rossi è un liberista.
fuori dai coglioni almeno uno.
spero che gli altri lo seguano.
Era ora. Speriamo che in molti seguano il buon esempio sia fra i DS che fra gli altri partiti.
E' da mesi che Pansa su L'Espresso sottolinea questa guerra intestina di D'Alema nei DS, in cui sottolinea che come al solito il Baffino vuole che il nuovo PD sia suo, oppure non lo si fa.
Se la gente invece della fuffa dei giornali radicali contro i riformisti e per le ragioni delle Sinistra-Sinistra leggesse Pansa, di certo capirebbe per chi giocano in questa partita Mussi e Salvi.
Forza Rotafixia, avanti cosi'.
E adesso via, la strada verso i piani quinquennali e' tutta in discesa.
E' ora di finirla con ste stronzate tipo "cosi' non si puo' andare a avanti" e stronzate tipo "non ci saranno i soldi per le pensioni di chi adesso lavora"... se non ci saranno soldi ne stamperemo di piu', e anche piu' colorati, mica siamo fessi noi.
E ti diro' di piu', a me stanno sui coglioni anche i trattori: mezzo subdolo instillato dai capitalisti per rendere la fiera classe contadina schiava e dipendente alla classe possidente delle acciaierie e della forza del vapore.
Fuori subito i mandanti politici dei trattori!!!!
bello mio, stai calmino.
ma chisselincula i gossplan
ho tutta un'altra idea di economia, lassa perde....
Il PD secondo me non nascerà mai perchè come dico sempre al dimezzarsi dei partiti si dimezzano le poltrone. L'idea non sarebbe neppure tanto male, ma tra correnti e correntine sarebbe come avere 3 o 4 partiti in uno. Senza considerare che con la nascita del partito democratico è facile che possa nascere un altro partito di "dissidenti" come Mussi.
e chi se ne frega!
basta con questi professori che spiegano sempre tutto a prescindere dal consenso che ottengono. Se vuole essere coerente si dimetta da deputato viceversa e nu' quaqquaraqquà
il punto non penso che sia nel fare o stracciare tessere (che qualcuno ha e qualcuno no), ma piuttosto di tener viva la partecipazione, che è fondamentale, e che oggi è anche fuori dei partiti - DS o altri.
per conto mio da libera cittadina trovo interessante il PD come ipotetico modo per "mettere al sicuro la democrazia" ponendo sfide di rinnovamento a sinistra e di scelta
costituzionalista alla destra italiana... ciò con una questione evidente da dirimere che è che non metti al sicuro alcunché se non sei tu per primo per i valori della Costituzione e per la loro garanzia.
quindi anche la laicità, che per ora è problematica nel progetto PD mi sembra.
ora, per affrontare questioni simili ci vuole un po' di savoir faire politico, e nel bene e nel male Baffino ne ha come pochi altri (che poi sia più a sinistra o più "moderato" è un altro discorso);
quindi non penso che il suo interessamento alla questione sia solo o tanto di poltrona, potrebbe essere anzi una sua legittima ambizione occuparsi di qualcosa di simile che sia per supportarla o per contrastarla;
però rimane il fatto che non si fa tutto nei partiti, che il dissenso cresce, sia pure magari a causa di una cattiva comunicazione più che di cattivi progetti, e che anche se non penso che questi atti di singoli avranno un grande effetto almeno finché la destra è quel che è, va tenuto conto del gap fra politica e cittadini, non si può pensare di creare un partito oltretutto "unico" dall'alto.
Carolina
PS se poi il PD si togliesse di dosso l'odioso e storicamente infondato "settentrionalismo" sarebbe anche un passo avanti...
Il "savoir faire politico" di D'Alema? Maddai Carolina, grazie alla sua brama di potere detronizzò Prodi e non seppe reggere più di due anni lasciandoci il governo balneare di Amato, ci siamo ritrovati Berlusconi altri 5 anni.
Senza parlare della sua smania di passare alla storia come riformatore della Costituzione quando fece gli inciuci della Bicamerale, scambiando l'impunità di Silvio con il suo nome sotto una riforma che lo stesso Berlusconi mandò a carte all'aria una volta ottenuto quel che voleva.
D'Alema è freddo quando deve raggiungere il potere, poi quando l'ha raggiunto la sua ambizione personale gli fa perdere il senso della misura e fa le cazzate col botto.
D'Alema è il più pericoloso uomo politico in Italia quando gli si da una carica.
Spero per il Centro-Sinistra che in Libano non ci scappi il morto, sennò questo governo se ne va a casa a calci in culo e giustamente, questo grazie ad un'altra paturnia di D'Alema di voler passare alla storia come il pacificatore europeo del Medio-Oriente.
La megalomania di D'Alema è il suo limite.
Se per "settentrionalismo" significa aborrire il voto di scambio di Bassolino a Napoli, grande elettore dalemiano, allora viva il settentrionalismo!
Moreno, con uno come D'Alema puoi dire che fa errori, anche "con il botto", ma non alla bertoldo, bertoldino e cacasenno; con altri puoi solo dire che il livello della nostra classe politica è infimo. Spero anch'io che non ci scappi il morto in Libano, che però è cosa affatto diversa da Iraq e compagnia brutta. Per "settentrionalismo" intendo le baggianate sulla "questione settentrionale" e molti altri atteggiamenti da riecheggiamento dei temi della lega che molti fautori del PD mostrano, deplorevolmente e fin troppo palesemente, soprattutto qui a Milano (che schifo!!!).
