Qual'e' la posizione di questo illustre politico in tema di smog e traffico in citta'?
Come si reca questo illustre politico sul luogo di lavoro? In auto blu, con i mezzi, in bici o a piedi? Se vi si reca in auto blu, quanti di quanti chilometri e' il suo percorso casa-ufficio?
Incredibile... la preside si chiama MISERERE... ^_^
Sarà un caso???
MI dispiace. Codesto majorino sembrava persona capace di inserire elementi di novità nella politica italiana. Invece... Prima passa dalla sinistra interna al blocco di potere, poi sposa l'incommensurabile leader Mirabelli, poi nonostante anni di sconfitte resta abbarbicato alla poltrona di segretario cittadino, infine se ne esce con leccate (penati leader del partito democratic) seghe mentali (il 33% della platea congressuale di trentenni, immagino anche di razza ariana) voltafccia politici (i pacs temi controversi). Capisco che a una certa età non più adoloscenti senza una laurea e senza un mestiere bisogna fare di tutto per campare, e fare politica è sempre meglio che lavorare. Ma almeno lo si faccia in dignitoso silenzio.
Gia', ma qual'e' la posizione di Pierfrancesco Majorino in tema di smog e traffico in citta'?
La sinistra di Milano e i verdi fanno qualcosa su questo tema?
Arcovazzi: chapeau.
Beh, L'Espresso ha fatto di peggio, nell'ultimo numero deve aver distrubuito droghe pesanti ai giornalisti.
In un articolo Gianni Cuperlo viene presentato come il re dei blogger diessini e possibile candidato alla segreteria del PD.
In un altro articolo vengono presentati Gianfranco Fini e Gianni Alemanno come sostenitori del Partito di Veltroni.
Se lo sapevo non rinnovavo l'abbonamento.
Moreno: Gianni Cuperlo ci prova da anni a far carriera e la Rete è la sua grande opportunità. nell'inettitudine dilagante del partito presieduto da un "uomo dell'800" perfino un trombone spocchioso come Cuperlo può sembrare Steve Jobs.
Più che Steve Jobs direi Steve Martin :-)
Solo per spiegare a chi non lo sapesse, così giusto per volontà di precisazione, che la proposta di "referendum" sui temi controversi è un invito a togliere da un confronto tra "pochi" gli oggetti del contendere quando questo confronto produce uno "stallo". Sui PACS, ovviamente, continuo ad avere sempre la stessa idea, che personalmente - nel mio itinerario fatto di continui voltafaccia pur di non lavorare come spiega il buon arcovazzi - ho sempre portato avanti : li ritengo un fatto perfino scontato e considero il programma dell'Unione addirittura arretrato.
Purtroppo temo sia la medesima posizione del Biraghi ma ce ne faremo una ragione entrambi.
Ritengo il tema dei PACS o dell'eutanasia (caso Welby) dei diversivi per nascondere le sconcezze di alcune iniziative bipartisan del Governo come l'indulto (liberazione dei ladri colletti-bianchi con conseguente liberazione della deliquenza comune) e riforma delle pensioni (facendo un favore al sistema bancario-assicurativo per raschiare per legge il fondo del barile del risparmio italiano, ovvero parte delle ritenute previdenziali e del TFR che invece di restare in aziende o andare all'INPS finiscono alle Società di Getsione del Risparmio SGR).
Sinceramente non concordo Moreno. Credo che si tratti di questioni cruciali. Quello dei PACS è un tema fondamentale che riguarda l'estensione dei diritti e la lotta alle discriminazioni. In Europa arriviamo ultimi. Perchè due persone che si amano "fuori dal matrimonio" devono essere trattate diversamente da due che si amano "dentro". Personalmente non capisco nemmeno lo scandolo verso le nozze gay. Per carità : c'è la Costituzione che fissa dei limiti precisi quindi utilizziamo altri strumenti ma in linea di principio non sarei nemmeno contrario al matrimonio.
