non so se conosci il sito il sentiero del sutra del loto,magari dacci un'occhiata sopratutto alla sezione "ass. vittime della SOKA GAKKAI".Non che mi ritenga tale ma potrebbe essere interessante riparlarne....
proprio nel saddharmapundarika sutra che citi e' piu' volte ripetuto che non esistono due o tre veicoli, ma uno solo. (e, francamente, la descrizione che fai suona come: "ci sono i cattolici che pensano che alla fine vanno tutti in paradiso se si pentono o pagano, e i protestanti che pensano che solo pochi vanno in paradiso se ci credono, ma ci devono credere tanto tanto")
in italiano esistono sia traduzioni dal sanscrito che dalla celebre traduzione di kumarajiva in cinese classico, quella tuttora piu' diffusa in cina e giappone.
sulla soka gakkai ci sarebbe molto da dire: la nascita come movimento nazionalista giapponese, la sua strana (e unica) forma di non cooperazione con tutte le altre tradizioni buddhiste (in italia sono i soli a non essere membri dell'ubi), la strana forma di proselitismo.
ma, sull'altro piatto della bilancia possiamo anche mettere l'eroica resistenza contro la guerra che porto' i membri della soka gakkai a essere perseguitati, come i comunisti, fino al 45.
infine la rottura di pochi anni fa del suo laicato con la comunita' monastica. (ricordando che in giappone il sangha, contro tutti i vinaya, dal 1868 puo' sposarsi!)
esistono pero' in italia anche comunita' nichireniste non della soka gakkai, che cooperano e riconoscono la matrice comune (telescopicamente: nell'origine tiantai/tendai, nel madhyamika - seppure con elementi yogacara e persino shingon - e nella comune base del tripitaka, sebbene rivisto nella teoria del ban jiao di Zhi Yi)
insomma, su una minoranza religiosa che, in un paese dove la pesante ingerenza dei cattolici limita molte liberta' e svilisce e mortifica atei, razionalisti e altrimenti religiosi, non mi pare il caso di infierire.
ricordiamoci piuttosto che la chiesa cattolica ha annullato il primo matrimonio del berlusconi, tipico cattolico pagante. in questo davvero il tipico esempio di buon cattolico brianzolo (guadagno, pago, mi risposo).
(...)
Il fatto che nella SGI siano entrati in prevalenza tossici, omosessuali, disabili e mostri di ogni genere" lo ritengo un fatto positivo: è naturale che nel nostro mondo si fermi a riflettere sulla vita chi di riflettere ha più bisogno. Forse quando, se non la malattia, almeno la vecchiaia ci fa sentire più deboli, il buddismo potrebbe essere un buon metodo per cercare la felicità in questa vita, in alternativa alla disperata speranza di una vita eterna che vendono le religioni monoteiste.
E la Soka Gakkai per me ha questo merito: rende possibile a tutte le persone avvicinarsi al buddismo e praticarlo per sperimentarne i benefici, anche se non sono intellettuali o hanno un elevato grado di cultura.
""l'eroica resistenza contro la guerra che porto' i membri della soka gakkai a essere perseguitati, come i comunisti, fino al 45.""
Mi dispiace ma questo e' falso,e' un equivoco forse volutamente alimentato.
Non c'e' assolutamente nessuna prova,nemmeno una traccia, che documenti che qualcuno della Soka Gakkai del tempo fosse contro la guerra ,anzi semmai dagli scritti di Makiguchi si potrebbe tranquillamente pensare il contrario.
Lo stesso Makiguchi e altri venti esponenti della Soka Kjiooku Gakkai furono imprigionati , per quello che ne sappiamo , per ragioni prettamente religiose che non avevano niente a che vedere con la guerra (per la verita' qualcuno sostiene anzi che c'entrasse la guerra,nel senso che o vertici della Soka fossero critici verso il governo per l'eccessiva "moderatezza" in politica estera)
Ciao! Non mi sono avvicinato al buddismo perchè ero uno di quelli che chiami "mostri". Tuttavia, grazie al buddismo, ho conosciuto i "mostri". E l'unica cosa "stupefacente", perdonami il gioco di parole, è che molti di questi "mostri" se ora tu li incontrassi per la strada, non li chiameresti così, perchè sono cambiati. Certo, è più semplice che si avvicini a una nuova realtà una persona che non ha nulla da perdere e che vuole, peraltro riuscendoci, rialzarsi e diventare felice che una persona che lo è già.
Tuttavia a tutti capitano dei momenti di piccole o grandi sofferenze e il buddismo ti aiuta a superarli.
Non è vero che non mira a convertire tutta l'umanità e il discorso di un terzo, un terzo e un terzo dev'esserti arrivato distorto da non so dove.
Mira ad una rivoluzione umana.
Per spiegare questo ci vorrebbe ben più di una risposta ad un post.
Mi limito quindi ad assicurarti che rispetto e accetto le tue idee, ma ti esorto a riflettere per rispettare la vita e le scelte di chi forse non merita di essere appellato come "mostro".
Sai, considera pure il sutra una spada, ma la bocca sa essere molto offensiva. Ogni offesa genera un'offesa. E' la legge di causa-effetto. La tua offesa ha generato la mia risposta e la mia risposta era già presente nel momento in cui facevi l'offesa. E' il karma...
"...il grande veicolo è solo quello più popolare, più accessibile, quello che dovrebbe permettere a tutti di raggiungere la buddità, secondo Siddharta. Per capirci: il Mahaiana è come fosse un treno, l'Inaiana invece è come fosse un' elicottero."
Scusatemi se intervengo, ma è necessario che intervenga! Vorrei sottolineare alla scrittrice che "Mahaiana" e "hinaiana" sono termini coniati dalla storia per il susseguirsi di eventi ai quali certamente non ha assistito il venerabile Bhudda perchè era bello che defunto. Ti consiglio vivamente di studiare solo un po' di storia del Buddismo affinchè ti renderai conto (spero per te) che la questione "buddismo" non è così semplice come sembra e che merita più attenzione. Il Buddha disse (cioè è scritto nelle scritture, ma non è dimostrata e documentata l'esistenza del Buddha) alla fine della sua vita: "Prendete rifugio in Voi stessi!!!!" Pertanto, consiglio un pò tutti quanto a non affidarsi a religioni, testi religiosi, pseudo-guru o maestri di vita, ma incamerare esperienza e conoscenza tramite la contemplazione delle nostre azioni. La religione è solo un mezzo per sviluppare valori quali collaborazione, compassione, buon senso, raziocinio, tolleranza. Tali valori (forse non ci crederete) possono essere sviluppati anche senza religioni, così come insegnato dal Buddha (o meglio, dai testi). Svegliaaaaaa!!!!!!
Complimenti a chi, fregandosene altamente della correttezza, del rispetto e di ogni altra forma benevola e tollerante di comunicazione,definisce e cataloga l'umanità sottolineando la DIVERSITA'.
Che siano mostri, tossici o altro non importa. Appartengono alla razza umana e se hanno trovato il modo( religioso o no) di migliorare la propria condizione, ciò positivo e incoraggiante.
Vorrei rammentare che la diversità è la causa dei peggiori contrasti (leggi guerra) del mondo.
Allenarsi a vederla come un valore porterebbe tutti a una migliore convivenza.
E per quanto concerne il titolo di scrittore, propongo un buon e nutrito retroterra di letture, prima di definisri tale. Anche se solo per tre giorni.
