Ragionamento che non fa un piega ma forse le motivazioni di certi comportamenti antieconomici non sono state propriamente colte dal giornalismo d'inchiesta che spopola nelle redazioni.
Una leggenda popolare dice che le società calcistiche, grazie alle perdite, aiutano i bilanci troppo in utile delle capogruppo a ridurre l'imponibile fiscale.
Immaginiamo per un attimo che parte di queste perdite sia "creata", magari tramite scambi di cartellini di giocatori a prezzi gonfiati o meccanismi simili.
Il presidente in perdita avrebbe interesse a sbandierare i propri conti in rosso, in modo che la società capogruppo sia costretta a ripianare il bilancio, riducendo (seppur contro voglia) l'imponibile fiscale della capogruppo.
Fortunatamente la voce del popolo non ci becca mai, figuriamoci che tempo fa si pensava che il campionato fosse falsato...
Caro zanocom, fosse così, ci sarebbe almeno una motivazione economica: la deducibilità delle perdite per la capogruppo. Credo che Corritore sia andato molto vicino ad un'altra verità. E cioè che la passione cacistica dei mecenati è uno strumento per stare al centro dell'attenzione pubblica; e più si fanno spese folli in grandi nomi e più si sta al centro dell'attenzione. E sarebbe in effetti ora di finirla. Perchè non fare una legge per cui ci si può iscrivere al campionato solo se non si hanno buchi di bilancio? In fondo il calcio ha ormai un ruolo sociale fondamentale, e non sarebbe un'offesa al libero mercato imporre limiti di bilancio per evitare che il settore imploda generando nel frattempo psicologie di massa che tutti possiamo vedere. Ed è anche ora che Berlusconi e Moratti si interroghino sui danni prodotti dai loro miliardi buttati e bruciati senza ritegno nel calcio
Non posso che unirmi alle parole di Davide. Aggiungo inoltre che essendo ancor a maggior ragione uno sport nazionale, non può essere messo sotto "controllo" / "VIGILANZA" da autorità preposte. Per le QUOTATE mi chiedo come la CONSOB non si sia mai accorta delle incongruenze di bilancio che ROMA e LAZIO (perchè con la juve il gioco si è scoperto) hanno presentato per anni. E' inoltre indubbia la cassa di risonanza che l'industria calcio ha nel nostro paese e con la quale fa business (in deficit per altro) gravando poi sulle spalle dei contribuenti cittadini consumatori. Basta ... fermiamoci e pensiamo!!!
Non posso che unirmi alle parole di Davide. Aggiungo inoltre che essendo ancor a maggior ragione uno sport nazionale, non può essere messo sotto "controllo" / "VIGILANZA" da autorità preposte. Per le QUOTATE mi chiedo come la CONSOB non si sia mai accorta delle incongruenze di bilancio che ROMA e LAZIO (perchè con la juve il gioco si è scoperto) hanno presentato per anni. E' inoltre indubbia la cassa di risonanza che l'industria calcio ha nel nostro paese e con la quale fa business (in deficit per altro) gravando poi sulle spalle dei contribuenti cittadini consumatori. Basta ... fermiamoci e pensiamo!!!