi sembrava il tacchino che festeggia il natale, cioè non proprio una ideona. Alcuni interventi come quello di tale daria colombo sembravano l'appello retorico di un vecchio mestierante della prima repubblica afono e spompato tanto erano privi del benchè minimo contenuto. Il destino di quel ipotetico partito è già scritto: sarà una allenaza elettorale tra ex pci e ex dc con qualche indipendente a fare da fiore all'occhiello. Sarà più teodem che neosocialista, durerà il tempo di una campagna elettorale e filierà una mezza dozzina di correnti. Insomma ci stiamo avviando verso un sistema politico come il giolittismo di inizio secolo ametà strada tra trasformismo e conserteria. ci sarà una forza italia moderata ed una forza italia conservatrice. spero che il sistema elettorale spazzi via questa palude. io comunque ne mi iscrivo ne li voterò mai.
Maria: ecco, vedi, proprio per questo mi aspetto gesti plateali, per dimostrare uno strappo deciso col passato. So che non lo avrò, non credo più a queste persone.
Quanto alla democrazia, scondo me già ne resta un simulacro. Certo, abbiamo la libertà di dire quello che pensiamo (il che non è poco), ma non abbiamo più il potere di influire, perché il sistema parassita della politica ha ormai creato i suoi meccanismi tampone. Guarda - nel nostro piccolo - quello che succede con la Provincia di Milano. Preferisco non usare aggettivi, ma credo che dopol le inchieste che abbiamo fatto su ASAM, le interrogazioni dell'opposizione, i mugugni della maggioranza, qualcosa dovrebbe succedere. Niente di tutto questo, penati e la sua gente continuano, tranquilli come bebè, a portare avanti il loro progetto. Nel silenzio compiacente dell'informazione mainstream. In un paese civile, un presidente che promettesse 13-15 milioni di utile annuo su un progetto per arrivare a perderne sette non avrebbe il coraggio di farsi vedere, manderebbe le dimissioni per fax. Questo non solo ha quel coraggio, ma anche fa la star e spiega al mondo come fare per miglirare. Siamo al peggio del peggio, altro che Partito democratico. Qui si sta costruendo Cupola-2, la vendetta. E nessuno lo dice.
io mi accontento di molto meno: che Majorino o il suo capo supremo del momento in veste di responsabile spieghi che cazzo voleva dire con la parola "inadeguato". lo spieghi pubblicamente, anche su blog va benissimo, e accetti che se ottiene una maggioranza di pareri contrari a quel che narra si deve dimettere come in Europa accade anche per molto meno e a gente ben più in alto di lui. non mi pare di aver parlato di atti di eroismo...
Carolina