Concordo sul fatto che faresti bene innanzitutto a studiare un bel po' la storia del buddismo perchè il Mahayana e L'Hynaiana sono due filoni buddisti molto differenti tra loro, per storia, per sviluppo geografico, per modo di vedere la vita e di giungere all'Illuminazione; seconda di poi faresti bene a provare la pratica per sapere davvero cos'è e mi sembra proprio che tu non lo sappia. I "mostri" siamo tutti, il fine della pratica è proprio quello di trasformare i nostri mostri personali in splendidi gioielli.
Sarai pure una scrittrice ma secondo me devi studiare e imparare a scrivere prima di definirti tale.
Non puoi sapere cos'è qualcosa se non lo provi e/o non lo studi; la pratica insegnata da Nichiren Daishonin si prova bene solo sulla propria vita.
La Legge di Nam Myo Ho Renge Kyo mira a farti sentire dentro la tua vita l'intero Universo, ad alzarti lo stato vitale e ad agire per il bene della tua vita e per quella degli altri. Ci sono milioni di persone al mondo a cui questa pratica ha permesso di trasformare la vita in positivo, non per magia, ma solo con un grande impegno personale preceduto da una nuova positività e freschezza del vivere dato loro dalla recitazione del mantra.
Prendete rifugio in voi stessi è perfetto, in quanto dentro di noi ci sono davvero tutte le risposte a tutte le domande che ci poniamo..se solo sappiamo come scavare...
un saluto
saluti
azz ragazzi, il buddismo di Nichiren è semplicissimo,ma c'è sempre un sacco di gente che non può resistere alla tentazione di complicarlo.Suggerimento : lasciate in pace i vari Makiguchi, Toda, Ikeda etc, e ripartite dall'unica persone che vi è dato conoscere... azz ma come so' saggio
ehm, scusassero, naturalmente la persona siete voi
IL RISPETTO.
SENTIRE LA TUA FELICITA'LA MIA FELICITA'
ASCOLTARE LE TUE PAROLE COME INTUISCO I MIEI PENSIERI.
CREDERE FERMAMENTE CHE IL FUTURO E IL PRESENTE DEI MIEI FIGLI E DI TUTTI I BAMBINI DEL MONDO
NON DEBBA GENERARE GUERRE.
COMBATTERE COSTANTEMENTE CONTRO LA MIA AVIDITA'
IL MIO EGOISMO IL MIO VOLER ESSERE COMUNQUE
OGGETTO DI INVIDIA.
BISOGNO DI PARLARE DI FIDARMI DI ABBRACCIARTI
DI VOLERTI BENE CHIUNQUE TU SIA.
ESSERE CORAGGIOSO IN QUALSIASI CIRCOSTANZA,
CONFRONTARSI,PIANGERE PER I TUOI SUCCESSI.
VIVERE CON LA VOGLIA DI CAMBIARE PERCHE'
IL FUTURO RISPETTI CIO' CHE LA VITA
TUTTI I GIORNI CI OFFRE.
GRAZIE SOKA GAKKAI
LUIGI
Devo dire che c'è ampia discussione sulla Soka gakkai. Si potrebbe parlare per ore. Anch'io ho avuto forti delusioni dall'organizzazione, ma devo dire non dal gohonzon, strumento che ha cambiato la mia vita, e dico sul serio, tralasciando i perchè e percome.
Gli uomini hanno inguagliato le migliori religioni e così avviene pure per il buddismo di nichiren. Molti cosiddetti responsabili hanno scambiato il messaggio religioso per un gioco di potere. I guru occupano da anni i posti di prestigio nell'organizzazione, emarginando o addirittura eliminando i soggetti più moderni e più intraprendenti, occludendo ad essi le strade della direzione organizzativa a tutti i livelli.
Da me il gruppo dirigente è condotto da personaggi cosiddetti "predica bene e razzola male2, esprimendo spesso cattiverie su membri che non li adorano. Personaggi che non hanno avuto un briciolo di beneficio perchè son come preti atei, sfruttano le amicizie con i membri per i loro affari personale e addio compassione!
Per quanto riguarda IKEDA non ho basi certe di discussione, mi sto studiando l'intero web per capirne di più. Per adesso il mio messaggio è che il potere del gohonzon e del daimoku esiste davvero, perchè è capace di muovere in noi la melma che ci opprime, facendo sbocciare con la pratica che più ci sentiamo sinceramente, il bellissimo fiore del loto. Vorrei continuare, ma continuate voi per adesso!
ciao carmine
continuando, visto che l'ultimo sono rimasto io,
devo aggiungere che come tutte le organizzazioni
da sempre monopolizzano il proprio messaggio e tu non devi leggere troppo argomento che devia dagli slogan della soka. basta vedere che tutta l'editoria dell'organizzazione è incentrata sugli sscritti di ikeda, non si trova niente o poco altro. qualcosa significherà.......
mi meraviglio che à stato diffuso il libro :il budda allo specchio, prefazione del jazzista hanchoc e una serie di saggi consigli. comunque sto in fase attendista rispetto alla soka, che a volte battezzo la SOLA GAKKAI......
ciao carmine
apprezzo la possibilità di discutere liberamente di qualcosa che viene trasmesso come una dottrina da accettare in tutto e per tutto ,per cui bisogna anzi sforzarsi per allineare la propria vita anche verso cose che non si capiscono del tutto, quindi un atto di fede..Non sto a discutere della bontà o meno dei praticanti, certo si potrebbe fare la considerazione che chi è in difficoltà ,e debole nella società possa trovare una serie di vantaggi nell'approccio con l'organizzazione, ma sarebbe una valutazione di tipo razionale , e non mi soddisferebbe del tutto. L'aspetto che mi sembra più interessante è invece, sfrondandolo di tutto, la preghiera e il suo potere.su questo vorrei approfondire e confrontarmi. Quindi tornando al discorso dell'atto di fede..bè pare sia necessario,naturalmente verso qualcosa che sentiamo appartenerci, in cui crediamo. Io nel corso dei miei anni di pratica buddista soka l'ho sperimentato, la fede e il cambiamento interiore, allora mi chiedo se esortare i fedeli ad affidarsi totalmente sia poi così sbagliato, sia deprecabile o se sia invece l'unico modo per avvicinarsi al..divino che c'è in noi. Poi ho smesso di seguire la soka, ma ho imparato come si fa a credere, a chiedere.
nel sito fiolediloto.org si dicono molte inesattezze e molte bugie sulla Soka Gakkai.
Il dibattito sarebbe molto interessante, ma per ora mi femo quì.
Saluti
Gianluca
La pratica di Nam Myoho Renge Kyo davanti al Gohonzon è assolutamente efficace. Per il resto sono convinto che senza la Soka Gakkai sarebbe stato estremamente difficile conoscere questa pratica e approfondirla. Come sicuramente senza la guida del Pres. Ikeda sarebbe difficile compremdere la via del budda al giorno d' oggi. Purtroppo l' essere umano è normalmente arrogante quindi tutti già si sa come si pratica, come si manifesta la buddità etc...etc... siamo tutti maestri. Sarebbe il caso di essere più umili e più coraggiosi (così come insegna il Budda)
non e' la pratica del Nam Myoho Renge Kyo davanti al Gohonzon che e' efficace,lo stesso effetto lo ottieni che ne so intonando reiteratamente strangers in the night davanti alla lavatrice,tanto per fare un esempio
"Sabina Guzzanti, Tina Turner, Roberto Baggio e da poco anche il portiere della Fiorentina, si chiama buddismo di Nichiren Daishonin"
AH AHA AHA HA !!!!A certe vette neanche il michele serra dei momenti mogliori era mai arrivato
Sappiate o profani che questo e' il livello medio di citrullagine di questa sedicente fauna buddista
AH AH AH AH il portiere della fiorentina e' troppo...ma dove le trovate AH AH AH!!!
