Mario Rigoni Stern
Lo scrittore: non so se le persone che abbiamo eletto meritano di stare al governo...
«Ci sono passati sopra la testa, ricordiamoci del Cermis»
di t.fon.
«Sono indignato, ora la protesta non si deve fermare, sono in gioco i diritti dei cittadini. Non dobbiamo dimenticare quanto è accaduto al Cermis». Parla lo scrittore Mario Rigoni Stern, in questi mesi solidale con i comitati di Vicenza che si sono battuti contro la realizzazione della base Usa.
Come si sente all'indomani della decisione annunciata dal governo?
«Indignato, oggi non so se meritano di stare al governo le persone che abbiamo eletto. Diamo gli Usa una parte del nostro territorio, dov'è finita la nostra sovranità nazionale? Abbiamo forse dimenticato che cosa è accaduto al Cermis? Mi meraviglio che il consiglio comunale di una città si sia arrogato il diritto di concedere un territorio. Si tratta di una questione che travalica i confini del comune. È una questione seria, sono in gioco i nostri interessi di cittadini».
Lei ha sempre difeso la necessità di tutelare l'ambiente naturale..
«A Vicenza e in Italia non stiamo discutendo solo una questione ambientale. Qui è in gioco un diritto nazionale. Ci rendiamo conto che le base straniere godono di extraterritorialità? Se succede un incidente i responsabili vengono giudicati da un tribunale di una potenza straniera. Ciò è inaccettabile. Del resto anche un personaggio con una grande esperienza internazionale come Sergio Romano ha dichiarato che è anacronistico concedere l'uso del territorio nazionale per realizzare altre basi militari straniere. Se si trattasse solo di una questione ambientale allora dovremmo chiudere anche Porto Marghera, sigillare i quartieri soffocati dall'inquinamento. Qui invece stiamo discutendo anche di altro. Ricordate il sequestro avvenuto a Milano di un cittadino arabo?».
La protesta ha coinvolto anche molti cittadini dei quartieri di Vicenza che sono andati in piazza con i loro bambini...
«I veneti sono molto gelosi della loro terra, il governo non può nascondere la gravità dei problemi e deve trovare il coraggio di dire le cose come effettivamente stanno».
Alla fiaccolata alcuni giovani gridavano contro i partiti ed incitavano a non andare alla urne...
«Non condivido atteggiamenti estremisti. Io andrò a votare se necessario con quattro mani nel voto possiamo proseguire la nostra lotta, sostenere le nostre ragioni, questo è l'unico modo che abbiamo per poter pesare e per dimostrare la nostra indignazione. Non si tratta di difendere solo la città di Vicenza, ma tutto il paese, dobbiamo agire per tutelare i diritti dei cittadini di Milano, di Napoli, di Roma, di tutta l'Italia. Non stiamo affatto giocando. La questione è seria».
I rappresentanti del comune, della provincia, della regione e del governo Italiano hanno detto si alla base.
I cittadini li hanno votati.
La base si fara'.
La protesta ha interessato solo 4 gatti affetti dalla sindrome NIMBY (not in my backyear, non nel mio cortile).
Parliamo di cose piu' serie: pensioni, precariato, assistenzialismo.
in un certo senso do ragione ad erica. per spiegare in che senso, noto che uno di questi e' ilvo diamanti, che proprio oggi su repubblica descrive la sua, di sindrome nimby (in un articolo assolutamente da leggere se vi interessa la psicologia). mi sembra sia la stessa persona che predicava l'inesistenza della societa civile, facendomi diventare furioso durante le vacanze, vedi thread qua sotto
http://www.onemoreblog.it/archives/007271.html
e siccome a questo punto il giochetto e' diventato interessante mi sono informato ed ho scoperto su wiki la voce che lo riguarda
http://it.wikipedia.org/wiki/Ilvo_Diamanti
e cosi' facendo ho scoperto, aha, che e` un sociologo! tutto si spiega.
abbandono per un momento ilvo alla sua sindrome e torno a bomba sul tema, per spiegare su cosa *non* sono d'accordo con erica.
secondo me i cittadini hanno diritto a dire la loro. bisogna recuperare gli spazi di partecipazione, non negarli sistematicamente. se autorevoli sociologhi predicano il contrario, fanno danno a se stessi e alla nazione.
come direbbe tonii, 'democrazia rappresentativa' non e' democrazia (o anche, un 'cavallo bianco' non e' un cavallo)
mentre stimo prodi per molte cose, temevo fortemente (e l'avevo detto) che su temi come questi non avrebbe fatto bene: e' qui che ha bisogno di qualcuno di autorevole che gli si opponga. o forse gli servirebbe solo la bistecca di tigre del sogno di montanelli...
trovo che sia interessante l'argomento...
