naaaaaaaaaaaa. vogliono che parlino i mignolini dei nostri piedi (per essere civili) dicendo "m'avete piagato"? codesto politico della ceppa di non dico cosa, invece di fare il fratello scemo di qualche pessimo compilatore di dizionari, perché non si concentra sul fatto che la legalità e il razzismo sono antitetici? eh bravo...poi faccia ohm,un bel ruttino e si dimetta pure lui (senza andare a dirigere partiti, please!).
Carolina
L'anno lo cominciamo bene, eh? Attaccate quel sant'uomo di Martinelli!
A parte gli scherzi. Facciamo uno sforzo: quest'anno l'autorevole giuria la smetta di costruirsi alibi premiando di quando in quando a sinista ( ma i DS sono a sinistra?)e cerchi invece bersagli realmente validi. Premiare le affermazioni vaniloquenti di mezze figure incolori e (non mi fate continuare)è troppo facile. Il silenzio è ciò che meritano, e come nell'episodio dell'Oro di Napoli con Eduardo, una pernacchia. Potete fare di meglio. Auguri.
Aliaslungo.
Non capisco cosa dica di tanto scandaloso Martinelli, che bisogna far rispettare la legge?
Che il livello di criminalità della comunità Rom è elevato?
Che di questo tipo di microcriminalità fanno le spese soprattutto abitanti dei quartieri periferici?
Definire deriva liberista le parole di martinelli è sbagliato in se è da un punto di vista terminologico (liberismo è un'insieme di dottrina economiche). Così come è sbagliato, sia politicamente che terminologicamente parlare di solidarietà per intendere chiudere un occhio su alcuni tipi di microcriminalità. Mancanza di solidarietà sarebbe opporsi ad un intervento di riqualificazione dei campi nomadi piuttosto che progetti per diminuire la "dispersione scolastica" o la difficoltà di inserimento dei Rom nel mondo lavorativo. Ma credere che la solidarietà sia non pretendere il rispetto della legge è curioso. Anzi alcuni interventi di solidarietà verso i Rom (es piccoli campi ben attrezzati diffusi sul territorio o bimbi rom a scuola) sono possibili solo se si riesce a far rispettare le leggi dello stato italiano altrimenti sono ingestibili.
Premesso: io non capisco gli zingari. Ci provo, ma non ce la faccio, è un mio limite.
Il problema è che qui la questione legale salta fuori sempre con i più deboli. Al contrario, dovrebbe partire con maggior severità con i potenti, che diano l'esempio rispettando le leggi. Bisogna usare il pugno di ferro prima di tutto con chi guadagna 15mila eppassa euro (pagati da noi), e che ricompre anche incarichi di grande responsabilità (e quindi il bisogno di onestà cresce), POI con chi non ha di che mangiare.
Questi signorini coi loro culetti su poltrone di uffici con riscaldamento e macchinetta del caffè dovrebbero spendere una minima parte del loro ingiustificatamente alto stipendio per comperare qualche libro di Victor Hugo.
Daniele, in Grecia i nomadi non solo ci sono, ma sono rispettatissimi da tutti e non commettono mai crimini. addirittura la Zagoria si basa su una popolazione di tradizioni nomade, ed è il loro fiore all'occhiello patriottico, e partigiano se i diessini al gusto di panettone non si adontano di questo mio massimalismo. da noi sia di nomadi che di stanziali ce ne sono di ogni: quelli che commettono reati e quelli che non ne commettono, quelli che gli piace Springsteen e quelli che preferiscono l'uva passa, quelli che scopano bene, quelli che scopano male e quelli che scopano con la testa all'ingiù. e alura? che poi, come ben dice Mauro (quello coi dredds), chiunque potrebbe farne di reati perché tanto ha gli esempi d'élite, ivi inclusi gli immancabili stronzi deboli coi forti e forti coi deboli. e poi questa parodia di un sinistrorso sta dicendo stronzate. a parte che è 'sta miseria morale che costringe la gente a dire cose ovvie come che "non tutti gli zingari sono disonesti", ma poi anche se si facessero duemila sofismi per dementi come i suoi al giorno che cazzo di proposte politiche e di progressi civili o legali ne verrebbero fuori?
Carolina
Questi sono argomenti!
«210 anni sono troppi, infatti il Tricolore è vecchio, stanco e rappresentativo soltanto delle tifoserie calcistiche.
Oggi nel giorno del suo anniversario, dovremmo avere il coraggio di metterlo nel cassetto, come simbolo di periodi storici, anche quelli sicuramente non positivi per il Paese. Il Tricolore è lento, il Federalismo è rock e per poter vivere, e non solo sopravvivere, dobbiamo ballare e non stare fermi».
Roberto Calderoli, leghista e vicepresidente
del Senato, Adnkronos 7 gennaio 2007
Anche i premi non dovrebbero essere offerti "off-topic"
:-) ed è ancora peggio...ho cercato su Internet un profilo di questo reduce di Lepanto ed è ancora più soldo di cacio di Majorino... non fatelo segretario per favore, nemmeno se avete passato la serata con Robert Fisk, un'intera stagione di "ER" e droghe molto pesanti... un altro epiteto al Ferrante di turno, un qualche po' di elettori che mentalmente cambi la parola "rom" con "calabresi", o con "politici", un signore distinto che fa notare a costui che un buonista sta ben governando Roma, e per la sinistra milanese è finita, stavolta per sempre...
Carolina
Faccio notare che dietro l'intervista a Martinelli c'è del fuoco recente. Che è DOLOSO ad Opera mentre in via Triboniano è scaturito da un incidente. Se 800 persone sono rinchiuse in un campetto di calcio, con roulottes e infrastrutture in legno, l'incendio invernale è la norma, non l'eccezione. Ma lì i lavori si ristrutturazione dovevano terminare a settembre. Secondo me, parlare di buonismo a ceneri ancora calde, è solo una provocazione fine a se stessa, di chi non vuole affrontare i problemi.
Meglio un "approccio buonista" (?) che un approccio ignorante.
"Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire - non l'ho mai visto scritto da nessuna parte - che gli zingari abbiano rubato tramite banca. Questo è un dato di fatto."
(F.De Andrè, presentando la canzone "Khorakhanè")
Aggiungo, soprattutto a beneficio del rigoroso Davide, che non ho mai visto zingari corrompere giudici, falsificare bilanci per evasioni miliardarie, assumere fidanzat* e portaborse con stipendi d'oro, comprare e vendere società pubbliche sperperando soldi altrui, provocare fallimenti che fanno tremare l'economia, fare mobbing, sfruttare i precari, dare dell'assassino ai giudici in TV, essere condannati per truffa ai danni dello stato e fare l'assessore. Insomma, forse il rigore sarebbe bene estenderlo anche agli ambiti più significativi. Ma è chiaro, sono un po' buonista io.
mi dispiace per te biraghi, ma quello là sopra è Daniele. io stavolta non c'entro.
Corretto Davide, scusate il lapsus, intendevo Daniele.
Mi verrebbe da dire che si sta dibattendo e polemizzando su qualcosa che forse, nel nostro profondo, tutti pensiamo! spesso la virtù sta nello sfoderare seriamente e responsabilmente le proprie opinioni, scontrandosi anche con le accuse e le polemiche che ne potrebbero derivare. La polemica invece la aizzerei contro i benpensanti demagogici, che pur di avere consensi, qualche volta sbadierano pensieri che non gli appartengono, per non parlare dei giornalisti, categoria di cui ahimè mi ritengo parte, che spesso e volentieri (vedi titolo intervista di ieri!) pur di suscitare dibattito etichettano opinioni e pensieri.
perdonatemi il pc mi è andato in tilt e ho postato due volte lo stesso concetto!
Alberto, però mandare un ragazzino di 10 anni a mendicare o a rubare mi pare altrettanto grave che corrompere un giudice o truffare miliardi...
A parte questo, se una comunità viene lasciata indietro dall'evoluzione sociale e una parte dei suoi componenti si riduce a vivere di illegalità mi pare necessario riconoscere che abbiamo (noi e loro) un problema.
Pino, ci discuti tu su un piano di parità con loro su come si tirano su i bambini? Con una sinistra così, e sapendo com'è la giunta, secondo te qualcuno di questi nomadi avrà un alloggio prima del 2015? i giramenti di palle che abbiamo tu o io per strada sono linee guida per la politica o c'è altro? qui si tratta di un deficiente che bisognosi per bisognosi dovrebbe leggersi la Costituzione su Internet gratis, altro che palle!
C.
Che il premiato sia uno che manda parole in libertà non c'è dubbio.
Quello che volevo dire è semplicemente: c'è un problema e non possiamo far finta di niente.
Non so come sia la situazione a Milano: a Roma i programmi di scolarizzazione (che pure ci sono) non riescono a tirare via dalla strada i bambini; i programmi abitativi non ce la fanno a risolvere i problemi dei campi nomadi. Intanto i minori entrano ed escono dai commissariati.
Gli operatori sociali si muovono sul filo di scelte difficili: come fai a non togliere un ragazzino al padre che lo manda ai semafori?
Ma andando avanti così si rischia che qualcuno se ne venga fuori con l'idea di togliere sistematicamente i figli ai Rom e darli in adozione; una specie di genocidio bianco (cui si è dedicata alacremente la civilissima e tollerante Svizzera nel dopoguerra).
scolarizzazione: ormai sarà arcaismo bello e buono, cmq nel mio primo anno di università dedicavo i mercoledi pomeriggio (i soli liberi, ho studiato in un fuffoposto di fuffoelite e con i fuffoobblighi di nonfuffofrequenza io), ho fatto "scuola popolare" ai bambini. si trattava di rifare scuola agli espulsi o minacciati di emarginazione, età dai 3 ai 18 anni, a Trieste, quartiere Valmaura, strutturato da imbecilli: case popolari con assegnazioni di gruppo - tutti i disabili assieme al caseggiato A,tutti gli alcolisti assieme a quello B, se poi non ce la fai c'è la superstrada in mezzo che ti falcia.
Bene, o male, oltre che dei falciamenti i bambini rom erano vittime sanguinose di selezioni sulle basi delle cose che dici tu, Pino:che era strano che qualcuno di loro lavorasse in fabbrica e facesse domanda per la casa popolare, che un domani sarebbero stati dei circensi, o dei ladri, etc...E oltretutto continuerò a dire che questa è l'Italia (vogliamo fare un genocidio bianco di genitori di piccoli fascisti più o meno consapevoli???). a Igoumenitsa puoi attraversare un campo nomadi... ed essere arrestato tu per i tuoi timori che qualcuno faccia cose illegali. E Igoumenitsa è Grecia, non Canada o fighettume vario. Meditate, gente, meditate. A parte che molti rom sono cittadini italiai, a parte che qui come dice Fabrizio ce la si prende con delle vittime, ma in più i rom sono talmente "inferiori" agli itagliani che dove non ci sono itagliani "diventano" perfino onesti!!!
Carolina
non credo che martinelli intendesse abbandonare i rom o l'emarginazione al proprio destino.
In realtà diceva una cosa semplice che dovrebbe essere condivisa da tutti: biosgna rimuovere le cause del degrado e della marginalità (qualsiasi) senza indulgere mai con persone che non rispettano le regole. Non si può innescare mai una guerra tra poveri lasciando che le emarginazioni si scontrino per avere le briciole del benessere delle società occidentali.
Carolina lo vai a dire tu a una pensionata con la minima che deve essere tollerante nei confronti di chi le ruba il portafogli?
