Questi sono i veri casini.
Penso che dovremmo avere più palle di scendere in piazza e rischiare le botte per fargli un pò paura a sti massoni finanzieri che danneggiano il mondo. Ma non le abbiamo le palle. Moriremo. E vabbè...
"Il riscaldamento globale potrebbe costare all'Europa migliaia di vite e miliardi di euro entro i prossimi 70 anni."
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/ambiente/rapporto-commissione-ue/rapporto-commissione-ue/rapporto-commissione-ue.html
Consiglio a tutti la visione del film-documentario "An Inconvenient Truth" (http://www.climatecrisis.net/), nonostante contenga - oltre a preziosi dati e informazioni angoscianti - l'autocelebrazione di Mr. Al Gore.
Come sempre la specie di piccoli imperatori del pianeta di cosa si precoccupa? del grande capo"il capitale", e dell'unica specie sua schiava, se' stessa.
La salute del pianeta intera e' in ballo, ma nell'estratto di sopra si punta al preoccupantissimo svantaggio per l'industria turistica di alcune nazione e dei vantaggi di altre.
vedere il problema climatico come un evento che deve far dissolvere i concetti di confini e stati e' qualcosa di troppo complesso per i tour operators che hanno scritto quest'articolo.
le correnti marine che regolano la vita (migrazioni e cicli riproduttivi) di migliaia di specie stanno per essere alterate? chissenefrega, e' piu' importante impedire che i finlandesi non abbiano la loro Rimini.
Intere specie animali in questo stesso momento attraversnao inferni di carestie dovuto al cambio climatico? maddai, e' vitale che le nostre spiagge siano sempre piene di coglioni.
centinaia di milioni di esseri umani dovranno migrare per colpa di siccita'? tranquilli, potranno andare nei resorts tropicali danesi.
Il problema e' di portata cosi' grave che dovrebbe essere trattato in maniera molto piu' seria, al di fuori della logica del consumo. DOvrebbe essere una priorita' nella vita di tutti, anche un'occasione per rieducarci, per riappropriarci di azioni che abbiano come fine sopravvivenza e progresso, piu' che ansie di acquisti mensili. I media (e chi li manovra), hanno la piu' grossa responsabilita': tacciono questi problemi, per riempirci il cervello di spot.
Sensi,
credo che il problema l'abbiano focalizzato, e che l'abbiamo messo in luce nell'unico modo in cui anche gli investitori se ne accorgano. La convenienza!
Puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma se un impianto autosufficiente ad energia solare ti costa 10 volte di più di un impianto a gasolio per la tua casa, allora scordati che qualcuno si interesserà al problema. Lo stesso avverrà pe le auto. Quando l'auto a idrogeno sarà più conveniente dell'auto a benzina (costi di produzione, di mantenimento, della rete di distribuzione, sicurezza, ecc...), da un giorno all'altro ci saranno solo auto ad idrogeno con incentivi, sgravi fiscali e megatasse su quelle a benzina. Potrà accadere questo solo se, a mio avviso, nei costi di mantenimento e sfruttamento delle tecnologie attuali si sommeranno anche i costi per curare i danni che esse comportano.
Sarà che certo realismo/pragmatismo mi ha sempre dato fastidio, ma mi trovo più che d'accordo con Sensi. Fino a che ragioneremo - in ogni campo - in base al solo metro di giudizio della convenienza, non cambieremo mai niente. NIENTE.
Tanto per cominciare, se stiamo ad aspettare che l'auto a idrogeno sia più conveniente dell'auto a benzina, dovremo sopportare ancora tante guerre e tanti cadaveri. Ce la faremo? Io penso di sì: facciamo qualche manifestazione ipocrito-catto-pacifista e ci leviamo il problema dalla coscienza. Ma il problema resta, fino a quando non pretendiamo un cambiamento, invece di attenderlo.
Beppe Grillo, attacco all'auto
"L'energia deve costare tanto"
"Le dico subito che il più grande economista del mondo, Bin Laden, ha ragione".
E perché? Non esageriamo.
"Perché il petrolio deve costare carissimo, deve andare oltre i fatidici 100 dollari al barile. Allora, e solo allora, la tecnologia e la ricerca per l'auto ecologica avrà un impulso pazzesco. La base di tutto è questo: l'energia deve costare molto e non poco".
(...)
"bisogna rivedere tutto il sistema della mobilità e andare oltre. Come ci si sposta, perché ci si sposta"
http://www.repubblica.it/2005/e/motori/amaggio2005/grillointervista/grillointervista.html
Corrado,
che il destino della mia/tua terra sia in mano a degli investitori e' gia' un concetto da rifiutare e cambiare.
