a me da' molto piu' fastidio questo revisionismo peloso d'accatto.
fino a qualche tempo fa eravate tutti gran terzomondisti, filocinesi, marxisti-leninisti, guevaristi e altro; ora con l'apparire delle rughe e dei capelli bianchi si prova fastidio per cosa? per il proprio passato imbarazzante? per non essere stati coeerenti? per aver tradito gli ideali di giocentu'?
"partono tutti incendiari e fieri
ma quando arrivano sono tutti pompieri"
(Rino Gaetano)
Grande berja!
Grande Rino!
"C’è sempre qualcosa che turba, e non è di certo (...) la bandiera della pace": come no?! Quella bandiera sono in molti, invece, a non apprezzarla, a non condividerne il significato. Il messaggio che altri preferiscono a "SI PACE" è "NO PACE SOCIALE", perchè senza giustizia non ci sarà mai nessuna pace: è tanto difficile capirlo?
Non è affatto un problema di simboli, è come al solito un problema di ipocrisia. Se quelli del Partito Democratico han paura che qualcuno non li voti a causa di Mao, di Marcos, di Marx, di Che Guevara o di qualche altra icona simbolica più o meno incompresa e strumentalizzata, perchè non levar via tutto e dimenticarsi da dove si viene?
Detto questo, “Meglio un dittatore cubano di un muro spoglio” è una cazzata abnorme e non so proprio chi possa avergliela suggerita. Vorrei semplicemente ricordare alla signora Marta che i partigiani avevano le armi, e le hanno usate.
Leggo poi anche che qualcuno ha suggerito il nome di Peppino Impastato, ha senso anche quello ovviamente, ma in generale che tristezza: tutti che blaterano di Gandhi e M.L.King (sarebbe d'accordo anche Fini), e nessuno che mostri di sapere chi siano Malcolm X, Mumia Abu-Jamal, Fred Hampton, Bobby Sands, o per rifarci a tempi più recenti Rachel Corrie e Brad Will.
Personalmente proporrei Bernardine Dohrn: tra l'altro, era molto bella.
Al giorno d’oggi leggendo “potere” e “fucile” credo sia difficile capire se si sta parlando di rivoluzionari o di imperialisti (per dirla con termini vecchiotti e comprensibili da tutti), certo è che quel potere e quel fucile sopra la testa danno un po’fastidio
E meno male che te sei svegliata (con una quarantina d'anni di ritardo).
piuttosto mi pare curioso che in una sezione del futuro partito demo-buonista-w walter-catto-pagine gialle alligni ancora la foto di zedong (che ha roma è rimasta solo in un ottimo ristorante cinese vicino s.maria maggiore; peraltro da consigliare) con le sue bellicose cazzate.
Berja, mi dai sempre un senso di di fastidio fisico, quando sputi sentenze, atteggiamento di chi non ha una storia nella tradizione del movimento dei lavoratori italiano, europeo ed internazionale. E' giusto rivedere alcuni simboli, come è giusto in prospettiva denunciare alcuni errori di valutazione politica e di schieramento. Non è con leggerezza che si abbandonano alcune posizioni, superate dalla storia e dai tempi. Questo non toglie che sono stati importanti ed hanno rappresentato qualcosa.
Se la CGIL nel 1992 ha legnato alcune mezzeseghe forse ha fatto male , ma ci ha azzeccato. Quelli che continuano a sputare veleno nella loro eterna inettitudine intellettuale ed operativa su chi, anche sbagliando (ma riconoscendo i propri errori), ha sempre militato nel partito e nel movimento, sono la causa pricipale delle attuali difficoltà aggregative ed anche delle castronerie che compaiono sui vari manifesti riformisti.
quella frase fu scritta quando ancora il paese era sotto l'oppressione giapponese, e stava subendo stragi, esperimenti chimici sui detenuti nei campi in manchuria, deportazioni di massa, carestie. il tutto mentre il KMT stava a guardare, preferendo combattere 'il comunismo' coi soldi degli americani (via burma road).
che pochi ragazzi in rotta e cacciati da tutti in pochi anni siano riusciti a rimettere in piedi il paese fu un'impresa storica che lascia sbalorditi.
sempre se si legge la storia e non si hanno paraocchi ideologici.
provate a leggere il fairbank o samarani, un piccolo approccio iniziale con opere scritte da sinologi potrebbe giovarvi per la comprensione del 900. sempre meglio che i libri che scrivo i giornalisti (tranne rarissime issime eccezioni)
mi dai sempre un senso di di fastidio fisico
lo stesso fastidio che provo io ne leggere le tue cazzate stantie che puzzano di frattocchie.
le stesse medesime cazzate che sento da vent'anni.