Erica dice:
I rappresentanti del comune, della provincia, della regione e del governo Italiano hanno detto si alla base.
I cittadini li hanno votati.
La base si fara'.
ebbene lo trovo perlomeno indecente...
il popolo deve poter dire la propria...!!!
altro che abbassare la testa e subire...
il ragionamento di Erica è purtroppo qualunquistico... e da ai governanti la possibilità di fare il bello ed il cattivo tempo..., cosa che in una democrazia seria (quindi non solo rappresentativa) non deve essere permesso...
questo paese ha poca memoria..., le nefandezze commesse in passato, dai militari di altri paesi che operano sul suolo italiano, non devono essere dimenticate..., ma riportate alla ribalta, in modo che anche le nuove generazioni conoscano i rischi connessi alla presenza di forze militari extraterritoriali...
senza contare che questi impianti "costano"...
eppoi...
Parliamo di cose piu' serie: pensioni, precariato, assistenzialismo.
va benissimo..., sono argomenti importantissimi, certamente impellenti, ma al momento non si discute di questi argomenti, per cui facendo così, si è OT e si ricade nel solito...
si, ma i gulag...???
Sulla questione della base (americana, non elettorale) trovo che la cosa più scandalosa sia la motivazione fornita prima da Amato e poi da Prodi, almeno fino a ieri: "è un'impegno preso dal precedente governo, quindi non possiamo farci niente", come se si trattasse della mamma che commenta i conti lasciati da pagare in giro per i bar da un figlioletto un po' scapestrato.
Applicando lo stesso chema di ragionamento, dato che *tutte* le decisioni prese durate la passata legislatura sono state prese da altri (cioè da quelli che erano al governo e dalla maggioranza che li sosteneva in parlamento), l'attuale maggioranza si guarderebbe dal metterci mano (legge sul precariato, frequenza radiotelevisive, conflitto di interessi, cirielli, falso in bilancio e via vomitando).
Un dubbio: non è forse questo quello che stanno facendo, dato che nessuna delle c.d. leggi-vergogna è stata finora sfiorata?
Caro Persio, il governo e molto meno libero di quanto sembri. Ci sono trattati internazionali che vanno rispettati.
vero. ma qui non c'è un trattato. Almeno, stando a quello che sulla vicenda è stato pubblicato.
Erica,
ma e´ mai possibile che voi di destra ogni volta che aprite bocca (o digitate) diciate delle colossali sciocchezze? Not in my backyear??? Ossia non nel mio anno posteriore? E fortuna che anno si scrive con due enne...
Dai, se non ne capisci niente lascia perdere. A Vicenza nessuno e´ d´accordo, nemmeno i deputati locali. Sono d´accordo solo i 4 gatti (alcune centinaia di persone per le quali si sarebbe trovata una soluzione alternativa con consenso unanime) che ci lavorano dentro, a quella base, e tutti i politici di destra. Ai quali, come sempre, della "patria" non importa un cazzo se i padroni d ´oltreoceano danno ordini diversi.
In Italia ci sono decine di siti militari statunitensi, ossia molti di piu´ di quelli presenti nell´intero continente latinoamericano. Con le belle conseguenze che i turisti del Cermis hanno sperimentato a suo tempo, senza parlare delle testate nucleari stoccate nel nostro paese...
Quanto alla penosa figura di Prodi, resto senza parole. Certo, il ricatto dei "riformisti" era difficile da reggere, ma e´ proprio su temi come questi che un politicante puo´ assurgere al rango di statista, magari solo per un minuto (do you remember Sigonella?)
marcooooo...
uffaaaa... e basta con 'sto voi di destra...!!!
mica siamo tutti uguali...!!! (grrrrr...)
Il mio pensiaro rifletteva le considerazioni fatte da Massimo D'Alema alla trasmissione Televisiva Ballaro' (in replica su raiclicktv.it).
D'Alema non e' di destra? Boh, a quanto dice lui, lui rispetta i trattati internazionali.
Pare poi che gli USA siano un alleato militare dell'Italia sino a prova contraria, cosi come gli altri paesi della NATO.
Quando il governo decidera' di uscire dalla NATO, potra' certamente stringere alleanze con nuovi paesi ed eliminare le basi NATO.
