Tempo di bilanci
Anche per la signora Maria è tempo di bilanci, è chiusura d'anno e fa i conti , tira le somme e trae le debite considerazioni. Il 2006 è stato per lei un anno molto particolare , iniziato con la campagna elettorarale affinchè non vincesse il centro destra, una mobilitazione bellissima, partecipata, nel gergo politichese detta "pancia a terra". Aveva rivisto il sorriso ritornare sui volti delle compagne dei compagni della città dove vive, casualmente a Torino coincidevano amministrative e politiche, sembrava non esserci dubbi, c'erano tutte le carte in regola non per vincere ma stravincere, le Olimpiadi Invernali chiuse con un successo incredibile, nessuno dei tanti incidenti augurati dal fronte nemico, nessuna minaccia agli atleti e alle migliaia di tifosi accorsi da ogni parte del mondo, una città collaborativa che ha offerto il volto migliore di se stessa dimostrando che si può non essere solo la capitale dell'auto ma anche di altro.
Come diceva Gianni Agnelli a fare le macchine ormai sono capaci tutti, ormai è come fare frigoriferi, ma riuscire a rendere più commerciabili le nostre questa è la vera sfida, Torino oltre le macchine sembrava non saper far di più, ma le macchine ormai le fanno anche i cinesi a 1/5 del nostro prezzo, parafrasando le parole di un conoscente per una ciotola di riso i cinesi sono pronti ad imitare tutto, la signora Maria non sa se ciò sia vero o no, ma ricorda gli anni mesti e bui della cassa intregazione, delle linee fiat chiuse , dei lavoratori messi in mobilità, del glosioso "Lingotto" che dismessosi l' abito della "FABBRICA" diventare ristorante, albergo, centro commerciale per i soliti 4 cenci esposti in ogni angolo della città, le stesse scarpe di tutte le stesse vetrine.
Anni bui, anni da dimenticare in fretta e di cui non augurarsi mai più il ritorno.
Sembrava fatta, l'ottimismo era ricominciato a impadronirsi , prima la vittoria di Mercedes Bresso in regione, Saitta in provincia, poi la riconferma di Chiamparino in comune, si era fatto "cappotto " come si suol dire, non è che i tre amministratori fossero il top dei top, non è che primeggiassero per idee innovative e coraggiose, si può dire di loro senza lode e senza infamia in linea con il bon ton torinese,poichè il troppio storpia accontentiamoci della mezza misura, " esageruma nen" anche nella scelta dei candidati, a volte accontentarsi è un dovere e poi noi della base siamo come soldati, dateci un comandante e noi obbediremo.......... ma!
Ma finire con la testa reclinata su una sedia alle 4 di mattino dell'11 aprile, ad assistere con gli occhi semichiusi e il cervello annebbiato dai troppi numeri alla disfatta di Caporetto in diretta, quello la signora Maria proprio non se l'aspettava, va bene lavorare turandosi il naso, va bene volantinare al mercato per un'elezione di cui non sai neanche i nomi dei candidati ( ma compagna questa legge elettorale l'ha voluta Berluscono non noi! questa era la risposta ricevuta dalla signora-compagna Maria), ma che si finisse sul fil di lana a vincere in parlamento e senato questo tutti gli strateghi del partito l'avevano previsto?
No ! serpeggiava troppa gioia, troppe bottiglie pronte per essere aperte, troppe mani già pronte a stringersi per i complimenti reciproci, troppi abbracci sparsi e troppe pacche sulle spalle distributite, per essere pronti a ricevere quel mesto risultato.
Ma la base di sinistra è fatta di migliaia di api operaie, di formichine laboriose e faticatrici, è abituata ad ingoiare rospi, un tempo addirittura ingoiava olio di ricino, di legnate sulle orecchie e sulle spalle è abituata a prenderle da sempre, ma i calci nel sedere no! quelli preferisce rimandarl al mittente! ed è con questo messaggio di commiato che la signora Maria prende congedo dall'anno 2006 e vorrebbe giungesse ai compagni "dirigenti" un messaggio, come quelli che inviano i naufraghi in una bottiglia di vetro sperando che qualcuno lo raccolga: meno ciance, meno diatribe, meno interessi di cortile e bottega , osare,esserci, più POLITICA e meno demogogia è quello che si chiede e ci chiedono di fare, l'abbiamo promesso e ogni promessa è debito, che il 2007 sia l'anno in cui qualche debituccio si cominci a pagarlo!
buon anno!
maria