Non vedere queste cose segna la distanza che bisogna percorrere per avere una sinistra che risolva i problemi sul serio dando risposte all'altezza di questo secolo fuori dai luoghi comuni del politicamente coretto.
non diciamo cazzate. hai letto le frasi di Martinelli? intanto son false e ridicole, e poi non sono per pensionati. e aggiungi che la pensionata con la minima che cosa dovrebbe dire delle municipalizzate e delle banche?
Carolina
sempre il benaltrismo la malattia infantile del sinistrismo anatagonistico.
La colpa è sempre degli altri : banche, imprenditori, dirigenti, potenti, mai del singolo assenteista, dell'insegnante ignorante, del pensionato a casa a 55 anni che poi fa il secondo mestiere o dei nomadi che (per fame) rubano o (non per colpa loro ma è un fatto che non possiamo nmasconderci)causano il degrado del quartiere (a danno delle persone che ci vivono)
Se qualcuno fa presente che bisogna intervenire offrendo servizi certamente ma anche reprimendo (insieme in contemporanea) comportamenti delinquenziali è un razzista calderolo e un riformista (ah che parola brutta!) da cancellare dalla foto di famiglia che deve ritrarre soltanto i puri di spirito e di cuore (ah che belle persone!)
"la colpa" io mi rifiuto sia di un popolo. vedi tu. e quanto alla gente frustrata che tirasse alle freccette, perché ne devon risentire le minoranze? non ho capito!!!
Carolina
Carolina basta dire fregnacce nessuno qui ha dato la colpa ad un popolo. Stiamo sostenendo che la microcriminalità rom è un problema, che "il costo lo pagano soggetti altrettanto bisognosi". (Frase di Martinelli).
A questo la sinistra retorica folkloristica risponde con due stupidate:
Il vero problema sono i grandi crimini, che è lo stesso concetto della destra che dice i le cose che fanno paura sono i piccoli crimini. Se si è per la legalità lo si è per tutto, e poi se facciamo scale di priorità dico che il vero crimine è la fame nel mondo tutto il resto non conta.
Secondo stupidaggine, prima risolviamo il disagio poi chiediamo il rispetto delle leggi. E' una stupidata per diversi motivi tra cui che l'illegalità è in parte causa del disagio.
Se vuoi rispondermi con le frasette fatte da scuola media ben venga.
Le frasi di Martinelli, una volta interpretate nonostante la di esse ardita sintassi, rivelano pochi pensieri confusi, in parte basati su ovvietà, in parte apertamente razzisti.
«I risultati di un approccio buonista alla questione nomadi sono sotto gli occhi di tutti» è un'affermazione tanto "suggestiva" quanto vaga. Martinelli usa un - peraltro orribile - neologismo peggiorativo ("buonista") che viene utilizzato solo come epiteto denigratorio, quando qualcuno vuole criticare qualcosa. Nessuno ha mai sostenuto che le proprie idee, politiche o soluzioni per i rom fossero "buoniste"; non sappiamo cosa sia un «approccio buonista alla questione nomadi» e, se Martinelli non si degna di specificarlo, la sua resta una critica ai fantasmi.
Anche volendo sforzarsi a dare corpo ai fantasmi di Martinelli - e lo sforzo è davvero notevole - tutto ciò che viene in mente pensando al fantomatico «approccio buonista» è relativo a una ipotetica presunta "eccessiva bontà", degenerata in debole permissività, nel gestire i problemi associati alla presenza sul territorio di comunità rom.
Anche così, mi resta l'impressione che siamo impegnati in una caccia ai fantasmi: di quali approcci permissivi sta farneticando Martinelli? Anzitutto, mi risulta che i rom siano sistematicamente ignorati dalle istituzioni, oppure trattati esclusivamente come un "problema" di ordine pubblico o di igiene. In ogni caso nessuna istituzione ha mai "beneficato" alcun rom con corsie o percorsi di "immunità privilegiata", in relazione al rispetto o meno della legalità. Nessuna istituzione avrebbe mai potuto farlo, senza violare essa stessa la legge!
Credo che perfino Martinelli sappia che le sue affermazioni poggiano sul nulla, visto che si guarda bene dal descrivere «i risultati» del (presunto) «approccio buonista».
Ahimè, quello cui la fantasiosa prosa di Martinelli allude invece apertamente (è il solo reale "contenuto" delle sue parole) è il pregiudizio per cui "gli zingari rubano" ("e guai a chi non lo dice"). Siamo a un passo - nella direzione della demenza - da "chi non salta un buonista è" e (purtroppo) siamo già ampiamente in campo razzista.
Faccio inoltre notare che lo stupefacente Martinelli, più oltre nell'intervista, parla di rom come "ospiti" di Milano e identificandoli come popolo/nazionalità "altra" da quella italiana, dimenticandosi - o più probabilmente non avendo mai saputo - che la maggior parte dei rom italiani sono... Italiani!
Se la sinistra milanese è rappresentata da questa gente...
[Nota: Secondo "stime" accreditate dal Commissario Europeo per i Diritti Umani in Italia ci sono circa 90.000 rom italiani e tra 45.000 e 70.000 rom «stranieri» (nati al di fuori dell'Italia o in Italia da genitori non italiani).]
Un altro genio che fa l'esegesi di un'intervista rilasciata ad un giornale leggendo quello che vuole lui.
Non so in Italia ma a Milano la percentuale di Nomadi non regolari è molto elevata.
Daniele, Martinelli non parla della microcriminalità, leggilo. Parla dei rom e di quei "poveri pirla" che dicono che non tutti i rom sono disonesti. una cosa che è puramente fattuale, e che solo per un azzeccagarbugli di bassa lega come lui può diventare un surrogato di argomento politico.
Carolina
Daniele, grazie per il "genio".
A proposito di chi legge "quello che vuole lui", il mio commento non parla affatto di nomadi regolari o non regolari, ma di nomadi ITALIANI (ho scritto l'aggettivo in grande, così ora lo vedi); "italiani", vale a dire di nazionalità italiana e in Italia, generalmente, da generazioni - come me e (presumo) te.
Visto che i nomadi non italiani sono (sarebbero) meno della metà, i nomadi non italiani irregolari devono per forza essere ancora meno. Milano fa eccezione? Tutto da dimostrare, soprattutto in assenza di dati (se ne conosci, cita le tue fonti...)
allora fatemi capire bene: sono una minoranza , un nomade per esempio, quindi siccome sono emeraginato posso per esempio (a titolo personale perchè le colpe dei singoli non ricadano sui popoli detto senza ironia):
1- scippare una vecchietta
2- mandare a mendicare i minori
3- sequestrare i minori per allevarli per l'accattonaggio
4- fare il ricettatore di roba rubata
5- rubare negli appartamenti
perchè i miei atti delinquenziali sono giustificati da una società che (per carità è vero) mi emargina.
Corretto?
Carlo, il diritto è il diritto. dice che non si può scippare la gente e che se uno scippa prende tot anni di reclusione. non parla di rom, di vecchiette, di campagne elettorali, di poeti meneghini e di politicanti merdosi.
Carolina
Sto lavorando e non ho tempo di cercare i dati, ho fatto il consigliere di zona per 5 anni in zona 8 (nei cui campi ci sono la metà dei nomadi del comune di Milano e un quarto di tutta la provincia) è ricordo che la percentuale dei nomadi irregolari (quindi non italiani) era maggiore del 50%.
La mia risposta non era fuori luogo proprio perchè gli irregolari non sono italiani, quindi se la % di irregolari è elevata lo sarà, a maggior ragione quella dei non italiani.
(Tot nomadi)=(Nomadi Italiani)+(nomadi non Italiani)
dove
(Nomadi non italiani)=(nomadi regolari)+(nomadi irregolari)
Se la percentuale dei non irregolari è, per dire, =al 50% quella degli italiani > al 50% al limite = se non ci sono regolari non italiani.
Hai capito, adesso, esegeta?
Signore caro, anche se fossero del Congo belga o di Giove pluvio, se rubano rubano, se han bisogno di un alloggio han bisogno di un alloggio!!! Se Berlusconi corrompe un giudice deve andare dentro, se non lo corrompe sta fuori! Se Berlusconi ha il cancro lo curano, se ruba lo arrestano!!! Dopodiché le vecchiette pensino il cazzo che vogliono, e i demagoghi anche, comunque siamo nemmeno sotto il livello minimo caspico della sinistra europea, ma anche proprio nelle fogne!
Carolina
e allora perchè queste polemiche contro martinelli che non sarà adenauer però non mi sembra abbia detto bestialità
Caro Daniele, ho capito che parli dei nomadi nei campi (non che tu lo abbia detto, diciamo che è un'intuizione).
Capisco anche che l'espressione "regolari non italiani" implica l'esistenza - almeno ipotetica - di regolari italiani. Segno che per te i rom, se italiani, sono "regolari", anche se mi sfugge rispetto a cosa. Forse semplicemente non riesci a considerarli italiani e basta, come gli altri tuoi connazionali...
Ti invito infine a rileggere questa tua frase:
«Se la percentuale dei non irregolari è, per dire, =al 50% quella degli italiani > al 50% al limite = se non ci sono regolari non italiani»
Il senso generale si può anche intuire, ma credo che tu debba migliorare i tuoi messaggi se ti aspetti di essere compreso da noi poveri "esegeti".
no? «La sinistra vince - prima bestialità:qui perde, a meno che abbiano abolito la matematica e che il signorino non parli della sua poltrona!!! - se (fai da te il tuo finale della serie!!!) scommette sulla legalità e non certo sbandierando quel buonismo che (che governa Roma e che), diciamolo apertamente, - fra i leghisti, i berlusconidi e i fascisti si usa - serve solamente a ripulire la coscienza - leggi gli avanzi di quando la serva di donna Letizia o Berlusca fan la spesa - di alcuni (chi???). Chi sostiene che i rom non sono tutti delinquenti [che è la verità], be’ si dimentica (invece i DS si ricordano!!! eccellente!!!) di ammettere così implicitamente che non sono tutti onesti. (ammesso che 'sto giochino grammaticale abbia senso, e i politici? da oggi se dico che non tutti i diessini sono onesti mi ricorderò senz'altro di dire che alcuni però sono disonesti!!! e mi ricorderò anche di quando si dicevano le stesse cose sui giornali e fra i politici a proposito dei "terroni").I risultati di un approccio buonista alla questione nomadi - bestialmente io voglio che 'ste teste di cazzo siano nomadi, non stanziali sulle loro poltrone, ahime, finirò in un manicomio in Corea del Nord o a Guantanamo, chi lo sa?! - sono sotto gli occhi di tutti e il costo - de che? - lo pagano soggetti altrettanto bisognosi». - che sarebbero? per favore, Martinelli in miniera!!!
Carolina
Mi spiace aver offeso la sensibilità di alcuni di voi. L'Opera Nomadi ha preso contatto con me al fine di approfondire alcuni aspetti dell'intervista ed ho intenzione di farlo perchè penso di dover apprendere molto. Credo comunque che non si possa pretendere da un'intervista (che molto rimane nelle mani dell'intervistatore) la definizione di una netta e seria politica sui così detti "nomadi" e ritengo perciò quantomeno affrettati alcuni giudizi sulla mia sensibilità politica. alla prossima, ettore martinelli
si parla di zingari e salta fuori berlusconi. Manco a dirlo.
Martinelli, che delusione! Calare le braghe così. Ma di che hai paura. Dell'abbaiare di quattro sfessati che, a quanto pare, vivono sulla luna. Avevi ragione da vendere. E ti caghi sotto per un premio calderoli qualsiasi. Peccato. Sembravi uno in gamba.
Martinelli, finalmente l'atteggiamento giusto! C'è un problema complesso, non ne so abbastanza, ascolto una delle parti, cerco soluzioni.