Che un essere umano non capisca (anzi, senta!) che la salvaguardia del sistema biologico dove ogni forma di vita puo' svilupparsi (inclusa la nostra) sia piu' importante di ogni interesse, e' da schizofrenia pura. C'e' da scoraggiarsi e molto.
Abbiamo un apporccio diverso sul tema dell'energia e del consumo in generale. Per te sembra sia quasi impraticabile un percorso che implica costi troppo elevati per le energie piu' sostenibili. Ma il tuo e' un ragionamento che parte da un assioma: consumo costante e standard di vita inalterati.
Credo invece che un punto cruciale sia rivedere le nostre esigenze energetiche, ridurre i consumi drasticamente, sostituire (questa e' una sfida culturale) tutti i fottutissimi gadgets (5 telefonini all'anno, auto, vestiti, cibo e chi piu' ne ha piu' ne metta) con altri piaceri meno materiali. Siamo degli obesi che non riescono a rinunciare alla loro fame.
Mi viene in mente un esempio:
chi passa un'esistenza incollato ad una poltrona, un sedile, un sofa, con le pupille ferme davanti a schermi per distrazioni continue, trovara' molto difficile, scomodo, a volte impossibile cominciare una qualsiasi attivita' fisica, che richieda grande forza di volonta' all'inizio (e piacere solo in seguito ai primi immani sforzi). Per molti, troppi, e' piu' comodo rimanere distratti davanti agli schermi, invece che confrontarsi con la propria volonta' e determinazione.
Il Tricolore italiano si ispira alla bandiera francese introdotta con la rivoluzione del 1789 e rappresenta i valori scaturiti dalla Resistenza per un'Italia finalmente libera.
Tu sei morto a testa in giù.
Onore a chi ti ci ha messo.
Una soluzione a questi problemi sta dentro di noi. E' piu' difficile da seguire, ma porta a maggiori e piu' duraturi frutti.
Se ci si chiudessimo in biblioteca tutti i fine settimana per 2 anni con tanti libri di fisica, ce li studiassimo per bene, potremmo farci venire in mente dei nuovi macchinari per la produzione di energia pulita che costino meno delle tradizionali tecnologie a gas e petrolio.
Quando avessimo inventato e brevettato tali macchinari, faremmo il bene del pianeta ed il nostro.
Il Signor Stanford R. Ovshinsky, ad esempio, ha inventato i processi che stanno dietro alle cellule ad idrogeno, ai pannelli solari ed alle auto elettriche.
Per maggiori informazioni: http://www.ovonic.com/oc_ecd_ovonics_people.cfm
http://en.wikipedia.org/wiki/Stanford_R._Ovshinsky
Alberto, ho scritto le 4 righe soprastanti in risposta a una provocazione demente... Ti prego di cancellarle, non c'entrano nulla con l'articolo di cui si sta parlando.
Grazie
pensate che ieri sulle piste da sci di non so che posto è passata un'orsa con i cuccioli...
tutto bene se non fosse che dovrebbe essere periodo di letargo!
ma fa caldo...
comunque, il contributo per i pannelli solari è stato inserito nella nuova finaziaria
l italia non ha di certo problemi di sole.in nord europa ne fanno uso, perchè noi no? se è un problema economico, se fate bene i conti meglio spendere una grossa cifra all inizio piuttosto che pagare ripetutamente gasolio inquinando e distruggendo il pianeta. se tutti lo facessero sarebbe gia qualcosa di non indifferente. ognuno potrebbe prodursi la propria energia con un impatto sul pianeta nettamente minore rispetto a quello attuale.
un'altra cosa. siamo abituati malissimo! dovremmo abituare il nostro corpo alle temperature naturali.negli ultimi anni i condizionatori sono aumentati in maniera insostenibile.in macchina aria condizionata.a casa.a lavoro. siamo talmente abituati al fresco artificiale che non tolleriamo più il naturale caldo.soffriamo. è tristissimo.
ci sono regioni e città dove non esistono mezzi di trasporto collettivo.sei costretto a spostarti in macchina.in una famiglia di quattro persone che hanno destinazioni diverse servono 4 auto.perchè nelle grosse città,in centro, non si obbliga la circolazione solo ai mezzi non a carburante collettivi,sistematicamente organizzati?ne gioverebbe chiunque! arriveresti dovunque,senza stress per il parcheggio e traffico.non produci smog.rendi la tua vita migliore. bisogna assolutamente trovare un'alternativa all'automobile!
Forse lo scarso sviluppo dei pannelli solari e' anche dovuto alla scarsa preparazione di scienziati e imprenditori nel nostro paese.