Caro Pierfrancesco, non dico che i temi come i diritti civili non siano importanti (io sono favorevolissimo al matrimonio omosessuale per chi lo vuole con stessi diritti e doveri ed in più dare a tutti la possibilità di accedere a forme più leggere di legame tra due persone come i PACS con meno doveri e conseguentemente meno tutele e diritti).
Altri diritti che incidono su ampie fasce della popolazione meriterebbero più attenzione: dobbiamo rimettere il LAVORO al centro della nostra società.
Per esempio: non si può continuare ad avere una tassazione iniqua sui redditi da lavoro dipendente, mentre il popolo delle partite IVA si arrangia scalando dalle tasse la spesa nei cash & carry e le grandi società eludono il fisco grazie alle holding in Lussemburgo.
Pier: la frustrazione nasce dal fatto che ci troviamo con un governo (che abbiamo votato) a rischio di tracollo su un'ovvietà di cui non si dovrebbe neppure discutere, i PACS. E' sconcertante tutto questo bailamme, è assurdo che una come Binetti sia diventata una star per la colpevole ignavia degli stramaledetti riformisti, ma è altrettanto assurdo che un pubblico amministratore di sinistra (si fa per dire) anche solo supponga di ricorrere a una consultazione popolare per una simile ovvietà. E' indice del tracollo della (cosiddetta) sinistra che dovrebbe fare i salti mortali per garantire a tutti i medesimi diritti, mentre invece si spalma su Binetti.
Certo, se l'alternativa è che decida un Mirabelli - noto esperto di acqua potabile, ma forse meno versato su questi scottanti temi - allora sono con te sull'ipotesi di fare un referndum. Il problema è che non si fa manco quello e la città soffoca (nonostante il forte, capillare e coraggioso impegno della sinistra con le "mamme").
Una mancanza di coerenza e onestà intellettuale grazia a cui tutto rischia di andare volenterosamente a rotoli. Bellalì.
Guarda Alberto, ti ringrazio della replica e la utilizzo per spiegarmi ulteriormente.
Io credo nel partito democratico per tentare di rigenerare - occhetto diceva riformare, fate un po' voi - la politica.
O almeno per provarci. Si deve investire nettamente sulla partecipazione e sulla trasparenza nel rapporto tra cittadini e "ceto politico", per rompere le gabbie dei partiti attuali, gabbie che vivono in sè anche al di là della passione e della voglia di fare di tanti - militanti e-o dirigenti-.
Per questo le primarie mi avevano convinto e le propongo anche come meccanismo per eleggere il leader del pd locale - chiunque esso sia : su
Penati repubblica mi ha un po' forzato anche se ha riportato egregiamente il resto. Quando facevo e faccio riferimento a Penati come "leader" credo di dire un'ovvietà, mi pare la figura più forte, visto il ruolo, il risultato e l'operato, poi, per carità, lui fa il presidente della provincia, altri o (perchè no?) altre, dovranno candidarsi a guidare il nuovo partito-.
In quest'ottica, quella della partecipazione come grimaldello per la ri-generazione credo al referendum, magari on-line, come Dean ci ha insegnato, tra i militanti e gli aderenti ai partiti. E' il contrario dell'annullamento delle proprie idee. Sul traffico : il referendum sulle targhe alterne rischia di fallire come strumento. Per il regolamento del Comune lo svolgeremmo infatti dopo diversi mesi, e le targhe alterne, invece, per me sono una misura indispensabile ma da attuare subito, diciamo "d'emergenza", per questo hanno fatto benissimo le mammeantismog a promuovere subito una petizione.
