Prima riforma: basta con i riformisti
Da domani il vertice che dovrebbe rilanciare il governo
Intervista al ministro dell'università Fabio Mussi: «Caricaturale la descrizione dei massimalisti dell'Unione e interessata l'enfasi su Nicola Rossi, che pure dice alcune cose giuste. I problemi sono la precarietà, l'ambiente e la ricerca. Ed è un problema il mio partito, i Ds, perché non ha più una funzione di sinistra»
di Andrea Fabozzi
Sostiene Piero Fassino intervenendo all'assemblea dell'area A sinistra per il socialismo europeo, la componente di sinistra dei Ds, che «c'è un'enfatizzazione strumentale della dialettica tra radicali e riformisti della maggioranza». Secondo Fassino chi enfatizza «vuole dimostrare l'inconciliabilità delle posizioni e dunque la necessità di cambiare governo». Replica Fabio Mussi - ormai in veste di candidato alla segreteria per l'ex correntone ora unito all'area di Cesare Salvi, agli ambientalisti di Fulvia Bandoli e ai laburisti di Valdo Spini - che il modo migliore di evitare le strumentalizzazioni è «evitare di alimentarle». E invece anche nei Ds «il riformismo è diventato uno slogan ossessivo». Tanto che ormai «il nostro è l'unico paese al mondo in cui si discute di riformismo e non di riforme» e dove «si racconta la favola di una finanziaria figlia dei ricatti dei massimalisti quando è servita per il rientro rapido nei parametri di Maastricht». La «rivincita dei riformisti» è attesa per domani al vertice di Caserta, dove ci sarà anche il ministro dell'università Fabio Mussi.
Ministro Mussi, chi vincerà tra riformisti e radicali?
Non so se da Caserta si uscirà con vincitori e vinti. Io spero che ne esca rafforzata l'unità politica del centrosinistra. E il profilo innovatore del governo, che per me significa piena e buona occupazione, formazione e ricerca, sviluppo sostenibile, una strategia di riduzione della flessibilità. Ma lo scontro tra riformisti e radicali è solo una caricatura allestita da sceneggiatori interessati, ci sono persino degli editoriali che fanno l'elenco dei riformisti e dei massimalisti. La verità è che quando si passa al merito delle riforme il campo è molto più mosso.
Non sarà una sfida ma per ottenere qualcosa sull'università lei ha dovuto minacciare le dimissioni. Fassino, allora, era tra i riformisti o tra i radicali?
Sono mesi che Fassino e il mio partito dicono che università e ricerca sono una priorità, poi nella finanziaria non è andata esattamente così. Lunedì sera nell'incontro con i ministri dei Ds ho detto che il primo partito dell'Unione non si può preoccupare solo della coalizione, ma deve esercitare pienamente la sua funzione. Se vuole una cosa perché ci crede veramente quella cosa deve ottenerla.
Cioè lei dice che i Ds non tirano a sinistra?
Dovrebbe farlo e non lo fanno. Dovrebbero avere una funzione di proposta e riuscire a mettere sulle proposta una forza politica.
Altra sfida evidente, al punto che si mette in discussione il programma, è quella sui diritti delle coppie di fatto.
Che sui temi etici sia necessario un compromesso ci può stare. Ma il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto non è materia eticamente sensibile. Appartiene alla sfera dei diritti delle persone che hanno diritto di scegliere stile di vita e comportamento sessuale che vogliono. Per cui nessun compromesso, si dovrà applicare il programma.
Le pensioni sono il terreno di caccia preferito dei riformisti. La sinistra Ds come si appresta al confronto sull'ennesima riforma?
Il problema c'è per le pensioni minime e per le pensioni dei giovani. L'innalzamento dell'età pensionabile non è un tabù e la previdenza complementare per me è una buona cosa, ma tutto deve essere fatto con calma e nel quadro di interventi sul mercato del lavoro. Quando si parla del finanziamento del sistema previdenziale si trascura che l'ingresso al lavoro sempre più tardi dei giovani e il fatto che siano precari sono le prime ragioni dell'impoverimento del sistema.
Come sta andando la fusione tra le varie anime della sinistra? In alcune città si segnalano delle difficoltà...