Questo era il pensiero di D'Alema e a me e' parso molto onesto e rigoroso.
Gli USA ci forniscono un bell'ombrello militare protettivo, sono degli alleati militari, sono l'alleato più potente che abbiamo.
Non mi sembra che il fatto che abbiano basi in Italia sia di per se stesso un "male". Casomai, dipende dalle circostanze (compatibilità con il territorio) e dalla situazione politica.
Non ho la minima idea di come la base di Vicenza si inserisca nel territorio, tuttavia la situazione politica avrebbe suggerito di negare l'autorizzazione all'ampliamento della struttura. Negli ultimi anni gli USA hanno seguito una politica estera militarista ed aggressiva: è inaccettabile che uno stato amante della pace, come l'Italia, conceda supinamente un maggior uso del proprio territorio in questo tipo di contesto.
Il congelamento delle basi militari sarebbe stato un gesto utile a far pressione contro la politica estera militarista dell'amministrazione Bush; sarebbe stata una pressione forse (forse) scarsamente efficace ma simbolicamente significativa.
Tuttavia, ricordiamo anche che gli USA sono una potenza militare ed economica; potrebbero con poco sforzo mettere in atto delle ritorsioni commerciali che ci creerebbero grandi difficoltà; proprio in un momento in cui la nostra economia è molto debole.
Non è detto che il governo Prodi non abbia "dovuto" scegliere il male minore e che si trovi in difficoltà a parlare delle "vere ragioni" di certe scelte... Comunque, è solo un'ipotesi.
e no per la puttana!scusate l'espressione colorita..
ma io vivo a padova e già mi sono vicini adesso così si espandono lo sono ancor di più!
ma scusate, siamo un paese senza il nucleare o no?
perchè quelli mi devono stoccare testate nucleari dietro casa? ...non lo so davvero capire..forse sarò scemo. abbiamo una cosa tipo 90 atomiche in italia e non sono nemmeno nostre, e questi vogliono espandere la loro base ...
ma perchè?
che trattato è?
abbiamo basi noi in Ohio o a washington?
ci hanno salvato le chiape 60 anni fa ma adesso basta.. pace..bandius.. tana.. fuori dalle balle.
E insomma noi non siamo in guerra con nessuno a che cosa possono mai servire tutti 'sti militari?
io c'ho paura di quelli lì! vado a suonare dalle loro parti e mi ritrovo 'sti omaccioni nerboruti e discretamente scemi al locale , che ne so io che non hanno un ak47 in macchina col mio nome scritto sopra?
non capisco perchè noi facciamo i ristoranti in america e loro le basi militari... boh..
i trattati ci sono perchè uno non ritratta! non ci si puo' dichiarare neutrali ? è vietato? "vi voglio tutti fuori siamo già pieni di problemi anche senza la guerra..." ... no?
robe da matti
Prefe, l'AK 47 è il Kalashnikov (l'arma sovietica eccellenza: ci si sono poi armati praticamente tutti i piccoli guerrafondai del mondo). Gli americani usano i più costosi M 16 (una versione modificata di quelli usati in Vietnam; causano le ferite peggiori: foro di entrata piccolo, foro di uscita grande). Statti accorto.
Sono sorpreso dal commento di Pino: l'AK47 usa munizioni più grandi (7.62 contro 5.56), anche se è vero che i suoi proiettili hanno una velocità (e una distanza utile di tiro) minori.
Gli M16, tra l'altro, usano munizioni NATO (5.56 appunto), proprio come quelle dei nostri soldati, appositamente progettate per diminuire il numero dei morti (e aumentare quello dei feriti: vantaggio tattico).
Soprattutto, la gravità delle ferite dipende essenzialmente dalla parte del corpo colpita, la quale può dipendere (oltre che dal caso) dall'addestramento di chi spara e dalla precisione dell'arma (maggiore nell'M16 che nell'AK47, per quel che ne so).
Perché quindi l'M16 farebbe "ferite peggiori"?
A causa della velocità del proiettile. Poi l'M16, nella modalità di selezione del fuoco più usata, spara tre proiettili in rapida sequenza. Dire che diminuisce le uccisioni mi pare una cavolata (chiuso l'OT).
Be', a dire il vero gli USA stanno gradualmente sostituendo gli M16 con gli M4, che possono essere costruiti per sparare a raffica continua...
Anche l'AK47, inoltre, è utilizzabile a raffica.
