Storici e buffoni Tv
di Marco Travaglio
Ci volevano le Iene per raccontare in tv, in esclusiva nazionale, com'è finito davvero il processo per mafia a Giulio Andreotti. L'altra mattina all'alba la iena «Pif», al secolo Pierfrancesco Diliberto, s'è recata dinanzi all'uscio del senatore prescritto a vita, all'ora della Santa Messa, per porgergli i migliori auguri di compleanno e consegnargli un dono particolarmente gradito: una finta insegna stradale con scritto «Giulio Andreotti - Insigne Statista», anticipando di qualche anno le scelte del Parlamento che, alla dipartita del divo Giulio, non mancherà di intitolargli strade, piazze, busti e monumenti. L'ex-sette-volte-presidente-del-Consiglio, sotto un cappellaccio a larghe tese, sfoderava le solite battutine che per sessant'anni hanno deliziato i giornalisti di corte. Poi la Iena estraeva una seconda versione dell'insegna decisamente più completa: «Giulio Andreotti - Insigne Statista (che fino al 1980 ha avuto relazioni amichevoli e dirette con esponenti mafiosi di spicco)». La frase tra parentesi - com'è noto a chi non vede Tg1,Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto, La7, Sky News - è tratta dalla sentenza definitiva del processo di Palermo. Sentenza che Andreotti, prima della sorpresina finale, aveva elogiato con gran trasporto («grazie a Dio, dopo 11 anni, il mio processo è finito come doveva finire»). Non sapeva, l'insigne statista, di non avere di fronte il solito mezzobusto da riporto, ma un comico che la sentenza l'aveva letta. Infatti, quando ha provato a balbettare che «queste sono leggende» e «posso dimostrare che in quel periodo ero in Giappone» (testuale), l'informatissimo buffone gli ha piazzato sotto il naso il verdetto della Cassazione: «Lei, senatore, l'ha letta, vero? Ecco, guardi, qui dice che…». L'insigne prescritto s'infilava lesto nell'autoblu, mentre Pif ripeteva beffardo: «Buon compleanno, senatore». Un compleanno indimenticabile.
Anche uno storico di gran fama, in questi giorni, ha voluto misurarsi col processo Andreotti. Si tratta di Ernesto Galli Della Loggia, nella sua rubrica su «Style» (il mensile superpatinato del Corriere): «Appunti di Storia». Partendo dalle tragicomiche imprese del duo Scaramella-Guzzanti, lo storico precisa subito: «Non mi ha scandalizzato per nulla l'ipotesi che l'on. Guzzanti abbia cercato di incastrare Prodi cercando prove di un suo ruolo passato al servizio dello spionaggio sovietico. Mi stupisco semmai che qualcuno si scandalizzi: non riesco a capire perché a suo tempo era ammissibile, anzi da moltissimi salutato con gioia, che la Commissione antimafia e il suo presidente Violante indagassero sui rapporti tra Andreotti e la mafia… così come era del pari ammissibile che si servissero delle testimonianze dei peggiori ceffi del sottobosco criminale, mentre al povero on. Guzzanti non avrebbe dovuto essere consentito di cercare di dimostrare che Prodi aveva un filo diretto con il Kgb… È la distinzione tra fantasie politicamente lecite e fantasie politicamente illecite che mi sembra inammissibile». Allo storico Galli, nonché Della Loggia, sfuggono forse un paio di dettagli. 1) Che Andreotti avesse rapporti con la mafia non è una «fantasia»: è un fatto non solo definitivamente accertato dalla Cassazione, ma pure universalmente noto da una trentina d'anni, dacchè l'insigne statista si avvalse di collaboratori come Lima, Ciancimino e i cugini Salvo. Viceversa sono fantasie i rapporti fra Prodi e il Kgb, visto che non s'è mai trovato uno straccio di indizio, a parte le «rivelazioni» del noto Scaramella, purtroppo residente in carcere per calunnia. 2) È del tutto ovvio che, per sapere se un tizio abbia rapporti con la mafia, si interpellino gli uomini della mafia; così com'è ovvio che, per sapere se uno è un agente del Kgb, si interpellino gli uomini del Kgb. Purtroppo, ben 38 mafiosi (e una dozzina di incensurati) hanno testimoniato sulla mafiosità di Andreotti, mentre nessun agente sovietico ha mai testimoniato sull'arruolamento di Prodi nel Kgb. Spiace dover ricordare i fondamentali a uno storico tanto insigne, ma grande è la confusione sotto il cielo, e ancor più sotto la Loggia. Prima di concludere che la Storia è affare troppo serio per affidarlo agli storici, sarà bene regalare a Galli Della Loggia una copia della sentenza Andreotti, o almeno la clip delle Iene.
