difendo la scelta di Ferrante o comunque non mi colpisce.
sta storia che il candidato sindaco sconfitto guida poi l 'opposizione in consiglio è un mito.
almeno in Italia. l'unico che un po' lo ha fatto è stato Antoniazzi a Milano. Ma primo? o dopo? in giro per l'Italia? non succede mai..
Non è così importante
la sensazione ricevuta dalla visione dell'intervista a Davide Corritore e ad Ivan Scalfarotto?
una sensazione non piacevole purtroppo, mentre ascoltavo pensavo di essere seduta nella mia sezione ds tra i compagni pensionati, lavoratori, giovani e funzionari di partito, non penso sarebbero che sarebbero stati da loro compresi!
personalmento condivido moltssimo di quanto da loro detto, ma io sono una compagna sui generisi che ha sempre preferito rischiare piuttosto che vivere di posizioni di rendita, che ha sempre vissuto male l'immobilismo ideologico di certi massimalismi di comodo a copertura di orticelli privati, la cultura del palazzo insomma l'ho sempre contestata e non per invidia , avrei potuto anch'io accodarmi e se non godere di una forte visibilità sicuramente vivacchiare in qualche piccolo contenitore che la politica e il sindacato non mancano mai di offrire a chi decide di essere fedele alla linea dettata dal vertice.
Io personalmente ho scelto di non tacere quando c'era da contestare, quando c'era da votare in consiglio comunale ho seguito molte volte la mia coscienza se la decisone ai voti cozzava troppo con i miei valori, gli atti sono pubblici e tutti verbalizzati perciò non temo smentite, ero una davide corritore in miniatura nel mio piccolo consiglio comunale di una città di poco meno di 50.000 abitanti, Stimata e devo dire anche rispettata, ma mai vincente e non ho mai conquistato la giusta visibilità, pur partendo da principi condivisi , perchè divenissero linee guida per un maggiore consenso cittadino. A volte mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, fuori posto e fuori luogo, viene il sospetto di essere una diversa e questo per chi fa politica è un grande limite non solo umano ma espositivo, indice di affaticamento e scoramento .
Il politico non dev'essere mai solo, o almeno non deve mai apparire tale, un giorno nel luglio del 1982 ho visto casualmnete Enrico Berlinguer seduto nell'aereoporto di Caselle in attesa dell'aero che l'avrebbe riportato a Roma, era piccolo , la poltrona lo conteneva tutto, sembrava sprofondarci dentro, erano gli anni della lotta con Lama per la questione fiat, degli scontri con craxi sulla questione morale italiana e della nascita del CAF (craxi, forlani, andreotti), nella sala d'attesa berlinguer era solo, l'ho visto dietro la porta a vetri, ero giovanissima, penso avessi anche poca consapevolezza politica eppure mi trasmise una sensazione di solitudine.
la stessa solitudine che si prova quando si crede in quello che si fa e sia ha la sensazione di non sapere trasmettere ciò che si è maturato dentro di sè, l'ansia di non essere compreso e di non trovare i giusti interlocutori per lavorare insieme su un progetto comune.
Auguro a Corritore e Scalfarotto di non sentirsi mai in tale condizione, di crescere in questi anni e cercare di rendere le proprie idee maggiormente condivisibili puntando sulla più ampia partecipazione degli italiani , di non escludere i pensionati dai loro discorsi , perchè sono i primi ad avere i figli e nipoti che rischiano di non avere un lavoro fisso e garantito, loro le lotte le hanno fatte e se trovano interlocutori giusti e leali capirebbero e sosterrebbero, evitate perciò se potete di dividere ulteriromente i vostri eventuali sostenitori, cercate discorsi comuni e credibili, solo gli ottusi non capiranno, ma quelli non sono tra coloro che avrebbero mai comunque votato sinistra.
in bocca al lupo e buon lavoro.
maria
Ho seguito con interesse e trepidante attesa l'intervista a Davide Corritore ed Ivan Scalfarotto. Poi sono rimasto profondamente deluso, perché questo non è il nuovo, che tutti aspettiamo. Non volevo intervenire per non essere sgarbato con due persone che si impegnano in prima persona e senza rete di protezione. Alcune considerazionei generali. Come è stato detto dai due intervistati la visibilità politica costa e costa parecchi milioni di euro o di dollari. Nessun autsider politico negli USA, al di fuori dei due partiti tradizionali, ha mai vinto la poltrona di governatore di un grande stato o il posto di Presidente degli USA. Solo Berlusconi in un Paese da Bananas Repubblic è riuscito con la apotenza delle sue reti ed i soldi dei suoi finanziatori occulti a diventare due volte premier. I ricambi di linea e generazionali nei paesi europei, che tutti noi nel nostro provincialismo dimentichiamo, sono passati attraverso gli apparati dei partiti. che preparano la nuova classe dirigente. Se è vero ch i DS hanno 600mila iscritti, tocca a questo partito costruire l'alternativa, inglobando anche progettualità e personalità esterne. La teste di Lenin posta in mezzo al video, al di là dello sberleffo ideologico, ricorda a tutti noi che senza organizzazione non si va da nessuna parte. La disponibilità di due persone se non sostenuta da un apparato struttutato e capillare è velleitarismo. La rete è importante ma non basta. E' vero che se il massimo del nuovo è rappresentato da Mirabelli e Majorino siamo alla frutta. Per Davide Corritore il discorso è un altro. Quali sono le priorità di una città come Milano, molto cambiata negli ultimi dieci anni nel suo arredo e paesaggio urbano, nella invivibilità dell'aria dovuta a traffico ed inquinamento, nel degrado delle struttute pubbliche di assistenza socio-sanitaria a favore dell'offerta privata, nella mancanza di soluzioni abitative per anziani, giovani coppie, studenti, nella carenza di mezzi di trasporto alternativi all'auto, ecc. La città è sporca, inquinata, cara, invivibile, diventata in alcune zone solo un mero divertimentificio per non residenti.
Scusa Davide, ma tu giri per la città? La battaglia meritoria per Metroweb è importante ma non essenziale. Il riformare il sistema di trasporto è urgentissimo (come mai nessuna linea Metro ferma davanti ad un ospedale pubblico, solo davanti al S.Raffaele?), il restauro delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, il fermare il recupero selvaggio dei sottotetti per sottrarli alla speculazione abitativa, la salvaguardia storica della città attraverso la conservazione dei suoi monumenti(vedi darsena), la conservazione di piccoli negozi di quartiere strategici per la popolazione anziana, ed altro ancora. Nessuno se ne occupa tutti presi dalla fegola del PD a tutti i costi.Spero che anche tu non esca di notte travestito come Letizia Brichetto Arnaboldi, imitando Caligola (già con Sgarbi ha nominato il suo cavallo-asino senatore). Questi e molti altri sono i problemi che si ascoltano andando tra la gente e non disdegnando le sezioni. Vale più di UCLA communication master. Apprezzo la tua onestà intellettuale ma non basta.