C'è qualche ruggine antica ma sono cose marginali, l'esperimento sta andando bene. Trovo molto interesse, molta gente dappertutto, presumo che ci sia ascolto e un buon risultato al congresso. Il problema è con la maggioranza, non c'è ancora nessun accordo sulle regole del congresso e non possono imporcele.
Ha molto sofferto per l'addio di Nicola Rossi al partito?
Francamente mi è dispiaciuto, Rossi è un interlocutore interessante. Faccio notare che dopo tutte le campagne sugli 'scissionisti di sinistra' la prima rottura è venuta da destra. E con grande clamore. Invece quando uscì da sinistra Pietro Folena, che pure era stato coordinatore della segreteria, non ebbe tanta attenzione. L'enfasi della stampa serve a tirare nella direzione di Rossi. Però se i Ds vanno in quella direzione si sfasciano.
Fassino non è poi così distante dalle analisi di Rossi.
Rossi è molto lucido nella diagnosi sulla crisi della politica. Quando dice che cosa sono diventati i partiti, compreso quello dal quale si è dimesso, dice tante verità. Poi sbaglia nell'indicare una risposta così a destra. Ma per esempio prima del vertice di Caserta i Ds non hanno fatto nessuna assemblea di partito, hanno solo riunito i ministri. Perché il club di quelli che discutono è sempre più ristretto.
I DS allo sfascio?......non mi sembra una gran novità! Chi è stato di sinistra sa che si tratta di una crisi che si protrae ormai da decenni, almeno dalla scomparsa di Berlinguer! Mio padre era comunista convinto ed anche io lo ero ma con il passare del tempo ho capito che l'architettura dell'ideologia comunista era basata più sull'utopia ma soprattutto sull'immobilismo! Voglio dire che le teorie ideologiche comuniste e marxsiste hanno fondato la loro filosofia sull'immobilismo sociale, sullo status quo economico piuttosto che sul progresso e la crescita anche culturale dell'uomo; Essere di sinistra una volta voleva dire rifiutare tutto ciò che era progresso, anche l'auto per circolare; Oggi i leader di sinistra vanno in barca a 60 anni dopo aver criticato i loro contemporanei leader politici opposti perchè vi andavano a 30! La crisi sta tutta qui: il Comunismo è diventato col tempo il clone del capitalismo con un ritardo di 20/30 anni! Non parlo ovviamente solo di barche ed auto ma anche di ideologie politiche, basta vedere come i politici comunisti approcciavano negli anni 80 temi come la flessibilità del lavoro, le pensioni, le privatizzazioni e come invece le approcciano oggi! La convergenza verso le ideologie liberiste ed anglosassoni sono sotto gli occhi di tutti come lo è il tempo che hanno perso e stanno perdendo ancora rispetto i loro concorrenti politici!
Chi "annuncia" che i DS sono allo sfascio fa solo la figura dell'invidiosetto.
Alla fine sono tutti i dirigenti di partito cialtroni e falliti a fare simili uscite.
Moreno, corro il rischio e confermo: sono allo sfascio.
E chissa' quanto costra' allo stato itlaiano(cioe' noi contribuenti) sta pagliacciata, visto che i loro spostamenti e meeting li paghiamo noi (aerei piloti autisti portaborse scorte pranzi cene ecc ecc) licenziamoli una buona volta........ ma TUTTI dx e sx indistintamente.
RESET
perchè non si mettono insieme rifondazione-comunistitaliani-sinistrads-verdi e fanno un bel partito da almeno il 10%?!? qualcuno lo sa?
perchè non si mettono insieme rifondazione-comunistitaliani-sinistrads-verdi e fanno un bel partito da almeno il 10%?!? qualcuno lo sa?
stavo per scrivere perchè il sistema politico elettorale favorisce la frammentazione, perchè l'italia è il paese dei cento particolarismi, perchè rizzo si guarda in cagnesco con giordano, poi mi è tornata alla memoria la vicenda delle presidenziali francesi con i socialisti contro i verdi, i trotkisti ortodossi contro i trotkisti innovatori e le pen che passa al secondo turno. Quindi non ho la risposta e attendo che qualcuno me la dia
LE CIRQUE MARX
Fassino entra correndo, inseguito da un altro clown truccato da terrorista, che lo sta innaffiando con una bottiglia di seltz. Fassino ogni tanto si gira e spruzza il terrorista con la propria bottiglia di seltz.
Fassino: (si ferma, esausto) Stamattina avevi promesso che mi avresti raccontato una storia.