Magari la prossima volta non guasterebbe un po' di prudenza nelle interviste, specie quando si va su certi giornali.
io accolgo molto positivamente la notizia che l'Opera Nomadi abbia contattato Martinelli. Oggi ho lanciato una discussione sul razzismo nel mio (molto piccolo) blog e ho ricevuto interventi magnifici per vita vissuta, profondità, spessore umano...mi piace ricordare uno che parla della capacità di migliorarsi delle persone, dice "Spero si sia capito che pur essendo brianzolo di nascita sono figlio di immigrati veneti, cmq trovo che i razzismi sono dappertutto, potrei ricavarne un libro sul modo di fare steccati dei per altri versi civilissimi inglesi.
Senza contare i razzismi striscianti tra italiani immigrati, dove la parola terrone perde il significato dovuto alla provenienza geografica come comunemente si pensa assumendo quello di persona che ha poco e può costringerti a perdere un po del molto tuo.
Tutto sommato credo che questo più in generale sia l'essere umano, funziona così, inutile scandalizzarsi, meglio fare quello che è nelle possibilità proprie per migliorare, col tempo, sapendo che si vive male perennemente in guerra, altri si fanno avanti e l'eterno gioco della convivenza sociale si rimette in movimento".
Che "l'eterno gioco della convivenza sociale", come lo chiama un signore che non ricopre cariche e che si confronta con realtà anche umili come la fabbrica, anche in Inghilterra, aiuti anche queste persone del mondo politico (se del caso anche a capire che cosa vogliono! infatti per me prima si sceglie una strada pacifica, legale, non discriminatoria, e poi si fanno scelte importanti come quelle politiche!!!).
Carolina
Consiglio a tutti di leggere l'intervista completa, perchè il pezzo riportato è alquanto ambiguo ed equivoco di ciò che ha detto davvero Martinelli.
Il soggetto in questione in sostanza, non ha detto nulla di male, francamente mi fa ridere l'intervento del sig. Danjar che tira in ballo addirittura il "razzismo" (che vede solo lui). Non è razzismo dire che fra i nomadi vi è una criminalità diffusa, ma è un dato di fatto!
Razzista sarebbe dire che tutti gli zingari sono criminali per natura (questo sosteneva la "biologia criminale" dei nazisti), ma mi pare questo non venga neanche accennato dal Martinelli.
Poi, francamente trovo assolutamente fuori luogo il post del sig. Biraghi, che parla di una sequela di reati finanziari - con l'intento, immagino di riferirli ad esponenti del centrodestra - che non c'entrano assolutamente nulla nel contesto e sembrano solo un malriuscito tentativo di sviare la questione. Della serie : "Si,d'accordo, il mio assistito ha ucciso 8 persone, ma che dire allora di quelli che abbandonano i cani in autostrada!?!" come disse lo strano avvocato interpretato da Fiorello...
Mi chiedo per quale assurda ragione il fatto che altri esseri umani abbiao compiuto reati possa giustificare, anche in minima parte, i reati commessi dai rom di cui si parla.
Peraltro, se l'intento è quello di dire che qualcuno ha fatto di peggio, oltre ad essere, come già detto, del tutto fuori luogo, è anche sbagliato, perchè, se Biraghi non ha mai avuto notizia di zingari che hanno commesso i reati di cui parla, io personalmente, ma credo molti altri, ho avuto notizia di rom che hanno ucciso e stuprato, e, forse mi sbaglierò, ma credo che questi reati siano alquanto più gravi...
Tutto questo senza voler fare una critica ai rom, - che sono un popolo come gli altri, ma si sono fatti cattiva nomea a causa di alcuni loro elementi che sono notoriamente criminali incalliti della peggior specie - ma per controbattere ad argomenti francamenti ridicoli e istericamente anti-razzisti, ovvero totalmente privi di obbiettività
sono scemenze... purtroppo a differenza di altri non sono bravissima a scrivere, ma 1. se tu conosci un po' i rom vedi tantissimi casi di tentativo di adattamento loro, a fronte proprio di istituzioni tetragone 2. se li vedi all'estero, in paesi decenti non "rubano", neanche quelli di loro che in Ita(g)lia "rubano" 3. c'è un'enorme differenza fra un reato di strada e uno di grande cabotaggio, magari livello statale. 4. per anni le stesse puttanate riguardavano calabresi e napoletani, ora o sono false sempre o "bisogna contestualizzare" (però allora nel 1960i calabresi rubavano e oggi no? mi spieghi...)... o invece erano vere? maddai.. 5. insomma l'ha detto Freud che non esiste la gaffe innocente...
Carolina
Non capisco cosa c'entrino le considerazioni sul razzismo in questo post, è razzismo dire che bisogna rispettare le leggi? (sottolineo le leggi non le regole o le abitudini come dicono quelli di destra). Concludo con una domanda è razzista chi pretende che i bimbi rom vadano a scuola o chi è disposto a chiudere un occhio?
Trovo molto razzista pretendere che civiltà anctiche e diverse si adeguino istantaneamente alle regole di altre civiltà (ammesso che la nostra lo sia) totalmente differenti. Ricordo che i Rom sono stati sempre discriminati, al pari degli ebrei, anche e soprattutto per la loro diversità negli usi e costumi. Prima di giudicare gli atti di un popolo che non si conosce, conviene fare uno sforzo di umiltà e considerare che anche lui può avere lo stesso problema nei nostri confronti. Penso agli indiani che ci vedono mangiare i bovini o agli americani nativi che ci vedono saccheggiare la natura. Per loro siamo assassini criminali.
Ho origini calabresi, per tradizione e humus culturale le donne dei calabresi non lavorano e parlano solo se interrogate, da oggi se la mia ragazza non si adegua le darò della razzista.
Poveretta.
Alberto, scusa, ma qui stavamo parlando di crimini. Furti, sfruttamento dei minori. Che c'entrano gli usi e costumi dei rom?
Pino: provo a spiegarmi con un esempio. In alcune antiche civiltà (avanzatissime in vari campi del sapere) i sacrifici umani erano pratica comune. In alcune civiltà di oggi (per esempio in India) la morte è percepita senza la componente tragica (nell'accezione di "definitiva") con cui la percepiamo noi. Nella nostra società entrambe le cose suscitano scandalo e/o sorpresa. Comunque non sono accettate.
Sulla base di questa riflessione, lungi dal predicare l'impunità, ritengo che (a) quando una società prevalente ne giudica una minoritaria deve porsi molte domande prima di proporre soluzioni e (b) che prima di giudicare altri deve aver giudicato con onestà se stessa.
In merito al punto (b), mi piacerebbe che Martinelli (sicuramente un'ottima persona, in assoluta buona fede, esponente del partito che ho votato sulla base di programmi e tradizioni) anziché accusare nel mucchio di buonismo, si ponesse il problema di (1) comprendere le dinamiche del popolo Rom e (2) verificare se ciò che lui stigmatizza nei loro comportamenti non sia un bruscolino se confrontato con innumerevoli storture della società di cui lui è esponente e rappresentante.
Non sto - come blaterano alcuni qui sopra - sostenendo in alcun modo l'illegalità. Sto solo ricordando il vecchio motto "medico cura te stesso", un medico può curare bene se è sano lui. Ecco, se Martinelli riservasse alla compagine di cui è esponente la medesima attenzione e la medesima intransigenza che riserva ai Rom, le sue parole mi risulterebbero molto più digeribili. Così, mi ricorda un po' Berlusconi che accusa Prodi di aver barato. Come dire, "da che pulpito"...
Spero stavolta di non essere frainteso, ce l'ho messa tutta.
Ho letto tutta l'intervista, come mia abitudine, prima di iniziare a commentare. Altre volte ho criticato e/o integrato gli articoli di OMB con "parti mancanti", senza le quali il significato delle parole rischiava (a mio parere) di essere «ambiguo ed equivoco». Stavolta però alberto ha fatto un buon lavoro, centrando una delle frasi più significative (e rappresentative) dell'intervista; sempre a mio parere, sia chiaro.
Ho scritto di "pensieri razzisti" e confermo la mia affermazione; anzi, ulteriori interventi in questa discussione confermano come il razzismo si sia insinuato nella mente di molti senza che questi se ne rendano conto.
Premessa: mi rifiuto di prendere in considerazione l'idea di dire che «i rom non sono tutti delinquenti», men che meno che «i rom non sono tutti onesti». Da lodigiano (per dire) riterrei offensive affermazioni del tipo «i lodigiani non sono tutti delinquenti»: cos'è, un'insinuazione?...
Invito i lettori ad applicare la stessa frase alla loro provenienza (scegliendo tra "italiani", "calabresi", "milanesi" eccetera); vi "suona" bene?
Seconda premessa: è per me ovvio che la legge vada rispettata; questo non lo dico con riguardo ai rom, ma in risposta preventiva ai potenziali ulteriori commenti sul fatto che "pretendere il rispetto della legge non sia razzismo": per favore non sottolineate l'ovvio, soprattutto quando nessuno qui ha detto il contrario, soprattutto quando Martinelli viene qui criticato per le sue parole sui rom, non per le sue parole sul rispetto della legge in quanto tale.
A ritrovarsi a dover fare queste "precisazioni preventive" ci si vergogna perfino...
Tra i rom, come in qualunque gruppo di persone comunque determinato - purché non scelto in base al rispetto della legge - vi sono persone dai comportamenti onesti e persone che violano la legge. Il rispetto (o meno) della legge - come la responsabilità di fronte alla legge - è però individuale, non sociale. Naturalmente questo non vuol dire che i fattori sociali siano ininfluenti nel determinare il comportamento degli individui, quindi anche il rispetto della legge; tuttavia l'accostamento di argomenti (pseudo)etnici a discorsi sul tasso di criminosità porta ad assumere che vi sia un legame tra le due cose; quando questo viene fatto tutti i giorni, continuamente, da persone singole, mezzi di comunicazione, blog, forum e compagnia cantando, nella testa delle persone viene progressivamente instillata l'idea (razzista) che "un certo tipo di provenienza" (sociale/etnica) sia collegato alla tendenza a delinquere.
I risultati sono vari a seconda della cultura e della sensibilità degli individui; nel caso dei rom si va da mentalità secondo cui «gli zingari rubano» o «gli zingari rapiscono i bambini», a mentalità secondo cui «però non tutti gli zingari sono disonesti» oppure «molti zingari sono onesti». Il problema di questo tipo di affermazioni è che tutte, più o meno, perpetuano l'idea che "gli zingari" siano un gruppo (etnico/sociale) "problematico" in se stesso. C'è perfino chi sostiene che "rubare" sia «nella loro cultura»!
Tutto questo può essere trasportato su altri gruppi: gli albanesi, i marocchini, gli arabi, gli "islamici", gli slavi, ma anche gli americani e i giapponesi (o "gli italiani", per dire); senza dimenticare gli ebrei, ovvio.
Abbiamo così tutta una sequela di affermazioni intrinsecamente violente, settarie, razziste. Ad esempio: «gli albanesi sono violenti», «gli arabi opprimono le donne», «gli islamici ci vogliono invadere», «gli americani sono ignoranti», «i giapponesi fotografano tutto».
Potremmo continuare con i francesi, gli inglesi, gli "africani" eccetera. Scherzare sugli stereotipi può anche essere divertente, davanti a una birra al bar, ma purtroppo non è questo di cui stiamo parlando.
Quello di cui stiamo parlando è che, anche fra questi commenti, si dice che «i rom si sono fatti cattiva nomea», perché fra loro vi sono (alcuni) «criminali incalliti della peggior specie».