(che tristezza...)
"non e' la pratica del Nam Myoho Renge Kyo davanti al Gohonzon che e' efficace,lo stesso effetto lo ottieni che ne so intonando reiteratamente strangers in the night davanti alla lavatrice,tanto per fare un esempio"
in effetti questo e' un ragionamento buddhista. al contrario di chi afferma che il nanwu miaofa lianhua jing (tanto per dire le cose col loro nome) possa essere "efficace" dovrebbe riflettere.
che efficacia ci puo' mai essere nel non ottenimento? sarebbe come cercare di dare un senso al non-senso.
mi spiace di non sentire nelle cose che scriviamo cuore e amore.. sembrano parole retoriche ma è vero si sente solo presa di posizione e competizione, perchè non riusciamo ad amarci e ad aiutarci?? purtroppo penso sia frutto della nostra civiltà occidentale ,per quel poco di esperienza che ho trovo molto più cuore tra le persone che appartengono all'islam..bisogna andare verso l'amore e il bene reciproco e questo sicuramente ci ritorna, come spalmare di miele la fetta di pane e poi potersene cibare..
Si è vero che il Daimoku dà l' enegia quasi come un concerto rok. La differenza però e alcncerto rok lì energia ti dura una una serata. Mentre nella pratica può durare giorni e autare a raggiungere gli obiettivi.
saluti
Gianluca
Scusate ho sbagliato a scrivere: volevo semplicemente dire che recitare Daimoku serve a richiamare la natura di Budda che è in noie che non è come andare ad un concerto rok.
Saluti
Gianluca
chi deride una religione come fa sandro, sicuramente vive in un mondo vuoto ed inutili. tu vivi per scaldar le sedie e forse niente altro.
E non capisco cosa ci fai in una discussione seria come questa sul buddismo. Stai davanti alla lavatrice e fai il bucato.
Ma tralasciando queste miserie...vorrei dire che il messaggio di nichiren è di quelli forti e percìò sta avendo la risposta che merita.. la diffusione della pratica buddista si estende a macchia d'olio. Si utilizza l'organizzazione per avere il gohonzon e le giuste informazioni che però spesso non arrivano.
Bisognerebbe avere il coraggio di fare i responsabili solo se si è veramente sinceri ed imparziali, senza fare le vecchie comari di chiesa, purtroppo non funziona cosi'.
Le responsabilità vengono date spesso da qualcuno che neanche conosce i soggetti interessati... così oltre la diffusione del daimoku abbiamo anche la furiuscita di membri delusi dalla S.G. con un conseguente e dilagante buddismo anarchico che si sceglie in santa pace la propria pratica e si fa i meeting con i propri familiari e amici...
forse tutto questo il Presidente nemmeno lo sa, gli fanno arrivare solo le cifre delle iscrizioni e dell'offerte.
ciao carmine
A Carmine rispondo dicendo che, come diceva Shakyamuni, ognuno fa quel che può. Una società è fondata da uomini e gli uomini sbagliano. In tutte le organizzazioni religiose del mondo ci sono uomini (che per il culto professato non dovrebbero assolutamente "cadere") che approfittano della loro posizione per far soldi, violentare bambini, istigare alle stragi, condurre al suicidio, senza contare quello che succedeva secoli fa. La Soka è un'associazione che è fatta da uomini che fanno quello che possono e che sbagliano, anche se non ho mai sentito parlare di guerre sante fatte da buddhisti. Nella mia esperienza personale da quando pratico, sono più sereno, più generoso, più altruista, più felice, più appagato professionalmente, più tutto. La possiamo chiamare energia, positività, fosnhfoijnsd,oajnvv, ....dategli qualsiasi nome, ma migliora gli uomini e pratico con cuore e fede, fondamentali perchè la pratica "funzioni", altrimenti diventerebbe un esercizio sterile. Ringrazio Giancarlo che mi ha insegnato questa pratica e Giancarlo è un individuo della Soka Gakkai. E non posso parlarne male. Se hai qualche riprovazione da fare, puoi armarti delle tue sante ragioni e coraggiosamente farne prendere visione a qualcuno di cui puoi fidarti, come tra l'altro scrive Nichiren in una delle sue lettere, in cui invita i compagni di fede a denunciare atti poco saggi all'interno dell'assemblea. Ma parlarne male senza agire non potrà mai dar frutti. E se vuoi parlare di poteri, di lussi, di soldi... ti assicuro che da me l'organizzazione non ha mai preteso una lira...
Neanche a me l' organizzazione non ha mai preteso una lira. Tutalpiù mi ha ciesto un po' di tempo per sostenere il Kaican, ma nulla di più. Posso besissimo rifiutare nesuno mi ha mai obligato a fare quello che non volevo o non potevo fare.
Saluti
gilly
Ciao, sono Luca, un ragazzo che è stato qualche volta al Kaigan e a qualche riunione. Sono sempre stato incuriosito dal buddismo zen e ho "provato" quesyo per vedere cosa fosse. La mia valutazione "atea" e distaccata è la seguente: avere una fede religiosa non fà male e può aiutare nei momenti di difficoltà. Ripetersi più volte, cioè pregare o "praticare" o autoconvincersi di dedicarsi alla legge della causa-effetto, per la quale se noi seminiamo cause positive otterremo benefici, può essere irrazionale però aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno e a chedere in se stessi e nelle proprie capacità. Ciò mi sembra il primo passo per iniziare a fare qualcosa. Ma una delle cose che ho trovato più affascinanti è stato il significato dato al juzu mentre si pratica:"prendere la propria vina nelle proprie mani e indirizzarla nella direzione voluta". Forse sarà autoconvinzione ma a me pare un'autoconvincimento positivo... Per quanto riguarda l'organizzazione e il comportamento di dirigenti devo affermare che non li conosco abbastanza, anche se, purtroppo, a volte vedo che l'uomo è debole e fallace...
come appunto dicevo, qui per me non è in discussione la pratica ed i suoi effetti. Io prima di praticare ero un ateo comunista. Questa pratica mi è stata trasmessa come un gioco piacevole da Valerio pianista jazz, ospite una notte a casa mia per motivi artistici: dovevamo suonare insieme in un locale di Avellino, piano e tromba. Sentii il suo daimoku e gli chiesi spiegazioni. Lui mi disse prova. Io scetticcissimo, ma curioso provai a desiderare qualcosa recitando il daimoku dieci monuti al giorno. Avrei poi voluto dire a Valerio. tutte sciocchezze! ma non potetti farlo perchè dopo un mese il mio desiderio si avverò. E pensai: cavolo! qualcosa di serio deve esserci in questa pratica se è successo quello che io desideravo!
E poi è stato un susseguirsi di sensazioni indescrivibili che mi hanno modificato la vita in ogni dimensione. La spinta del daimoku è fantastica. Non so dire quanto ha influito sulla mia vita dai 35 anni in poi. Mi è sembrato di non essere vissuto veramente per i miei primi 35 anni di vita, senza il coraggio del leone che avevo acquistato con la pratica.
Allora quello che voglio dire che io non critico nessuno, il messaggio portato avanti dalla S.G. è serio ed importante. Il problema è la disgiunzione organizzativa fra i vertici giapponesi e gli enti periferici, dove maggiore è importante avere chiarezza per fare il cosidetto kosen rufu, che non è il rompere le scatole alla gente con discorsi da guru con la verità in tasca, non è proselitismo, è parlare con il cuore alle persone, ma non solo di buddismo, principalmente di quotidianità, di sincerità nei rapporti, di compassione per tutta l'umanità e tutto il mondo animale, vegetale e minerale. Dare una mano è sostanziale!