Mussi: (si ferma, sorride) Non è una storia. È un indovinello.
Fassino: Oh, bene! Mi piacciono gli indovinelli.
Mussi: Allora sta' attento. Non è mio fratello, non è mia sorella, ma sono io. Chi è?
Fassino: (ci pensa su e non ci arriva) Tu lo sai?
Mussi: (ride) Certo che lo so.
Fassino: Perché allora lo chiedi a me?
Mussi: Mi hai chiesto un indovinello, ti ho fatto un indovinello.
Fassino: (innocente) Fammelo un'altra volta.
Mussi: Va bene, di nuovo: non è mio fratello, non è mia sorella, ma sono io. Chi è?
Fassino: Lo so.
Mussi: Chi è?
Fassino: Lo stesso di prima.
Mussi: (si incazza) Mi prendi per il culo? (Lo spruzza, Fassino spruzza lui, battaglia a spruzzi di seltz.)
Fassino: Sta arrivando Bertinotti. Lui conosce l'indovinello?
Mussi: Non lo so.
Fassino: Bene, proverò a farglielo. Bertinotti, sei bravo con gli indovinelli?
Bertinotti: (anche lui con in mano una bottiglia di seltz) Se sono bravo con gli indovinelli? Io sono un indovinello.
Fassino: Allora senti questo: chi è? (Bertinotti lo guarda senza capire.)
Fassino: (trionfante) Che idiota.
Mussi: (impaziente) Lui è un idiota? Vieni qui, imbecille. Non glielo hai detto giusto.
Fassino: (si corregge) Se non è tuo padre, allora non può essere tua madre...
Mussi: No, no, no! La madre non c'entra nulla. Devi cominciare dall'inizio.
Fassino: (a Bertinotti) Mi scuso. Sarò più chiaro. Non è mio fratello, non è tua sorella, eppure è il figlio di mio padre e di tua madre. Chi è?
Bertinotti: Non capisco.
Mussi: Stai mischiando tutto. Ripeti con me: non è mio fratello...
Fassino: Non è mio fratello...
Mussi: ...non è mia sorella...
Fassino: ...non è mia sorella, ma sono io. Chi è?
Bertinotti: Facile. È questo il tuo famoso indovinello? La risposta è: sei tu.
Fassino: Oh, se è stupido. Ti sbagli. Non sono io.
Bertinotti: Ma è ovvio che sei tu.
Fassino: No.
Bertinotti: Se non sei tu, chi è?
Fassino: (indica Mussi) È lui!
Il Mussi gli spruzza addosso il seltz. Fassino scappa, di nuovo inseguito dal Mussi. Escono innaffiandosi a vicenda col seltz. Li insegue anche Bertinotti, spruzzandosi addosso il proprio seltz.
[Da "Benvenuti in Italia", Feltrinelli, 2002]
x cirillo:
anche tu eri comunista, poi dopo la caduta del muro la tv filoamericana ci ha cominciato a dire che eravamo tutti dei cattivoni, che avevamo fatto 18 milioni di morti, ecc. e, come tanti, hai abiurato.
Altro che immobilismo sociale, status quo economico e altre amenità: sono cominciate a mancare le risorse economiche che prima arrivavano dall'URSS, così come alla DC arrivavano dagli USA.
Ora sono tutti alle dipendenze di washington e ci raccontano che ci vogliono la flessibilità del lavoro, le pensioni a 70 anni, le privatizzazioni per far funzionare tutto.
Tu gli hai creduto, i veri comunisti no. Ecco come sono andate le cose.
per non immettere qualche volto nuovo. mah.
Carolina
Bravo Vittorio. Però c'è gente, almeno uno lo conosco molto molto bene, che è diventata "comunista" solo dopo il Muro.
Meglio perderle certe zavorre. Certo, se poi avessero la correttezza di definirsi in modo chiaro e senza usurpare parole che non gli spettano più sarebbe tutto più chiaro. Per esempio, perché non "craxiani" invece di "riformisti"?
Il partito col maggior numero di iscritti in Italia contro il qualunquismo che ha reso l'Italia del 2007 uguale all'Italia pre-fascista del 1920.