guardati allo specchio e guarda quello che e' diventato quello che fu il tuo partito; un famoso aforisma dice "chi non e' rivoluzionario a vent'anni e' senza cuore, chi lo e' a quaranta e' senza testa", parallelamente se non si ha rispetto (ed affetto) per il rivoluzionario dei vent'anni che cosa si puo' pretendere per il conservatore quarantenne?
questo paese e questa sinistra sono afflitti dal reducismo politico, abbiamo al governo i reduci del 1968 e stiamo assistendo all'autocelebrazione dei reduci del 1977 e dell'armatismo diffuso (toni negri divenuto maitre a penser riformista, il ritorno di scalzone, d'elia in parlamento, segio che pontifica sulle "foto di famiglia della sinistra") mai nessuno che abbia la dignita' ed il coraggio di ritirarsi a vita privata, a riflettere sui propri errori, tutti invece pronti a vendersi per il famoso "quarto d'ora di celebrita'" denunciando questo o quel vizio o difetto "di sinistra" come se fosse loro estraneo, come se tutti questi reduci non abbiano avuto responsabilita' in passato.
sempre di piu' italia di merda.
ps: toni lassa perde, so' perle ai porci.
"Se la CGIL nel 1992 ha legnato alcune mezzeseghe forse ha fatto male , ma ci ha azzeccato."
Attilio, mi piace questo tuo poetico elevarti sopra le "mezze seghe", presunte senz'altro più delle presunte nuove BR, dal momento che le prove della loro inettitudine ce le hai solo tu.
Ora ti spiego qual'è la causa pricipale di ciò che dici: è proprio "chi, anche sbagliando (ma riconoscendo i propri errori, BELLA FORZA), ha sempre militato nel partito e nel movimento"...sono gli stessi che ben descrisse un articolo di Repubblica ai tempi della contestazione ai Ds a Roma nel marzo 2004: ""Avete bombardato Belgrado, non potete stare qua", dicevano i contestatori. "Nessuno mi può impedire di manifestare" ribattevano i diessini. La tensione montava senza nessuna regia e nessun controllo.
Una tensione creata da un'incomunicabilità totale prima ancora di un dissenso politico, con un ragazzo che al cordone dei Ds strillava: "Avete aperto i Cpt" riferendosi ai Centri di permanenza temporanea per i migranti e con i militanti del partito di Fassino che si domandavano cosa fossero questi Cpt. Due linguaggi, due culture inconciliabili che alla fine sono venute alle mani" (http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/iraqita1/corteopace/corteopace.html).
Incomunicabilità totale, è chiaro: chi non sa cosa siano i Cpt, quando è il suo partito ad averli inventati, non può comunicare con chi invece ne è pienamente cosciente.
Ad ogni modo, per chi interessa, il video di quella mattanza repressiva e della canea mediatica che ne seguì sta qui:
Roma 2/10/1992 manifestazione scala mobile
http://www.ngvision.org/mediabase/79
Lorenzo, anche leggendo Marcos uno si domanda se si tratta del subcomandante o del dittatore filippino :-)
Berja, tonii, vi consiglio di ascoltare (anzi, comprare, costa 10 euro edizioni manifesto) il bellissimo cidi di Daniele Sepe "Suonarne uno per educarne cento", anche lui indulge a rievocazioni dei bei tempi che furono, per concludere sempre più italia di merda.
@Lorenzo
o Leonard Peltier se è per questo.
Caro Berja, l'Italia è un paese di merda perché ripeto c'é gente come te che sputa sentenze senza avere mai concluso niente nella vita. Ma c'é per fortuna anche l'Europa ed altre esperienze internazionali. Basta viaggiare, studiare, conoscere ed anche tirare la lima. Conosco il Mexico per averci vissuto a lungo ed avendo contatti quotidiani di lavoro. Il subcomandante Marcos è un infiltrato borghese, congegnale all'attuale regime filo-americano e svolge un'azione contro-rivoluzionaria. Tanto per la cronaca.
Attilio: il tuo commento su ciò che Berja ha concluso è contrario al regolamento di OMB. Ed è anche contrario al buon senso, visto che non sai chi è. Dovrei cassare, ma evito, così mi resta un esempio di come non si partecipa ai thread. Critica finché vuoi le idee, ma lascia perdere le persone.
"Ivitiamo tutti alla moderazione", "Tutti siano più sobri", "Abbassare i toni"....queste le nuove targhe che verranno appese nei circoli e nelle sezioni dei DS.
Non si tratta di abbassare i toni, secondo me si tratta di stare calmi dentro e poi alzare i toni quanto vi pare.