No Aurelio,
anche in Europa non sono molto più avanti di noi. I pannelli al Silicio monocristallino costano un occhio della testa produrli, ma son i più efficienti, poi ci sono quelli al silicio poli(cristallino). Ma ti posso assicurare che puoi costruire un pannello solare con dentifricio e sugo di pomodoro. E' il principio delle celle solare Gratzel (uno scienziato svizzero che ho avuto il piacere di conoscere). Il problema è che hanno un'eficienza molto bassa, quindi, anche se sono molto economiche, non rienri comunque nei costi. Ci vuole coraggio, ad applicarle comunque. Ma chi, possessore di casa vorrebbe imbarcarsi in una spesa che dà riscontri dopo circa 10 anni? La Germania ce l'ha fatta. Noi aspetteremo che i nostri politici chiudano i rubinetti dei contributi ai giornali forse... un giono...
e diminuiscano il loro stipendio. non fanno un cazzo!
chiunque si preoccupi di questo argomento e ha una macchina è un ossimoro
ps
oggi una mia amica mi ha detto di aver visto qualche giorno fa una primula in fiore, a mille metri d'altitudine
Corrado,
la forza dell'ingegno umano e' piu' forte di qualsiasi provvedimento governativo, pero' bisogna usarlo il cervello e non solo la voce per gridare "governo ladro".
Io non sono contrario agli incentivi del governo per contributi all'energia solare, pero' se questa non prende piede da se', non si puo' richiedere al governo di perderci soldi all'infinito.
Quando si fanno funzionare i cervelli, si superano tante inutili questioni politiche, ideologiche e morali.
Guarda il caso di Paolo De Coppi che ha trovato il modo di non coinvolgere feti umani nella ricerca di cellule staminali.
Un interessante articolo su Paolo De Coppi e' riportato qui sotto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/01_Gennaio/07/staminali.shtml
"Il Tricolore italiano si ispira alla bandiera francese introdotta con la rivoluzione del 1789 e rappresenta i valori scaturiti dalla Resistenza per un'Italia finalmente libera.
Tu sei morto a testa in giù.
Onore a chi ti ci ha messo."
Ubriaco? Colpito da una trave?
Il tricolore messo a testa in giù dai mutamenti climatici?
PS il tricolore, eventualmente, rappresenta i valori della rivoluzione francese e del risorgimento (la resistenza fu alquanto dopo).
Quando si fanno funzionare i cervelli, si superano tante inutili questioni politiche, ideologiche e morali.
Su questo sono abbastanza d'accordo (anche se uscirà fuori di sicuro qualcuno contrario anche alle cellule tirate fuori dal liquido amniotico). Così come sono sicuro che, prima o poi, l'alternativa al petrolio verrà fuori (sarà la scienza a trovarla).
Forse bisognerebbe accellerare un po' la ricerca..
Gia' dedalus, perche' se aspettiamo che le soluzioni ai nostro problemi ambientali arrivino dai parlamentari e dai politici, stiamo freschi.
Per accelerare la ricerca, come dici tu, basterebbe dare dei premi (ad esempio detrazioni fiscali) a chi brevettasse tecnologie innovative per la produzione di energia pulita.
Inoltre, sarebbe meglio forzare i giovani a studiare materia scientifiche anziche' umanistiche, mettendo il numero chiuso alle facolta' che producono piu' disoccupati (lettere, filosofia, legge, economia ecc.).
Inoltre, sarebbe meglio forzare i giovani a studiare materia scientifiche anziche' umanistiche, mettendo il numero chiuso alle facolta' che producono piu' disoccupati (lettere, filosofia, legge, economia ecc.).
Bah, questa mi pare una cavolata..
Scienza e filosofia sono, in qualche modo, due facce della stessa medaglia. Una scienza che non si confronta con la critica del proprio essere scienza diventa un semplice laboratorio di analisi..
Come dicevano i 99posse(circa) in una canzone:me fa schif' 'e studia sulament' pé sfunnà me fa schif'e fatica sulament' pé m'fa sfruttà....ma chi l'ha detto che bisogna studiare roba utile?E cos'è utile?E' più utile studiare (dal lato riscaldamento globale) una bella facoltà umanistica o ingegneria per poi andare a progettare autobobili e altri feticci stile stufa a rotelle?E poi basta co sta stronzata de "la tecnologia ci salverà" è una roba da bambini che aspettano che la mamma metta a posto i loro disastri. Ma non porta alla soluzione sperata. Perché?Perché bisogna alzare le chiappette dal sedilino in pelle invece di parlare, bisogna spegnere il condizionatore e bersi una limonata....
dedalus, stavo soltanto rispondendo a un cretino che ha postato un delirio insensato sul Duce e sul Tricolore...e l'ho pure spiegato in un intervento successivo rivolto al Biraghi. Ma tu, che evidentemente ti senti chiamato in causa quando si arla di Mussolini, sei riuscito ad attaccartici lo stesso e a delirare ancor di più.