Tra un po' uscirete dicendo che la plutocrazia partitica è il male assoluto.
i DS hanno tradizioni, militanti, alcune idee ottime. se conosci Maria per esempio dopo un minuto ci canti l'Internazionale assieme e LaCiliegina è una tosta come un caterpillar,preparata,capace di dialogo etc.. Questo almeno io non lo discuto, Moreno, e non ce l'ho con loro. Solo non capisco perché facciano delle scelte che sacrificano tutto questo. poi a Milano abbiamo anche altri problemi che non c'entrano in nessuna landa del mondo occidentale con cose come l'orgoglio, la tessera, le cordate etc... 4 sconfitte di fila (oltretutto non senza conseguenze per la città, non senza fatti di notevole gravità, non senza che dipendano da un disagio politico che dovrebbe essere facile da comprendere, dovuto alle tradizioni resistenziali ormai quasi vilipese di Milano) comportano le dimissioni del gruppo dirigente davvero ovunque. senza contare alcune gravi - scusa il francesismo - cazzate che proprio quel gruppo dirigente almeno in parte ha commesso: se tu hai come avversari i neonazisti, ti metti proprio a dare dello "inadeguato"... oltretutto, ma a 'sto punto questo è il meno, a un candidato che è il tuo, da te stesso imposto fra l'altro? io penso di no. io mi fido della tua intelligenza e umanità. beh quelli l'han fatto. e son robe che non stanno né in cielo né in terra, credimi. né politicamente né umanamente (e la gente sarà pure ignorante e stronza, ma a pelle guarda che sente tutto).
Carolina
chebruttacosailqualunquismodisinistra!
non è qualunquismo. so benissimo che c'è di molto peggio dei DS, ma figuriamoci, e poi ho amici, amiche, genitori,e parecchi stimati conoscenti che votano o han votato in vita loro DS e/o che vi fanno o vi han fatto militanza. però se perdi 4 volte di fila ti dimetti. e poi con certi quanto meno erroracci sul cv politico. e ti dico di più: non costa nemmeno niente, perché nessuno chiede a queste persone neanche di far cose normali per capire come funziona la vita della città - chessò,andare al supermercato almeno per una verifica ai prezzi... - nope. sarebbe sufficiente che si attuasse una qualsiasi misura antidispersione. per esempio cambiare le facce di punta non premiate dall'elettorato e conosciute a menadito dagli avversari, senza che debbano andare a lavorare in qualche callcenter cococo da precari, no...mettendoli come dire in ufficio magari. ben pagati. fuori discussione questo. ma non a fare i "leader" a fronte dei risultati elettorali e politici che son sotto gli occhi di tutti a Milano. non mi sono inventata io 'ste cose, è stranoto per esempio nei casi di vittoria invece il motto "squadra che vince non si cambia". bisognerebbe che qualcuno di loro poi sapesse almeno leggere un po' la vita cittadina anche per considerare che la lega, e un sacco di movimenti come origine politica,ovviamente non come linea, non sono delle strane robe peccaminose da cui questi han diritto di star lontani. quasi tutti 'sti fenomeni infatti alla base o derivano dai postumi degli anni'80 quando questi governavano Milano o derivano da strani "malintesi" su che cos'è stata la Resistenza. e infine, altri tipi di considerazione che nessun dirigente di punta diessino di Milano svolge mai riguardano le prospettive della multietnicità, della qualità della vita, etc...
capirai che questa non è gente che ha poche responsabilità, pochi contatti con altri umani anche, proprio i politici professionisti anzi figuriamoci... come mai allora è anche gente così avulsa da tutto e come mai danno un'immagine deplorevole, che confonde le persone, da "secchioni" per dirla terra terra? io posso incuriosirmi? posso chiedere se è giusto che la squadra non cambi? perché le badilate di merda le prende la gente comune di sinistra (proprio quella che ogni volta sisubisce follie e relative sconfitte), per quest'immagine che ha qualche dirigente della sinistra e per effetto del disagio che provoca tutto questo?
Carolina
Tutti contro tutti dicendo cose simili e condividendo le stesse idiosincrasie. E' vero i DS sono il partito con più iscritti, ma anche con più divisioni perché il gruppo dirigente non discute più e nessuno spiega a compagni come Carolina, perché la chiamiamo compagna e non siamo pentiti del percorso politico fatto in momenti di cambiamenti epocali,ma siamo altrettanto convinti con Panzeri che il partito nuovo deve essere un partito pesante, cioè organizzato. L'attuale dirigenza è inadeguata perché confusa e non vuole dire che la cosiddetta società cvile ha prodotto stimoli culturali ma pochi militanti per la macchina elettorale, che non disponendo massicciamente dei media, deve fare propaganda ancora person to person, blog to blog. In Lombardia e a Milano in particolare non vinciamo perché c'é desistenza nei confronti di Formigoni e FI da parte di Margherita e DS.
