Una giovane donna, incinta di sette mesi, viene licenziata dall'agenzia interinale per la quale lavorava a termine, 700 euro al mese senza rimborso degli straordinari, nonostante le fosse stata promessa l'assunzione dopo il secondo rinnovo di contrarro. La reazione è improvvisa: ruba la pistola al vecchio guardiano e prende in ostaggio la caporeparto, responsabile del licenziamento. Comincia così
Gli ultimi saranno gli ultimi, atto unico di Massimiliano Bruno in scena per il secondo anno dopo una lunga serie di tutto esaurito, in cui
Paola Cortellesi dà il meglio di sè. Novanta minuti abbondanti di monologo serrato, in cui l'attrice interpreta, senza un filo di trucco né di travestimento, una serie di personaggi i cui destini si incrociano. C'è il viado che incontra la poliziotta veneta prepotente e inibita, l'impiegato a caccia di avventura su Internet, un guardiano notturno grasso e trasandato, la donna delle pulizie.
Ciascun personaggio ha un suo carattere e una sua parlata caratteristica, in cui Paola si cala ciclicamente, in un carosello sorprendente di voci, gesti, espressioni. Interpretazione impeccabile, senza una sbavatura nonostante la difficoltà. Bella e brava. Testo straordinario, che alterna il sorriso alla tristezza. Il tutto è arricchito da una regia perfetta. Imperdibile. Su TG Com c'è una
bella intervista a Paola.