In alternativa, si potrebbe commissionare un libro di storia alle Iene e un programma comico a Galli Della Loggia. Fa molto ridere anche lui.
ecco appunto, se prodi si vuole veramente distinguere dai buffoni, eviti se possibile in futuro di commentare certe sentenze così:
Il commento di Prodi all'> di Andreotti
Prodi: finalmente si è ridato sicurezza al paese facendo chiarezza sul passato di un grande statista
pardon, ho fatto un casino...
ecco appunto, se prodi si vuole veramente distinguere dai buffoni, eviti se possibile in futuro di commentare certe sentenze così:
Il commento di Prodi all'> di Andreotti
Prodi: finalmente si è ridato sicurezza al paese facendo chiarezza sul passato di un grande statista.
ma che dobbiamo bestemmiare sempre e solo noi di fronte alle schifezze di questo paese ? gli altri devono sempre mostrare la loro figura "migliore"?
la cassazione su andreotti é un esempio paradigmatico dell'autoreferenzialità con cui agisce la magistratura italiana. il problema era uno e unio solo; come non sputtanare definitivamente l'operato di caselli e la procura di palermo (uso dei pentiti, miliardi elargiti ai medesimi, altri miliardi spesi per un processo durato dieci anni e conclusosi con un flop) senza condannare andreotti (il che avrebbe urtato il senso comune, l'opinione pubblica, la chiesa, gran parte di centrodestra e centrosinistra oltre che, soprattutto, con la logica considerate le insanabili contraddizioni emerse nel processo e già certificate dai gradi merito).
Semplice; si arretrano i fatti fino allo scattar della prescrizione. In altri termini; i famosi pentiti di caselli, scarpinato lo forte ecc. avrebbero cacciato palle per quanto riguarda l'80 in avanti (e, quindi, i pm si sarebbero "fidati" di calunniatori, li avrebbero ampiamente foraggiati e ci avrebbero messo in piedi un processo monstre) però prima del fatidico termine risultano, comunque, provati i rapporti con la mafia (che, peraltro, resta cosa ben diversa dall'essere mafiosi). Contenti tutti. Andreotti assolto, caselli può dire che, in fondo, aveva ragione, nessuno a chiedere conto dei miliardi buttati nel cesso (il che, comunque, non sarebbe successo visto che la corte dei conti, per quanto riguarda gli sprechi nel settore giustizia, gli occhi li ha sempre chiusi entrambi). Una pietra miliare della nostra amministrazione della giustizia.
il link alla clip delle iene non funge
www.iene.mediaset.it/video/video_1840.shtml?flv
roby: complimenti per la fantasia.
roby : ti sfugge due piccoli particolari :
la magistratura ha fatto il suo lavoro e l'ha condannato ,
le leggi sulla prescrizione non le hanno fatte i giudici .
ho visto in tv la consegna della targa...
e la assoluta noncuranza con la quale il senatore ha ribattuto alla iena...
per la serie: la faccia come il c... :-(
roby... dovresti fumare roba migliore... ;-)
la questione non é la legge e l'istituto della prescrizione. Ma le convenienze in base alle quali i nostri giudici le applicano. Che, nel caso di specie, sono vieppiù evidenti. Anche al più incallito dei cannaioli, giusto per richiamare il post di drizzt. Non le vede solo chi (canne o non canne) non vuole vederle.
e, comunque, (non per essere pignoli) Andretti per i fatti di mafia non é mai stato condannato. Non nei due gradi di merito. e tanto meno dalla cassazione la cui pronuncia é un capolavoro di ipocrisia per chè conferma l'assoluzione ma... E quel ma non é, a termini di legge e di procedura, nessuna condanna. Di fatto resta solo una gran furbata. Tipicamente italica.
si come no roby ? qui se c'è una furbata tipicamente italica è soltanto quella di far passare i disonesti per galantuomini, e leggitela la sentenza prima di sparare le tue:
http://www.marcotravaglio.it/motivazioni_corte_appello.zip
non capisco roby ... che assoluzione conferma la cassazione?
reato prescritto... dove la vedi l'assoluzione?
la cassazione ha forse annullato la sentenza di secondo grado? Che era, per l'appunto, assolutoria. Si o no?
assolutoria per i fatti dal 1980 in poi, prescrizione per quelli precedenti.
se tu in questo leggi ipocrisia, il problema è tuo.
comunque a me, a memoria, risultava che in primo grado andreotti fosse stato condannato, e che a ricorrere in appello fosse stata la difesa, ma potrei anche sbagliare, ora non ho tempo di andare a googlare. chi ne sa di più confermi o smentisca, ma citando le fonti.