Moreno, condivido con te molti giudizi, ma non l'acredine nei confronto dei dissidenti dalla linea della segreteria, che è quella che si cerca di fare passare nei dibattiti nelle sezioni e nei convegni. Si può stare insieme pure nella diversità. Con Rutelli, al di là dell'alleanza strategica elettorale, è dura.
Le primarie sono indispensabili anche se vince sempre l'apparato, ma danno indicazioni preziose che altrimenti non sarebbero evidenziate. Per esempio Davide Corritore. Ma quanto pesa e vogliamo farlo pesare elettoralmente? Fraterni saluti a tutti i compagni vecchi e nuovi, in particolare a quelli che non si vergognano di essere stati comunisti italiani iscritti al PCI, che ha dato tanto alla repubblica italiana ed a noi stessi che abbiamo partecipato alla bella grande avventura.
mi sembra che sei adulto e hai un pò di soldi, e sei di sinistra, ti senti in colpa a votare a sinistra. e allora voti ds. forza nuovi borghesi! uno scatto creativo! basta votare ds!!!
Bravo Fabrizio!! Neoborghesi votate per i retori folkloristici di sinistra.... per quelli che ci hanno regalato 5 anni di Berlusconi impuntandosi sulle 35 ore. (come mai nessuno ne parla piu' forse perchè in francia sono state un disatro?)
Fabrizio e Daniele, è molto difficile dialogare con chi insulta, distrugge e non ha proposte. Per quanto mi riguarda, vengo da una famiglia di braccianti agricoli e di operai. con militanza nel PSI prima e nel PCI poi. Abbiamo avuto i nostri caduti sul fronte del lavoro e della resistenza armata. Altri che sputano sentenze, non hanno mai scaricato i camion al Mercato Ortofrutticolo per poter studiare, sono rimasti attaccati alle gonne della mamma, non hanno mai rischiato le gambe di persona per le proprie idee,sono i veri neoborghesi cazzoni, comunisti al cachemere quando non si rischia più nulla se non di sfasciare la sinistra e quindi la nazione. Prosit.
Rispondo pure io a Fabrizio e Daniele, che sognano di passare da mantenuti da mamma e papà a mantenuti dallo Stato.
Pure io ho una storia simile a quella di Attilio (basta sostituire il mercato ortofrutticolo con una fabbrica di mobili dove lavoravo d'estate durante le vacanze alle superiori), mi sono laureato e se ho combinato qualcosa di buono, lo devo al sostegno della famiglia e alle mie forze.
Se ho 4 soldi me li sono guadagnati onestamente e con fatica, me li sono meritati.
Di sicuro non sono ricco, ho uno stipendio normale e m'incazzo con chi si lamenta senza fare una minchia.
Andate a lavorare e poi parlate.
è annunciata molto presto in parlamento la presentazione di un progetto di legge sulla rottamazione dei partiti...direttamente dallo sfascia carrozze!!!
io non li voto perché si son dimostrati e si dimostrano (sempre i leaderini intendo, fossi matta a giudicare così tutti i diessini!!!) sotto gli standard universalmente accettabili e accettati di consapevolezza del valore della persona umana e dei suoi diritti. e chiedo che i loro leaderini in questione si dimettono non tanto per le motivazioni delle sconfitte della sinistra a Milano (che potrebbero essere complesse:ad esempio includere la psicologia collettiva, come se in realtà si affrontassero nelle menti delle persone Fo e Moratti e non i reali contendenti).ma per il come delle sconfitte, roba che proprio geniale non si può definire e nemmeno molto valevole come esempio culturale e umano, e per il loro numero e la loro consecutività. insomma,parliamo di criteri standard.