Qua si fa un pò come si vuole si spostano i meeting a seconda della disponibilità dei responsabili, si danno responsabilità a casaccio! Son più quelli che vanno via che quelli che entrano....
Mi auguro che da voi, Alessandro e Gilly, le cose non vadano così e ve lo auguro di cuore, perchè ad una persona che si dichiara seguace di Shakyamuni e Nichiren Daishon certe cose fanno male.
E sì ne ho parlato con i cosiddetti responsabili di Capitolo, di Settore e via dicendo, ma son come le congreghe, nessuno parla male dell'altro.
Quindi tralasciamo, anche se mi farebbe grande piacere sentire le vostre esperienze.
Per quanto riguarda le lire, non vi hanno mai dato i bollettini, già compilati e preindirizzati, con offerta in bianco?
Io non me li sono sognati e comunque mi rallegro con il vostro settore se ciò non è mai successo.
ciao carmine
Carmine per caso partichi ad Avellino?
Se è si se puoi per favore mandarmi unaa mail al: gianluca.destefano1@tin.it?
Cosi magari parliamo un po'.
Io sono e pratico nella provincia di Salerno...
Ti ringrazio
Ciao
Gianluca
...ma come si può pensare che recitando -si badi bene, il solo titolo!- di una preghiera si avverino i propri desideri (tra l'altro anche e soprattutto quelli "meno buddistici", come: successo mondano, affari che vanno in porto, conquiste a livello sessuale...!)e daiiii non diciamo castronerie! Anche una mente assai ingenua non dovrebbe crederci, ma si sa i disperati sono tanti e -ultima ratio- tentar non nuoce... (o nuoce...??!).
E però forse è anche possibile che qualcuno dei propri "desiderata" si realizzi, per chi si vota alla Soka Gakkay, dato che in un paese come l'Italia -basato esclusivamente sul clientelismo di ogni genere e specie!- se non si appartiene ad una qualche lobby, conventicola o setta, davvero è praticamente impossibile che i propri desideri si possano realizzare, in particolar modo quelli legati agli ambiti professionali, lavorativi e finanziari, e questo anche se in realtà si avrebbero pure le oggettive capacità per riuscire! Invece, "legandosi" ad una setta...beh è sempre un certo tipo di "entratura", e magari un posto di lavoro, un favore -et similia...- si svolta pure, altro che "miracoli" dovuti ad una "falsa religione! E poi, del resto, basta guardare chi sono i "VIP" che praticano un certo tipo di "falso buddismo": calciatori, veline, attori e atricette senza qualità, se non magari un apparenza fisica gradevole(come la Martina Stella!), uomini e donne dhe appartengono al mondo dello spettacolo...radical chic ed ex-frikketoni vari...ma che buddisti son questi??! A me sembrano piuttosto "il contraltare" del buddismo! Certo fa comodo a una "setta" che ci siano persone assai note ai più nella propria organizzazione ("...vedi persino 'Xxx' è "buddista"...!"). Senza sapere che il buddismo è tutta un'altra cosa, se non addirittura il contrario di quello della Soka Gakkay! Del resto io (pur non essendo "buddista!), rispetto davvero tutto e tutti, ergo ognuno può far cio che vuole, però certo che lascia molto perplessi sta' Soka Gakkay con i suoi relativi, infervoratissimi, invasati adepti!
Ah, dimenticavo: ma lo sapete che questi "falsi buddisti" pregano pure...contro, a scopo iettatorio(ad esempio, se uno abbandona o non vuol più "praticare" ...mal glien incolga!!!); io in verità non ho mai sentito che una qualsivoglia religione -che sia davvero tale, certo!- preghi per ottenere che i propri presunti "nemici" passino dei guai! (a parte gli intenti dichiaratamente comici e velatamente anticlericali di un film di Fantozzi, dove lui, esasperato da un capo uffixio carognone, si rivolge a un prete per..."una messa...contro", finalizzata alla dipartita dell'odioso individuo! (Ma -forse a causa di un "karma" davvero fantozziano, il carognone muore, sì, ma viene prontamente rimpiazzato da un capo-ufficio ancora più tremendo (quello in fissa col cilcismo, per chi se lo ricorda..:!). E poi che razza di contraddizione, anche in termini social-politici, pensare che tanta gauche-caviar adepta del "falso buddismo" targato Soka Gakkay, non sa (o non vuolen o fa finta di non sapere...!)che in Giappone questa è un'organizzazione da sempre di estrema destra! Incredibile!
Caro Scettikus,
Secondo e dovresti provare questo buddismo prima di giudicare.
ciao
Gianluca
Caro Gianluca/Gilly(?),
ma è proprio perché l'ho provato e conosciuto -“quel buddismo” della Soka Gakkay - in modo abbastanza approfondito che mi sono permesso di emettere su di esso delle critiche così tranchant, del resto è mia sana abitudine discettare (e chiedo venia per le troppe frasi subordinate, le ridondanze ed una certa prolissità che possono risultare indigeste e vagamente stucchevoli a chi non mi sa leggere…!), esclusivamente su argomenti o fatti che conosco per averli sperimentati in prima persona; quindi stai tranquillo che non mi trovo in balia di alcun ottuso pregiudizio, e colgo l’occasione per precisare che non nutro alcun tipo di malanimo o risentimento verso lo pseudo (molto pseudo....!) buddismo della SGI e dei suoi -spesso un po' troppo esaltati e fanatici (ad litteram)- seguaci, anzi devo riconoscere che alcuni di essi, nonostante alcuni tic e vezzi mentali assai discutibili (almeno secondo il mio modesto parere), al postutto mi sono sembrati anche essere delle "brave persone" e, se avulsi dal contesto settario in cui giacciono, meriterebbero persino la mia stima. Purtroppo non credo che siano tutti in buona fede o, perlomeno, molti di loro non sono stati ab inizio correttamente e debitamente informati dai gangli direttivi –questi ultimi, spesso davvero in malafede!- sul fatto che quello che praticano non è “vero buddismo”, in effetti misconosciuto se non del tutto ripudiato anche dalle società buddistiche da sempre considerate “ufficiali” (pur ammettendo che in certi paesi, codeste, paradossalmente, possono contare su un numero di adepti inferiore rispetto alla Soka Gakkay, ma questo è un altro discorso…), bensì che si stanno votando ad una particolarissima e curiosa eresia di un’eresia: una congerie di credenze a cavallo tra il pensiero magico (più o meno ingenuo, alquanto infantile ed improntato ad una certa, “voluta” ottusità ) ed una sorta di credenze che sconfinano, a dir poco, in un ambito paranormale, e si tratta ahimé di quel tipo di “paranormale” connotato da una ridicolaggine resa ancor più risibile poiché quasi sempre involontaria! E sbagliano in modo marchiano –neofiti e non- quando non si informano in modo approfondito e serio, magari anche in un secondo momento, da se stessi e autonomamente sulla…”religione” (per quanto quella della SGI non so se la si possa definire davvero tale...!), che hanno abbracciato: la religione è, tutto sommato, una cosa assai delicata sia da scegliere che da praticare, a causa di tutte le implicazioni profonde che può presentare, dunque da non prendere sottogamba o in modo approssimativo! Per quanto questo atteggiamento così superficiale sarebbe pure comprensibile, dato che senz'altro –obnubilati come sono dai loro problemi e dalle loro sofferenze, più o meno dolorose, più o meno realistiche piuttosto che presunte, ma in fondo prima vera pulsione scatenante del loro affiliarsi- fa loro comodo credere ciecamente in questa panacea salvifica che è poi, appunto, il “finto buddismo” della Soka Gakkay. Cosicché, travolti dalle traversie della vita, passano con estrema disinvoltura dal professare una propria idea religiosa preesistente (spesso si tratta di quella con matrice cristiano-cattolica), ad un’altra, senza neanche sapere (o, ripeto, senza voler sapere), che la nuova fede perseguita si basa su concetti lontanissimi, se non in aperta antinomia come in questo caso, rispetto a quell’idea di buddismo che in partenza costoro magari ipotizzavano dentro di se -anche se in modo alquanto grossier..