Il razzismo è rivelato dal fatto che "bisogni" specificare, quando si parla di criminali, se siano rom... Non dico nel commento che ho appena citato (per il quale è ovvio, in quanto in questa discussione), ma nella nostra "memoria sociale". Quando viene commesso un crimine vengono "sempre" registrate "certe" provenienze etniche (e non altre). Perché?... Il pregiudizio si rafforza con la ripetizione, con i sottintesi, con l'ideologia mascherata da "buon senso"; lo sapevano molto bene i nazisti addetti alla propaganda antisemita (e - guarda caso - "anti-rom").
Vorrei scrivere ancora (e ancora) sull'argomento, ma mi sembra che per ora possa bastare... Aggiungo solo che la povertà, l'emarginazione, l'arretratezza (e mille altre cose) bastano e avanzano per spiegare (molta de) la cosiddetta "microcriminalità"; chi va a scomodare l'etnia non si lamenti poi se viene ascoltato per quello che ha detto (e non magari per "quello che avrebbe voulto dire"); non si lamenti insomma se viene chiamato "razzista", specialmente se ha "preso di mira" gruppi notoriamente vittime di persecuzioni, discriminazioni, genocidio su base "razziale".
Vi "regalo" un'ultima chicca: vedete un po' che impressione vi fa:
«New York: basta con i liberali che fanno troppi sconti agli italiani»
«Sulla vicenda italiani, non ne può più del permissivismo. Non paga, è sempre giustificazionista e i danni che provoca sono a carico dei più deboli». Virgolettato che Hector Smith, a capo del City Office for Immigrants (ufficio per l'immigrazione), completa con un appello ai liberali più a sinistra: «I liberali vincono se scommettono sulla legalità e non certo sbandierando quel permissivismo che, diciamolo apertamente, serve solamente a ripulire la coscienza di alcuni».
Sa, Smith, che per spedire quest’appello deve spendere un capitale di dollari in affrancature...
«Ne vale la pena. Chi sostiene che gli italiani non sono tutti delinquenti, be’ si dimentica di ammettere così implicitamente che non sono tutti onesti. I risultati di un approccio buonista alla questione degli immigrati europei sono sotto gli occhi di tutti e il costo lo pagano soggetti altrettanto bisognosi».
Come dire: bisogna declinare solidarietà e legalità, ma senza fare sconti.
«Premessa: New York è una città civile, dove si affronta un’emergenza che tocca, dati dell'Ufficio del Procuratore, un esercito di cinquantamila persone spalmate in ottocento slum. Cinquantamila persone tra cui diverse migliaia di bambini e adulti disabili sfruttati da ignobili individui della stessa etnia italiana, be’ questo è insopportabile: porte chiuse a chi, spesso con l’accattonaggio selvaggio, calpesta la dignità delle persone».
Ma c’è chi sostiene trattarsi di questione «culturale»...
«Follia, autentica follia. Sostenere che questo sfruttamento di minori e disabili sia il frutto di una tradizione culturale del popolo italiano è, eufemismo, vergognoso. Comunque è impensabile che la New York civile possa accettare questa cultura. Anzi, gli italiani ospiti della nostra città debbono mettere nero su bianco che loro non applicano questa sopraffazione».
Aggiunta al patto di legalità con i newyorkesi già siglato nei giorni scorsi dalla pattuglia di italiani - ospitati a Brooklin - con la Municipalità e lo Stato del New Jersey.
«Patto che va firmato pure da quelli presenti sul resto del territorio di New York, con un’avvertenza: anche gli italiani debbono mettersi in fila come tutti. Mi spiego: sono d’accordo con J. V. White (il capo della polizia, ndR) quando parla di “passaggi fatti con gradualità” nell’inserimento di italiani nelle case popolari. Ma, attenzione, esiste un’emergenza abitazione e sarebbe quindi impensabile che ci fossero dei privilegi nell’ingresso degli italiani e che, soprattutto, non fosse impedito l’accesso a chi vive nell’illegalità».
Reclama più garantismo?
«Ricordo che i requisiti nell’assegnazione vanno fatti rispettare e deroghe non sono ammesse. Credo pure che le forze di polizia nazionali e federali debbano intervenire senza andare troppo per il sottile con chi sfrutta i propri connazionali. Con la compassione non si risolve niente e nemmeno con la pietas che stringe il cuore degli newyorkesi davanti a bambini di 5-6 anni costretti a elemosinare da adulti spregevoli. Anche su questo si gioca la scommessa dei liberal, sulla legalità.»
Danjar for President.
Carolina
OT - Danjar: per favore mi mandi il tuo indirizzo in privato?
bentornato danjar...
@Carolina: ma come, non ero già "teologo ufficiale non ufficiale"?... ;-)
@alberto: basta aggiungere una 'i' prima della chiocciola.
@Drizzt: grazie! :-D
Avete vinto il premio di giro della frittata.
Nell'articolo Martinelli chiedeva che fosse posta attenzione sul rispetto della legalità contrapponendolo a quello che lui definisce buonismo.
Voi dite che quello è razzismo (premio calderoli) perchè bisogna essere comprensivi delle differenze culturali e della situazione sociale.
Vi si fa notare che dire queste cose significa di fatto contestare un principio base di legalità (la legge è uguale per tutti).
E dite che voi non contestavate la richiesta di legalità, ma il razzismo, e qui avviene la giravolta perchè siete voi a accusare di razzismo chi chiede semplicemente rispetto della legalità.
Domanda sulle curiose teorie di relativismo culturale che avete espresso: anche dire che i commercianti evadono o che i leghisti sono razzisti è razzismo?
sì terribile. un po' come se io mi definissi una terrona (ne ho diritto: 3/4 dei miei nonni nacquero in Sicilia!!!) che vive con il culo sedentariamente collocato su una poltrona al caldo... non troppo sedentariamente, non troppo al caldo, però più sedentariamente e al caldo il mio culo ci sta, rispetto al culo dei rom cittadini italiani e stranieri o apolidi o con passione per l'insalata, di sicuro...
Con le tue idee, caro Daniele, si arriva facilmente - se non ci si è già arrivati -, che so, a togliere le pensioni agli anziani, il diritto ai permessi di maternità alle donne, magari un giorno anche le ore di religione cattolica perfino ai cattolici oltre che ai non cattolici...:-) che cazzo eh la legge è uguale per tutti, quante storie 'ste donne, 'sti vecchi, 'sti cattolici...!!! 'sti elettori, 'sti nomadi, 'sti blogger... eh, non se ne può più decisamente...
mi consola però sapere, o per meglio dire immaginare, che tu non fai né il politico né l'avvocato. mentre Danjar fa quel che vuole: il teologo ufficiale e non ufficiale di OMB e anche molto altro che desidera... il suo commento infatti era un'opera notevolissima!!! :-)
Carolina
Daniele, è meglio se leggi i commenti di ciascuno uno per uno, invece di metterli tutti assieme in un "ragionamento" (quella sì che è una "frittata"). Qui non c'è nessun "voi" univoco con cui interloquire.
Martinelli non ha parlato di legalità "e basta", ha messo in parallelo l'illegalità e i rom facendo un discorso ambiguo.
Inoltre: cos'è il "buonismo" che ha criticato? Di quali politiche, programmi o altro stava parlando? Non s'è capito. Il fantasma del "buonismo" verso i rom - fantasma che non si sa in che consista - sembra creato ad arte per preparare il terreno a considerazioni "indigeste"... Del tipo che "i lodigiani non sono tutti delinquenti".
Se Martinelli è preoccupato sia per i rom che per la legalità può fare il favore (a noi e a se stesso) di tenere le due cose distinte.
Se Martinelli ha paura che le condizioni sociali e di vita degli individui rom ostacolino la di loro permanenza (o ritorno) nella legalità, può fare il favore di parlare delle politiche (secondo lui) adatte a risolvere il problema; evitando però di parlare di repressione, soprattutto se intende parlare solo di quella, visto che essa notoriamente non "previene" alcunché e non risolve i problemi (al massimo ne attenua le conseguenze, cosa utile ma certo non risolutiva). Soprattutto: la repressione dell'illegalità, esplicitamente invocata per un particolare gruppo sociale etnicamente identificato, ricade nel razzismo (come ampiamente argomentato più sopra).
Martinelli, e purtroppo non solo lui, pensa che i rom in quanto tali debbano «mettere nero su bianco» l'impegno a non violare la legge. Come se - dopo la nota vicenda di Fiorani e della BPI - io e gli altri pendolari lodigiani, domattina scendendo dal treno, ci trovassimo davanti Moratti che ci sventola sotto il naso un "patto di legalità" da firmare per entrare in Milano. Ma ci rendiamo conto?...
Concludo rispondendo alla tua domanda, Daniele. Premesso che quello che tu chiami "relativismo culturale" è a mio parere una stupidaggine, dire che "i commercianti evadono [il fisco]" o che "i leghisti sono razzisti" è discriminatorio. Non è razzista - nel senso che "commercianti" e "leghisti" non sono razze, etnie e niente del genere - ma non è molto meglio.
Non è molto meglio, ma mal che ti vada ti trombano alle elezioni e basta. Invece qui ti trombano alle elezioni e ti ci tromberanno anche in futuro, sempre e volentieri, perché hai fatto paura alle persone e perché sei stato ingiusto, comunicativamente disastroso, poco "leader" e una serie di cose che parranno anche delle fesserie, ma intanto funzionano così (non da ultimo, anche nel mondo).
Carolina
povertà, emarginazione... Per ragioni professionali ho conosciuto molti zingari che erano tutt'altro che poveri. Furto e ricettazione, del resto, garantiscono cospicui guadagni.
Io molti politici,commercialisti e dentisti. Per il resto, svolontariando ho conosciuto la realtà di una scuola elementare - dell'obbligo dove un piccolo rom sordomuto, bravissimo in matematica per esempio, veniva bocciato da tre anni di fila da una maestra; dove i genitori, che avevano nella stessa scuola, iscritta alla prima per il primo anno, anche una bimba, oltre che avere questi problemucci con la scuola dei figli venivano anche vilipesi da quella maestra. ma si può? la sua giustificazione era che "non si può, non sono normali,un anno ti mandano a scuola i figli e l'anno dopo più perché vanno in giro con qualche circo". quando era gente che si faceva il culo in fabbrica, nonché in un Paese poco solidale, nonché nelle case popolari ghetto che ho descritto sopra, per quei bambini. ribadisco che il diritto è il diritto, parla di fattispecie e di sanzioni, non di popoli in particolare, di illazioni, di generalizzazioni etc.
Carolina
e c'aggiungo un *vergognatevi*. non tanto a Martinelli che, in pur imperfetta democrazia, potrà essere adeguatamente istruito dall'Opera Nomadi (grazie mille!!!) quanto agli altri politici che ancora questo "esempio" dànno; per fare le prefiche, magari, quando, a costo zero per i loro deretani impoltronati, vincono, ripetutamente, delle ignobili forze fasciste.
Carolina
PS se non conoscete il significato di "prefiche", singolare della parola "prefica", cercatelo su Wikipedia. ma anche sul Devoto Oli o sullo Zingarelli, se volete.
ps ovviamente: "prefica" è il singolare di "prefiche". ma non si sa mai (con fuzzy dizzy poi... :-))).
C.
danjar
Bene rileggiamo i commenti come suggerisci a Daniele - uno per uno - e rileggiamo l'articolo (nonostante alcune riserve intelettuali).
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L'articolo.
- Inizia Gianandrea Zagato appigliandosi a qualcosa detto fuori intervista -
«Sulla vicenda rom, non ne può più del buonismo. Non paga, è sempre giustificazionista e i danni che provoca sono a carico dei più deboli».
- e continua di suo Gianandrea Zagato -
«Virgolettato che Ettore Martinelli.. * .. completa con un appello alla sinistra radicale: »
- e fa dire al nostro -
«La sinistra vince se scommette sulla legalità e non certo sbandierando quel buonismo che, diciamolo apertamente, serve solamente a ripulire la coscienza di alcuni».
