Matteucci non lo conosco, non mi interessa, ma anch'io mi pongo la domanda perché in Lombardia perdiamo da sempre e a Milano da 15 anni. Ma mi pongo anche un'altra domanda perché questa accelerata verso il nulla,leggi PD, senza avere definito chiaramente i tempi, i modi, la collocazione internazionale e soprattutto i contenuti. Perché i DS non hanno quel ruolo di leadership nella coalizione, che 600mila iscritti nel bene e nel male dovrebbe attribuirgli? Chi si pone queste domande viene aggredito per ora verbalmente in modo violento ed infamante. Che il livello dei dirigenti diessini a Milano e provincia, in lombardia in generale, non sia eccelso da molti anni, è come scoprire l'acqua calda. Sulle eventuali rendite di posizione, bisognerebbe verificare se, come è consuetudine consolidata ed obbligatoria, la maggior parte venga versata al partito. Forse uscendo tra la gente, il popolo di sinistra, rinunciando alla protezione claustrofobica di un blog, dialogando solo con un gruppo di amici di grande potenziale intellettuale, ma incapaci di vasto consenso, si potrà capire che il PD non si farà, perché ciascuno lo riempie di contenuti e di aspettative diverse. Sarà poi alla fine il tanto vituperato popolo delle sezioni che determinerà la scelta finale. Bisogna tenerne conto. In democrazia i numeri contano. Hailo!
Non condivido. matteucci dice in soatanza che non vede ragione per fare il pd e che se lo fanno lui se ne va. Fatti suoi. dice anche che se neva perchè è di sinistra e anche questa autocollocazione sono fatti suoi. Quello che ci deve interessare è se il partito democratico così come è proposto serve al centro sinistra a milano per interrompere questa brillante serie di vittorie elettorali. A me pare che sia del tutto inutile fare un partito che legittima ulteriormente una nomenclatura e che come propone majorino rinvia i nodi programmatici a data da destinarsi. Come soluzione propongo che fin da ora si pensi a liste civiche per le provinciali, che si facciano le primarie per candidati e assessori e non solo per il presidente, che si faccia un referendum interno al centrosinistra per stabilire se la privincia ha ben operato o no. fatti non pugnette
peccato che i dirigenti del PD saranno le stesse "facce stanche" di cui scrivi...