Per quel che attiene invece lo pseudonimo da me scelto in questa sede, che mi targa come ‘ScettikuS’, per quanto scherzoso, fa onore a ciò che recita la sua corretta etimologia primigenia: sono solo un "osservatore” -casuale e di passaggio, per giunta- quindi “scettico” non significa che io sia un arido “positivista” (o peggio, ed ancor più cronologicamente antiquato, un “illuminista”…), sempre, a tutti i costi; anzi è vero il contrario: culturalmente curioso per vocazione e per età, io non caldeggio le idee di organizzazioni come ad esempio il C.I.C.A.P. o similari (che condivido solo cum grano salis, poiché troppo radicali, spesso volutamente cieche e fanatiche a loro volta), dato che filosofie, religioni e persino tutta un’infinita serie di "misteri" che ci circondano, mi affascinano non poco!
Ciao.
'Lo ScettikuS’.
Caro Scettikus, sono una praticante di Nichiren dal 2003, ma nonostante piena di fede, mi piace molto leggere tutto ciò che riguarda la pratica, anche se avverso alle mie idee, anzi, proprio perchè non voglio essere una persona a cui viene fatto il lavaggio del cervello, le critiche mi piacciono e le trovo un elemento utile per la mia crescita e perchè no, per la crescita della Soka.
Come ti dicevo vado nel mondo del web e leggo e mi spiace constatare, che le tue parole, sono praticamente un copia/incolla, di molte cose che ho letto su internet.
Per carità, ognuno è libero di pensare ciò che vuole, però permettimi di dubitare sul fatto che tu abbia approfondito la pratica di Nichiren.
Detto questo, credo che a prescindere da tutto, una filosofia che basa le proprie ragioni, sulla propria rivoluzione, sulla felicità propria e degli altri, sulla pace ed il rispetto di tutti, abbia ben poco da essere criticata, può non essere condivisa nei modi, ma sui fini......
Ognuno sceglie la propria strada per l'illuminazione, per il miglioramento e la propria riforma personale, nessuno è nella ragione, nessuno è nel torto, sono solo scelte, a cui nessuno ti obbliga ad aderire.
A me ha portato una serenità che non conoscevo, pur non potendomi considerare tra i "mostri", ho una bellissima famiglia, un ottimo lavoro, sono piuttosto attraente e con un forte carattere, cercavo qualcosa, qualcosa che mi desse una pienezza interiore, qualcosa di non "effimero", ho avuto delle difficoltà inizialmente perchè provengo da una famiglia atea e quindi il concetto di religione era a me sconosciuto, ma ho trovato ciò che cercavo.
Per me non è un mezzo per realizzare i miei desideri, come dicevo, ho un carattere forte e quanto desidero qualcosa è raro che io non l'ottenga, ma questa accadeva anche prima di essere buddista, per me è un qualcosa che mi fa sentire veramente viva, a prescidere da ciò che succede.
Le cose belle le vivo con la giusta gioia, le cose brutte sono l'occasione per poter trasformare me stessa.
Ho perso la mia arroganza, la mia rabbia, la mia tendenza a dare la colpa sempre agli altri, ho scoperto il sorriso nella mia vita,cosa c'è di negativo in tutto questo???
Io l'ho ottenuto grazie al daimuku, spero che tu possa trovare altrettanto nella tua vita, con qualsiasi mezzo tu preferisci, ma credimi, una volta che tu avrai raggiunto questo stato, bè....è una sensazione grande!!!!
Cara Alessandra, sono ‘lo ScettikuS’ (a titolo di cronaca dirò che mi chiamo Marco, sono un uomo di 45 anni, lavoro, sono sposato, ho dei figli e vivo in una città di provincia del Nord Italia) e ti rispondo volentieri punto su punto, in modo tale che non si venga a creare alcuna confusione o malinteso in questo confronto che, comunque, mi sembra stia procedendo sui binari del reciproco rispetto e che mi auguro sia il più possibile proficuo e costruttivo per me, per te e per tutti quelli che avranno occasione di leggere queste righe. Tu affermi che pratichi da meno di quattro anni, ed io subito ti informo che, anche perché sono un grande appassionato di religioni e filosofie, conosco da più di quindici anni -e quindi in modo alquanto approfondito- sia il buddismo primigenio e …chiamiamolo ….”originale”, quello, per intenderci, fondato da Siddhārtha Gautama, (ovvero “il saggio della tribù Shakya”: Shakyamuni), sia quello eretico di Nichiren e, ovviamente, anche quello che prende le mosse dallo scisma della Soka Gakkay, quindi regolati un po’ tu…! Poi dici che non vuoi essere una persona cui “…viene fatto il lavaggio del cervello” (tue testuali parole), ma mi pare che in questo pseudo-blog, finora nessuno -né tanto meno il sottoscritto- si sia espresso in questo modo e abbia esplicitamente parlato di “lavaggio del cervello”; forse però la tua frase non è poi tanto casuale e invito chi ci legge (ed anche te!), ad analizzarla e a trarre le sue considerazioni, anche e soprattutto in chiave psicologica! Affermi pure che “le critiche ti piacciono”, ma non mi sembra proprio che siano accettate di buon grado e che piacciano molto –a te come agli altri …”praticanti”- visto che infatti questo blog dal titolo molto esplicito, ”La spada del Sutra” (nientemeno!), mi sembrava oggettivamente nato come critica della Soka Gakkay, poi però è andato man mano popolandosi di adepti della SGI tanto che, alla fine, avete stravolto il tutto e siete in qualche modo riusciti addirittura a capovolgere la situazione e a far diventare il blog stesso una sorta di reclame inneggiante al vostro “falso buddismo”: i miei più sinceri complimenti! Dipenderà dal fatto che “tutto vi riesce” grazie alla recitazione del titolo di una preghiera, piuttosto che dalla forza intrinseca stessa della vostra “religione”..? Beh, questo non lo so, ma voi probabilmente lo affermereste in modo vibrato, è ovvio! Fatto sta che siete davvero in tanti ed avete l’innegabile “merito” di sapervi subito stringere a coorte e far fronte comune per contestare ogni critica, tanto da riuscire alla fine a cambiare anche l’intima sostanza di quanto viene affermato da chicchessia “contro” la vostra organizzazione. E’ questo un esempio della potenza del vostro “buddismo”…??! O piuttosto l’esibizione della forza (ahimé innegabile), di una setta potente, risoluta e –per sua…”fortuna”- stragonfia di adepti….??! Mah…! Io, al limite, mi aspettavo una risposta da Alessandro/Gilly, ma forse non avete ritenuto che fosse abbastanza dialettico ed esperto per “contrastarmi”, cosicché si è saggiamente optato per …“mandarmi sotto” una persona come te, ritenuta probabilmente più adatta e di maggior caratura: certo che siete davvero ovunque, e il vostro tam-tam corre fin troppo rapido sia su Internet come in ogni altro luogo o situazione! Complimenti vivissimi di nuovo: ottima organizzazione (“religione, forse un po’ meno, dai!). Dopo questa premessa fin troppo lunga (di cui mi scuso con chi mi legge, ma ci voleva proprio!), veniamo al punto successivo, in cui affermi che le mie parole sono un “copia/incolla” di molte cose che tu hai letto su Internet. Guarda Alessandra che la tua insinuazione è infondata e fuori luogo –almeno per il mio caso specifico- dato che io sono uno studioso e non ho certo bisogno di fare il cut’n’paste di elementi magari raccogliticci, superficiali ed eterogenei presenti sul WEB; e vero anzi il contrario: testi autorevoli, saggistica varia e riviste -anche “vostre”, certamente- e pratica buddistica personale (se io faccio una critica devo prima conoscere e sperimentare di persona come ho già detto!), sono stati l’unico vero il corredo e supporto alle mie fondatissime critiche! E poi non mi sembra proprio che le mie parole siano un cut'n'paste di cose lette su Internet -almeno per me!