- quindi stiamo parlando della sinistra radicale....
celia, burla, convinzione? del giornalista -
«Sa, Martinelli, che per spedire quest’appello deve spendere un capitale di euro in affrancature...»
- ma continua il nostro parlando alla sinistra radicale... -
«Ne vale la pena. »
- di spendere un capitale.. perchè.. -
«Chi sostiene che i rom non sono tutti delinquenti, be’ si dimentica di ammettere così implicitamente che non sono tutti onesti.»
- Sottinteso: Chi sostiene e non io tra questi, ma qualcuno della sinistra radicale. Questo è uninteressante ossimoro legalista -
- Da Rom a nomadi il cerchio si allarga, l'etnia è superata, l'appartenenza culturale è superata dal bisogno, la solidarietà non guarda in faccia nessuno...-
«I risultati di un approccio buonista alla questione nomadi sono sotto gli occhi di tutti e il costo lo pagano soggetti altrettanto bisognosi».
- Rincorrendo i suoi pensieri rincara Gianandrea Zagato -
«Come dire: bisogna declinare solidarietà e legalità, ma senza fare sconti».
- E allora mi spiego -
«Premessa: Milano è una città civile, dove si affronta un’emergenza che tocca, dati della prefettura, un esercito di cinquemila persone spalmate in un’ottantina di favelas.
Cinquemila persone tra cui diverse centinaia di bambini e adulti disabili sfruttati da ignobili individui della stessa etnia, be’ questo è insopportabile: porte chiuse a chi, spesso con l’accattonaggio selvaggio, calpesta la dignità delle persone».
- Il tema è di spessore e non riguarda più i Rom ma comprende bambini, donne e uomini dell'occidente europeo, dell'est, dell'africa, della cina, il micro universo dell'umanità emarginata ed in cerca d'integrazione a "Milano",
ora incalza il giornalista -
«Ma c’è chi sostiene trattarsi di questione «culturale»...»
- Si infervora il nostro e dissente definitivamente dalla retorica di ..questione «culturale»..-
«Follia, autentica follia. Sostenere che questo sfruttamento di minori e disabili ai semafori sia il frutto di una tradizione culturale del popolo rom è, eufemismo, vergognoso.»
- Sull'Integrazione aggiunge e si dischiude a nuovi pensieri -
«Comunque è impensabile che la Milano civile possa accettare questa cultura.
Anzi, i rom ospiti della nostra città debbono mettere nero su bianco che loro non applicano questa sopraffazione».
- Il nostro giornalista lancia una nuova esca -
«Aggiunta al patto di legalità con i milanesi già siglato nei giorni scorsi dalla pattuglia di rom - ospitati in quel di Opera - con don Virginio Colmegna e con il Comune e la Provincia di Milano.»
- Ed ecco la risposta/proposta che tiene conto anche dei frutti della mediazione tra società civile e istituzioni, a suplire il vuoto culturale e legislativo di questa Italia, di questa Milano e delle tante emergenze che chiedono di essere sanate -
«Patto che va firmato pure da quelli presenti sul territorio di Milano, con un’avvertenza: anche i rom debbono mettersi in fila come tutti. Mi spiego: sono d’accordo con il prefetto Gian Valerio Lombardi quando parla di “passaggi fatti con gradualità” nell’inserimento di rom nelle case popolari. Ma, attenzione, esiste un’emergenza casa e sarebbe quindi impensabile che ci fossero dei privilegi nell’ingresso dei rom e che, soprattutto, non fosse impedito l’accesso a chi vive nell’illegalità».
- A questo punto dal giornalista un balbettio -
«Reclama più garantismo?»
- Chiude il pensiero e l'articolo in un trasudare di zelo legalista e di ideali di Giustizia -
«Ricordo che i requisiti nell’assegnazione vanno fatti rispettare e deroghe non sono ammesse. Credo pure che le forze di polizia nazionali e locali debbano intervenire senza andare troppo per il sottile con chi sfrutta i propri connazionali. Con la compassione non si risolve niente e nemmeno con la pietas che stringe il cuore dei milanesi davanti a bambini di 5-6 anni costretti a elemosinare da adulti spregevoli. Anche su questo si gioca la scommessa della sinistra, sulla legalità. Tutto il resto è noia».
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Guidami a capire su "non ha parlato di legalità "e basta", ha messo in parallelo l'illegalità e i rom"
Spiegami nel - contesto - dell'articolo perchè sei convinto che abbia fatto un "un discorso ambiguo" e con qualche argomentazione non troppo «metafisica» come: "sembra creato ad arte per preparare il terreno a considerazioni "indigeste"... Del tipo che "i lodigiani non sono tutti delinquenti". O come "Come se - dopo la nota vicenda di Fiorani e della BPI - io e gli altri pendolari lodigiani, domattina scendendo dal treno, ci trovassimo davanti Moratti che ci sventola sotto il naso un "patto di legalità" da firmare per entrare in Milano."
Ma soprattutto visto che ci hai offerto molte modalità di lettura ragionata dell'articolo e dei commenti, a chiusa, ti prego, dimmi perchè "Stavolta" "però" "alberto ha fatto un buon lavoro", "centrando una delle frasi" "più significative (e rappresentative) dell'intervista";
e ciao.
PS Ho evitato di inserire Martinelli in grassetto troppe volte ad evitare rafforzativi inutili, non se li è ancora meritati.
paolo,hai in mente il concetto di deficienti? non è facile magari come il concetto di rutto (che magari Mastella complica spiegandone una presunta "matrice sannita").però è chiaro. trattasi di deficienza. politica e intellettuale, purtroppo.
Carolina
carolina E' sufficente la lettura dei tuoi commenti.
? vomiti o rutti leggendo i miei commenti? :-)
ti voglio bene, o persona sensata fra le poche presenti al mondo!:-)
Carolina
Caro Paolo,
ho preso l'abitudine di mettere in neretto tutti i nomi che utilizzo nei miei commenti in questo blog. Mi sembra aiuti a capire sempre bene di chi io stia scrivendo, anche se ormai è più un'abitudine che una "regola"; nel caso di questa pagina l'effetto è stato a volte un po' ripetitivo ma - credo - abbastanza secondario perché lo si possa trascurare (nella ricerca della "perfezione" sono già abbastanza esagerato così, credimi...)
In tema: cercherò di rispondere alle tue domande.
Parallelo fra illegalità e rom:
Martinelli ha rilasciato un'intera intervista in cui parla sostanzialmente "solo" della necessità di reprimere l'illegalità da parte dei rom. Forse il colloquio è stato stravolto dal giornalista? È possibile (non conosco Zagato ma diffido del «Giornale»); comunque non mi pare che Martinelli abbia smentito l'articolo in generale... Se l'ha fatto considera(te) pure tutto quello che ho scritto come "a carico" di Zagato.
Tornando all'intervista, mi sembra che l'obiettivo delle parole di Martinelli sia "partitico" più che "pratico"; cioè il suo discorso mi sembra rivolto ai compagni di coalizione e dedicato al tema della "propaganda", più che realmente intenzionato ad analizzare il problema (reale) dell'illegalità in cui vivono alcuni (pochi, tanti) rom.
Ciò detto, Martinelli dei rom ha pure parlato e - alla luce di quanto ho appena scritto e ammesso che lo si ritenga vero - ha anzi usato l'argomento in chiave "elettoralistica" (non so se sia un'attenuante o un'aggravante).
Vediamo ora cosa Martinelli dica quando parla direttamente dei rom:
1. [i rom] «non sono tutti onesti»
2. «diverse centinaia di bambini e adulti disabili» [rom] sono «sfruttati»
3. [gli sfruttatori sono] «ignobili individui della stessa etnia»
4. ["invochiamo"] «porte chiuse» [ai rom che] calpestano «la dignità delle persone», «spesso con l’accattonaggio selvaggio»
5. lo «sfruttamento di minori e disabili ai semafori» non è «il frutto di una tradizione culturale del popolo rom», ed è «vergognoso» sostenerlo.
6. «Comunque» ["anche se fosse"?] «è impensabile che la Milano civile possa accettare questa cultura»
7. [i rom di Milano sono] «ospiti»
8. [i rom di Milano devono] «mettere nero su bianco che loro non applicano questa sopraffazione» (cioè devono "impegnarsi a non violare la legge e/o la dignità delle persone"?)
9. «anche i rom debbono mettersi in fila come tutti»
10. è giusto lo «inserimento di rom nelle case popolari», se fatto con «gradualità» e senza «privilegi»
11. [alle case popolari deve essere] «impedito l’accesso a chi vive nell’illegalità» (nel contesto: "ai rom che vivono nell'illegalità")
12. «le forze di polizia nazionali e locali debbano intervenire senza andare troppo per il sottile con chi sfrutta i propri connazionali» (nel contesto: "con i rom che sfruttano i propri connazionali")
13. vi sono «bambini» [rom] «di 5-6 anni costretti a elemosinare»
14. [sono costretti da] «adulti» [rom] «spregevoli»
(Ho escluso le affermazioni sui rom che Martinelli riporta da altri e non ho ripetuto le frasi che ripetevano qualcosa di sostanzialmente già detto.)
Su 14 concetti, Martinelli parla 2 volte dei rom come vittime (punti 2 e 13); quando lo fa, si tratta sempre di soggetti indiscutibilmente deboli (bambini o disabili); per 6 volte i rom sono descritti come persone che violano le leggi e/o le regole della convivenza civile (punti 1, 3, 4, 11, 12 e 14); in alcuni casi vengono usati aggettivi dispregiativi («ignobili», «spregevoli»). In 4 frasi (punti 7, 8, 9 e 10) la presenza dei rom a Milano viene dichiarata ammissibile, purché a "certe condizioni" (psicologiche, di legalità, di equità). In un caso (punto 5) la "tradizione culturale" rom viene difesa da un'accusa, mentre in un caso (punto 6) l'oggetto della stessa accusa viene dichiarato inaccettabile da parte della «Milano civile».
Dei rom Martinelli parla quindi prevalentemente con riguardo all'illegalità, secondariamente per quanto riguarda le condizioni in base alle quali possono stare a Milano, in terza battuta con riferimento allo sfruttamento di cui sono vittime (da bambini o se disabili). I diritti dei rom sono nominati per sottolineare che non devono essere garantiti al punto di diventare privilegi o iniquità; proposito lodevole, tuttavia non posso fare a meno di notare che i diritti dei rom sono nominati solamente per descriverne i limiti.
I rom non vengono mai chiamati o presentati come "cittadini", ma anzi come "ospiti", tollerati purché a "certe condizioni".
In nessun punto dell'intervista viene detto che anche i rom di Milano fanno parte della comunità cittadina (men che meno della «Milano civile»). Nessun aspetto positivo dei rom, della cultura rom, della presenza (passata o presente) dei rom a Milano è mai nominato, fosse anche solo per negarlo.
Per inserire un'osservazione esclusivamente personale, la mia impressione è che per Martinelli i rom siano un corpo estraneo per la città, tollerabile se non dà fastidio ma niente di più.
O se vogliamo, ricordando il (presunto) fine "elettoralistico" delle parole dell'intervista, Martinelli vuole forse tranquillizzare il razzismo strisciante dell'elettorato cosiddetto (inspiegabilmente) "moderato" (quel razzismo instillato "goccia a goccia" di cui parlavo e si parlava più sopra in questa pagina). Può darsi che secondo Martinelli, per guadagnare voti dalla parte "avversa", bisogni fare un po' gli stessi discorsi; ammesso che sia questo il punto, mi domando se incoraggiare la parte più becera ed egoista dell'animo degli elettori altrui sia una buona idea per garantire un buon futuro al paese, anche tralasciando le stime sulla probabilità di successo dell'operazione. Gli egoismi dell'animo degli elettori andrebbero semmai scoraggiati, a cominciare tra l'altro dai propri (di elettori).