Carolina
Massì cari voi, che votate a sinistra per questioni di prinicipio e valori (o per machiavelliche e tragicomiche ragioni di strategia politica) : continuate così... salvo poi, che in realtà gli stessi eletti non possono far altro che applicarle, se va bene, una volta su 100. In questa bieca amministrazione condominiale che è la poltica istituzionale attuale - sono gli interessi forti, le lobbies legali o illegali, corporation o mafie, economico-tecnico-mediatici che la fanno da padroni. Al massimo vi faranno mettere i citofoni. Rer il resto fanno e faranno qualsiasi cosa. qualsiasi, anche cose da vomito e pelle d'oca. E i nostri paladini non fanno nemmeno vera opposizione, perchè magari sono al governo... si fa per dire...
Questa democrazia è marcia fin nelle sue radici, ma ci dà quei contentini di libertà d'espressione perchè da ste parti abbiamo il lusso di poterceli permettere… come ci permettiamo il vasto ceto medio superconsumista, che si barcamena nonostante tutto, e che è sempre moderato, e ovviamente riformista (il colore è a scelta vostra!). Non sia mai detto… tanto cambia ben poco. anche perchè altrove c'è chi si ammazza di lavoro per una tazza di riso o fagioli, anche per noi, nel mutismo più assoluto. Perchè se lì invece potessero davvero parlare allora sarebbero seri guai. Anche per noi (o forse sarebbe davvero la volta che si svolta? Tanto pare che anche loro in gran parte siano stati ben educati a non voler altro che diventare come noi, magari rappando incazzato nero come un bianco).
Quindi anche se ormai il re è nudo, paradossalmete, se i sudditi sono orbi e sciocchi e spaventati dalla loro stessa ombra (di libertà), può continuare a comandare alla grande, con pane e circenses, come sempre. E tra il circo moderno annoverei anche quello della politica democratica e di chi spende energie e tempo a spaccare ogni capello in quattro. Mentre tutto il macro, la struttura, i binari, è fuori discussione. la politica è un cadavere, e ogni tanto, vedi x esempio i casi bancari dell'anno passato, si possono sentire politici di tutti gli schieramenti ammetterlo bellamente davanti alle telecamere. tanto era in seconda serata, e poi chi ha il coraggio di assumersi la responsabilità di crederci fino in fondo e trarne le dovute consueguenze? nemmeno la gggente, i pochi ascoltatori interessati a un programma televisivo politico, i relativamente istruiti e politicizzati. figuriamoci gli altri...
Qualcuno ha detto che stiamo sul titanic ballando alla musichetta di turno mentre andiamo alla rovina contro un iceberg. M me sembra invece che invece sarebbe metafora migliore che questo titanic non affonderà, non per altro, ma perchè navighiamo su un mare di merda, e non ci sono iceberg di merda. Stronzi tanti, e anche grossi, ma quelli non spaccano la nostra bella nave, la accarezzano.. ma intanto noi sempre lì a discutere se l'orchestrina suona bene...
Ciò che è contraddittorio rispetto ai qualsiasi principi civile moderno di sorta è talmente immenso che non vogliamo nemmeno vederlo, va dalle radici al cielo, basta guardare al di là del proprio naso, dell'italietta, delle sue beghe, o nel caso andare fino al fondo più fondo. Ma no, tanto qui si discute di come rasare l'erbetta del giardinetto che non cresce, dei mozziconi di sigaretta da incivili, dallo sfascio delle panchine. il giardinetto è brutto (guardacaso)... riformiamolo!
Guardate in faccia all'abisso dell'ipocrisia attuale, tenete lo guardo fermo su tutto lo sfacelo immenso. e non credo di dovervi fare l'elenco. Se leggete anche solo i giornalacci. senza nemmeno il bisogno di andare tra le righe. a ben vedere è già tutto lì. Ce lo deve dire un comico (ed è un paradosso anche questo) come beppe grillo, sparando a zero a casaccio senza mai arrivare a delle vere conclusioni, ma centrando quasi sempre il punto. Hollywood stessa (!!!) ce lo dice tra le righe della sua ficion (ma è più reale il tg?), ma molte volte sbattendocelo direttamente in faccia, ben sapendo che tanto non faremo niente, tranne pagare per vederlo. Che è poi la nostra vita, uno spettacolo delirante che paghiamo per vedere, tanto è appassionante, volendo. Film come lord of war, the corporation, fight club, matrix, fareneheit 9/11, hotel ruanda, e molti altri. degli spettacoli di intrattenimento popolare. Non c’è bisogno di andare a dei convegni specialistici sul capitale finanziario corporativo globalizzato. ma niente, è talmente enorme e paradossale che non possiamo crederci. Sarebbe troppo. Come faremmo la mattina ad alzarci e andare al lavoro? Chissà poi perché gli ansiolitici sono le medicine più vendute in occidente, vanno via come l’aspirina.
