Esiste un problema di forte ingerenza della politica nella società civile, dalle usl agli enti locali, dagli enti pubblici (che so, l'assessore borgna che va a fare l'ad dell'auditorium, il sindacalista xxx che va a fare il presidente dell'acea etc. etc. assolutamente bipartisan)..questo è il nucleo della protesta dei cittadini.
Una politica ridotta di numero, legata solo alle questioni politiche..troppo difficile da immaginare?
E dov'è, sotto questo punto di vista, la differenza tra destra e sinistra?
Cerchiamo di partire dai (pochi)aspetti positivi:
il bipolarismo ormai è un valore acquisito dalla maggioranza degli elettori, le coalizioni contrapposte funzionano ed assicurano l'alternanza, gli inciuci ci sono ancora ma più scoperti e quindi in parte controllabili dall'opinione pubblica, le primarie son un patrimonio acquisito dal popolo di sinistra con tutti i limiti e le manchevolezze dimostrati, nuove aggregazioni o nuovi partiti nascono se c'è una spinta dalla base degli elettori e soprattutto se c'è una reale necessità ed una collocazione chiara ed univoca, altrimenti abortiscono. La nascita del PD non si giustifica con la crisi dei DS, basterebbe un vero congresso politico che definisca linea e leadership. Gli autsider lasciano il tempo che trovano, perché non esiste consenso senza organizzazione.
Meno lamentazioni (condivise) più azione.
Detto questo, apprezzo molto i tuoi inteventi lucidi, colti e documentati. Viva il socialismo!
(reale, irreale, immaginario, democratico e libertario).
Più o meno d'accordo su tutto, fuorchè sulla conclusione...
"Ma deve essere una libera costellazione, come era la Democrazia Cristiana, dove potevi trovare Donat Cattin e Scelba, la sinistra e la destra, e nessuno dei due era condannato al silenzio, anzi proporzionalmente ciascuno faceva la sua parte."
Sono senza parole!
Partito Democratico.
Democrazia Cristiana.
Mario Scelba.
...Ma di che si sta parlando?! Che razza di esempi sarebbero?!
"Vi ricordate quel diciotto aprile/d'aver votato democristiani/senza pensare all'indomani/a rovinare la gioventù? Ma cosa fa quel Mario Scelba/con la sua celere questura?/Ma i comunisti non han paura/difenderanno la libertà."
Buona notte al Partito democratico, non ne sentiremo affatto la mancanza. La partecipazione significa ALTRO, e Fassino & soci non possono neanche immaginarselo.
@lorenzo: io mi scuso per non essermi fatto capire, ma anche tu rifletti se, per caso, talvolta la mano non ti scappi un po' troppo veloce sulla tastiera...
L'invocazione alla Democrazia Cristiana significava: "Vorrei che il PD fosse un contenitore ove possono convivere e farsi ascoltare anche identità molto differenti, così come accadeva nella DC, ove convivevano personaggi molto differenti come Donat Cattin e Scelba". Come hai potuto pensare che io apprezzi la politica della DC, di Scelba o anche di Donat Cattin? Suvvia, potrei anche offendermi! :-)
Ok Paolo, capisco cosa volevi dire (io son rimasto esterrefatto dall'esempio scelto...), ma allora non è già abbastanza multiforme e variegata la composizione dell'attuale Unione?
Non capisco dove si voglia arrivare.
Il problema principale secondo me - e mi pare che lo sia anche secondo te ("per la destra la partecipazione è un optional, per noi è vitale") - non è solo la crisi della rappresentanza, quanto la crisi della partecipazione popolare.
In soldoni: non so quali vantaggi mi potrebbero mai venire da una "costellazione" in cui Pecoraro Scanio viene zittito da Mastella, o Diliberto da D'Alema (o chi per essi); so invece quali vantaggi mi potrebbero venire da una più ampia partecipazione popolare alle questioni sociali, con o senza rappresentanza. E allora forse, poi, una rappresentanza decente verrà da sè.
Non dobbiamo appassionarci per le vicende ed i successi di Prodi e Rutelli, come lo si fa per i calciatori o i VIPsss...dobbiamo appassionarci per le lotte che ci riguardano, checchè ne dicano le due coalizioni! La loro propaganda, infatti, fa presa sull'ignoranza e sull'indifferenza generali; non certo su chi ha delle idee proprie, indipendenti, un occhio critico e rifiuta qualsiasi tipo di tessera (esclusa quella dell'abbonamento annuale dei mezzi pubblici!).
Proprio perchè "per la destra la partecipazione è un optional", a destra non si registrano mai dissensi dal basso: la gente si fida del padrone, che gli propina ordine e disciplina; per il motivo opposto, a sinistra, il governo sembra traballare ogni giorno, ed ai più pragmatici sembra un male. Ma è proprio perchè a sinistra c'è più coscienza politica che la coalizione traballa: perchè c'è osservazione e capacità d'interpretazione della realtà, ci sono valori, c'è spirito critico, c'è volontà di dire la propria, invece d'esser semplicemente comandati.
Forse non avrei dovuto nemmeno intervenire, me ne scuso: in verità, a me, del PD, frega un cavolo. Possono farlo quando vogliono e con chi vogliono, non mi riguarda. E non certo per disinteresse o schifo per la politica: tutt'altro.
Lorenzo: ...ma allora non è già abbastanza multiforme e variegata la composizione dell'attuale Unione?
E' proprio detta "variegata composizione" che mi turba e blocca, se vuoi meglio rallenta parecchio, i passi necessari per "tenere il passo" con il resto d'europa (sia a livello sociale - espacs x ttuti- sia economico).
Insomma NON SOPPORTO PIU' l'avere parti e partitini (magari rappresentati dal capataz di turno (alcuni anche "simpatici e con posizioni condivisibili -dal pecoraro al di pietro) che con un POCO PERCENTO ogni giorno vogliono al primo posto le loro prebende.
... Ma qualcuno se li ricorda gli AGHI DELLA BILANCIA di 20 anni fa ? i republicani (anche degnissime e serie persone) che con il 3% volevano 4ministri i sottosegretari e nn so quanti nel parastato? e i socialdemocratici con il 4,5% ? tutti a cercare posto allIRI ed alle poste e parastato?.
Insomma VOGLIO UN BELLO SBARRAMENTO!!!!
(e ribadisco che per me il problema non sono affatto ne' i ragazzi di bertinotti, ne' i social forum... anzi).
BW
Booksworm, quel che dici è chiaro, e giusto.
Ma è il solito problema della governabilità e della tenuta di governo: vero è che un governo deve reggersi bene in piedi se si vogliono fare delle riforme, e a questo servirebbe, suppongo, lo sbarramento ai partitucoli che dici (ma chi decide se sia più dannoso Mastella o Diliberto?); ma vero è anche che un governo che si dice "di sinistra" debba sapere in quale direzione debbano andare tali riforme! Debba sapere se sia il caso o no di interpellare il Vaticano riguardo ai PACS, se sia giusto o no fare la TAV o ampliare la base USA di Vicenza. E per questo, allora, meno male che esistono partitucoli e partitini...!
Ora, da quel che ho capito temo che il PD risulterebbe un'accozzaglia di gente ormai priva di qualsiasi valore che non sia il "riformismo": del quale, sinceramente, ci siamo strarotti i maroni (Abbasso il riformismo http://www.onemoreblog.it/archives/013241.html).