Del resto “l’accusa” che mi muovi, neanche tanto velatamente, di aver letto e parafrasato materiale reperito su Internet è un po’ evanescente se non assurda e si annulla da sola, dato che sulla rete si può reperire qualsiasi tipo di informazione e vi si trova davvero di tutto, e di certo anche cose simili –se non proprio le stesse- che si reperiscono sui testi scritti, cosicché anche quello che fino a poco tempo fa non era presente sul WEB, più prima che poi viene in qualche modo replicato, appunto, anche là! Forse potrai avere parzialmente ragione giusto per la mia frase: "eresia di un'eresia" (che forse sarà pure presente su Internet) e infatti ammetto che mi sembra di averla letta da qualche parte, certo ora non ricordo dove, ma sai, io leggo davvero molto…! Ebbene sì, l’ho "fatta mia" (la frase), ma solo perché, alla luce di fatti e considerazioni obiettivi, mi è sembrata particolarmente giusta e azzeccata: Nichiren era un eretico, e il “buddismo” della Soka Gakkay è un eresia di quello originale praticato illo tempore dal summentovato monaco giapponese –ergo, la frase, tra l’altro, è assai calzante e pertinente: direi perfetta! E poi mettetevi pure tranquilli, poiché anche la parola “eresia” alla fin fine non è così pesante od offensiva, dato che, nonostante il passar del tempo (come avviene per ogni deriva di significati soprattutto connotativi) l’abbia investita di gravami negativi e, appunto, di connotazioni in qualche modo deteriori, in realtà –soprattutto originariamente- significa soltanto ‘presa’, ‘conquista’ e, in seguito, ‘scelta’…e voi in effetti l’avete fatte le vostre conquiste e le vostre scelte, come del resto anche tu ammetti diffusamente nel seguito del tuo intervento scritto!
E sono ‘conquiste’, le vostre, quelle sbandierate alle riunioni in modo autocelebrativo ma anche vicendevole: “Io ho vinto la malattia incurabile…!”…”BRAVO/A! E tu ? “Io ho ottenuto il posto di lavoro cui aspiravo!” “Io invece sono riuscito a fare una montagna di quattrini” “A me hanno regalato la racchetta da tennis costosissima che desideravo….!” “ Ed io allora, che son riuscito ad ingropparmi la più bonazza dell’ufficio!” Che dire..??! BRAVISSIMI tutti! (Ma il buddismo -anche “quello” di Nichiren, i cui adepti vi ripudiarono già tantissimo tempo fa- non aveva tra i suoi primi obiettivi l’abbandono dei beni materiali e terreni…??!). Invece alle vostre riunioni sembra proprio di stare ad uno “stage” in stile ‘Golden Products’, o di qualche altra simile organizzazione “piramidale”, con la scusante (relativa, ovviamente), per questi ultime, che si tratta pur sempre di organizzazioni dichiaratamente orientate al business, più o meno sporco, ma almeno –pur nel loro obbrobrio, non hanno la pretesa di essere anche “religioni” salvifiche! E infatti anche tu non tradisci la regola incentrata su questa curiosissima e anch’essa involontariamente comica, “autocelebratività” personale, e non a caso ci vieni a raccontare che hai una bella famiglia, sei attraente, di forte carattere e quant’altro…beh, siamo contenti per te, e davvero se fosse effettivamente e realisticamente così facile, diventeremmo allora tutti “pseudo-buddisti” come voi, così invece di essere ben 12 milioni, sarebbero tre o quattro miliardi gli adepti della Soka Gakkay! Ma la realtà è un po’ diversa, lo sappiamo sia io che te, e non basta dire che tutto dipende da una legge di causa effetto portata alle sue estreme, fantascientifiche e assurde conseguenze, tanto che qualunque cosa anche orripilante capiti ad una persona, ciò dipende solo da se stessi…o comunque da quello che essa o i suoi predecessori hanno compiuto nelle “vite precedenti”…! Insomma se si nasce senza un braccio o si viene accoltellati per una rapina…è colpa nostra, forse perché la persona che patisce il danno (o i suoi antenati, per essa), magari erano insetti, e si mangiarono un altro insetto che poverino, era così buono e innocuo…che micidiale cattiveria: va punita! Ed ecco che ti arriva tra capo e collo, anche a tua insaputa e senza aver commesso alcuna colpa oggettiva, la “punizione karmica”: si diventa, o si diventerà, degli “insetti”, veri e propri o …“insetti nella vita”. E così che si può secondo voi spiegare ogni cosa negativa che ci accade (tu dici infatti che non dai più agli altri la colpa dei tuoi eventuali dispiaceri e fallimenti, è solo tutta colpa tua…!). Certo è davvero assai comodo -soprattutto per un certo establishment!- il fatto che ogni cosa anche la più negativa vada accettata; è pur vero che le religioni nascono proprio per questo, per temperare e cavalcare l’irrequietezza bestiale degli uomini, le loro spesso giustificatissime infelicità e ribellioni, e che le dottrine religiose siano più o meno tutte basate sui sensi di colpa, ma con la SGI tutto ciò è portato al suo limite estremo e inaccettabile, qui si esagera davvero, e in modo un po’ troppo radicale e assurdo! Tanto per rimanere nel raccapriccio dei giorni nostri, vallo a dire alla coppia massacrata in veneto, o a quelli che, anche loro senza alcuna colpa o peccato, ragazzi che avevano ancora tutta la vita davanti, sono finiti fatti a pezzi sotto il gippone di un ubriaco criminale magari extracomunitario, vaglielo a dire che è colpa del loro ‘karma’ e della legge di causa effetto! Ma torniamo al mio presunto “copia/incolla (come lo chiami tu…a proposito, ma lo slash che metti in mezzo tra le due parole, di grazia, che c’entra…??!), insomma tutto quel che ho scritto, a parte la frase “incriminata” sull’”eresia di un’eresia”, puoi pure credermi, tu e tutti gli altri che leggono o leggeranno: è originario di "mio conio"! Dici anche che dubiti che io abbia conosciuto in modo approfondito il “buddismo” della SGI, e quindi mi dai, praticamente, del bugiardo; ma scusa, quale sarebbe il mio scopo, più o meno ascoso, nel dire certe menzogne ? Mica appartengo ad una qualche “concorrenza” -e per questo vi getterei del fango addosso, al contrario sono un uomo ed uno spirito del tutto libero! Né sono una delle tante “Vittime della Soka Gakkai” (che pure ce ne sono un’infinità, e son talmente numerose da giustificare la nascita di un’organizzazione ad hoc che si chiama proprio così -l’ho letto anche su Internet, certo, ma credo proprio che non solo lì si trovi tale informazione, come si è già detto. Nessuno di voi mi ha offeso o fatto del male, anzi! (Ma probabilmente, stavolta, il “karma” è, più che il mio, forse quello che investe in pieno la vostra organizzazione di stampo religioso che, sotto qualche aspetto …”si merita” di questi attacchi e sfoghi anche un po’ aggressivi).
