E qualcuno su queste pagine ha anche avuto il coraggio di definire Biondi un "galantuomo" (http://www.onemoreblog.it/archives/014104.html)... Biondi ed i suoi assistiti dovrebbero aver PAURA a mettere il naso fuori di casa, altro che storie. Abbiamo sopportato perfino troppo.
Ulteriori aggiornamenti sulla vicenda processuale li trovate qui:
https://www.supportolegale.org/
Ed alcuni commenti in prima persona di Lorenzo Guadagnucci (pestato alla Diaz), qui:
DISTRATTI DALLA LIBERTA'
http://noidelladiaz.splinder.com/
Ok, il processo va avanti nonostante le molotov e questa è una buona notizia.
Ma ce n'è anche una meno buona: la posizione del ben noto Alfonso Sabella (Il dottor Sabella e i Gom - http://www.ecn.org/filiarmonici/gom-040523.html), all’epoca capo del servizio ispettivo del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, indagato per le violenze alla caserma Bolzaneto, è stata archiviata. Il motivo?
"La motivazione della sentenza di archiviazione è un piccolo capolavoro di funambolismo: Sabella - è vero - "non adempì con la dovuta scrupolosa diligenza al proprio dovere di controllo" e perciò "non impedì il verificarsi di eventi che sarebbe stato suo obbligo evitare". Questo, però, non basta, perché non essendo possibile accertare quando Sabella abbia compiuto le ispezioni, non è possibile nemmeno dimostrare che egli si sia effettivamente reso conto delle violenze.
Ma è credibile pensare che non si sia accorto di nulla?"
Tra Genova e Milano, farsa in tre atti
http://www.supportolegale.org/?q=node/925
Ricordo a tutti, per inciso, che a Milano dei ragazzi son stati messi in galera per mesi senza alcuna prova che avessero partecipato ai disordini dell'11 marzo, con la sola colpa di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. A cosa si deve questa disparità di trattamento? Dario Fo ha parlato di giustizia di classe, forse non aveva tutti i torti.
Quel bel tomo di Biondi non è quello condannato per evasione fiscale (reato poi depenalizzato)?
Se è lui ha ancora il coraggio di parlare?
Cristo Santo che paese di gran merda!!!!
non è stato condannato con sentenza definitiva
a quanto pare sono stato troppo pessimista: il processo va avanti, vivaddio.
aggiungo: non solo il dottor Sabella era a Genova ma anche il Ministro della Giustizia Castelli.
quando egli arrivò oltre la mezzanotte, quando ormai le violenze erano state consumate, forse si fermò sulla porta della caserma Bolzaneto e quindi non notò nulla di irregolare e nemmeno di strano.
devo però aggiungere che compito del difensore non è di difendere solo gli innocenti, ma, avendone accettato la difesa, di far assolvere il proprio assistito.
è il P.M. che ha il compito, in rappresentanza dello Stato, di far condannare l'imputato, convincendo il giudice tramite le prove di cui è in possesso.
sarebbe veramente strano, ma anche illecito, che il difensore provasse la colpevolezza del proprio assistito.
non solo.
non può egli abbandonare la difesa per mero capriccio o motivando perchè si è convinto che il proprio assistito è colpevole.
salvo errori e/o omissioni.
"sarebbe veramente strano, ma anche illecito, che il difensore provasse la colpevolezza del proprio assistito."
Luigi, ok questo lo capisco: sarebbe assurdo...
Però il disgusto a me viene nel suo volersi approfittare della misteriosa "sparizione" delle molotov per difendere i propri assistiti; ed oltre al disgusto, mi vengono dei sospetti...ad esempio, che possa essere proprio lui la soluzione del mistero. Insomma, la domanda è scontata: a chi avrebbe fatto comodo la sparizione delle molotov?
@ lorenzo.
domanda: tu lo vorresti, nella malaugurata ipotesi di necessità, un difensore che non usa il suo sapere, tutto, ma proprio tutto, per farti assolvere ?
è il loro mestiere.
a me non piaceva e non l'ho fatto.
P.S.: attenti alla dietroglia, in questo modo tutti sospettano di tutti.
il sospetto è legittimo, la sua esplicitazione mi lascia perplesso.
per assurdo il difensore deve difendere anche coloro che confessano il reato, vigilando che le norme di rito siano rispettate.
Piero Calamandrei diceva: il codice penale è per i delinquenti, il codice di procedura penale per gli innocenti.
Ok, il comportamento dell'avvocato prescinde dalla sua moralità o dalla colpevolezza dell'assistito: si tratta di difendere l'assistito, punto. D'accordo.
Ma "vigilare che le norme di rito siano rispettate" non implicherebbe anche evitare che le prove di un delitto vengano manomesse, perdute o peggio...distrutte? Questo non dipende da Biondi, mi immagino, e in verità non so nemmeno da chi dipenda (forse dall'accusa?). Superiamo allora i riferimenti personali: è stato permesso che venissero distrutte quelle prove, cosa che avrebbe dovuto far evidentemente comodo alla difesa. Non addebito colpe, ma conservo i miei sospetti. Guarda, eventualmente ritiro anche le accuse a Biondi, ma resta il fatto che si tratta di un processo politico, e i processi politici in Italia finiscono male, ossia finiscono senza che venga fatta giustizia.
