Socia, la differenza rispetto ad "Idioti" è che in quel caso la provocazione non era, per l'appunto, filtrata attraverso la leggerezza della commedia: restando quindi "trasgressione massima, attacco violento al conformismo, ma anche alla disciplina sociale, pamphlet anarchico, rappresentazione capace di far sentire molto a disagio" (Lietta Tornabuoni - La Stampa), insomma reale provocazione. Già all'epoca, dunque, Lars von Trier dimostrava di essere "un regista cattivo". Riguardalo, scoprirai di apprezzare quell'"omaggio alla anormalità" anche senza la necessità che la commedia renda il messaggio più "facile".
...E poi non mi dire che non hai mai visto "Dancer In The Dark", perchè non ci credo.
Lorenzo: Idioti era ancora troppo vicino per decidere a cuor leggero di vedere Dancer In The Dark. Probabilmente lo recuperererò a breve. Che fosse un regista cattivo era evidente fin dalle Onde del destino. Ma con Idioti mi era sembrato prevalente
mente un cattivo regista, uno di quelli che fanno di tutto per rendere difficile la comunicazione con il pubblico.
Socia, il mio era solo un consiglio, un invito alla visione: "Dancer In The Dark" è semplicemente un capolavoro, sono sicuro che ti piacerà. E, se già non la ascolti, probabilmente ti ritroverai anche a comprare dischi di Bjork!
Quanto ad "Idioti", l'intenzione di Von Trier e del Dogma 95 non era di "rendere difficile la comunicazione con il pubblico", bensì di renderla più diretta e reale: è chiaro che ad occhi abituati ad Hollywood - come lo sono i nostri - la realtà di un cinema purificato "dalla "cancrena" degli effetti speciali e dagli investimenti miliardari" (http://it.wikipedia.org/wiki/Dogma_95) appaia di più difficile accettazione. Ma sta a noi fare lo sforzo di superare tali difficoltà: la prima volta che ho visto le immagini traballanti della macchina da presa portata a mano m'è venuto quasi da vomitare dalla nausea, oggi la nausea mi viene a vedere certe sconcezze hollywoodiane (la maggior parte di esse).
Ciao
A me Dancer in the dark non è piaciuto.
Credo di essere l'unica persona sulla faccia della terra ad ammetterlo.
E' brutto, e dalla scena del processo diventa anche stupido.
Peccato, perchè l'idea dell'abbinamento di un musical a una storia così triste era molto bella.
La colonna sonora è un capolavoro assoluto.
Brutto? De gustibus.
Ma stupido non direi proprio.
Semmai si può affermare che il messaggio sia fin troppo evidente: e meno male che lo è! In un mondo in cui c'è ormai troppa confusione è tempo di dire le cose forti e chiare.
qualcuno ha mai visto "le cinque variazioni" ?
io volevo uccidermi solo per aver pensato di metterlo nel lettore dvd.