Per una ri-generazione della politica poi bisognerebbe smetterla di utilizzare le categorie della destra - il "non lavorano" per capirci-. Ma forse su questo non siamo d'accordo..
le primarie per eleggere il candidato a sindaco etc mi paiono sacrosante, sono uno strumento di partecipazione democratica. Le primarie per l'elezione del leader di un partito mi pare faccenda interna al partito faccenda da iscritti. In genere il leader del partito è il candidato, se si è lontani dalle elezioni del partito si occupa un segretario, un coordinatore. Proporre il presidente della provincia come leader è un cattivo servizio ai cittadini, che vedono una figura istituzionale piegata agli interesse di parte; un cattivo servizio al partito che vede la propria posizione diventare quella di acritico sostegno alle istituzioni; un cattivo servizio alla sinistra che vede ridotta ogni possibilità di rinnovamento; un cattivo servizio a penati obbligato a prendere posizioni su temi che non lo riguardano come presidente; un cattivo servizio alla democrazia poichè prefigura il penati come candidato futuro senza che si sia potuto dare un giudizio sul suo operato. Gli unici che ci guadagnano sono le nomenclature, sempre inamovibili e immutabili senza verifica neppure dei propri agit prop. Vivaddio da majorino ci si sarebbe potuti aspettare di più, non trovo giusto l'attacco di arcovazzi, tuttavia temo che una qualche ragione ce l'abbia.
propongo come coordinatore del partito democratico Penati; come candidato alla provincia Penati; come candidato alla regione Penati; come segretario protempore fino allo scioglimento dei ds Penati; propongo di accendere anche un cero alla madonna e sperare che penati goda di buona salute.
Onde evitare perdite di tempo con congressi, primarie etc proporrei di aprireun tesseramento al PDP partito democratico penatiano, con divieto di discussione.
A proposito poichè cerco lavoro, propongo di mandare questo post a Penati.
insisto, come si fa a sostenere "Solo per spiegare a chi non lo sapesse, così giusto per volontà di precisazione, che la proposta di "referendum" sui temi controversi è un invito a togliere da un confronto tra "pochi" gli oggetti del contendere quando questo confronto produce uno "stallo"?
è come dire facciamo un partito senza discutere un programma e un progetto se non sulle cose di cui siamo d'accordo: che l'acqua non è vino e che l'italia ha vinto i mondiali, Tutto il resto si vedrà.
Questo non è un partito ma una associazione temporanea d'impresa finalizzata alla tutela dei propri interessi.
ma se c'è gente che a 40 anni sta in casa con la mamma?! che cosa facciamo, oltre forzaitalia2 anche chiesacattolica2? basta, Majò e tutti gli altri! datevi una sonora ripigliata,parlate con la gente, evitate la demagogia e le sciocchezze per favore!!!
Carolina
Certo Pier. Per un rinnovamento della politica il PD è una condizione necessaria, anche se non sufficente. Ma non mi pare una buona idea affidarne a priori la leadership a una congrega di mezze figure (non lo dico io, lo dicono i bilanci di ASAM e di tante altre cosette) incolte, inesperte, attente soprattutto ai propri lauti compensi. Da quanto è dato sapere, come principale "operato" Penati vanta l'ordinamento di Giulio Sapelli, uno che dall'alto della libera docenza lo ha aiutato a trasformare la sua promessa (qui su OMB e altrove) di 15milioni di utile con ASAM in un buco di 7 e subito dopo a formulare la proposta di risanamento, vendendo a 6 perché "non strategico" ciò che è stato pagato 8 (perché "strategico") quando valeva 5 (Pier, nel buco di ASAM ci sono anche quattrini tuoi). Di questi personaggi capaci solo di sperperi che fanno rimpiangere ombrette e cocchiari non si sente davvero il bisogno. Lasciamoli co le loro ambizioni di gloria, gli orologi rari, i viaggi sfarzosi, i giornalisti spalmati e i minuetti coi potenti. L'Italia ha bisogno di persone nuove, giovani, colte, pulite, che sappiano sognare un paese migliore, non un milione in più da investire. Altro che Berlusconi, questi sono quasi peggio.