La minoranza ridicola e umiliata
minimamoralia.ilcannocchiale.it ha scritto a OneMoreBlog: Ieri mattina andavo a Reggio Emilia, destinazione ospedale. C'era il blocco delle auto, quindi lascio la macchina in un parcheggio scambiatorio in quasi periferia. Sono in ritardissimo, il prossimo bus è tra 15 minuti, quindi decido di farmela a piedi per un paio di km. Mentre macino metri su metri, sudando come un porco per arrivare alla visita in orario, quello che vedo intorno non va, non quadra. Una , due, dieci, cento macchine. Molte di più. Furgoni, persino camion. File ai semafori, sembra una giornata normale. Macchine vecchie, fiat panda, in ogni macchina non ritrovo più di due persone. Non trovo motivi di deroga alle norme in vigore per il 90% delle macchine che mi sfrecciano vicino. E il blocco c'è, ho anche telefonato in Comune.E allora, mentre bestemmio perchè sono l'unico coglione che si smazza due km di periferia a piedi per rispettare le regole, penso che in questo Paese siamo bravi a fare solo una cosa: leggi, decreti, regolamenti, circolari.
Costa poco, scrivere una legge o emanare un provvedimento: per come sono scritte, spesso, non occorre nemmeno una grande conoscenza dell'italiano o una cultura giuridica appropriata. Molto più difficile, invece, è organizzare forme di controllo continuo a che le norme pubbliche non rimangano inattuate, violate, ignorate. Richiede volontà, rischio di impopolarità, grandi capacità amministrative. E' lì che tutto si arena, che diventa farsa. Mentre arrivavo in un ospedale stracolmo di migliaia di macchine parcheggiate, pensavo che questo vale per i decreti sul calcio violento, come per la patente a punti: sempre ad invocare, come la manna dal cielo, nuove leggi, addirittura leggi eccezionali, spesso incostituzionali, perchè risolvano il problema come il Wolf di Pulp fiction. Tanto queste stesse leggi, passata l'euforia della novità, rimarranno puntualmente prive di qualsiasi controllo, lasciando che quella minoranza che vi si adegua spontaneamente si debba sentire ogni volta ridicola, idiota, umiliata, fuori dal mondo. Finchè, una, due, cento volte, non si rompe le palle e passa dalla parte dei furb