Infine, mi risulta che i soldati USA usino i fucili principalmente in modalità colpo singolo, per aumentare la precisione, piuttosto che a raffica; l'eccezione è costituita dal fuoco di copertura, il quale però è indirizzato verso aree più che bersagli, e "raramente" colpisce qualcosa.
Tuttavia non sono in grado di fornire fonti ufficiali per questi particolari (che derivano più che altro da "chiacchiere" on line con soldati USA).
Vabbe', questo è davvero OT... Se vuoi rispondi ancora, Pino, ma io cercherò di astenermi da ulteriori vaneggiamenti... ;-)
lo sapevo anch'io che l'ak 47 è il kalashnikov...
gioco agli sparatutto!
solo magari fuori dalla caserma si divertono coi gingilli stranieri!sai com'è...
non capisco: non era noto che Ilvo Diamanti è un sociologo ?
ho letto il suo intervento: non era il sociologo a scrivere ma il cittadino.
poi si possono condividere o non le sue argomentazioni, ma dire che è un sociologo, quasi come se fosse un malattia contagiosa, mi pare eccessivo.
io sono dell'avviso che il piano della politica estera è diverso da tutti gli altri, gli effetti delle scelte sono di portata, come dire, sovrazionale va bene ?
si ponga, invece, l'accento sulla decisione quasi da 'carbonari' del precedente governo, che poggia solo su una lettera, se non erro, del capo di stato maggiore dell'esercito.
allora bisognava dare pubblicità alla scelta ed impedire che la stessa fosse avallata da una decisione del consiglio comunale, mi pare di 41 contro 40.
E adesso pover'uomo ? che si fa ?
mi inserisco un attimo nella discussione Pino danjar...
ho ben presente le due armi...
tra le due è meglio l'M16, (premetto che ho provato solo la versione a2 "colpo singolo" + "tre colpi"... ha un'ottima impugnatura ed è piuttosto preciso...
detto tra noi, entrambi i calibri sono devastanti, ma concordo con danjar, il calibro più piccolo, consente di creare tra gli avversari storpi e feriti gravi, i quali, se colpiti in zone tipo la cuffia dei rotatori, potevano veder il loro braccio praticamente staccato se colpiti da un 7,62 con conseguente alta perdita di sangue e probabile morte per dissanguamento, mentre un proiettile da 5,56 offre maggiori possibilità di avere solo feriti... possibilmente gravi...
certo a una grande distanza il 5,56 non offre grande penetrazione contro possibili protezioni, ma compensa con la maggior precisione e maggior gittata...
sui danni, direi che dipendono molto dal tipo di proiettile utilizzato...
in ogni caso, la maggior velocità, causa danni davvero tremendi e il cuscino d'aria che si forma crea cmq.. fori di ingresso maggiori di quelli teorici...
il motivo fondamentale per cui si opta per un calibro più piccolo è il numero maggiore di pallottole che si possono portare, e il minor costo delle stesse...
senza contare l'usura della canna che con calibri maggiori, richiede spessori maggiori...,ecc, ecc...
in ogni caso, meglio non trovarsi sulla linea di tiro di entrambe...
se non si vuol "scherzare" ecco un'arma simpatica...(brrrr...)
http://www.manta.univ.gda.pl/~kazik/tools/zdjecia/weapon/gatling.jpg
ciao luigi, leggo in ritardo il tuo intervento come sempre utile. hai ragione, ho esagerato. volevo solo dire questo: se diamanti si sente di affermare che i cittadini italiani non sanno indignarsi, questo mi rende furibondo (mi riferisco all'articolo vecchio non al nuovo). a quali cittadini si riferisce, dico io? perche' un intellettuale deve spendere parole per figurare la gente peggiore di quello che e'? la gente si indigna quando si deve indignare! penso sia una semplificazione indebita dire il contrario; a riprova, quello che fa lui stesso e la gente di vicenza. ecco cosa intendevo: intendevo che l'atteggiamento di prendere la gente tanto al chilo (possibile per un sociologo, politico, e molte altre categorie) io non lo capisco e mi rifiuto di capirlo, soprattutto se da parte di una persona evidentemente intelligente come e' lui. (detto per inciso, la sociologia mi piace molto). sul resto di quello che dici non devo aggiungere niente che siamo d'accordo; e lasciami solo concludere, scherzando un po', che classificare la vicenda come un problema di politica estera sia altrettanto adeguato che risolvere i problemi di buon vicinato tra uomini, incoraggiando le mogli a concedersi alle attenzioni dei vicini. (o che magari funzioni davvero?)