Sui cambiamenti climatici ho già commentato.
Andrea, sbagli.
Anche se tutti, dico tutti, si convertissero a comportamenti ecosostenibili, a questo punto non farebbe alcuna differenza, perchè qualunque produzione, di qualunque cosa, crea danni ambientali.
Essendo impossibile bloccare la produzione di massa, a meno di non tornare nelle caverne, la tecnologia è l'unica via d'uscita.
pino, stai ripetendo acriticamente un mantra che nsce fuori dalla logica, pur spacciandosi per prodotto dell'intelletto.
ci sono strade insospettate dalla maggior parte dei contemporanei,imbottiti fin dalla nascita dall'ideologia progressista in senso materialistico (ahò me sembro ratzinga).
negli ultimi decenni stanno prendendo forma, prima partendo separatamente ma in seguito rendendosi conto della matrice comune, esperienze e modalità di esistenza e "costruzione" (non voglio dire produzione altrimenti falso il senso di queste eperienze) che adottano un'impostazione differente.
parlo delle banche del tempo, del commercio equo&solidale (brutta espressione ma si sono dati quel nome), delle reti locali, dei gas, dei condomini condivisi e altro.
il tutto sta per ottenere un impianto teorico utile alla sintesi delle varie realtà, la decrescita. negli ultimi anni si lavora a questo.
occorre un po' di fantasia, e la nostra specie ne è dotata. sarà un notevole problema, però, reimpostare le menti avendo davanti la muraglia cinese dell'istruzione/informazione in mano al potere economico dominante.
date un'occhiata al concetto di genuine progress indicator sgooglando un po'.
a metà degli anni '90 si è pensato di illustrare con parametri differenti da quelli dominanti (o classici, industriali) la "produzione di progresso" dell'occidente.
ci sono delle sorprese, che ormai stanno diventando sempre meno tali.
I gas, il commercio equo, tutto molto bello e importante, ma insufficiente.
Prendiamo i GAS. Riducono i passaggi della merce e hanno una ricaduta positiva sull'economia di alcune famiglie (negativa su quella dei dettaglianti, ma questo è un altro problema).
Sotto il profilo ambientale servono a poco se si vanno a comprare le merci ai mercati generali, dove il 90% di quello che trovi arriva dall'estero, con una quantità di passaggi e sprechi ambientali per i trasporti inimmaginabile.
Mettiamo pure che si riesca a ricreare la vecchia catena commerciale alimentare (il contadino "locale", gli alimenti che non fanno più di 100 km dal produttore al consumatore, alimenti solo "di stagione", scomparsa dal mercato di alcuni alimenti non locali etc.): avremmo solo limitato i danni perchè occorrerà ancora rivolgersi all'industria chimica e a quella metallurgica per il buon 80% di quello che adoperiamo (dagli spazzolini da denti alle gomme delle biciclette).
Insomma, viviamo una società tecnologica. Per quanto possiamo inventare nuovi comportamenti (direi meglio, correggere i comportamenti malsani indotti da uno sviluppo tecnologico troppo rapido), se non troviamo la tecnologia per una nuova produzione di massa ecosostenibile conviene che ci troviamo davvero qualche confortevole caverna (per ripararci dalle radiazioni solari, of course).
gli esempi che ho citato sono vagiti, esercitazioni a livello neonatale di un tipo nuovo (e non vecchio, luddistico o quant'altro) di pensiero diretto alla convivenza.
il tentativo che si sta facendo è togliere importanza al pensiero economico (in toto, non solo quello dominante) e rimetterlo al suo giusto posto, cioè non in cima alle nostre priorità ma nella collocazione corretta: strumento finalizzato alla costruzione di una società complessa. perlomeno una minoranza di società si sta muovendo lungo questa direttrice.
un commento breve a questo thread e ai successivi commenti potrebbe essere: e quindi che facciamo?.
prima di rincantucciarci nel pessimismo illuminista (ad esempio: la situazione è questa, mica possiamo tornare alle caverne) bisogna sempre ricordarsi i parametri fondamentali:
1)la nostra specie sta modificando in maniera ancora ignota il pianeta che la ospita;
2) è nostro interesse, sotto tutti i punti di vista, non produrre alterazioni nocive: per nocive si deve intendere qualunque cosa possa recare danno anche alla nostra specie, e ormai s'è capito benino che tutto è collegato e che non si può modificare un meccanismo planetario senza che non vi siano effetti sugli altri;
3) siamo assolutamente in grado di cambiare: è la nostra specialità.
l'unica specialità.