Ma sto divagando. Spero piuttosto di avere risposto alla domanda.
Il "discorso ambiguo":
Rispondere a questo è più facile. Martinelli non ha detto che "gli zingari rubano"; il discorso che ha fatto è più sottile e, sinceramente, non so quanto la cosa sia stata "pilotata" da chi ha scritto poi l'articolo, quanto determinata dalle reali intenzioni di Martinelli, quanto influenzata dall'incultura diffusa del razzismo cui ho tentato confusamente di accennare, incultura dalle cui influenze Martinelli non sembra immune. Da quanto ho scritto qui sopra credo si capisca come, secondo me, i ragionamenti di Martinelli siano "tendenziosamente" anti-rom, pur senza esserlo apertamente. Da qui l'ambiguità.
(Spero, caro Paolo, di averti fornito una spiegazione meno "fumosa" e più "concreta" rispetto ai miei esempi/provocazioni sui "lodigiani"; a dire il vero questi ultimi mi sembravano e mi sembrano molto chiari, ammetto però che ciò che è chiaro per qualcuno possa non esserlo per altri, e non per demerito di questi ultimi).
Il "buon lavoro" di alberto:
"Stavolta" e "però" sono riferiti a (tecnicamente: "avversano") il fatto che altre volte ho criticato alberto per aver riportato parzialmente degli articoli/interviste, dando secondo me un'impressione (più o meno) fuorviante del significato degli stessi.
Il "buon lavoro" che (secondo me) ha fatto è stato di riportare, come scritto, una frase di Martinelli che mi sembra tra le più significative, e rappresentative dell'intervista.
Mi spiego:
"Significativa" perché in quella frase i rom sono nominati in base al rispetto della legge, con l'accento su quei rom che non la rispettano (cioè sottolineando la presenza di quei rom che «non sono» «onesti»).
"Rappresentativa" perché contiene buona parte di tutti gli aspetti (secondo me) criticabili che già ho provato a descrivere: oltre alla questione dell'illegalità, accenna alla solidarietà e all'equità («soggetti altrettanto bisognosi»), solo nell'ottica dei limiti da dare alle azioni per garantire il rispetto dei diritti dei rom (evitare il «buonismo»); inoltre cita l'aspetto elettorale e porta a segno il tentativo di critica politica (interna alla sua parte).
In particolare, ribadisco, la frase è a mio parere "rappresentativa" e "significativa" perché contiene ("rappresenta") i due concetti ("significati") che più gravemente (secondo me) veicolano nell'intera intervista l'ormai "famoso" razzismo strisciante a danno dei rom (dieci dei quattordici punti più sopra).
Ulteriori approfondimenti (da parte mia):
Spero che questo (ulteriore) lungo post abbia chiarito un po' di cose. Non tanto convincendo qualcuno (scusate la brutalità, ma per me è lo stesso se pensate quel che vi pare), quanto spiegando meglio quello di cui sono "convinto" io (per quanto posso essere convinto di qualcosa - spesso non è molto!)
Nel caso mi vengano rivolte ulteriori domande, abbiate pietà di me: il mio lavoro non è rispondere in un blog (nemmeno mio, per giunta.)
Può darsi che futuri commenti a me (anche esplicitamente) indirizzati vengano platealmente ignorati. Ho già speso parecchio tempo su questa Coppa verde a Martinelli e inizia a sorgermi il dubbio che valga veramente la pena di continuare...
La prolissità è figlia della confusione.
Già.
I nomadi DEVONO rispettare il prossimo come lo deve rispettare il cittadino italiano. Devono anche rispettare le leggi che lo stato impone indifferentemente a tutti.
Questo però non avviene .
I "Rom" violano completamente alcune leggi e diritti della persona apportando disagio e malessere tra la cittadinanza.
Perciò concordo con Martinelli e inorridisco a pensare che l'Europa sia arrivata così in basso da inglobare paesi come ungheria e romania. Hanno fatto bene i paesi scandinavi a restarne fuori.
La concisione è figlia dell'ordine? Di che tipo di "ordine"?
Meglio la confusione, dopotutto... :-D
Danjar, aiutami! :-) Un'altra invasione marziana... Svariati rom sono cittadini italiani, e poi il rispetto etc. non son cose che si richiedono anche a un Majorino, a un Berlusconi, a un Fini, a un Follini... a un Mazzini e a un Cavour per citare un nobilsignore??? Ora, la legalità dei rom è davvero un problema marginale!!! Perché i politici non affrontano quelli seri? Perché parlano di cose che non sanno? Perché fanno i loro giochi sui più deboli, soprattutto quelli che poi deterrebbero il Dogma della Sinistra Ufficiale?
Carolina
"Aiutami" in che? Vorremo mica commentare seriamente il post di panto88? :-D
Piuttosto, proporrei che la Coppa Padana venga assegnata allo stesso per la frase:
«inorridisco a pensare che l'Europa sia arrivata così in basso da inglobare paesi come ungheria e romania. Hanno fatto bene i paesi scandinavi a restarne fuori.»
La migliore di oggi.
ha ha ha...
«inorridisco a pensare che l'Europa sia arrivata così in basso da inglobare paesi come ungheria e romania. Hanno fatto bene i paesi scandinavi a restarne fuori.»
inorridisco a pensare che esistano certi razzisti... da quattro soldi... e ancor di più se penso che hanno il coraggio di venire qua a commentare... (sigh...)
:-D effettivamente, si avvicina parecchio alla green pole position...:-D
Carol
Panto88 non viene cassato solo perché sono divertenti i commenti che seguono il suo sproloquio. Ma viene copiato e incollato nel cassonetto.
fra l'altro, bulgaria e romania, e non ungheria
;-)
Come dice il Santo Padre:
omnia munda mundis. Onestamente a me I ROM sono simpatici e i leghisti mica tanto. Un politico di sinistra non puo' mettere il tema della sicurezza al primo posto, period. Prima della sicurezza deve venire la solidarieta', piaccia o non piaccia, e' il prezzo del progresso. Diverso e' il problema degli islamici come Yusef che mia ha portato via la Paola e adesso lei porta il velo e si e' convertita. Li' il problema e' la religione. L'islam non e' una buona religione, per il semplice fatto che non ci sono buone religioni, period. Le religioni organizzate vanno ostacolate, non certo favorite, e' il prezzo del progresso
Eliseo
inorridisco a pensare che esistano certi razzisti... da quattro soldi... e ancor di più se penso che hanno il coraggio di venire qua a commentare... (sigh...) Drizzt
Caro Drittz, il coraggio di venire qua a commentare è figlio di un valore che si chiama libertà e che forse visto il tuo orientamento politico non è presente sul tuo vocabolario.
E questo mio pensare non è nemmeno razzismo.
Dico solo che uno straniero che viene in Italia deve RISPETTARE le leggi come noi italiani, come facciamo noi italiani all'estero. Sono le opinioni come la tua, influenzate da una profonda distorzione della realtà per mano politica, che fanno male a questo paese. Tu, caro Drizzt odi la tua nazione, il tuo popolo, la gente che vive con te, i tuoi cari.... vergognati.
La libertà è inviolabile!
Cassando i messaggi che "non fanno comodo" si nega il principio di libertà, il che sarebbe una vergogna per un sito come questo. Provate invece ad instaurare un dialogo costruttivo anche con opinioni divergenti, di chi la pensa in maniera un po diversa!
Grande Panto!!!! Queste si che sono sante parole!!!!!!!!
caro panto88...
Caro Drittz, il coraggio di venire qua a commentare è figlio di un valore che si chiama libertà e che forse visto il tuo orientamento politico non è presente sul tuo vocabolario.
no no no... non ci siamo proprio...!!!
il venire qua a dire che i rom sono i "violatori" di leggi e leggine è una emerita boiata..., figlia del populismo e del qualunquismo...
ma peggio ancora è dire ( gia il pensarlo è un abominio ) che inorridisci al pensiero che si inglobino paesi che tu ritieni inferiori e indegni di far parte dell'Europa...
ah già..., ma tu non sei razzista..., certo, e cosa sei...???
eppoi, di quale dignità europea parli...???
di quella che ha sfruttato mezzo mondo per garantirsi un posto al sole???
di quella che ha sterminato i popoli africani..???
di quella che esporta la democrazia...???
tu che parli di rispetto per le leggi e per il prossimo..., mi spieghi come mai la mafia è tollerata...???
mi spieghi come puoi parlare di rom che delinquono quando il capo della tua coalizione è indagato ovunque...???
dimmi, un'pò, dato che io non amo il mio paese, tu che ami il tuo, pensi davvero che noi si possa in qualche modo giudicare i rom...???
abbiamo in parlamento inquisiti e condannati, dei quali la maggior parte è di dx e parliamo di possibili ladruncoli...???
sono le opinioni come la tua, influenzate da una profonda distorzione della realtà per mano politica, che fanno male a questo paese. Tu, caro Drizzt odi la tua nazione, il tuo popolo, la gente che vive con te, i tuoi cari....
mi parli del mio orientamento politico..., come se tu mi conoscessi..., ebbene hai ciccato ancora..., non sono di sinistra, non lo sono mai stato... eppure detesto i razzisti dichiarati e quelli non...
non sono neppure italiano...!!!
non delinquo..., pago le tasse e non giudico gli altri solo per la loro provenienza..., non faccio di tutta l'erba un fascio e non mi devo vergognare di nulla, tranne del fatto che l'Italia, un paese con una storia millenaria, inglobi persone che sono razziste, qualunquiste, presuntuose e ahimè ignoranti...
La libertà è inviolabile!
Cassando i messaggi che "non fanno comodo" si nega il principio di libertà, il che sarebbe una vergogna per un sito come questo. Provate invece ad instaurare un dialogo costruttivo anche con opinioni divergenti, di chi la pensa in maniera un po diversa!
ma chi te la toglie...???
come vedi..., il tuo commento non è stato toccato...
resterà li, in bella vista..., in modo che lo si possa commentare liberamente...
un monumento della salvaguardia delle radici di questa Europa dall'aggressione dei rom... e di quelli come me..., ovvero i fautori della nostra rovina... :-(
Credo si riferisca al commento di cingo88 che è finito nella Raccolta differenziata.
ooopss... non avevo notato... :þ
ma chi te la toglie...???
come vedi..., il tuo commento non è stato toccato...
resterà li, in bella vista..., in modo che lo si possa commentare liberamente...
Drizzt
Vi ringrazio di questa gentilissima concessione di spazio! In una cosa però ho da obiettare...
quando dici nell'ultima frase del tuo monologo del penultimo messaggio: "ovvero i fautori della nostra rovina .........
Ma quale nostra!?! Ma se non sei italiano!!
...e poi ho dato uno sguardo tra la "raccolta differenziata" e lì si che ci sono veri commenti razzisti e filonazisti. nulla a che vedere con una opinione di un moderato come me!
@panto88
con il tuo penultimo post a me verrebbe voglia di metterti nella raccolta differenziata, ma fisicamente...
nulla a che vedere con una opinione di un moderato come me!
moderato...???
ah ah ah... razzista e spiritoso... un bel connubio... eh...???
già... quale nostra...??? io non sarà itaGliano, ma temo che tu non sia neppure un cittadino del mondo..., sei solo un triste nazionalista dell'ultima ora..., un vero eroe, l'ultimo baluardo della civiltà occidentale contro l'avanzata dello straniero..., che porta all'imbarbarimento della razza ariaNNa...
felice di non appartenere alla stessa stirpe...
ps. hai da ridire anche sul resto...?
