Beh...mettiamola così:
5% di tasse in meno e servizi fatiscenti e disastrosi.
Oppure:
5% di tasse in più e servizi fatiscenti e disastrosi.
Ora, caro candido amico, tu cosa sceglieresti?
Chiosando sul secondo punto potrei pure aggiungere che nel secondo caso, ovvero l'ipotetico 5% in più, quest'ultimo non sarà MAI destinato a finanziare servizi decenti, bensì a foraggiare le taschine di questo burocrate piuttosto che di quel capitano d'Industria (senza stellette e, spesso, senza neppure industria...).
Merda per merda...si sceglie quella più a buon mercato, e vorrei ben vedere...
Caro bubbidolo,
il problema e' semplice: la merda e sempre la stessa merda e il prezzo e' sempre lo stesso prezzo, al massimo lo stanno adeguado all'inflazione, solo che chi c'era prima ci incartava la stessa merda, ci dava lo stesso scontrino e ci diceva col sorriso in faccia "Buono questo prosciutto, vero?"
a se', senti sto presciutto, è 'n zucchero!
No, Diddy, "quello di prima" lo scontrino non lo metteva neppure... ;-)
E chi lo decide il senso del bene comune? Tolto il provvedimento sulle ricariche dei cellulari, fatto apposta per evitare cause per miliardi di Euro alle compagnie telefoniche che mi pare sacrosanto, siete poi sicuri che sto pacchettino di norme serva a qualcosa?
Se si beati voi...
È l'ennesimo residuato egoistico dei 5 anni di governo precedente, o è la classica mentalità italiana del cavolo?
E' qualcosa di molto, ma molto peggio.
E' la struttura corporativa e clientelare di un paese da tempo abituatosi all'autarchia protezionistica dei secoli democristiani (ma figlia del corporativismo fascista) saldatasi col blocco sindacale.
Il risultato: un paese morto, illiberale, privo di concorrenza, clericale, incapace di affrontare la modernità; e con i sorci che scorrazzano, a loro rischio e pericolo, per i corridoi degli ospedali.
Ci sarà pure l'evasione fiscale, ma il gettito delle tasse è enorme (superiore a quello di molti paesi più organizzati e civili) che finisce nel la grande pattumiera della spesa corrente.
E' semplicemente il risultato di un modo di pensare che caratterizza l'Italiano da ormai un secolo. Purtroppo per noi il 1992 e il completamento del mercato unico è stato solo sulla carta. Francamente è ora che si traggano le reali somme del quinquiennio Berlusconiano: la destra italiana rappresenta il sistema "corporativo" dell'economia tradizionale; vanta Libertà solo dalle ISTITUZIONI e presuppone un controllo padronale sull'economia di stampo monopolistioco PRIVATO. Se è questa l'Italia che si vuole presentare per la sfida della Globalizzazione, allora io penso che abbiamo perso in partenza. Anche la sinistra più estrema ha sacche "corporative" determinate dalla mancanza di un ruolo propulsivo dei Sindacati (anche se ultimamente ogni tanto azzeccano qualcosa)ma di freno con la quale il riformismo di sinistra deve fare i conti. Ma tutte le operazioni volte a favorire la concorrenza e che pongono al centro il comsumatore e il suo benessere non possono che essere accolte con FAVORE da chiunque. Il costo della vita singolo e di una economia nel suo complesso si misurano anche da questo. Se la concorrenza perfetta è un luogo ideale ed utopico tanto quanto l'economia pianificata, il centrosinistra riformista è l'unico in grado al momento di dirigere l'economia nazionale verso forme di concorrenza che premiano il merito, che combattono i furbi e che mirano alla crescita e allo sviluppo delle nuove tecnologie. E' sono queste le ricette per rispondere seriamente alla globalizzazione dei mercati e alla crescita del benessere collettivo. Questo è pensare proprio in senso opposto e contrario al centrodestra!!!!
"il centrosinistra riformista è l'unico in grado al momento di dirigere l'economia nazionale verso forme di concorrenza che premiano il merito (AHAHAHAHAHA!!!!! n.d.r.), che combattono i furbi(AAAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA n.d.r.) e che mirano alla crescita e allo sviluppo delle nuove tecnologie (AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!! n.d.r."
Sei fantastico...veramente!!!
Nel centrosinistra ci sono folle di "amici dei furbi corporativi"; facciamo un solo esempio che spero faccia inc... qualcuno: tutti i parlamentari che hanno mantenuto l'esenzione dall'ICI per gli immobili commerciali della Chiesa + tutti coloro che non hanno voluto introdurre un criterio meno sporco per assegnare l'otto per mille, primi tra tutti Prodi e Rutelli. Ma è solo un esempio a caso, ne potrei fare mille.
Però qualche riformista vero c'è.
Nel centrodestra, invece, sono QUASI TUTTI "amici dei furbi" o peggio.
@ Giuseppe: non demordere, il tuo sdegno è linfa salvifica solo che si estenda a macchia d'olio e non resti lo stupore di un "candido amico".
oggi il cinismo impazza e i 'candidi amici' non devono essere considerati dei fessi.
il nostro disprezzo dovrebbe essere indirizzato verso e contro i furbi di ogni ordine e grado, senza eccezione e senza limiti di schieramento politico.
"il centrosinistra riformista è l'unico in grado al momento di dirigere l'economia nazionale verso forme di concorrenza che premiano il merito"
(Fassino a Consorte: Abbiamo una Banca?)