Tornateci poi a votare allora, se la vostra coscienza non è ormai di gomma, vi si rivolterà dentro come un leone in gabbia. E non c'è logioca del compromesso moderato e riformista che tenga : queste parole suonerebbero come le farneticazioni di un serial killer.
Sono apocalittico? Qualcuno lo dirà o penserà sicuramente. discutiamo di questo aggettivo allora, che sembra negativo e folle e eccessivo o assurdo di per sé. E perché mai? Non sono sinonimi. Non è un assoluto che sia considerato così. Lo è perché è troppo vero per crederci.
Per esempio, perché non "craxiani" invece di "riformisti"?
perchè senza quei voti avremmo di nuovo bossi e storace ministro, berlusca presidente etc
Bordiga fondatore del pci passò tutta la sua vita, ventennio compreso a scrivere brillanti libri di economia marxista, non ha mai dato fastidio a nessuno, era un puro, Mussolini sentitamente ringrazia, gli ebrei deportati nei campi meno
teorie troppo comode per me. anche la pavidità, la viltà, il degrado del costume, la stupidità e il collaborazionismo favoriscono le derive dittatoriali/totalitarie, in più proprio a livello di singoli esponenti, l'autonomia politica non è un optional, è una cosa che "ci" devi avere anche se militi nel fans club del nano bagonghi.
Carolina
ps prendi 100 dirigenti diessini sul problema droga: 98 smandruppano le palle a tutta la base per poi accannarsi di brutto (senza preoccuparsi né della salute né dei media né di alcunché) non appena "c'è la manifestazione,compagni",uno sarà serio e si sbatterà per proposte competenti e un altro smandrupperà i coglioni direttamente a tutto il Paese perché pietirà un'intervista al peggior giornale avversario per vomitare cazzate.
prendi un solo Pannella, otterrà molto di più con molte meno complicazioni e facendoci una figura enormemente migliore, non solo senza mai farsi una canna lui, ma anche (l'ho visto di persona) portando alle manif. dei giganti, simpaticissimi spini finti che tolgono la parola agli avversari, danno un messaggio chiaro e divertono un sacco di gente. anzi nemmeno solo divertono, ma danno l'idea che Pannella sia un gigante rispetto ai predetti leaderini.
Carolina
tusa, pannella a piccole dosi è un genio della comunicazione politica e della militanza disinteressata ( a grandi dosi un emerito spaccapalle) gli altri spesso sono dei signor nessuno. Tuttavia di pannella ne nasce uno ogni ventennio
eh sì, chi lo nega... io dico che è uno che da solo fa meglio di cento dirigenti diessini, tutto qui... i rompicoglioni in politica son sacri, e per me anche nella vita... :-)
Carolina
x Fabrizio, un po' di dati.
Camera dei deputati.
1)comunisti italiani: 2,3% - deputati n. 16;
2) rifondazione comunista: 5,8% - deputati n. 41;
3) verdi: 2,1%: deputati n. 16.
Totale 10 % - deputati n. 73
Senato:
1)comunisti italiani + Verdi + Consumatori uniti: 4,2 % - senatori n. 11;
2) rifondazione comunista: 7,4 % - senatori n. 27.
Totale 13,6 % - senatori n. 38.
La sinistra dei DS riunisce due correnti:
1)Sinistra Ds per tornare a vincere: Leader Fabio Mussi – Ministro per I’Università e la ricerca, Giovanni Berlinguer – deputato europeo;
2)Sinistra Ds per il socialismo: leader Cesare Salvi – presidente II Commissione giustizia del Senato.
Non conosco la forza politica delle due correnti.
Osservo, però, che metterli assieme è fatica improba, vista la diversità delle anime dei partiti piccoli e delle correnti minoritarie dei DS.
Se lo facessero (mettersi assieme) ne verrebbe fuori un bel partitone intorno al 14-15 % alla Camera e al 16-17% al Senato con l’attuale (infame) legge elettorale.
Salvo errori, non sono un politologo.