Visto che siamo in tema di averne abbastanza, io ne ho particolarmente abbastanza degli altrismi. Una cosa è l'analisi storica, un'altra i simboli. I simboli e le frasi hanno un senso, come lo hanno gli sviluppi storici. Che la rivoluzione cinese e la conquista della indipendenza nazionale sia stato un evento storico con pochi paragoni è indubbio. Che la rivoluzione culturale sia stata una delle più grandi tragedie storiche, anche. La Cina di oggi è il degno risultato, a meno di non considerare anch'essa prodotto del complotto pluto-giudaico-massonico. Ah, no, quelli sono gli altri.
Ma no, Alberto, lascialo cianciare, a me fa tanto ridere.
Comunque vorrei rispondere al signor attilio che e' mio preciso obiettivo nella vita il non concludere nulla (almeno nel senso ridicolo in cui lo intende lui), non raggiungere mete di natura lavorativa, carrieristica, economica.
e' mio preciso dovere dissipare me stesso, non guadagnare, non produrre vantaggi per il capitale.
Questa perla poi "Il subcomandante Marcos è un infiltrato borghese, congegnale all'attuale regime filo-americano e svolge un'azione contro-rivoluzionaria" meriterebbe di stare nello stupidario della sinistra; cacchio, cazzate del genere le puoi trovare su "lotta comunista", ma almeno quelli hanno un minimo di rispetto per loro stessi anche se nessuna autoironia.
Berja ed Attilio siete tutti e due invitati ad abbassare i tonii ;-)
@Attilio : >
Non si scrive "congeniale"? e potresti portare qualche pezza d'appoggio a quanto sopra ? Così , per saperne di più..
Dissento sulla mitologia dei «pochi ragazzi in rotta e cacciati da tutti» che in pochi anni sarebbero «riusciti a rimettere in piedi il paese».
Il paese l'hanno "rimesso in piedi" i cinesi, tutti quanti. Altro che "pochi ragazzi"... Essere sorpresi che una grande nazione, come è la Cina, sia riuscita ad emergere efficacemente da un periodo di decadenza è la rivelazione della nostra provincialità (di italiani/europei).
Scusate lo sfogo ma ne ho abbastanza di sentire continue riedizioni del "fardello dell'uomo bianco"...
che pochi ragazzi in rotta e cacciati da tutti in pochi anni siano riusciti a rimettere in piedi il paese fu un'impresa storica che lascia sbalorditi.
Giovini brillanti, appena al potere si sono inchiappettati (sulla punta dei fucili) mezzo paese.
Brillava particolarmente quella figliola che si accompagnava col boss.
Il subcomandante Marcos è un infiltrato borghese, congegnale all'attuale regime filo-americano e svolge un'azione contro-rivoluzionaria.
Un po' come caruso e bin laden, no?
Agenti cia. Senza ombra di dubbio.
Anzi: in realtà non esiste neanche la cia, è un immenso rpg giocato ad alti livelli, che so, dai capi delle multinazionali.
Ancora meglio: facciamo tutti parte del grande fratello. Su marte ci guardano e si sbellicano dalle risate (anche se i venusiani sono contrari al fatto che il primo ministro sia anche proprietario dei tubi catodici stellari).
Sull'abilità degli americani nell'esternalizzare lavoretti sporchi e poi cercare di far fuori chi li ha eseguiti per conto loro, si potrebbero scrivere trattati.
dell'italia non parlo, non mi interessa.
parlo della cina.
be', andate a vedervi la situazione del 34 e quella del 36... ribaltamento completo, jiang jieshi preso a xi'an. altro che otto settembre!
poche decine di migliaia di militanti che invertono il corso della storia a ottocento milioni di persone, portandole attraverso indubbi e terribili sacrifici fuori dalla cloaca storica in cui potenze straniere l'avevano gettati.
il fatto che tutti gli studenti che in piazza tiananmen nell'89 cantassero l'Internazionale e riconoscessero in lu xun e nel mao giovane due figure gigantesche della storia cinese vi dovrebbe far capire quanto la miope lettura occidentale di quegli eventi sia distorta da lenti ideologiche.
lasciate perdere il 'comunismo', guardate i fatti.
Abbasso i toni e puntualizzo su Marcos per MarKov.
1) è figlio di una famiglia upper class di Mexico City, dove ha studiato ed insegnato per qualche anno letteratura inglese all'Università statale.
2) non ha mai fatto guerriglia contro le forze governative, che occupano il Chapas, né ha mai combattuto contro i battaglioni privati dei latifondisti, che hanno massacrato e continuano a massacrare gli indios.
3) è stato lasciato arrivare fino alla Plaza de la Révolution, alla testa di una rappersentanza del movimento Zapatista senza opposizione da parte delle forze armate messicane per una pseudo riconciliazione.
4) ciononostante i massacri anche se in tono minore sono continuati.
non basta la benedizione di Bertinotti ed dei giocatori dell'Inter, per fare di un movimento con molte ombre (come spesso avviene in America Latina) un fulgido esempio rivoluzionario.