O forse è solo una parte di quelle sofferenze che tutti patiamo nella vita (“io come voi”…!), che finisce per esondare fuori sotto forma di tipologie così diverse. Da parte mia posso affermare onestamente che mi sono a lungo informato, ho letto, frequentato per anni e persino praticato per diverso tempo e… mi spiace, ma ovviamente nessun miglioramento è avvenuto, forse non avevo abbastanza fede, oppure ho recitato troppo poco e/o con scarsa convinzione il titolo (‘daimoku’, appunto) della preghiera: di certo è stata colpa mia, dato che a tutti si avvera ogni sogno, anche quello più irrealizzabile o addirittura …proibito”! Comunque alla fine ho rinunciato, con molta serenità ma in modo reciso, anche se sono certo che finalmente e forse per la prima volta in vita mia avrei potuto ottenere senza troppi sforzi delle insperate soddisfazioni e dei vantaggi materiali -che difficilmente riuscirò a realizzare- se continuavo a stare nella vostra setta. E, a proposito, anche la parola ‘setta’ andrebbe –come si dice oggi, con orribile lemma- “sdoganata”, e in effetti significa solo ‘che segue’ (una qualche ideologia, dottrina o religione, ad esempio). Epperò voi della Soka Gakkay, della setta avete proprio tutte le denotazioni canoniche: proselitismo ad ogni costo ed in qualsiasi, possibile frangente, linguaggio idiolettale-iniziatico-esoterico, merchandising ad hoc (che fa sempre business anch’esso, si badi!), spirito corporativo operante in squadre, squadroni e divisioni, con relativi inquadramenti militareschi, e persino, ciliegina finale sulla vostra bellissima torta, un certo desiderio di vendetta verso chi vi abbandona…ecc..ecc…! Poi però mi chiedo pure qual è il confine -più che semantico, quello realistico- tra ‘setta’ e ‘religione’, e mi rendo conto che si finirebbe in un’interminabile speculazione, dove asserti di carattere filosofico-religioso si rincorrerebbero sia sul piano metodologico-speculativo che su quello assiologico vero e proprio, divenendo alla fine non solo del tutto infruttuosi, ma insostenibili per i più. Torniamo a noi: tu parli di “mostri” (come effettivamente aveva fatto all’inizio la scrittrice che ha promosso questo topic “contro” la SGI), ma io non mi permetterei mai di usare un simile termine, dal quale anzi prendo tutte le debite distanze: per me, i mostri, al limite sono solo quelli che compiono ingiustizie, cattiverie o violenze che non si possono giustificare in altro modo se non che siano dettate dal loro esclusivo piacere o tornaconto personale -e forse anche questi, di “mostri”, andrebbero capiti e perdonati! Mi spiace solo di essermi dilungato così troppo, ma, cara Alessandra e voi tutti che avrete occasione di leggermi, siate generosi con me e vogliate perdonare la mia prolissità da… “grafomania acuta”; ammetto questo mio “difetto” e me ne scuso ancora una volta, ma avrete pur capito che scrivo con estrema facilità e mi piace farlo; forse è questo il mio …“karma”, oppure è solo uno sfogo in fondo non così migliore o differente da quello di recitare per ore una frase in sanscrito/giapponese sperando che si avveri tutto quello che si desidera (magari qualcuno “che conta” o “che può”, leggerà le mie righe e mi proporrà –fatti gli opportuni, inevitabili tuning stilistici del caso- di gettarmi nel giornalismo), o forse serve solo a stare meglio, proprio come si ripropone la vostra “recitazione”. In definitiva vorrei salutarvi travalicando tutta la mia –solo assai apparente in verità- acredine polemica, e invio a te, Alessandra carissima, a tutti gli altri, “buddisti” e non, che mi leggono (e ci inserisco di buon grado tutti quelli che avranno capito la mia buona fede!), un sincero abbraccio affettuoso, un augurio affinché “davvero” si realizzino tutte le vostre aspirazioni e che tutti possiate migliorare la vostra vita, superare ogni problema o dolore, guarire da ogni malattia…e insomma: STARE BENE e FAR STAR BENE GLI ALTRI -con o senza religioni, “buddismo” incluso!
La discussione era stata aperta con gli argomenti del buddismo hinayana e mahayana, o del piccolo e grande veicolo.
Ma per quanto concerne noi, comuni mortali di quest'epoca, come possiamo trarre beneficio da tali valutazioni? Penso che dovremmo solamente stare a sentire, che cosa ne pensa Nichiren in merito a questo e, seguire solamente le sue direttive; dico bene?
Se stabiliamo da noi stessi, in base alla nostra mente, cosa e meglio e cosa è peggio, oppure, se prendiamo per buona, l'opinione di qualcuno, che è personaggio prestigioso e autorevole, come per es. Il pres. Ikeda, il quale mi fà dei discorsi che non trovano riscontro nel gosho, allora possiamo anche pure diventare; seguaci di S.Gennaro.
Ciao a tutti mi chiamo Mario e ho 39 anni pratico questo buddismo dal 1990 lo conobbi mentre facevo il servizio militare a Firenze anno 87/88 ero giovanissimo e non avevo alcun tipo di problema in particolare, la cosa che mi spinse a provare fù solo la curiosità non vi racconto quello che mi e successo di meraviglioso in tutti questi anni perchè non mi sembra la sede adatta, ma volevo solo dire la mia contro cose che ho letto false riguardo a questo buddismo e all'associazione e non vedo il perchè non dovremmo farlo se siamo in molti ci sarà un perchè io ho da poco internet e sono rimasto davvero male quando ho letto tutte le accuse alla soka gakkai e ai suoi membri anzi in alcuni casi di altri forum che dicevano molte cose non vere mi sono meravigliato come nessuno abbia risposto per dire come stanno veramente le cose, poi volevo sottolineare solo una cosa: non'è la recitazione di nam mioho renghe chio che ci fà realizzare i desideri ma siamo noi che li realizziamo attraverso la recitazione. Saluti mario
Caro Mario,
ribadisco ancora una volta ed anche a te che tutto quanto affermato -almeno da me- non contiene nulla di falso, né, personalmente, ho alcun valido motivo per attaccare il "buddismo" della Soka Gakkay: ho esposto solo dei fatti oggettivi di cui la maggior parte sono stati da me vissuti direttamente. Piuttosto la tua frase di chiusura mi sembra alquanto..."curiosa" (per non dire capziosa!), infatti è sottinteso ed ovvio che una qualunque formula orale debba essere verbalizzata da qualcuno: mica "si recita da se stessa"! Ma forse è perché volete a tutti i costi e sempre avere l'ultima parola che, come al solito (e come in questo caso), serve pure a portare avanti la vostra propaganda a favore di un ideologismo che non regge!
Un saluto.