@drizzt
lo devi capire, poveretto, con il seguito che hai fra le onemorebloggers, avrà paura che sei venuto in italia a rubarci la donna...
Facile offuscare le opinioni altrui con la parola "razzista"! Bravo
Per quanto riguarda "laciliegina":
"lo devi capire, poveretto, con il seguito che hai fra le onemorebloggers, avrà paura che sei venuto in italia a rubarci la donna...
Dico,.... ma che stai a dì?! quale seguito? onemorebloggers? rubare la donna su internet? Ma che sì sonata!! Ma chi le vuole ste "onemorebloggers"?!
La libertà è inviolabile!
Cassando i messaggi che "non fanno comodo" si nega il principio di libertà, il che sarebbe una vergogna per un sito come questo. Provate invece ad instaurare un dialogo costruttivo anche con opinioni divergenti, di chi la pensa in maniera un po diversa!
ma chi te la toglie...???
come vedi..., il tuo commento non è stato toccato...
resterà li, in bella vista..., in modo che lo si possa commentare liberamente...
un monumento della salvaguardia delle radici di questa Europa dall'aggressione dei rom... e di quelli come me..., ovvero i fautori della nostra rovina... :-(
Postato da Drizzt Venerdì 12 Gennaio 2007 alle 15:37
Interessante questa precisazione.
Peccato che il mio sia stato tolto.
Per altro non era offensivo; descriveva in modo provocatorio un malessere corrente della nostra società.
Libertà d’espressione, democrazia, solidarietà, confronto intellettuale, dialogo fra le parti…
Belle parole, scorrendo i post, noto che fanno bella mostra; sembra facciate a gara per chi ne usa di più.
Sapete, ricordate per certi versi, quel signore che seduto su uno scranno dorato spesso predica contro la povertà di massa e l’indigenza nel mondo.
Se non ricordo male abita in una bella casa costruita molti anni or sono con averi donati spontaneamente da ricchi signori. Mi sembra di aver letto che un famoso imbianchino ha tinteggiato parte del soffitto.
Saluti da un ipocrita
certo che l'essenza della libertà è proprio lo sciorinare i propri temi ricorrenti, eh? da Calderoli coi suoi rutti antislamici a quei "signori" di Erba che prima avevano un po' le palle girate coi marocchini, adesso stan bene anche coi secondini della galera immagino...
Carolina
Non è una questione di "rom".
Ne ho conosciuti di zingari, non pochi.
Abruzzesi, sinti e rom. Il punto è che (parlando dei rom), la loro vita è violenta, il loro impatto con la società pure.
Tempo fà, lo dico apertamente, non potevo nemmeno vederne uno in foto.
Anche molti "liberal" di sinistra che sbandierano l'amichetto di colore politicamente corretto, quando sentono parlare di zingari cambiano faccia.
C'è un ovvio perchè. Gli zingari crescono, male, in fretta e da generazioni. I padri insegnano ai figli l'illegalità che a loro volta insegnavano loro i nonni. E' un circolo vizioso, dove un bambino cresce nella sporcizia e nel freddo dei campi nomadi. Dove è costretto a far sua quella legge.
In poche generazioni di solito la diffidenza o odio si placano. Penso alla vostra Milano, dove prima gli abitanti dei quartieri poveri erano malvisti da quelli delle zone "bene".
Poi è toccato ai veneti "polenta e pelagra".
Poi ai terroni mafiosi.
Poi agli albanesi profughi (e l'Italia si è magicamente unita).
Ce la fanno tutti ad integrarsi, ma i rom, pare proprio siano fermi. Ed è anche ovvio il perchè. E questo andrà avanti sia fino a quando urleremo contro di loro (che sono ladri, sporchi e pigri) da una parte, sia fino a quando urleremo per loro (poverini, sono da aiutare, maledetti razzisti).
Generalizzare è sbagliato.
Ma anche essere buonisti: come diceva il proverbio cinese "se regali un pesce ad un uomo, lo sfami un sol giorno, se gli insegni a pescare, tutta la vita".
E' noto che i rom hanno una media di scolarizzazione molto bassa. E qui dovrebbe intervenire lo stato, perchè se voi iscrivete i vostri figli a scuola e non li mandate, sono cavoli amari. Sui rom si chiude un occhio, ma le conseguenze sono quelle che sono. E' inevitabile che la loro vita (già difficile di suo) finisca in un vortice di disperazione. Bisogna intervenire e senza buonismi perchè non c'è più tempo, i giovani rom stanno scoprendo in molti l'alcol e la droga che i loro padri non conoscevano o rifiutavano e questa sarà la mazzata finale. Ovviamente, per la loro comunità, che già non vive bene.
che io sappia se li mandi a scuola li mandi a farsi segare. il buonismo non è a mio avviso una categoria di un dibattito che riguarda i diritti. per esempio io ho diritto a non sentire espressioni quali "terroni mafiosi", non è buonisticamente io dica che quelle sono parolacce che potrebbero urtare la sensibilità di qualche vecchietta. così, i rom hanno diritto di non essere accusati di crimini come gruppo. cmq grazie per aver ricordato i problemi di razzismo di Milano (che includono che un tempo il Giornale o chi per esso sarebbe uscito con analogo servizio solo sui calabresi), secondo me o quelli "nuovi" o i retaggi di quelli vecchi sono problemi top urgent, che si sia di sinistra, di destra, di centro o del pianeta Sirio.
Carolina
Mi spiace ma questa cosa mi convince sempre meno.
Non posso evitare di rispondere alle cose allucinanti dette dal sig. Biraghi, il quale, certo, potrà cancellare i commenti, ma non posso non farlo.
Ora, affermare che si "dovrebbero comprendere le dinamiche del popolo rom" è una cosa che non sta nè in cielo in terra, ne tantomento ha qualcosa a che vedere con l'argomento in questione. Ora, qui si parla di zingari che commettono crimini, e che vanno puniti, non perchè zingari, ma perchè autori di crimini.
Ora, tirare fuori la differenza culturale è un'emerita puttanata, innanzitutto perchè si rischia di cadere in spiacevoli equivoci. Mi chiedo dove si voglia andare a parare, sostenendo che i rom hanno una cultura diversa. Che cosa intendi dire? Che la cultura rom prevede il furto e lo sfruttamento dei minori?
Se così fosse, allora mi sentirei di dar ragione ai "razzisti" e affermare che la cultura nomade è inferiore alla nostra è non è degna di alcun rispetto.
Poichè cosi non è, mi chiedo che senso abbia questa ridicola arrampicata per giustificare i crimini commessi dai nomadi.
Ancora più ridicolo poi e il sig. Danjar, che con un post lunghissimo, prolisso, arzigoglolato e nerettato, riesce a cacciar fuori razzismo dove non ve nè neanche l'ombra.
La mia personale cultura mi insegna che chi commette un crimine deve essere punito in maniera giusta e uguale a quella di chiunque altro, senza nessun riguardo per la sua razza, religione, idea politica, nazionalità.
Altrimenti, si rischia di fare del razzismo involontario. Per cui, Biraghi, non diciamo scemenze, nel punire i criminali non si deve assolutamente tenere in conto la loro "cultura" o le "dinamiche" del popolo a cui appartiene (in una società civile e normale non hanno la benchè minima rilevanza) altrimenti si rischia di sfociare nella faziosità : ovvero, da una parte si rischia di affermare che i rom vanno puniti perchè sono degli "zingari" e quindi tutti ladri e crminali, (tipico pensiero leghista) dall'altra si rischia di affermare che con i rom si deve essere più buoni perchè poveretti sono poveri e hanno bisogno e sono tanto sfruttati e discriminati (tipico pensiero da anti-razzista isterico e ipocrita).
Entrambe queste affermazioni, sono, ovviamente, indiscutibilmente FALSE.
Insomma, francamente fa ridere questo premio e le vostre patetiche giustificazioni. Martinelli non dice nulla di male, soprattutto non fa alcun commento razzista. Quello che non riuscite a capire è che non c'è nulla di male a voler prendere provvedimenti contro i campi nomadi, se i fatti dimostrano che da lì proviene una criminalità eccessiva. Non significa affatto affermare che tutti gli zingari - e in quanto tali - sono criminali per natura, come forse qualcuno vorrebbe far credere. Questo Martinelli lo dice bene, ma ripeto : guardatevi tutta l'intervista, la parte riportata è assolutamente fuorviante.
Non posso fare a meno di citare poi questa frase straordinaria pronunciata dal sig. Drizzt :
"mi spieghi come puoi parlare di rom che delinquono quando il capo della tua coalizione è indagato ovunque...???"
Cioè, questa credo sia davvero il massimo. Per "capo della tua coalizione" immagino si riferisca a Berlusconi. Bene Drizzt, sarebbe gradito che tu spiegassi per quale assurda ragione, il fatto che Berlusconi sia indagato possa giustificare i crimini commessi dai rom.
Come dire : se Berlusconi ruba, figuriamoci se non possono farlo gli zingari!
Strano ragionamento Drizzt, posso solo dire che non sono d'accordo, onde evitare di dire cose peggiori.
Preciso, se non si fosse capito : non sto cercando di dar contro ai rom, che, come ho detto, sono un popolo come tutti, con i loro buoni e cattivi soggetti.
Tuttavia, è un dato di fatto che, molto spesso, sono proprio dei rom (ripeto "alcuni rom", non il popolo rom inteso nella sua globalità) a rendersi responsabili di crimini atroci.
Sto solo cercando di smontare le vostre ridicole tesi, che oltre che patetiche, non fanno altro che dimostrare quanto sia ideologizzato a comando il vostro...chiamiamolo anti-razzismo isterico, e soprattutto, devo proprio dirvelo, quanto sia disgustosamente falso e ipocrita.
Ci sono poi i post di Carolina, che, senza offesa, (non me ne voglia!) non hanno alcun senso logico, semrano parole a caso. Che poi lei scriverà sicuramente meglio di me, ma almeno quello che intendo dire io si capisce!
PS Sono perfettamente d'accordo con Italico.
Caro Sirius Black, concordo pienamente con quello che dici ( sopratutto riguardo la scarsa o pressochè inesistente logicità dei post di Carolina!!!). Affermare come fa il sig.Biraghi, che si "dovrebbero comprendere le dinamiche del popolo rom", giustificando più o meno implicitamente il comportamento criminale tenuto da buona parte di loro, è una cosa che non si commenta. è come dire che a Bismarck stavano simpatici i francesi o che il conte Dracula è solito prendere il sole tutti i giorni a mezzogiorno con un crocefisso sul cuore e una collana d'aglio intorno al collo!!! è una BOIATA ALLUCINANTE!!!! Nel momento in cui un qualsiasi individuo decide di andare a vivere in un altro paese, DEVE METTERE IN CONTO di rispettare quanto meno le leggi dello Stato che lo ospita, anche se queste vanno in contrasto con i propri usi e costumi. Se non gli vanno bene, se ne resta nel suo paese, e se le infrange DEVE ESSERE PUNITO COME UN QUALSIASI ALTRO CITTADINO. Non esiste che lo Stato si chiude un occhio se, ad esempio, una famiglia Rom non manda a scuola i propri figli. Chi lo pensa e lo giustifica, deve solo vergognarsi della propia ipocrisia e della propia faziosità di pensiero. Già che ci siamo, perchè non giustifichiamo anche Cosa Nostra e la Camorra???? Vogliamo mica ignorare le "dinamiche" e la centenaria cultura mafiosa del mezzogiorno??!!!!!!!!!!!!!!!!
ehi, su di voi nessuno avrà chiuso un occhio a scuola -che poi è un fregarsene da parte dei docenti, ma il diritto non ve l'hanno insegnato proprio... la legge di solito funziona così: delinea situazioni generali in cui avvengono dei fatti (es. scippi o non mandare i figli a scuola o sfruttare altre persone) e dice come ci entra lo stato in relazione ai suoi valori e al suo sistema in generale. ad esempio "si definisce sfruttamento di minori.... questo questo e quello... e in quei casi io stato mi comporto così e cosà" (del tipo i colpevoli li multo o li arresto e per quanto tempo). è neutrale rispetto al fatto se la situazione vietata si verifichi fra rom o fra caroline o fra gente di destra o gente di sinistra.