roby, come prevedibile hai fallito
assoluzione in primo grado
in appello:colpevole fino al 1980 , ma prescritto, assolto per gli anni successivi
difesa e accusa ricorrono in cassazione , che conferma il secondo grado
che NON ERA UNA SENTENZA ASSOLUTORIA (chi la legge così per me o è scemo o in chiarissima malafede, e non mi riferisco a roby che probabilmente non sapeva)
http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Andreotti#Provvedimenti_giudiziari_a_carico_di_Andreotti
Sì, infatti, Andreotti è stato talmente assolto che ha dovuto pagare anche le spese processuali. Alquanto insolito per un innocente.
ah in primo grado assolto, ricordavo male, grazie prefe
lieto di citare qualcosa che serve una volta tanto!
Le Iene hanno i dentini di/a latte Andreotti è il passato, anche se vero è che pochi sono informati o disinformati, andassero facessero filmassero se la prendessero con il loro padrone quello che li paga, baciamo le mani
Tanto per capirci cosi ci capisciamo
Ecco la telefonata intercettata dalla Polizia, nella quale Berlusconi e Dell'Utri parlano della bomba messa da Vittorio Mangano.
Ecco la trascrizione:
Silvio pronto?
Marcello: Pronto.
Silvio: Marcello!
Marcello: Eccomi!
Silvio: Allora, è Vittorio Mangano.
Marcello: Eh!
Silvio: ...che succede se ha messo la bomba.
Marcello: Non mi dire!
Silvio: Sì.
Marcello: E come si sa?
Silvio: E... da una serie di deduzioni, per il rispetto che si deve all'intelligenza.
Marcello: Ah, è fuori?
Silvio: Sì, è fuori [fuori dal carcere, in libertà].
Marcello: Ah, non lo sapevo neanche.
Silvio: Sì; questa cosa qui, da come l'ho vista fatta con un chilo di polvere nera, una cosa rozzissima, ma fatta con molto rispetto, quasi con affetto... è stata fatta soltanto verso il lato esterno. Secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui ha messo una bomba.
Marcello: Alla Mangano, sì sì.
Silvio: Un chilo di polvere nera, cioè proprio il minimo...
Marcello: Sì, sì, cioè proprio come dire mi faccio sentire, sono qui presente.
Silvio: Sì. Uno: "ma è arrivata una raccomandata, caro dottore?" Lui ha messo una bomba.
(risate)
Marcello: Lui non sa scrivere!
(risate)
Silvio: Su con la vita!
la telefonata non finisce li'... poi prende per il culo gli sbirri che sono arrivati li' (e si deduce che la loro presenza a silvio non piaceva), dicendo che erano tutti agitati che la bomba aveva fatto danni per quaranta milioni, e lui gli ha risposto "ma sì quaranta milioni...cosa volete che siano"... e giù risate.
la dovete ascoltare non leggere quella telefonata..da' i brividi.
ma penso che gli avventori del sito la conoscano tutti
la motivazione della sentenza della Cassazione:
"La Corte, visti gli artt. 416, 416bis, 157 e ss., c.p.; 531 e 605 c.p.p.; in parziale riforma della sentenza resa il 23 ottobre 1999 dal Tribunale di Palermo nei confronti di Andreotti Giulio ed appellata dal Procuratore della Repubblica e dal Procuratore Generale, dichiara non doversi procedere nei confronti dello stesso Andreotti in ordine al reato di associazione per delinquere a lui ascritto al capo A) della rubrica, commesso fino alla primavera deI 1980, per essere Io stesso reato estinto per prescrizione; conferma, nel resto, la appellata sentenza (di assoluzione).
Da molto tempo ho un piccolo sogno.
Alla morte del Senatore Andreotti pubblichiamo una pagina su un quotidiano a tiratura nazionale.
Il testo:
Giulio Andreotti è morto il.....
Grazie per questa giornata meravigliosa !
Seguono firme
Io i miei euro li ho già pronti. Vogliamo iniziare la raccolta?
dovessimo prendere una pagina per la morte di ogni losco individuo sul corriere...il corriere sarebbe piu' grosso di men's health
Scusa prefe, ma se la sentenza d'appello non era assolutoria (e la cassazione l'ha confermata per i fatti successivi all'80 ovvero non cperti da prescrizione) come mai andreotti non é andato in galera? E' una pronuncia ridicola. E vile.
E daje Roby...
'[Giulio Andreotti] ...fino al 1980 ha avuto relazioni amichevoli e dirette con esponenti mafiosi di spicco)».
I fatti sono precedenti all'80, ed erano appunto coperti da prescrizione! Per questo non è mai stato a Regina Coeli da guest star!