Marco 'Lo ScettiKuS'
Il falso è che a me in quasi 20 anni che conosco questa org. e tutte le persone che ho conosciuto che facevano parte di essa mai nessuno mi ha mai detto di pregare contro persone che abbandonano anzi proprio il contrario mi è sempre stato consigliato di pregare per la loro felicità e di andare a fare loro visita saluti.
Buon Giorno
Sono il Reverendo Nisshin della scuola Hokkekyo Shu (Scuola del Sutra del Loto)volevo invitarvi a visitare il nostro giardino del Dharma all'indirizzo www.hokkekyoshu.it Tengo a precisare che il nostro non è un Shanga Nichirenista anche se si fonda sugli insegnamenti del Sutra del Loto, quindi al di fuori da qualsiasi diatriba in merito.
Possa la benedizione del Buddha riscaldare i vostri cuori!
nisshin
Ciao a tutti.
Ho letto con molto interesse gli interventi di questa discussione ed ho riflettuto attentamente sul significato di ogni singolo intervento,cercando di "leggere tra le righe",dove possibile,il senso che ognuno voleva dare alla propria opinione.
Devo premettere che io mi dichiaro buddhista
ma che buddhista non sono,o almeno non so di esserlo anche se lo sono.
Paradosso?
probabilmente si,anche perche' fino a un po' di tempo fa tutti i paroloni in sanscrito o tibetato
di cui la "Dottrina" e' piena,per me non esistevano.
Semplicemente,per quasi 25 anni(ne ho 42)mi sedevo tranquillo a terra,respiravo con calma e "ANNULLAVO LA MENTE",e per me era finita li'.
Ho concepito praticamente tutto da solo,da solo e in silenzio,guardano in me dentro e fuori,fino all'esasperazione e pure oltre,a volte per giorni interi,pensando a quell'unico pensiero:nessun pensiero.
Non sapevo nulla di nulla,ne' di dharma,ne' di shanga,ne' di theravada o mahayana,nulla di nulla,non mi interessava.
Poi un giorno qualcuno mi ha detto che quelli come me erano stati contemplati,che si chiamano "PRATYEKABUDDHA",ovvero sia praticanti senza maestro,che si realizzano da soli senza alcuni che gli insegnino alcunche.
Sara' vero?
Probabilmente si,anche se dal mio punto di vista non me ne frega assolutamente niente.
Non ho mai guadagnato niente di materiale dalle mie pratiche,tengo anzi a precisare che ho avuto molto da perdere.
Ho perso l'impazienza,l'orgoglio,l'attaccamento,la gelosia e seppur con molta difficolta' sto impèarando a liberarmi anche dalla rabbia.
Possibile che si possa essere qualcuno e non si sappia di esserlo?
Possibile che si possa guadagnare perdendo tutto?
possibile che si possa essere religiosi senza professare religione alcuna?
Bisogna avere umanita' per poter essere umani.
per poter essere umani bisogna staccarsi dal nostro stato animale,dominare i nostri istinti e porre la ragione e la logica al di sopra di tutte le altre manifestazioni del nostro "impulso ad agire",solo cosi' possiamo essere sicuri di agire correttamente.
Compassione non vuol dire pieta',ma e' l'insieme di due distinte caratteristiche:dignita' per noi e comprensione per gli altri.
Solo cosi' possiamo evitare di danneggiare noi stessi e gli altri,solo cosi' possiamo vivere in pace con l'intero universo.
Sono sicuro che nelle parole del sakyamuni ci sono le risposte a tutte le nostre domande,anche se io sono troppo stupido per poterle comprendere appieno,ma una cosa la so per certa:il buddha e' un ospite nella mia mente e nella mia vita,un ospite discreto,che si accontenta di poco,un bicchiere d'acqua e una fetta di pane,dorme con una coperta sul pavimento,e' molto discreto ed ha sempre paura d'infastidire,aiuta senza bisogno di chiederlo.
Io ho il suo pensiero e la sua presenza,e tanto mi basta per essere felice....no,forse esagero..
per essere sereno,nonostante tutto...
l'affitto da pagare,il lavoro in fabbrica da operaio,le malattie che colpiscono i miei cari...
lui mi da' la forza di essere "IO" e tanto mi basta.
Evidentemente altri hanno bisogno di piu,e soffrono per i loro desideri.
ho un solo consiglio da dare a tutti,se pèermettete:smettete di cercare fuori quello che avete dentro.
Lo so che dentro e' buio e ci si muove a tentoni,si inciampa in continuazione,si sbaglia strada ogni tre per due,ma almeno avere il coraggio di provare.
La ricompensa e' meravigliosa e non e' alla fine del percorso,ma appena li' gia' dall'inizio,bisogna solo avere il coraggio di tentare.
Auguro a tutti ogni bene e felicita'.
n
Fa quasi impressione confrontare la pochezza di chi ha proposto l'argomento con la sincerità la dignita e la compostezza dell'autore di quest'ultimo intervento
Vedo che qualcuno difende la S.G. con grande determinazione ed è forse un bene se poi ci si impegna realmente di migliorarla e non di vivacchiare fra
PERò IN FONDO IL PROBLEMA NON è L'ORGANIZZAZIONE CHE PURE HA PERMESSO LA DIFFUSIONE DEL MESSAGGIO, CHE, caro Scetticus ne puoi dire quante vuoi e ti voglio bene quando te lo dico, è la prova che non siamo invasati. Tu hai una 500 seppur modificata, chi pratica daimoku viaggia in Ferrari. Questo non significa che tutti tutti debbano praticare, è un'eresia pretendere questo!
Siamo tanto diversi l'uno dall'altro che è assurdo pretendere di scegliere tutti la stessa religione.. mi sembra ovvio...
a me ateo comunista sessantottino è capitato di incontrare questo messaggio e sentirlo mio, ma conosco persone brillantissime avere altre convizioni... non centra nulla la guerra di religioni o di scetticismo, non ci frega nulla. Penso che dovrebbe interessarci più di migliorare come genere umano ed ognuno debba fare la propria parte perchè questo possa succedere. Ognuno usi i propri mezzi, ma iniziamo a pensare che il kosen rufu vada interpretato come diffusione di comportamento nel rispetto dei mondi che ci circondano, delle persone che ci circondano.
Carmine
UN lumino su ogni finestra per la birmania.
Speriamo che la forza della fede superi quella delle armi.
Recitiamo tutti il mantra OM MANI PEME HUM,in solidarieta' ai monaci e a tutti coloro che credono nella non violenza.
Facciamo brillare in Europa e nel mondo la nostra solidarieta'.
Passa Parola.
Si, facciamo sentire alla dittatura birmana che i monaci buddisti e tutta la popolazione hanno un sostegno da tutti noi.
Recitiamo tutti mantra possibili per aiutare la Birmania!
Carmine
Rispondo a Carmine (era un po' che non leggevo questo simil blog/forum"...!): l'esempio che hai scelto -tra gli infiniti possibili- vale a dire quello della 500 Vs. la Ferrari, ecc.., è la miglior comprova che tutto quel che ho detto, in senso critico, è del tutto assodato!
Rispondo a Carmine (era un po' che non leggevo questo simil blog/forum"...!): l'esempio che hai scelto -tra gli infiniti possibili- vale a dire quello della 500 Vs. la Ferrari, ecc.., è la miglior comprova che tutto quel che ho detto, in senso critico, è compltetamente assodato!
"... sono in maggior parte: tossici, omosessuali, disabili e mostri di ogni genere."
Gentile autrice, si prenda un minuto per rileggere questa sua frase. E qualche giorno per pensare prima di scrivere.
Saluti
Francesco