@ Lorenzo: sono d'accordo con te, non si è vigilato, l'ufficio corpi di reato, che esiste presso ogni tribunale, è un grande bailamme, il che rende possibile quanto accaduto.
si è voluta una giustizia allo sbando: queste sono le conseguenze, purtroppo.
Copio qui i due commenti che ho già dedicato al fatto di Genova, perché mi sembrano perfettamente adeguati anche alla nuova situazione:
1 io, che lo ho conosciuto a Genova molti anni fa, considero Alfredo Biondi davvero un galantuomo. Mi pare che abbastanza spesso provi un certo imbarazzo per i suoi compagni di coalizione e non lo nasconda neppure (infatti lo hanno ridimensionato un bel po'). Tra l'altro è sinceramente garantista (per intenderci, non solo quando l'inquisito è un poliziotto, anche quando è un ragazzo dei centri sociali).
L'avvocato non ha il dovere di contribuire alla punizione dei colpevoli (questo spetta al pubblico ministero e al giudice), ha il dovere di utilizzare (non scorrettamente) i mezzi che la legge gli offre per difendere il suo cliente, oppure, se avvocato di parte civile, per far trionfare la propria tesi, e questo mi pare che stia facendo.
2 Io invece mi chiedo se Amato dorme.
Il problema più urgente per ora non sono quelli che hanno "distrutto per errore" le molotov. La cosa più urgente è verificare se ci sarà una inchiesta rapida e spietata fino a capire chi e perché. Il problema non sono i fascisti, stragisti e simili lordure annidati nello Stato: li abbiamo sempre avuti; il problema è vedere la nostra capacità di difenderci.
Ora abbiamo un governo di sinistra, e un ministro dell'Interno nella pienezza delle sue funzioni. Se non si troverà "chi e perché" ci sono due sole possibilità: Amato non li vuole trovare (non credo a questa ipotesi) - Amato non è in grado di farsi obbedire (molto probabile, purtroppo, ma bisognererbbe trarne le conseguenze). Noi (intendo i media di sinistra, a cominciare da OMB) abbiamo il dovere di non lasciar cadere la cosa, di farci su un intervento ogni giorno.
E, visto che non ero stato abbastanza chiaro, preciso cosa voglio dire con "non è in grado di farsi obbedire": il ministro (capo nominale della struttura, ma anche politico che non conosce i meccanismi che muovono la macchina), talvolta non riesce a superare le ostilità silenziose, i muri di gomma, i piccoli ricatti messi in atto dalla burocrazia del ministero.
E'un film che abbiamo già conosciuto in molti ministeri, all'Interno è grave perché dall'Interno dipendono le "forze dell'ordine" fra le quali fascisti, stragisti ecc hanno già dimostrato di esserci eccome. Se si rende conto di non ricevere su questo caso delle molotov tutta la collaborazione intelligente, la trasprenza e la dedizione dasi propri collaboratori, Amato DEVE:
- denunciarlo all'opinione pubblica
- promuovere una drastica epurazione dei colpevoli, dei conniventi, degli indulgenti
@ Paolo Zinna, per dirgli che concordo pienamente con le sue valutazioni, aggiungendo che il 'muro di gomma' è quasi invincibile e che la legislazione è appena agli inizi.
si giudichi alla fine del 2007.
nello specifico, si capirà a breve se all'inchiesta penale è stata associata una amministrativa interna, che dovrebbe far carico anche al Ministro della Giustizia (l'Ufficio corpi di reato è struttura del Ministero della Giustizia e del tribunale territoriale).
cmq, bene così.
:-)
nel commento che precede volevo scrivere legislatura.
25.01.07
VOGLIAMO UN'INCHIESTA SULLE MOLOTOV DISTRUTTE
Il processo Diaz dunque procede, nonostante l'ultimo tentativo di boicottaggio operato da parte della Polizia di Stato. La sparizione delle molotov è infatti l'ultimo episodio di una lunga serie di intralci all'attività dei magistrati. Ricordiamo l'invio di foto vecchie e inservibili per i riconoscimenti, di elenchi incompleti degli agenti impiegati nel blitz, il rifiuto di riconoscere il poliziotto con la coda di cavallo ripreso da una telecamera e di rivelare a chi appartiene la quindicesima firma, risultata illeggibile, sul verbale d'arresto.
Sul caso delle molotov presenteremo un esposto all'autorità giudiziaria, ma chiediamo un intervento immediato anche al ministro dell'Interno, affinché ordini un'inchiesta interna alla polizia di stato. Fatti così gravi, e che compromettono così pesantemente la credibilità delle istituzioni, non possono accadere senza una forte reazione da parte degli organismi democratici.
Genova, 25 gennaio 2007
Comitato Verita e Giustizia per Genova
http://www.veritagiustizia.it/comunicati_stampa/vogliamo_uninchiesta_sulle_molotov_distrutte.php