Parliamo ora di argomenti più seri. Ad esempio, riguardo a Men's Health: secondo voi è davvero il magazine più richiesto dai gay nelle edicole?
2.11.2005 Gran Bretagna. Blunkett, Ministro del Lavoro, si dimette.
Una faccenda nata con la nomina di Blunkett come direttore non esecutivo di Dna Bioscience, un'azienda farmaceutica, prima delle elezioni britanniche di maggio, e ampliata dal fatto che lo stesso Blunkett aveva mantenuto nel portafoglio personale azioni della compagnia (il 3%, del valore di 15mila dollari), poi intestate ai suoi tre figli. Blunkett è stato direttore non esecutivo di Dna Bioscience tra il 21 aprile e il 6 maggio di quest'anno.
L'opposizione gli ha rinfacciato di non aver mai chiesto l'autorizzazione al comitato parlamentare responsabile prima di accettare l'incarico. Anche se allora non era ministro, Blunkett rimaneva deputato e come tale aveva il dovere di chiedere il via libera per occupare quella poltrona.
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Ho riportato il "caso Blunkett" a solo titolo di esempio (certo ricorderete la fine di Kohl cancelliere per 16 anni!) della indegnità del nostro Belpaese.
Perchè se stiamo discutendo di sottili questioni giuridiche, fate pure anche se molto ci sarebbe da dire e prefe molto ha già detto.
Se invece si tenta ancora di accreditare questo losco figuro la cosa è diversa.
In qualsiasi Paese civile Andreotti sarebbe da tempo immemorabile solo uno sgradevole ricordo. Se ne parlerebbe sottovoce e di sfuggita come si usa fare per un parente dal passato imbarazzante.
Invece, questo ignobile personaggio, coinvolto in tutti i più inquetanti fatti di cronaca nera (politica) che l'Italia ha registrato continua a sedere in Parlamento, addirittura a vita. Ma non basta, una stampa servile lo ripropone quasi quotidianamente ad un paese molle e smemorato, per conoscere le sue opinioni su tutto, dalla morte di Saddam alla vera ricetta della pasta alla Amatriciana (ripassatevi i TG degli ultimi mesi per credere!).
Visto che nessun senso di dignità degli italiani ce lo toglierà di torno, insisto nel dire che un ringraziamento al fato, almeno nel giorno della sua morte, mi farebbe se non altro un poco calare il tasso di bile nel sangue.
Come Sepulveda ho brindato con un piccolo gruppo di amici per la morte di Pinochet, non vorrei brindare da solo (se la fortuna me lo concede) per la morte di Belzebù!
(Confermo serietà colletta per adeguata pagina di necrologio, almeno per contrastare lo speciale di Porta a Porta che nessuno ci toglierà!)
roby .. funziona che lui è stato giudicato colpevole sì , ma per reati caduti in prescrizione, dall'80 non c'era piu' la prescrizione e la versione ufficiale è che da li' non è piu' stato mafioso (o colluso o amico )
ma guarda un po'...curiosa coincidenza
Io penso che nello scandalo ci siano delle ragioni storico-politiche che non mi sembra che vengano considerate nell'analisi "superficiale", per quanto informata e documentata...
qui trovate anche il video delle iene e un altro video montato da Piero Ricca con interventi di Caselli e Travaglio, oltre che al nostro commento.
il senatore Andreotti è un uomo irreprensibile,che ha scoperto troppo tardi che Cosa Nostra è una vera piaga sociale....dicasi lo stesso di Berlusconi,Dell Utri,Cuffaro,(tutte personcine a modo e per bene che inviterei volentieri a cena)...il male non è di credere o non credere a certi fatti. gli atti sono pubblici,se vuoi vai,li richiedi e te li leggi. il vero dramma è che dal lavoro del pool antimafia di Palermo non si è appreso niente. si tende a farne un mito"lo storico pool antimafia di Chinnici prima e di Caponnetto poi"...e tutto si ferma li. ma tantissime persone non hanno ancora imparato a leggere tra le righe sui fatti di mafia...lo dimostra il fatto che per 5 anni,ma probabilmente ancora oggi,siamo stati "governati"da un partito che è stato eletto da Cosa Nostra...e il popolo zitto,o quasi. è questo silenzio del popolo ad essere lancinante. non tanto i personaggi sopra citati.i criminali fanno il loro mestiere. ma il problema è la disorganizzazione del nostro popolo su questioni cosi delicate,che meriterebbero un diverso grado di attenzione. sappiamo tutto della "fattoria" e non sappiamo niente sulle persone che ci amministrano....questo è inquietante