Bene, s'è centrato bene il nodo che occlude lo slancio europeo che Milano dovrebbe avere. Forse è sempre mancata la volontà di dotare questa città di slancio. Mi ha sempre colpito il detto secondo cui un buon sindaco di Milano avrebbe dovuto avere la nebbia nei polmoni! Colpito in negativo, certo.
Ho alcune speranze nella Moratti. Spero nella sua conoscenza del "mondo". Ma temo il suo essere legata ad una coalizione a sua volta legata a localismi e paura di "volare europei".
Milano è una città periferica al mondo ed al mercato globale (forse si salva solo il quadrilatero della moda, che potrebbe esssere anche altrove) chi non lo riconosce è solo un provinciale o un inguaribile ottimista di destra. La città è degradata come le peggiori baraccopoli senza salvare neanche la dawntown abbandonata al degrado ed ai peggiori imbrattatori coglioni (altro che graffitari!).
Non c'é città in Europa, in U.S.A, nel mondo (nemmeno le baraccopoli di Capetown) così conciate nelle parti storiche più rappresentative. Il traffico è congestionato, l'aria inquinata, le scuole pubbliche di ogni ordine e grado fatiscenti senza docenti e susssidi didattici, mentre le scuole pubbliche prosperano. Le università pubbliche sono affollate e senza piani di studio credibili a differenza dim quelle private fatte per pochi ( si fa per dire!). I poliambulatori dell'ASL sono chiusi da un pezzo passati ad un ente, gli ICP, gestito dalla Compagnia delle Opere, mentre il 39 % dei cittadini si rivolge al mercato sanitario privato. Privato è anche l'IEO del prof. VERONESI, il più grande bluff mediatico ed economico degli ultimi anni: non-profit solo per i finanziatori, ma molto profit per gli operatori. La ricerca non è finanziata perché rende poco, molto meno dei mercati finanziari. E allora via col tango... con la Dott.ssa Letizia Brichetto Arnaboldi, che ha i soldi, le conoscenze giuste mediatiche e non solo, tanto da mettere in soggezione i paraculi ormai dilaganti anche a sinistra (sinistra?). Casqué.
Ohi Attilio, c'hai ragione, ma allora se vai a Napoli ke fai, ti spari?!
Caro Max, prima di tutto facciamoci gli auguri di un 2007 di riscossa! Napoli e Milano sono storicamente diverse. Milano è nettamente peggiorata, Napoli ha tentato di migliorare ed è rimasta sostanzialmente la stessa, come del resto la Campania intera. Non si può paragonare due realtà così diverse. Milano aveva una borghesia illuminata, una nobiltà impreditoriale, un socialismo riformista, una aristocrazia operaia, un movimento sindacale organizzato, la più grande federazione europea di un partito comunista con 350.000 iscritti, un Comune che gestiva scuole elementari, medie e serali, scuole speciali per disabili, scuole di lingue straniere, la Centrale del Latte, l'AEM (gas ed elettricità), l'ATM (trasporti urbani ed extra-urbani), Il Pio Albergo Trivulzio ( la Baggina per gli anziani )ed altro ancora. Tutto finito. Milano ormai è una città mordi e fuggi, governata dalla finanza, di cui Letizia Brichetto Arnaboldi è un esponente di spicco.
Ho una storia personale per dimostrare di non essere razzista, ma Davide qualche tempo fà non credeva ai dati dell'ISTAT sul censimento 2001, in cui si indicava come 700.000 milanesi (compreso il maestro D'Anzi autore di oh mia bèla Madunina)fossero di origine pugliese, anche lontana di terza o quarta generazione. De Corato e Colucci non vi dicono niente?
Tango: promenade, olé.