Camilla ha rappresentato per molti anni la voce di una milanesità che ora si vuole annullare completamente, perché rappresenta una borghesia imprenditoriale, illunìminata, laboriosa, pronta anche all'impegno civile e politico, pagando anche alti prezzi personali. Spiriti liberi e disincantati con un forte senso dell'umorismo e soprattutto colti. Non capisco perché si lasci an un coglione come Sgarbi gestisca la cultura di Milano. Fa persare tutto ciò che anche la dott.ssa Letizia Brichetto Arnaboldi abbia delle grosse lacune di sensibilità culturale e politica. L'ennesima figura di palta. Vergogna.
Ma forse questa è la Milano di oggi, come la vogliono gli attuali abitanti, senza memoria, senza radici, mordi e fuggi. Happy Our!
Che schifo!
Per dirla con Travaglio, CARTA CANTA.
Dichiarazione dell'Assessore Sgarbi: "Visto che che stiamo celebrando il commissario Luigi Calabresi e che il presidente Giorgio Napolitano ha appena riabilitato Leone, insistere su Camilla Cederna (che scrisse un libro d’inchiesta sulla morte di Giuseppe Pinelli, ed uno sul Predidente Leone, ndr) mi sembrava che determinasse un conflitto logico."
Dichiarazione del Predisente Napolitano a commemorazione del Presidente Leone:"Otto anni fa, nel Senato della Repubblica, si raccolsero ed espressero parole conclusive sulla fase travagliata ed amara che segnò lo scorcio finale della sua funzione di Capo dello Stato.
Parole conclusive di pieno riconoscimento della correttezza del suo operato e della prova estrema da lui offerta di senso della responsabilità verso le istituzioni repubblicane. Parole conclusive di solidarietà e di rispetto, con cui gli si rese giustizia. Io posso solo farle ancora mie, e richiamarle a suggello della commossa celebrazione di oggi in Castelcapuano."
Si porrà una targa sul luogo dell'uccisione di Calabresi. Il presidente Filippo Penati definisce un «riconoscimento commosso della comunità milanese a 35 anni dal barbaro assassinio di un servitore dello Stato».
La giunta comunale di Milano decide di sostituire una frase della targa dedicata all'anarchico Giuseppe Pinelli, ed è subito polemica. Il ferroviere non sarebbe più un "ucciso innocente", ma un "innocente morto tragicamente" precipitando dal quarto piano della questura milanese dove fu interrogato per tre giorni per far luce sulla strage di piazza Fontana. Il sindaco Albertini concorda e chiosa: "Il commissario Calabresi è un benemerito della nostra città e quella targa, che lo accusava di fatto di essere un assassino, ne infangava la memoria. Così il comune ristabilirà la verità storica".
L'autrice di "Pinelli, una finestra sulla strage" e "Leone: la carriera di un presidente" meriterebbe non una strada ma un riconoscimento ai più alti livelli dello Stato come una delle più luminose ed accanite testimoni dei diritti e delle libetà democratiche.
Ma i "nostri" rappresentanti son quelli le cui parole ho riportato prima. Leggiamo ancora i testi di Camilla per non dimentare, per ricordare ancora qualche verità.
Credo facciate bene a rimarcare lo squallore dell'azione della Giunta, di fronte al quale oggi, in Aula, faremo sentire la nostra voce. Ritengo come avevo già detto in passato, purtroppo non compreso da OMB, che fosse molto grave anche il veto posto sul Sindaco Aniasi. Un antifascista orgoglioso e coraggioso.
Pier: quello che dà fastidio è il balletto politico alla faccia della memoria di una persona di grande valore e della sua famiglia. Quindi la vostra (mini)piazzata per il veto su Aniasi fa parte a pieno titolo del teatrino.
Fossi in consiglio lascerei perdere e mi concentreresi sul traffico. Se poi fossi anche un maggiorente DS lascerei doppiamente perdere e mi preoccuperei di diventare tutt'uno con Binetti.
Come dire: queste polverose faccende di simboli sembrano fatte apposta per distogliere l'attenzione dai problemi reali.
ma perchè, anzichè alla Cederna, non dedicare direttamente una via a Mino Pecorelli?
majorino, le tue captationes benevolentiae sono alquanto penose e maldestre.
E come se non bastasse, beccateve pure l' Avenue Craxi !
"beccateve pure l' Avenue Craxi!"
craxì! con l'accento!
certo che il nostro D. "A." T., trombato, ma tanto considerato su OMB, un pochino di imbarazzo, essendo, da novembre, il collaboratore di sgarbi, forse riesce a provarlo?
mah! chissà...
Persona di grande valore?
Ok. Ho capito. Torniamo al mondo rovesciato dove i cani portano al guinzaglio i padroni e gli asini frustano i carrettieri incatenati alle stanghe del biroccio...
Vorrei dire la mia opinione, anche se controcorrente, riguardo alla questione: mi sembra sacrosanta la riabilitazione, anche se tragicamente tardiva, del commissario Calabresi.
Questi, a seguito dei tragici fatti di Piazza Fontana e della morte di Giuseppe Pinelli fu vittima di una spaventosa campagna di odio e diffamazione che ne determinò prima la distruzione morale e poi fisica.
A riguardo della violenza di tali attacchi ricordo che in una intervista concordò anche la vedova dello stesso Pinelli, che affermò di avere provato compassione per il commissario quando questi vene violentemente fischiato e insultato nel corso di una udienza intribunale. Ella ricordò anche come tra il marito e il commissario ci fosse da alcuni anni un rapporto di conoscenza e in un certo modo di stima reciproca. Personalmente ritengo che non pochi intellettuali abbiano purtroppo concorso a tale ideologica mistificazione dei fatti, sbagliando perlomeno bersaglio nell'orchestrare tale campagna contro Calabresi.
E' infatti dimostrato che questi non era presente nella stanza quando avvenne la morte di Pinelli, tuttora misteriosa (anche se molti indizi che alimentarono la famosa leggenda nera dell'uccisione furono in seguito dimostrati falsi) anche se si addossò coraggiosamente la responsabilità dell'interrogatorio, compiuto da altri.
Riguardo a tali fatti consiglio a tutti di leggere il libro di Mario Calabresi "Spingendo la notte più in là".