Alfred Hitchcock avvia da par suo
uno dei migliori film della sua carriera (titolo in italiano, un po' bislacco: La donna che visse due volte). Un uomo oscilla terrorizzato appeso a un cornicione, un poliziotto tenta di soccorrerlo, ma precipita nel vuoto. Nella seconda inquadratura apprendiamo che l'uomo appeso è John "Scottie" Ferguson, poliziotto, che a causa di quell'incidente a cui è sopravvissuto (come non è dato sapere) ha sviluppato una pesante acrofobia (panico da altezza) che lo aggredisce già al terzo gradino di una scaletta. Scottie è un uomo sensibile, che vive nel senso di colpa per aver provocato la morte dell'agente che tentava di salvarlo. Lasciata la polizia, accetta dal suo ex compagno di scuola Gavin Elster l'incarico di sorvegliare la moglie Madeleine, affetta da tendenze suicide. Scottie se ne innamora...
Non esiste altro termine che "capolavoro" per definire un lavoro del 1958 che ancora oggi, mezzo secolo dopo, mantiene inalterata una profonda attualità di forma e contenuto, a dispetto delle auto rotondette e degli abiti demodè. Il ritmo insolitamente lento rispetto alla produzione di Hitchcock (ma il maestro stesso ne spiegò il motivo a Truffaut, che glielo faceva notare:
«questo ritmo è perfettamente naturale, perché raccontiamo la storia dal punto di vista di un uomo emotivo») consente di apprezzare ogni dettaglio, ogni singola, impeccabile inquadratura. L'allampanato
James Stewart è perfetto nella parte, forse un po' meno lo è
Kim Novak, a tratti in difficoltà nell'interpretazione della misteriosa Madeleine, senza peraltro intaccare la sottile tensione che percorre fino alla conclusione secca, improvvisa, inaspettata, perfetta.
Una citazione doverosa per la bravissima
Barbara Bel Geddes, scomparsa lo scorso anno, che impersona Marjorie 'Midge' Wood, amica di Scottie, perennemente innamorata di lui, single per scelta in attesa che il solitario poliziotto si decida a concedersi a lei. Una figura di donna realizzata e consapevole del tutto estranea all'andazzo maccartista dell'epoca, che voleva ogni donna casalinga sorridente e vuota.