Carolina
Appunto Carolina. Se ho capito cosa intendi dire, mi stai dando ragione.
Lo stato deve essere neutrale, o meglio, deve essere imparziale : nn c'è un'articolo della Costituzione che dice "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge, senza distinzione di razza, religione, ecc." o qualcosa di simile?
Ebbene, questo articolo ammette implicitamente che, se non si devono attuare discriminazioni nei confronti di minoranze, non lo si deve fare neanche in positivo, cioè agevolare qualcuno.
Per cui, non sta nè in cielo nè in terra che si debbano "comprendere le dinamiche del popolo rom" (che dinamiche poi?): se un italiano manda suo figlio a rubare, deve essere punito secondo quanto prevede la legge per questo reato.
Se uno zingaro (lo so che sono italiani di nazionalità, è per fare l'esempio) manda suo figlio a rubare, deve essere punito ALLO STESSO IDENTICO MODO.
Oltretutto, con quella frase ambigua, mi chiedo dove si voglia andare a parare. Sembra quasi che voglia dire che per la cultura rom rubare e mandare i figli a prostituirsi è normale.
Non credo proprio sia così, altrimenti dovrei dedurre che tutti i pregiudizi sui nomadi sono veri.
Concordo con Cingo 88, anche se come idea è un pò rozza e fa molto Calderoli, è assolutamente giusta : qualsiasi immigrato che si rechi in un paese diverso dal suo deve rispettare le leggi di tale paese, deve adeguarsi alle sue norme, ai suoi usi e costumi. Può e anzi deve ovviamente mantenere anche le sue usanze, ma negli ambiti consentiti dalla legge.
Altrimenti si rischia di giustificare qualsiasi cosa in nome di un ridicolo multiculturalismo. Esempio di casa nostra? La recente uccisione di quel ragazzo pugliese, appena diciottene, colpevole (!) di non aver difeso il cugino ucciso durante un tentativo di estorsione.
Ora, evidentemente li c'è una cultura di stampo mafioso che prevede questi strani "codici d'onore" : la Legge dovrebbe forse chiudere un'occhio perchè è inevitabile espressione della cultura mafiosa barese? No, assolutamente no, è una cosa fuori dal mondo.
Simili "culture" non sono e non devono essere degne di alcun rispetto. In questo caso la Legge non deve tenere conto delle "dinamiche dei mafiosi pugliesi", ma deve punire il fatto per quello che è : un'omicidio premeditato. Ma allora lo stesso vale per gli zingari : se davvero esiste una "cultura" nomade che prevede furto, stupro e sfruttamento di minori, come vanno sostenendo alcuni (razzo-leghisti dell'ultim'ora, dei quali però non mi fiderei molto) allora questa cultura non deve essere degna della minima considerazione, non deve avere alcun rispetto, e anzi, possibilmente deve essere cancellata dal mondo civile.
Ma poichè io credo invece che questa "cultura" non sia del popolo rom ma di solo di alcuni spregevoli individui, allora la si sradica sbattendoli in galera.
Appunto Carolina. Se ho capito cosa intendi dire, mi stai dando ragione.
Lo stato deve essere neutrale, o meglio, deve essere imparziale : nn c'è un'articolo della Costituzione che dice "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge, senza distinzione di razza, religione, ecc." o qualcosa di simile?
Ebbene, questo articolo ammette implicitamente che, se non si devono attuare discriminazioni nei confronti di minoranze, non lo si deve fare neanche in positivo, cioè agevolare qualcuno.
Per cui, non sta nè in cielo nè in terra che si debbano "comprendere le dinamiche del popolo rom" (che dinamiche poi?): se un italiano manda suo figlio a rubare, deve essere punito secondo quanto prevede la legge per questo reato.
Se uno zingaro (lo so che sono italiani di nazionalità, è per fare l'esempio) manda suo figlio a rubare, deve essere punito ALLO STESSO IDENTICO MODO.
Oltretutto, con quella frase ambigua, mi chiedo dove si voglia andare a parare. Sembra quasi che voglia dire che per la cultura rom rubare e mandare i figli a prostituirsi è normale.
Non credo proprio sia così, altrimenti dovrei dedurre che tutti i pregiudizi sui nomadi sono veri.
Concordo con Cingo 88, anche se come idea è un pò rozza e fa molto Calderoli, è assolutamente giusta : qualsiasi immigrato che si rechi in un paese diverso dal suo deve rispettare le leggi di tale paese, deve adeguarsi alle sue norme, ai suoi usi e costumi. Può e anzi deve ovviamente mantenere anche le sue usanze, ma negli ambiti consentiti dalla legge.
Altrimenti si rischia di giustificare qualsiasi cosa in nome di un ridicolo multiculturalismo. Esempio di casa nostra? La recente uccisione di quel ragazzo pugliese, appena diciottene, colpevole (!) di non aver difeso il cugino ucciso durante un tentativo di estorsione.
Ora, evidentemente li c'è una cultura di stampo mafioso che prevede questi strani "codici d'onore" : la Legge dovrebbe forse chiudere un'occhio perchè è inevitabile espressione della cultura mafiosa barese? No, assolutamente no, è una cosa fuori dal mondo.
Simili "culture" non sono e non devono essere degne di alcun rispetto. In questo caso la Legge non deve tenere conto delle "dinamiche dei mafiosi pugliesi", ma deve punire il fatto per quello che è : un'omicidio premeditato. Ma allora lo stesso vale per gli zingari : se davvero esiste una "cultura" nomade che prevede furto, stupro e sfruttamento di minori, come vanno sostenendo alcuni (razzo-leghisti dell'ultim'ora, dei quali però non mi fiderei molto) allora questa cultura non deve essere degna della minima considerazione, non deve avere alcun rispetto, e anzi, possibilmente deve essere cancellata dal mondo civile.
Ma poichè io credo invece che questa "cultura" non sia del popolo rom ma di solo di alcuni spregevoli individui, allora la si sradica sbattendoli in galera.
gli interventi di carolina non hanno alcun sense, mi fanno venire il mal di testa, che lingua parla, ma che minch vuole dire??
Chi avesse bisogno di consultare la Costituzione...
Sul multiculturalismo ho trovato invece un articolo che mi pare interessante.
Senza rivolgermi a nessuno in particolare (davvero), osservo che scrivere messaggi che parlano/criticano le persone, senza passare per le idee, finisce per dare l'impressione che non si abbia poi molto d'intelligente da dire. Il che è un peccato, visto che magari non è vero!
che cosa devo dire? grazie Martinelli! visto anche il quotidiano con cui ha esternato, avrà ringalluzzito pletore di razzo-leghisti di prima, mediana e ultima ora. sul culo esausto dei milanesi decenti, come al solito.
Carolina
Salve a tutti,
noto con piacere che la polemica continua; abbiamo anche scomodato la costituzione.
Bene. Molto bene. Il confronto rende gli uomini più democratici.
Carolina ermetica com’è, personalmente faccio un po’ fatica a capirla: poco importa, le voglio bene comunque. Mi piacerebbe conoscerla.
Avrei voluto aggiungere qualcosa di perfido ma non lo farò. Mi limito solo a dire che le “dinamiche culturali” di alcuni popoli non le possiamo accettare come se fossero principi o regole umanitarie; possiamo accettarne il transito, la lunga permanenza sul territorio domestico, l’inventiva lavorativa, ecc. purché tutto avvenga nel rispetto della “legge italiana”.
Noi abbiamo regole fisse ed il nostro equilibrio sociale è basato sul rispetto reciproco.
Eliseo scrive:
“Prima della sicurezza deve venire la solidarietà, piaccia o non piaccia, e' il prezzo del progresso”
Questa frase mi provoca sdegno; è un concetto irrazionale; è un modo di dire tipico di un ideologia precisa che spesso si racconta con concetti inaccettabili (anche da loro: Martinelli docet)se non addirittura fantascientifici
Caro Eliseo, se ci fosse più rigore e derivata tranquillità, difficilmente parleremmo di solidarietà.
aggiungi il qualcosa di perfido,per favore.così ti conosciamo meglio.continuate, come Martinelli, a fare i politicanti laddove fra l'altro non solo il diritto, ma la stessa realtà parlano in senso di smentire le vostre tesi. ora, Martinelli presumo sia uno di quei tizi che vogliono comandarci (da destra o da sinistra a Milano ormai conta relativamente poco salvo ovviamente l'estremismo fascista che è un caso a parte) senza nemmeno avere una mappa della città, ma tu?
Carolina
ps poi io dico ai politici che si comportano così: se per dire fuori da via Fortezza passa una topona tipo Sharon Stone, ve ne accorgete? o state solo a pensare come stare a galla nonostante le sconfitte e/o a predominare su qualcuno del vostro stesso partito/coalizione a tutti i costi? dal di fuori non si capisce proprio.
Ciao cara, mi sei mancata.
Oggi un medico cazzuto mi ha infilato un ago al cortisone nella schiena, per di più lo ha fatto seguire da un farmaco dal sapore assurdo; si dice che la case farmaceutiche non migliorino i sapori, poiché chi assume i prodotti è ritenuto un cretino; è un modo subliminale che induce ad abbinare il gusto schifoso ad un maggiore effetto del farmaco.
In questo momento mi gira la testa; mezza bottiglia di Mc Callan mi fa più o meno lo stesso effetto.
Ora mi sento buono con tutti, anche con chi non dovrei, per cui tesoro mio non me la sento di scrivere perfidie, cattiverie, verità assolute, sputare veleno contro il governo che non ne azzecca una perché composto da falsi moralisti-perbenisti-solidaristi-umanisti-ecologisti-antiglobalisti- ecc.
Propongo a tutti quanti di cambiare argomento: che ne pensate delle ronde di Treviso e dintorni?
Martinelli e Biraghi secondo voi come la pensano?
ps
Ho intenzione di acquistare un Eten x500 o M700
c'è fra di voi una buon anima che mi può consigliare?
Saluti
Mi sfugge completamente il senso dell'ultimo post di Carolina, nonchè di quello di Bingo Bongo che credo sia una risposta più o meno sarcastica (e dunque senza nè capo nè coda) al suo.
Danjar, sarebbe bene anche che si passi per le idee prima che sulle persone, ma sarebbe anche bene che le idee fossero espresse in un linguaggio comprensibile e messe in un discorso che abbia un minimo senso logico,anche sottile, ma che si possa comprendere.
ben detto Sirius !
"Mi sfugge completamente il senso dell'ultimo post di Carolina, nonchè di quello di Bingo Bongo che credo sia una risposta più o meno sarcastica (e dunque senza nè capo nè coda) al suo"
ok Bingo!
Carolina ti prego, non volermene, purtroppo devo convenire che i due signori qui sopra non hanno tutti i torti.
Un linguaggio troppo articolato diventa un pasto unico, nel senso che lo può consumare solo chi lo cucina.
Stop. Chiuso l’argomento
Saluti
probabilmente ogni tanto sul mio interlocutore faccio poco la tara. d'altra parte anche a me capita di non capire proprio, altri messaggi...
Carolina