Carolina
Carolina l'economia italiana si basa su due pilastri: l'assistenzialismo di stato e l'evasione fiscale.
Il "settentrionalismo" si traduce in: come far mantenere l'attuale livello economico alla maggioranza del nord del paese che vive di evasione facendogli pagare le tasse ed ottenendo consenso da loro?
Chi vive puramente di assistenzialismo di stato può dire che lui è in regola (poi quanto produca non viene mai misurato, tutto è basato sulla buona volontà del singolo e per fortuna ce ne sono molti).
Queste due Italie sono piene di sfumature, c'è pure chi evade e sfrutta i contributi di stato.
Comunque questione settentrionale e meridionale sono le due facce di questa medaglia.
ok, ovvero non ok perché per la questione meridionale è morta della gente per bene mentre la "Qs" è roba di procacciamento voti e poltrone. ma comunque, anche accettando la definizione, non combini un cazzo compiacendo certa gente! se poi non sai nemmeno chi sia!!!
ad esempio tutta la "base di destra" di Milano è di destra o è piuttosto, in parte, gente che vede una parte dei valori tipici della città "proiettati" in cose che sic et simpliciter non sono la (fuffo)sinistra locale? siamo sicuri di centrare i problemi? perché per esempio secondo me prima di qualsiasi cosa bisogna focalizzare il campo da gioco. ora qui il campo a me pare quello di una città che è vissuta come un luogo di consumo (e di sfruttamento da parte dei potenti: sono due concetti diversi!!!); comunque non come un "luogo degno" - di cultura, di vita etc... e questo mi pare che sia sotto gli occhi di tutti come cause, effetti etc...
questo è un vissuto trasversale, cioè condiviso sia da gente che evade le tasse e dopodiché non si preoccupa nemmeno di parlare in ostrogoto anziché in italiano, sia da gente che non evade una beata sega e non parla perfetto italiano perché si fa il culo dall'età di 12 anni per tutti i cazzoni che non parlano ugualmente italiano... vuoi perché la loro lingua è il politichese, vuoi perché se ne sbattono i coglioni allegramente degli altri *come se* ne avessero *diritto*.
questo secondo te è un tema di cui sarebbe più facile occuparsi per la sinistra o per la destra? che domande eh? convochiamo un convegno mondiale di burocrati a Istanbul per parlarne? eppure ... se proprio dobbiamo parlare "liberista" per farci intendere... di un simile evidente "vantaggio competitivo" ci accorgiamo Biraghi, Corritore, io e pochi altri, mentre chi, partendo da questo, potrebbe pure combinare qualcosa di decente, dice solo un mucchio d'intollerabili cazzate.
Carolina
Il senso è che per capire i problemi bisogna sapere quali sono.
Berlusconi & soci vincono al Nord con slogan sottintesi del tipo: "Se vince il centro-sinsitra devi pagare le tasse, quindi vota per me che ti proteggo."
Il Centro-Destra interpreta una parte della società italiana comunque, il Centro-Sinsitra perbenista e fancazzista non sa neanche dove stanno di casa i problemi, in questo concordo con te.
Gira l a testa dall'altra parte invece di proporre vie di uscita al popolo dei condoni fiscali, sarebbe tanto difficile una proposta del tipo "tu paga le tasse ed io mi impegno a togliere gli sprechi e ad amministrare bene dandoti più servizi".
"tu paga le tasse ed io mi impegno a togliere gli sprechi e ad amministrare bene dandoti più servizi"
Nessun governo italiano che dicesse una cosa del genere sarebbe creduto.
E poi quali servizi? Le autostrade per i TIR ci sono, i fiumi dove scaricare i liquami pure, luce e telefono arrivano, per il resto ci si arrangia.
Le imprese italiane non vogliono servizi, ma sgravi fiscali, e se non li hanno evadono (si vabbè, evadono pure se li hanno).
Moreno, ora sono io che concordo: e aggiungo non solo che per questi sarebbe difficile anche trovarsi il culo con lo specchio retrovisore dell'auto visto che per l'appunto è già difficile attivare un set di conoscenze di geografia, ma che poi a Milano il Centrosinistra (sarà sempre per il medesimo suo problema di scarsissimo contatto con la realtà) si presenta anche come un censore, un nemico di chi - cittadino comune - non la "pensa" - sic!!! - allo stesso modo, uno che non fa sconti, ma che non si sa su che cosa e perché visto che non li fa agli altri, ma a se stesso sì, eccome. insomma, perde anche perché fa paura. e la cosa peggiore è che incute più paura di quelli che si presentano con la fiamma tricolore e quelle altre porcate!!! e non solo non si pone il problema del perché e come mai quelli son considerati un fenomeno politichese e loro invece un pericolo reale, quasi militare, ma è anche un cosiddetto Centrosinistra che nonostante la gravità di ciò e delle sue implicazioni si guarda bene dal dimettersi!!!
Carolina
PS x Pino: qui non credono ai governi per molto meno... però al fatto che "l'armata rossa" risulta introvabile in città ci credono eccome... a modo loro ma ci credono... lasciam stare...
Ma sto diddy non è un po' imbecille? Cioè, si distingue nel suo campo.
Puliatti Spero per il Centro-Sinistra che in Libano non ci scappi il morto
Non riduciamo la politica estere alle piccole beghe domestiche, che pure ci sono. Quell'area del mondo non se lo merita.